Autore Topic: Maledetto  (Letto 11051 volte)

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Online MCM

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Re:Maledetto
« Risposta #80 : Sabato 16 Ottobre 2010, 15:57:16 »
E' normale che Sabrina abbia detto: "mio padre è stato sempre esemplare,non ha mai abusato di noi...anche se ha avuto tante occasioni per farlo" ?
Quando le chiedono di specificare lei prima dice che non è il caso e poi taglia corto dicendo che magari l'avrà vista qualche volta in accappatoio e quindi ha avuto occasione ma non ha mai provato...
Quale figlia l'avrebbe mai detto di suo padre ?!?!?!?!?!?
 :o

Secondo me si dà troppa enfasi a questa risposta, che non mi pare particolarmente strana.

Se ti chiedono se tuo padre è un molestatore non credo sia strano che una persona che vuole negare questa cosa dica anche implicitamente "se lo fosse stato, lo sarebbe stato prima di tutto con noi, data la normale intimità che c' è tra padre e figli".

Allo stesso modo non ravvedo stranezze particolari in chi le dice da dietro di non parlar troppo. E' infatti a noi tutti noto come la stampa italiana sia in grado di ricamare su cose mai dette.

lacasettaincanada

Re:Maledetto
« Risposta #81 : Sabato 16 Ottobre 2010, 16:04:52 »
Ahh..un'altra cosa che hanno detto,questi maledetti in televisione,è stata che "lui era abituato < a queste cose > perchè ha lavorato 10 anni in un cimitero in Germania "...ma si può dire una cosa del genere?

Oppure si è parlato anche di una potenziale violenza sessuale subita da lui stesso,Misseri,da piccolo, dal padre proprio sotto quell'albero dove lui avrebbe avuto il rapporto con il corpo di Sarah . Pare che una persona non possa avere un raptus di genere sessuale,di questo genere poi,senza aver MAI dato segni di disturbi sessuali o senza esser stato una vittima in passato.

Hanno anche detto che,ci sarebbero persone che hanno rilasciato interviste nelle quali avrebbero fatto intendere che lui era il tipo di persona che ferma le ragazze per strada,insomma le importuna. Queste persone però non si sono fatte mai vedere.

Grazie al lavoro dei media,sta diventando tutto un "sentito dire"  :'(

Il mio sottolineare che non si parla di violenza sessuale perchè si parla di cadavere,non era un modo per addolcire la situazione...Forse è ancora peggio  :(...ma stiamo parlando di notizie non sicure... :/

lacasettaincanada

Re:Maledetto
« Risposta #82 : Sabato 16 Ottobre 2010, 16:09:11 »
Secondo me si dà troppa enfasi a questa risposta, che non mi pare particolarmente strana.

Se ti chiedono se tuo padre è un molestatore non credo sia strano che una persona che vuole negare questa cosa dica anche implicitamente "se lo fosse stato, lo sarebbe stato prima di tutto con noi, data la normale intimità che c' è tra padre e figli".

Allo stesso modo non ravvedo stranezze particolari in chi le dice da dietro di non parlar troppo. E' infatti a noi tutti noto come la stampa italiana sia in grado di ricamare su cose mai dette.

Però non è stata un'intervista scritta!C'è stato ben poco da ricamare in questo caso.
Sabrina:"mio padre non ha mai abusato di noi,anche se magari ha avuto tante occasioni ".
La giornalista dice: "in che senso tante occasioni ?" .
Sabrina risponde: "non mi va di specificare..."
Una voce (forse della sorella) dice di smettere di parlare.
Sabrina continua "No,vabbè...per esempio dopo la doccia,ci vedeva in accappatoio ma non ha mai detto e fatto niente,mio padre è sempre stato esemplare".

Non credo che io avrei detto quelle parole...Poi,mai dire mai...

Offline Matita

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Re:Maledetto
« Risposta #83 : Sabato 16 Ottobre 2010, 16:18:45 »
Barbara d'urso.

Ha intervistato un amica della figlia del misseri , e dopo tante allusioni sulla figlia stessa , quest'amica risponde dicendo che secondo lei la ragazza non centra nulla con la storia .

Alchè lei (la d'urso) sbigottita gli fa :" Ma perchè tu credi che centri qualcosa??? Noi non lo abbiamo mica detto...."


pomeriggio5,matriz,quartogrado.....
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

lacasettaincanada

Re:Maledetto
« Risposta #84 : Sabato 16 Ottobre 2010, 16:20:45 »
Barbara d'urso.

Ha intervistato un amica della figlia del misseri , e dopo tante allusioni sulla figlia stessa , quest'amica risponde dicendo che secondo lei la ragazza non centra nulla con la storia .

Alchè lei (la d'urso) sbigottita gli fa :" Ma perchè tu credi che centri qualcosa??? Noi non lo abbiamo mica detto...."


pomeriggio5,matriz,quartogrado.....

... Si commentano da soli  :(

Online MCM

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Re:Maledetto
« Risposta #85 : Sabato 16 Ottobre 2010, 16:21:07 »
Vado ot forse un attimo rispetto al discorso che stavamo facendo, ma ogni volta che vedo queste foto rimango allucinato.
Ma come si fa a fare del male, e soprattutto quel male lì(strangolarla e gettarla via), a una ragazzina di 15 anni?ma come cazzo si fa... :(

Povera stella :( :( che paura che avrà avuto...





lacasettaincanada

Re:Maledetto
« Risposta #86 : Sabato 16 Ottobre 2010, 16:26:05 »
i brividi ... :'(

E' terrificante...aveva il pericolo in casa...  :'(



Online MCM

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Re:Maledetto
« Risposta #87 : Sabato 16 Ottobre 2010, 16:31:37 »
Barbara d'urso.


se fossi una donna mi vergognerei ad esser così rappresentata in tv :(
Questa oramai è in onda 23 ore su 24.... Mi vien da piangere...

lacasettaincanada

Re:Maledetto
« Risposta #88 : Sabato 16 Ottobre 2010, 16:33:49 »
se fossi una donna mi vergognerei ad esser così rappresentata in tv :(
Questa oramai è in onda 23 ore su 24.... Mi vien da piangere...

Se fossi donna....ah già...  :'( :'( :'( :'(
 :'( :'( :'( :'( :'(

Offline BobLovati

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Re:Maledetto
« Risposta #89 : Sabato 16 Ottobre 2010, 16:39:28 »
i brividi ... :'(

E' terrificante...aveva il pericolo in casa...  :'(

da sempre si sa che l´80-90% di questo tipo di " pericoli " sta in casa, o almeno nell´ambito familiare allargato ( famiglia, zzi, cugini, compari, conoscenti e frequentatori abituali della casa ).
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

lacasettaincanada

Re:Maledetto
« Risposta #90 : Sabato 16 Ottobre 2010, 16:40:19 »
da sempre si sa che l´80-90% di questo tipo di " pericoli " sta in casa, o almeno nell´ambito familiare allargato ( famiglia, zzi, cugini, compari, conoscenti e frequentatori abituali della casa ).

Ed è ancora più terrificante.

Offline BobLovati

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Re:Maledetto
« Risposta #91 : Sabato 16 Ottobre 2010, 16:54:37 »
Ed è ancora più terrificante.

... ancor più terrificante é che, sapendolo benissimo da moltissimo tempo, ancora non si fa tutto il possibile nelle famiglie per evitarlo.
E terrificante che la stampa faccia finta di andare a cercare i colpevoli fra extracomunitari vari, pedofili ecc. Dovrebbero sapere anche loro quello che stiamo dicendo su questo modestissimo topic, frequentato da non esperti, che però cercano di vivere con gli occhi aperti, almeno ...
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Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

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Online MCM

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Re:Maledetto
« Risposta #92 : Sabato 16 Ottobre 2010, 17:14:56 »
Se fossi donna....ah già...  :'( :'( :'( :'(
 :'( :'( :'( :'( :'(

beh...non sarò una colpa ora essere maschio :)

lacasettaincanada

Re:Maledetto
« Risposta #93 : Sabato 16 Ottobre 2010, 18:05:06 »
beh...non sarò una colpa ora essere maschio :)

Grazie a Dio non ho mai pensato che la sig.ra D'urso mi rappresentasse  ;D
Forse si sentono più rappresentate di me le wajoncelle napoletane :)

Ormai fa tutto lei su canale 5  :( e ne fa di...biiiiiiiiiip

Offline jegue98

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Re:Maledetto
« Risposta #94 : Domenica 17 Ottobre 2010, 14:05:44 »
Turismo dell'orrore:


AD AVETRANA DOMENICA DEDICATA A TURISMO DELL'ORRORE - Sono numerose le persone che stamani hanno deciso di dedicare la loro domenica andando a visitare ad Avetrana i 'luoghi dell'orroré. La gente sfila sia davanti alla abitazione della famiglia Scazzi, dove vengono pietosamente lasciati fiori o biglietti, sia davanti alla casa della famiglia Misseri dove le persone si limitano a soffermarsi un attimo per guardare verso il garage dove è stato commesso il delitto e verso la casa. Sono parecchie anche le persone che, con l'auto o a bordo di motorini, vanno a vedere il pozzo dove - dopo la confessione dello zio della quindicenne, Michele Misseri - è stato trovato il corpo di Sara. Il via-vai - anche se in un modo più 'sommesso' - era cominciato già dal pomeriggio di ieri, soprattutto davanti a casa della famiglia Misseri. In tanti hanno sostato ieri brevemente davanti ai cancelli della casa, parlando con i giornalisti che affollano la strada, via Grazia Deledda, ed esprimendo per lo più incredulità in riferimento al possibile coinvolgimento della cugina di Sara, Sabrina, figlia di Michele Misseri.




Vabbè non commento questa insana curiosità perchè penso che non ci siano parole.
Ma ovviamente dopo tutto questa "copertura mediatica vergognosa" (non parlo dei giornalisti seri) cosa si aspettano?
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Online MCM

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Re:Maledetto
« Risposta #95 : Domenica 17 Ottobre 2010, 14:09:15 »
questo è purtroppo il risultato del dar risalto eccessivo a fatti di cronaca nera come questi...
come se la popolazione e i telespettatori aggiungano qualcosa alle indagini.


Offline Rebecca

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Re:Maledetto
« Risposta #96 : Domenica 17 Ottobre 2010, 14:16:11 »
Questo avviene perché siamo un popolo di ignoranti e anche un po' guardoni.
La Lazio mia, in cima ar monno c'è la Lazio mia...

Offline gazzaladra

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Re:Maledetto
« Risposta #97 : Domenica 17 Ottobre 2010, 14:51:58 »
Turismo dell'orrore:


AD AVETRANA DOMENICA DEDICATA A TURISMO DELL'ORRORE - Sono numerose le persone che stamani hanno deciso di dedicare la loro domenica andando a visitare ad Avetrana i 'luoghi dell'orroré. La gente sfila sia davanti alla abitazione della famiglia Scazzi, dove vengono pietosamente lasciati fiori o biglietti, sia davanti alla casa della famiglia Misseri dove le persone si limitano a soffermarsi un attimo per guardare verso il garage dove è stato commesso il delitto e verso la casa. Sono parecchie anche le persone che, con l'auto o a bordo di motorini, vanno a vedere il pozzo dove - dopo la confessione dello zio della quindicenne, Michele Misseri - è stato trovato il corpo di Sara. Il via-vai - anche se in un modo più 'sommesso' - era cominciato già dal pomeriggio di ieri, soprattutto davanti a casa della famiglia Misseri. In tanti hanno sostato ieri brevemente davanti ai cancelli della casa, parlando con i giornalisti che affollano la strada, via Grazia Deledda, ed esprimendo per lo più incredulità in riferimento al possibile coinvolgimento della cugina di Sara, Sabrina, figlia di Michele Misseri.


agghiacciante.
viva l'itaglia.
Non chi comincia...ma colui che persevera.

Aquilotta del Nord

Re:Maledetto
« Risposta #98 : Martedì 19 Ottobre 2010, 17:17:49 »
Sono d'accordo su tutto.

(Il Fatto Quotidiano, 19.10.2010)

di Luca Telese

I guardoni di Avetrana

No, la tv non ha il diritto di puntare il dito, questa volta. Piuttosto, sarebbe meglio tacere. Non c’è nulla di più facile e insensato, infatti, dei servizi para-sociologici, moralisteggianti e indignati contro “i guardoni” di Avetrana. Non c’è nulla di peggio del rigurgito ipocrita di chi prima alimenta un fenomeno di voyeurismo collettivo, ma poi – subito dopo – pretende di lavarsi la coscienza producendosi nell’anatema facile contro il popolino bue e con le filippiche contro “i ragazzi senza valori”, che orrore, signora mia.

In questa incredibile storiaccia di stupri, delitti e bugie, in questa terribile telenovela intra-familiare (e ultra-televisiva), il piccolo schermo continua a farla da padrone, a dettare le regole, a emettere sentenze senza averne diritto. Ricapitoliamo l’ultima puntata: il primo avvistamento del fenomeno di “turismo inchiestistico” è contenuto in un bellissimo servizio di Marcello Vinonuovo giornalista di News Mediaset. Sabato scorso, infatti – l’inviato – manda in onda nello speciale di Studio Aperto un’intervista che pare incredibile a una comitiva di ragazzi sorpresi mentre scattano foto ricordo davanti all’ingresso del garage. Una di loro dice, al microfono del giovane cronista (che ha mosso i suoi primi passi insieme con Roberto Saviano): “Siamo venuti qui a vedere, perché raccontato in tivù non sembra nemmeno vero… Poi arrivi qui e scopri che tutto è come si vede, ed esiste veramente. Allora – concludeva la ragazza – ti fai una foto per farla vedere agli amici quando torni a casa”. Dichiarazione esemplare, che si presterebbe alla compilazione di un paio di trattati sociologici sul conflitto fra rappresentazione e realtà, tra informazione e mitologia mediatica. Non c’è tempo, però, perché il rivolo è diventato un fiume.

Lo share che sale con l’orrore

Mentre qualcuno si chiede se non sia un caso isolato, il giorno dopo, quella comitiva si trasforma in una processione e i vigili devono transennare l’area. La notizia diventa titolo di apertura dei tg e tutti i servizi raccontano il fenomeno, affrettandosi a censurarlo. Persino Terra, il settimanale del Tg5, accompagna alla cronaca il giudizio. Così, forse, è il caso di riepilogare. Su Canale 5, la sera di venerdì sono andati in onda uno speciale di Matrix (42%), e su Retequattro uno di Terzo Grado (18%) sugli sviluppi dell’inchiesta. Su La7, sabato, uno speciale congiunto del Tg e di in Onda (a cui chi scrive ha partecipato) sul modo in cui la televisione racconta l’accaduto. Da due settimane, come è noto, Porta a Porta e Chi l’ha visto? fanno ascolti record con puntate centrate sul giallo pugliese, esattamente come tutti i contenitori domenicali Rai e Mediaset. In due settimane abbiamo costruito tre mostri: una santa, un orco, un’amica che si fa un’assassina. Chissà cosa faremo domani.

La domanda, allora, dovrebbe essere ribaltata e rivolta agli addetti ai lavori, ai media, cioè a noi. Se tutti i quotidiani italiani continuano a titolare sui colpi di scena dell’inchiesta sulla morte di Sarah, se tutti i tg continuano a mandare ossessivamente i brandelli e i fotogrammi della sua vita, se tutti i suoi parenti e i suoi amici, diventano personaggi di un inedito reality trasversale, perché il pubblico bombardato da questa dilatazione, attratto da questo vorticoso buco nero narrativo dovrebbe restarne immune? Sul Fatto, la settimana scorsa, avevo provato a riflettere sul salto irripetibile che si è realizzato nel programma della Sciarelli: la tv che “detiene” i protagonisti dell’inchiesta, che li rende addirittura irreperibili alle forze dell’ordine. La tv che organizza il set dentro la casa del principale sospettato, che mette sotto il riflettore la madre, che monopolizza l’effetto del dolore. Su queste stesse pagine abbiamo ospitato un parere opposto (e altrettanto interessante) di Carlo Freccero. Secondo il fondatore di Rai4, infatti, Chi l’ha visto? aveva il diritto di raccontare il dramma della madre e documentarlo, perché è stato solo grazie al programma che l’indagine ha fatto progressi, “perché è la tv che ritrova il cadavere mettendo in moto gli inquirenti” (e non il contrario).

È un dibattito importante e avvincente, questo, forse il più importante da fare. Qualunque giudizio si dia, infatti, il fatto nuovo è l’irruzione della televisione auto-faga, che non si limita a raccontare la realtà, ma la modifica. Per qualcuno sarà bello, per qualcuno sarà terribile. Ma se c’è un processo da fare è quello ai media. Non ai ragazzi che li prendono sul serio.

zorba

Re:Maledetto
« Risposta #99 : Giovedì 21 Ottobre 2010, 09:08:26 »
(Il Fatto Quotidiano 21.10.2010)

SARAH, “NON GUARDATE LA TV” L’APPELLO DEL PROCURATORE

“Di vero ci sono solo gli atti” contro le mille versioni dei media

(di Sandra Amurri inviata ad Avetrana)

Il procuratore capo di Taranto, Francesco Sebastio, non parla dell’inchiesta, lo dice chiaramente mentre ci fa accomodare nella sua stanza al terzo piano di un Palazzo di Giustizia letteralmente assediato dalle telecamere. Ci accoglie con gentilezza solo per darci un consiglio che può suonare paradossale rivolto a noi che siamo giornalisti, ma che fa riflettere e aiuta a capire bene cosa sta accadendo davvero fuori da qui.
“A mia moglie e ai miei figli ho detto di cambiare canale quando sentono parlare dell’omicidio di Sarah, la stessa cosa dico a voi, perché non solo non è utile ma è dannoso per farsi un’idea e formulare un giudizio umano”. Poi con un sorriso allargando le braccia aggiunge: “Di certo e, dunque, di vero, ad ora esiste solo ciò che viene raccontato dagli atti e gli atti dicono che sono stati assunti due soli provvedimenti: la custodia cautelare in carcere di Michele Misseri e il fermo, convalidato dal Gip, di Sabrina Misseri. E il Gip, contrariamente a quanto si scrive e si dice, giusto per fare un esempio di informazione distorta, non deve rispettare alcun termine per decidere sulla nostra richiesta di custodia cautelare in carcere. Può prendersi tutto il tempo che ritiene necessario per motivare l’ordinanza”.

Stampa e verità (contrastanti)

IL RESTO, tutto il resto, è frutto della fantasia mediatica. Un meccanismo che una volta partito non si ferma e pur di andare avanti macina tutto e il suo contrario. Un esempio? Nella stessa giornata di ieri, a distanza di pochi minuti, un tg dava la notizia che la zia di Sarah, Cosima e sua figlia Valentina si stavano recando in Procura scortate da un’auto dei carabinieri; un altro tg dava per certo che Cosima, la sorella, il fratello e la figlia Valentina si stavano recando in carcere a trovare Sabrina. Poco dopo in uno dei programmi che riempiono i pomeriggi televisivi è stato detto che i carabinieri hanno perquisito la villetta di via Deledda alla ricerca dell’arma del delitto, la corda, e che Sarah quasi sicuramente è stata uccisa in casa Misseri e non nel loro garage mentre zia Cosima e zio Michele dormivano. Cosa è vero e cosa è falso, fermo restando che una versione esclude l’altra?

Di vero c’è il ricordo del procuratore Sebastio del giorno in cui è stato arrestato Michele Misseri che ci racconta così: “Non mi era mai accaduto prima, i fotoreporter correvano velocemente verso di noi con in spalle le telecamere inseguiti dai giornalisti con i microfoni in mano. Non sapevamo più dove scappare per sottrarci a quell’assalto. Ho dovuto far chiudere tutte le porte di accesso. Mi chiedo: tutto questo ha qualcosa a che vedere con il dovere di informare?”.

Il resto - come abbiamo detto - appartiene da sempre al campo delle ipotesi: sarebbe da smemorati dire da ora, come dimostrano i mille delitti che per mesi e mesi, e non solo in Italia, hanno riempito le cronache.

Delitti televisivi

UN METODO che paga in edicola e fa schizzare l’asticella degli ascolti. Era il 1953 quando venne ritrovato sulla spiaggia di Capocotta il cadavere di Wilma Montesi, una bella ragazza della borghesia romana e l’Italia rimase per un tempo memorabile incollata alla Tv. Una storia che si è ripetuta uguale a se stessa per tutti gli omicidi che si sono susseguiti negli anni fino all’assassinio della piccola Sarah.

Questo è il tempo dell’attesa. L’attesa dei risultati dei rilievi effettuati dai Ris sul cellulare di Sarah, fatto ritrovare da Michele Misseri. L’attesa per sapere se il Gip deciderà per la custodia cautelare in carcere o per gli arresti domiciliari oppure per la scarcerazione di Sabrina. L’attesa per l’interrogatorio di Michele Misseri, che ha espresso la volontà di ritrattare le tante confessioni fin qui consegnate. L’attesa per capire se verrà accettata la richiesta di Sabrina di un confronto con il padre. E l’attesa detta una sola notizia vera: il silenzio. Ma la bestia mediatica continua ad avere fame e, come si sa, quando si ha fame si mangia tutto quello che si riesce a trovare a discapito della qualità, a vantaggio della quantità. E la quantità non manca davvero. È per questo che noi de Il Fatto, senza per questo sentirci migliori, crediamo che informare i nostri lettori sull’uccisione della piccola Sarah sia giusto a patto che le notizie siano vere,cioè riscontrate. Perché questo è il solo modo di rispettare Sarah e di contribuire a renderle giustizia.