Autore Topic: La Lazio e il derby  (Letto 22255 volte)

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Offline JoeSlide

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #60 : Lunedì 12 Dicembre 2016, 17:15:23 »
Perdonami... Zapruder non ha tentato di mostrare nulla.
Ha, piuttosto, dedicato parecchio tempo a un'elaborazione di risultati. Da tale elaborazione derivano riscontri assolutamente interessanti.

Se accettiamo la ragionevolezza del metodo che porta ad attendersi nel derby un risultato in linea con la propensione alla vittoria, al pareggio o alla sconfitta di Lazio e xxxx nelle 36 gare di un campionato (e, francamente, non mi pare esercizio del tutto indebito), non possiamo che concludere che l'esercizio è assai asettico e molto poco soggettivo.
Zapruder, in definitiva, non tenta di dimostrare nulla: trae riscontri dalle risultanze del campo.

Forse sono state fraintese le mie parole, non volevo dire che il lavoro sia di poco conto oppure che l'esercizio sia stato inutile. Le dimostrazioni non riguardano questioni illogiche, ma vi è ragionamento dietro. Se io dimostro qualcosa lo faccio su dati oggettivi, non su dati emozionali. Non discutevo l' intento, assolutamente.

Offline MagoMerlino

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #61 : Lunedì 12 Dicembre 2016, 19:13:33 »
Zapruder ha tentato di inviduare una spiegazione.
E credo che gli vada dato atto (è un suo merito) di aver elaborato una spiegazione ragionevole e convincente. Offrendo un contributo oggettivamente di valore alle nostre comuni riflessioni.

Purtroppo, come già accaduto in una passata occasione (mi riferisco all'ottimo suo post di un po' di tempo fa "Il tappo alle ambizioni"), gli utenti chiamati a commentare le sue riflessioni tendono a spostare il dibattito su un piano più emotivo-irrazionale dal naturale alveo analitico nel quale la riflessione dovrebbe svilupparsi.

Sia chiaro: come si dovrebbe intuire da un mio precedente post ritengo del tutto inattendibile la categoria del "risultato atteso" dalla quale Zapruder fa discendere le sue conclusioni. Mi pare la classica operazione para-statistica che offre - in quanto realizzata a consuntivo e non a preventivo - risultati quasi perfettamente in linea con l'effettivo svolgimento degli eventi.

Ma la mia obiezione, pur fondatissima, è assolutamente irrilevante: qualche che sia la metologia (o, per meglio dire, la presunta metodologia) adottata, sono i risultati che rilevano. E si tratta di risultati decisamente interessanti e meritevoli di approfondito commento.

Dall'elaborazione di Zapruder discendono infatti due evidenze non irrilevanti:
1) la propensione di Lazio e xxxx a conseguire vittoria, pareggio e sconfitta tendono, da almeno due decenni (sarà un caso che lo stesso intervallo coincide quasi perfettamente con l'introduzione dei tre punti a vittoria? Non credo), a riprodursi nei derby
--> Ergo, se in un intero campionato la Lazio si aggiudica 18 vittorie (il 47,4% del totale) e la xxxx se ne aggiudica 21 (il 52,6%), la xxxx avrà maggiori probabilità di aggiudicarsi il derby. Il "risultato atteso" sarà dunque la vittoria della xxxx. Sintetizzo brutalmente e quindi in parte tradisco lo spirito delle riflessioni di Zapruder ma presumo che sia questo il senso del suo 'esercizio'.
2) Da alcuni anni - e, prospetticamente, sempre più nel prossimo futuro - la squadra più forte [leggasi quella con maggiori probabilità di vincere la stracittadina sulla base dei risultati conseguiti nelle altre 36 gare di campionato] tenderà a fare suo il derby, con progressiva riduzione dei pareggi attesi. Il tutto con buona pace della retorica delle palle, del cuore, dei morsi ai polpacci degli avversari, della tigna, dell'orgoglio, dell'Aquila che è simbolo di Roma, etc... I valori tecnici tendono e sempre più tenderanno a emergere su ogni altra componente in grado di influenzare il risultato della partita contro gli avversari cittadini.

Zapruder, con ogni evidenza, non vuole legittimare la subalternità della Lazio alla xxxx. Non si sogna proprio di realizzare una simile operazione.
Il suo unico obiettivo è fornire una chiave di lettura diversa di una gara che resta speciale, superando però luoghi comuni frusti e stantii.

Il suo topic in altro modo si sarebbe potuto intitolare: "Il derby, gara sempre più normale: evidenze numeriche di un trend di lungo periodo".
Sarebbe il caso di discutere su questo, visto che questo e questo solo è l'oggetto del topic.
Quindi quando eravamo una delle più forti squadre in Europa, loro riuscivano a vincere più derby di noi, perché lo interpretavano in maniera migliore (differente), in quanto unica possibilità di essere protagonisti almeno in quella partita.
Adesso loro sono leggermente più forti di noi e noi li perdiamo tutti perché ormai vince il più forte?
Ma state scherzando?
Quand'è cambiato il calcio?
Tutti, TUTTI, parlano del derby, qualsiasi derby come di una partita fuori dagli schemi, che non risponde a regole precise,che sfugge ai pronostici e adesso?
Il derby non si è mai normalizzato, non ha mai perso le sue connotazioni specifiche, siamo noi ora a cercare di normalizzarlo in qualche maniera appoggiandoci a dati statistici, per trovare una giustificazione alle sconfitte continue. In nessun altra piazza si parla di normalizzazione o  perdita di  connotazione specifica. Loro prima di tutti, loro proprio non ci pensano a parlare di normalizzazione o  perdita di  connotazione specifica e siccome vincono loro, sono sufficientemente convinto che siamo noi a sbagliare.

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borgorosso

Re:La Lazio e il derby
« Risposta #62 : Lunedì 12 Dicembre 2016, 20:48:21 »
Se ho ben compreso l'elaborazione statistica prevede una semplice analisi ex post: in base alla posizione in classifica finale si può dire chi fosse la più forte e quindi dove pendesse l'ago della bilancia


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Zapruder

Re:La Lazio e il derby
« Risposta #63 : Lunedì 12 Dicembre 2016, 22:26:11 »
Se ho ben compreso l'elaborazione statistica prevede una semplice analisi ex post: in base alla posizione in classifica finale si può dire chi fosse la più forte e quindi dove pendesse l'ago della bilancia


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Niente di più.

E i risultati, nel tempo, si sono allineati alle previsioni. Con alcune tipicità del momento. Che però negli ultimi anni sembrano essere sparite. L'ultimo "interprete" del derby è stato Delio Rossi.

Il divario tecnico si è stabilizzato, e su una base medio-alta. Il valore tecnico del derby non è mai stato così elevato. E quando il livello è alto vince il più bravo, le "palle" sono roba da morti di fame.

Offline Ataru

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #64 : Lunedì 12 Dicembre 2016, 23:10:44 »
Niente di più.

E i risultati, nel tempo, si sono allineati alle previsioni. Con alcune tipicità del momento. Che però negli ultimi anni sembrano essere sparite. L'ultimo "interprete" del derby è stato Delio Rossi.

Il divario tecnico si è stabilizzato, e su una base medio-alta. Il valore tecnico del derby non è mai stato così elevato. E quando il livello è alto vince il più bravo, le "palle" sono roba da morti di fame.
convieni che ci siano fattori determinanti che esulano dai valori in campo? Tipo giocatori che entrano in campo senza autorizzazione e segnano, rigori assegnati per falli fuori area, ammonizioni per falli inventati, espulsioni mancate e amenità simili? E che tali fattori siamo aumentati esponenzialmente a partire da un certo 26 maggio?
osa c'è da psicolo propriono capisco.
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Offline MagoMerlino

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #65 : Lunedì 12 Dicembre 2016, 23:29:34 »
convieni che ci siano fattori determinanti che esulano dai valori in campo? Tipo giocatori che entrano in campo senza autorizzazione e segnano, rigori assegnati per falli fuori area, ammonizioni per falli inventati, espulsioni mancate e amenità simili? E che tali fattori siamo aumentati esponenzialmente a partire da un certo 26 maggio?
Ma che in quattro derby, facciamo in totale 3 tiri in porta? Conterà o è solo questione di arbitri?
Perché gli arbitri continueranno, se possibile a fare anche peggio, quindi decidiamo, se ci siamo arresi e la colpa è solo degli arbitri, per cui non possiamo giocare a pallone tanto è inutile, mandiamo in campo la primavera.
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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #66 : Lunedì 12 Dicembre 2016, 23:30:52 »
 le "palle" sono roba da morti di fame.

Di solito lo dice chi ne è sprovvisto....
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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #67 : Lunedì 12 Dicembre 2016, 23:56:57 »
Ma che in quattro derby, facciamo in totale 3 tiri in porta? Conterà o è solo questione di arbitri?
Perché gli arbitri continueranno, se possibile a fare anche peggio, quindi decidiamo, se ci siamo arresi e la colpa è solo degli arbitri, per cui non possiamo giocare a pallone tanto è inutile, mandiamo in campo la primavera.
io non mi arrendo. Anche se mi fanno fallo mente sto per tirare in porta e l'arbitro non fischia. Però devo tenere conto anche di questo nel giudicare la mia prestazione. Che se il livello è alto per entrambi i più piccoli errori fanno la differenza. Io posso cercare di limitare i miei. Quelli degli altri non li posso controllare. Ma a volte, troppe ultimamente, determinano i risultati proprio gli errori che non possiamo controllare. Un esempio: Stronzman in campo a un certo punto non avrebbe piu dovuto esserci, eppure per il fatto di essere in campo ci dà l'occasione limpida per pareggiare. Ma l'arbitro commete un nuovo errore. Di lì a poco la cazzata di marchetti. L'errore di wallace lo puoi controllare, anche quello di marchetti, il resto no. Lo subisci.  Metodicamente. Ogni cazzo di decisione che può influenzare il risultato l'arbitro te la ritorce contro.

Io non mi arrendo. Ma certo non tiro neanche merda contro i miei giocatori
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Offline Frank 73

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #68 : Lunedì 12 Dicembre 2016, 23:57:56 »
La serie negativa nei derby, che tra le cinque sconfitte del primo Reja e la serie negativa del dopo coppainfaccia ha visto per noi una sola (sia benedetta) parentesi positiva di quattro vittorie e un pareggio nel periodo di loro defallaince con giggienrico-zeman-andreazzoli, è stretta parente, quanto a motivazioni, approccio alle partite e gestione delle stesse, della ancor più schiacciante serie negativa con la Juventus (e ci mancherebbe).
La Juve, se gioca dieci volte col Frosinone, non ne vince dieci. Con noi sì. E non perché siamo più scarsi del Frosinone...

Io credo che, al di la delle casualità e imponderabilità (...) della singola partita, il problema sia strutturale e si ricolleghi a quel divario che la distribuzione delle risorse economiche ha determinato tra i vari club. La Lazio è strutturalmente inferiore da questo punto di vista a quattro o cinque club, ma è al tempo stesso stabilmente superiore, dallo stesso punto di vista, agli altri. Per cui viene, sia pure in una posizione di rincalzo, posizionata nell'immaginario collettivo e nelle aspettative proprie e degli avversari tra i club che vanno per la maggiore. Ma è probabilmente il più debole.
Ne consegue che, ogni volta che affronta un match di cartello, si trova ad affrontare un più o meno rilevante gap tecnico.
Motivazioni proprie, e motivazioni non elevate dell'avversario, fanno talvolta ridurre questo gap, per cui anche una squadra non di primo livello può bloccare una grande, e magari il Genoa, che non è più forte della Lazio, ne fa tre alla Juve dopo averla già battuta due anni fa.
Ma la collocazione della Lazio tra i club che vanno per la maggiore fa sì che anche per queste avversarie di livello superiore l'incontro con la Lazio sia uno di quelli cui dedicare massima concentrazione e attenzione.
E già... perché nel cercare le spiegazioni ai risultati negativi in serie della Lazio verso un determinato avversario, più o meno antipatico, svisceriamo in tutte le angolazioni i nostri pregi, i nostri difetti, la cattiveria agonistica dei nostri, le ingenuità dei nostri calciatori, le loro debolezze, ecc... ma poco ci curiamo di quello che può essere l'approccio dei nostri avversari nei nostri confronti.
Ebbene... ho l'impressione che l'approccio sia quello di squadre di grande o ottimo livello che vanno a sostenere (contro la Lazio) uno dei primi quattro o cinque confronti, per importanza, dell'anno... per cui vi dedicano il massimo delle loro potenzialità. Che, come detto, dal punto di vista tecnico sono oggi strutturalmente e mediamente, un anno più, un anno meno, superiori alle nostre.

Quindi lo svantaggio dovuto al gap tecnico non viene, per quanto ci riguarda, compensato da quello motivazionale, mentre l'occasione favorevole può capitare a club medi o piccoli. Non alla Lazio, la più debole delle forti, ma, in quanto considerata "forte", protagonista di uno dei match di cartello cui i club che vanno per la maggiore rivolgono la loro attenzione.

Cosa resta? In passato, li citava Zapruder, magari qualche mezzuccio che le regole consentivano (es. passaggio al portiere, perdite di tempo, tatticismi che consentivano di capitalizzare un goal magari occasionale, il pari fuori casa che con la vittoria a due punti era un valore, ecc.). Adesso? La... partita perfetta, possibilmente coincidente con una sottotono dell'avversario. Quindi può accadere, ma con meno frequenza che in passato.
Dove pure, checché se ne dica, il derby lo vinceva il più forte, magari non con sequenze da sindrome. Ma la Lazio di Cragnotti nel corso della sua ascesa fino allo scudetto i derby li vinceva spesso, la Lazio dell'ultimo Cragnotti, contrapposta ai suini nel momento migliore con Batistuta e Capello, perdeva altrettanto spesso. Insomma... anche allora il più forte prevaleva, palle o non palle. Tanto che il palluto Sinisa (sempre sia lodato) nel derby un rigore allo scadere che ci avrebbe dato la vittoria lo tirò peggio di Floccari. E non ne vinse mai uno, principalmente perché la maggior parte li disputò nel periodo di declino della Grande Lazio.

Oggi le differenze tecniche non sono occasionali o temporali, sono strutturali.

Questo alle condizioni attuali, l'anno prossimo magari cambia tutto e cambiano alcuni gap strutturali (leggasi il diverso monte ingaggi di cui dispongono i club, anche con differenze rilevanti tra club di fascia alta... cui la Lazio appartiene ma in posizione, da questo punto di vista, di coda...) che oggi determinano il divario... chennesò i  suini vanno in crisi finanziaria, oppure si affidano ad un nuovo giggienrigo e al "progetto" alternativo e perdente, oppure da noi arrivano i russi. Ma, alle condizioni attuali, i margini sono questi.

Serve a giustificare queste sconfitte? No di certo, per me poi, ma è una mia condizione personale, non c'è niente da giustificare, ma solo applaudire un gruppo che ha conseguito trentuno punti in classifica.
Ma che perde i derby. E perde sempre con la Juve.
Perde sempre se le annate sono deludenti (il secondo Pektovic, il secondo Pioli), ma perde sempre anche se le stagioni sono ottime (il primo Pioli, ora Inzaghi). Perde con i giovani, perde con i più esperti. Perde se attacca, perde se temporeggia e difende. Perde le "grandi sfide" perché importanti lo sono per entrambi i contendenti... e se due pugili si prendono a pugni con tutta la loro forza e nessuno abbassa la guardia, il più forte resta in piedi. E se pure il più forte si mette sulla difensiva, è capace di darti il colpo del KO e sfruttare i tuoi errori. E magari, avvalendosi della propria riconosciuta superiorità, può qualche volta permettersi anche qualche "colpo basso", in ciò seguendo quanto sottolinea Ataru circa alcune decisioni sfavorevoli dei giudici di gara. In sintesi... con Genoa e Frosinone la Juve, o col Pescara i suini, possono abbassare la guardia e prendere il cazzotto occasionale e decisivo... con noi la guardia non la abbassano e pur non mettendoci all'angolo, riescono sempre ad indirizzare i confronto e ad aspettare il primo errore. Inevitabilmente il nostro.
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)

Zapruder

Re:La Lazio e il derby
« Risposta #69 : Martedì 13 Dicembre 2016, 08:12:53 »
convieni che ci siano fattori determinanti che esulano dai valori in campo? Tipo giocatori che entrano in campo senza autorizzazione e segnano, rigori assegnati per falli fuori area, ammonizioni per falli inventati, espulsioni mancate e amenità simili? E che tali fattori siamo aumentati esponenzialmente a partire da un certo 26 maggio?

Anche sugli arbitri si può fare una valutazione: i direttori di gara che favoriscono o danneggiano sistematicamente questo o quel club sono individuabili eccome. A meno che TUTTI non distribuiscano in modo uniforme i torti... Ma anche in questo caso c'è modo di accorgersene.

Io credo che l'arbitro influisca invece molto meno di un tempo. Le TV che spezzettano ogni frammento sono uno stimolo enorme a mantenere alto il livello. E il D'Elia che guida saggiamente il derby verso il pari non lo vedremo più.

Offline Fabio70rm

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #70 : Martedì 13 Dicembre 2016, 09:59:41 »
A seguito di queste considerazioni, giustissime, degli ultimi due interventi, mi auguro allora che o la Lazio trovi un novello Delio Rossi che li spalmi, oppure che cresca in maniera tale da giocare non dico in condizioni di superiorità ma da potersela seriamente giocare.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

borgorosso

Re:La Lazio e il derby
« Risposta #71 : Martedì 13 Dicembre 2016, 12:13:18 »
"Non dico di superiorità"
Sia mai, eh


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Offline franz_kappa

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #72 : Martedì 13 Dicembre 2016, 12:52:39 »
"Non dico di superiorità"
Sia mai, eh

D'altronde, la superbia è uno dei sette vizi capitali.

Se ho ben compreso l'elaborazione statistica prevede una semplice analisi ex post: in base alla posizione in classifica finale si può dire chi fosse la più forte e quindi dove pendesse l'ago della bilancia
Abbiamo compreso in analogo modo. Si tatta con ogni evidenza di un esercizio consuntivo e non predittivo (in caso contrario Zapruder non impiegherebbe fruttuosamente il suo tempo nell'arricchire i forum con i suoi contributi ma sbancherebbe ogni settimana una diversa agenzia di scommesse sportive, potendo egli - grazie al suo metodo - stimare in anticipo con ragionevole possibilità di successo l'esito delle partite).

Nello specifico l'esercizio si basa sull'assunzione che l'esito dei due derby di ogni stagione si sarebbe dovuto allineare alla 'percentuale media di successo' (con essa immagino intendendosi un indicatore in grado di rappresentare la capacità di conseguire in ogni gara il 100%, il 33% o lo 0% dei punti a disposizione) nelle restanti 40, 36, 32, 28 gare considerando i campionati a 21, 20, 18 e 16 squadre dal 1929-30 in poi, confido escludendo la stagione 1945-46.
L'esercizio prende in esame tutte le gare di una stagione tranne i derby e stima ex post, calcolando la 'percentuale di successo' nelle suddette gare e mettendo a confronto tale indicatore di Lazio e xxxx, quale sarebbe stato l'esito più probabile delle due stracittadine annuali se anche nei derby si fosse riprodotta la performance realizzata da Lazio e xxxx in tutte le restanti gare della stagione.
Ciò definito, si opera un confronto tra quello che sarebbe dovuto accadere e l'effettivo esito del campo.

Restano, chiaramente, una serie di punti non meglio specificati e che solo la pigrizia o la scarsa curiosità intellettuale di lettori disattenti (per fortuna tra noi non ve ne sono. Ma, come è ovvio, il forum è pubblico e non possiamo escludere che altri che non siano gli ottimi utenti di Biancocelesti.org possano saltuariamente fermarsi a leggere qualche pagina della board, incluso questo topic, senza ben ponderare ciò che viene scritto) ritiene risolti e non meritevoli di approfondimento.
Non è infatti chiaro come l'esercizio sia arrivato a determinare che il "risultato atteso" di un derby potesse essere il pareggio anziché la vittoria di uno o dell'altro Club capitolino. Quale scarto tra gli indicatori della 'percentuale di successo' di xxxx e Lazio in una stessa stagione doveva determinarsi per spostare l'ago della bilancia dal pareggio alla vittoria dell'uno o dell'altro Club?

In conclusione, mi permetto di suggerire di non utilizzare nel riferirsi a simili analisi l'espressione "elaborazione statistica": essa risulta infatti fuorviante, in quanto tende ad accreditare le conclusioni di una rilevanza scientifica che esse non possono purtroppo avere per la mancata codificazione - e conseguente verifica scientifica - del metodo di elaborazione dei risultati. Direi che, più correttamente, si debba optare per l'espressione "analisi e soggettiva interpretazione di una serie di dati".
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Eagles71

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #73 : Martedì 13 Dicembre 2016, 16:22:37 »
nonostante Frank 73 abbia scritto un post di indubbia qualità, non mi convince del tutto...scrive che li perdiamo tutti perchè sono superiori loro...ma,
alla viglia dei derby delle nostre annate migliori il primo Pioli e ora quello di Inzaghi ero "tranquillo" che il pugile più forte indossava i guantoni biancocelesti...e non solo io, tantissimi Laziali e diversi riomici credo davano favoriti i Nostri...quindi c'è poco da fare, le analisi dei dati oggettivi qui non mi tornano...

non sò se mi spiego...
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Zapruder

Re:La Lazio e il derby
« Risposta #74 : Martedì 13 Dicembre 2016, 16:28:44 »
D'altronde, la superbia è uno dei sette vizi capitali.
Abbiamo compreso in analogo modo. Si tatta con ogni evidenza di un esercizio consuntivo e non predittivo (in caso contrario Zapruder non impiegherebbe fruttuosamente il suo tempo nell'arricchire i forum con i suoi contributi ma sbancherebbe ogni settimana una diversa agenzia di scommesse sportive, potendo egli - grazie al suo metodo - stimare in anticipo con ragionevole possibilità di successo l'esito delle partite).

Nello specifico l'esercizio si basa sull'assunzione che l'esito dei due derby di ogni stagione si sarebbe dovuto allineare alla 'percentuale media di successo' (con essa immagino intendendosi un indicatore in grado di rappresentare la capacità di conseguire in ogni gara il 100%, il 33% o lo 0% dei punti a disposizione) nelle restanti 40, 36, 32, 28 gare considerando i campionati a 21, 20, 18 e 16 squadre dal 1929-30 in poi, confido escludendo la stagione 1945-46.
L'esercizio prende in esame tutte le gare di una stagione tranne i derby e stima ex post, calcolando la 'percentuale di successo' nelle suddette gare e mettendo a confronto tale indicatore di Lazio e xxxx, quale sarebbe stato l'esito più probabile delle due stracittadine annuali se anche nei derby si fosse riprodotta la performance realizzata da Lazio e xxxx in tutte le restanti gare della stagione.
Ciò definito, si opera un confronto tra quello che sarebbe dovuto accadere e l'effettivo esito del campo.

Restano, chiaramente, una serie di punti non meglio specificati e che solo la pigrizia o la scarsa curiosità intellettuale di lettori disattenti (per fortuna tra noi non ve ne sono. Ma, come è ovvio, il forum è pubblico e non possiamo escludere che altri che non siano gli ottimi utenti di Biancocelesti.org possano saltuariamente fermarsi a leggere qualche pagina della board, incluso questo topic, senza ben ponderare ciò che viene scritto) ritiene risolti e non meritevoli di approfondimento.
Non è infatti chiaro come l'esercizio sia arrivato a determinare che il "risultato atteso" di un derby potesse essere il pareggio anziché la vittoria di uno o dell'altro Club capitolino. Quale scarto tra gli indicatori della 'percentuale di successo' di xxxx e Lazio in una stessa stagione doveva determinarsi per spostare l'ago della bilancia dal pareggio alla vittoria dell'uno o dell'altro Club?

In conclusione, mi permetto di suggerire di non utilizzare nel riferirsi a simili analisi l'espressione "elaborazione statistica": essa risulta infatti fuorviante, in quanto tende ad accreditare le conclusioni di una rilevanza scientifica che esse non possono purtroppo avere per la mancata codificazione - e conseguente verifica scientifica - del metodo di elaborazione dei risultati. Direi che, più correttamente, si debba optare per l'espressione "analisi e soggettiva interpretazione di una serie di dati".

Mai usato la parola "statistica" in questa discussione.

Offline franz_kappa

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #75 : Martedì 13 Dicembre 2016, 16:31:50 »
nonostante Frank 73 abbia scritto un post di indubbia qualità, non mi convince del tutto...scrive che li perdiamo tutti perchè sono superiori loro...ma,
alla viglia dei derby delle nostre annate migliori il primo Pioli e ora quello di Inzaghi ero "tranquillo" che il pugile più forte indossava i guantoni biancocelesti...e non solo io, tantissimi Laziali e diversi riomici credo davano favoriti i Nostri...quindi c'è poco da fare, le analisi dei dati oggettivi qui non mi tornano...

non sò se mi spiego...
Francamente non ti spieghi, caro Eagles71.
Se non interpreto male il tuo post, hai affermato che le tue soggettive sensazioni (più o meno allineate a un diffuso sentire, da te rilevato sia presso tifosi della Lazio che della xxxx), erano improntate a un certo ottimismo alla vigilia del derby nelle stagioni 2014-15 e 2016-17.
I risultati hanno disconfermato - in alcuni casi in maniera netta, come alcuni giorni fa - le sensazioni del pre-partita e tu non ti ritrovi nel verdetto del campo, a tuo dire disallineato rispetto alle percezioni della vigilia che inducevano te e molti altri a ritenere la Lazio più forte e dunque favorita.

Prenderei in considerazione che non vi è mai perfetta correlazione tra le sensazioni diffuse prima della gara e l'esito della stessa al termine dei 90 minuti. E, di certo, tale disallineamento non può autorizzarci a ricusare per certi versi l'esito della sfida in campo sulla base del legittimo sentire che può portare più d'un tifoso ad affermare Va bene, abbiamo perso ma prima della gara mi sentivo senza dubbio favorito: nel percorso di avvicinamento allo stadio - per chi ci va, allo stadio. Ahimè sempre troppo pochi... - ero tranquillissimo, convinto che avremmo disputato un grande derby.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline franz_kappa

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #76 : Martedì 13 Dicembre 2016, 16:40:22 »
Mai usato la parola "statistica" in questa discussione.
Tu no ma borgorosso sì. 
Non a caso il mio post, da te ripreso, era una chiosa delle sue affermazioni. A introdurre il mio intervento la citazione di un precedente post di borgorosso. Che, testualmente, ha scritto
Se ho ben compreso l'elaborazione statistica prevede una semplice analisi ex post: in base alla posizione in classifica finale si può dire chi fosse la più forte e quindi dove pendesse l'ago della bilancia

Oh, sia chiaro: la mia va intesa come una piccola eppure significativa notazione metodologica, finalizzata a mettere in allerta chi legge - soprattutto i pigri lettori estemporanei dei nostri post. Una categoria ben diffusa tra i frettolosi fruitori del Web tra i quali non posso certo annoverare gli attenti utenti del nostro bel forum - affinché costoro non assumano in alcun modo per oggettive quelle che sono piuttosto interessanti e senza dubbio illuminanti "analisi e soggettive interpretazioni di una serie di dati".
Buon viaggio, caro Piero.

Zapruder

Re:La Lazio e il derby
« Risposta #77 : Martedì 13 Dicembre 2016, 16:41:22 »
I dieci campionati in cui la somma di punti di Lazio e as è più bassa

1976
1985
1961
1964
1949
1965
1967
2005
1971
1978


Due vittorie per parte e SEDICI pareggi. Nonostante un divario comunque paragonabile in queste stagioni a quello dell'epoca lotitiana.

Il derby è stato anche una palestra di mutuo soccorso, in molte occasioni. Ora non lo è più.

Zapruder

Re:La Lazio e il derby
« Risposta #78 : Martedì 13 Dicembre 2016, 16:47:20 »
Oh, sia chiaro: la mia va intesa come una piccola eppure significativa notazione metodologica, finalizzata a mettere in allerta chi legge - soprattutto i pigri lettori estemporanei dei nostri post. Una categoria ben diffusa tra i frettolosi fruitori del Web tra i quali non posso certo annoverare gli attenti utenti del nostro bel forum - affinché costoro non assumano in alcun modo per oggettive quelle che sono piuttosto interessanti e senza dubbio illuminanti "analisi e soggettive interpretazioni di una serie di dati".

Capisco bene la tua attenzione: da un simile equivoco potrebbero derivare sommovimenti sociali abnormi. Non è che rischio una denuncia per aver turbato l'ordine pubblico?

Offline Eagles71

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #79 : Martedì 13 Dicembre 2016, 17:02:50 »
Francamente non ti spieghi, caro Eagles71.
Se non interpreto male il tuo post, hai affermato che le tue soggettive sensazioni (più o meno allineate a un diffuso sentire, da te rilevato sia presso tifosi della Lazio che della xxxx), erano improntate a un certo ottimismo alla vigilia del derby nelle stagioni 2014-15 e 2016-17.
I risultati hanno disconfermato - in alcuni casi in maniera netta, come alcuni giorni fa - le sensazioni del pre-partita e tu non ti ritrovi nel verdetto del campo, a tuo dire disallineato rispetto alle percezioni della vigilia che inducevano te e molti altri a ritenere la Lazio più forte e dunque favorita.

Prenderei in considerazione che non vi è mai perfetta correlazione tra le sensazioni diffuse prima della gara e l'esito della stessa al termine dei 90 minuti. E, di certo, tale disallineamento non può autorizzarci a ricusare per certi versi l'esito della sfida in campo sulla base del legittimo sentire che può portare più d'un tifoso ad affermare Va bene, abbiamo perso ma prima della gara mi sentivo senza dubbio favorito: nel percorso di avvicinamento allo stadio - per chi ci va, allo stadio. Ahimè sempre troppo pochi... - ero tranquillissimo, convinto che avremmo disputato un grande derby.

Mi faccio capire meglio allora caro Francesco...Lazio e rioma giocano da calciopoli in poi lo stesso campionato ma con regole diverse....
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!