Autore Topic: La Lazio e il derby  (Letto 22227 volte)

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Zapruder

La Lazio e il derby
« : Sabato 10 Dicembre 2016, 09:39:31 »
Prendendo a confronto i risultati di Lazio e Roma contro tutte le altre avversarie in campionato, si può calcolare un "risultato atteso" nella stracittadina.

Nei 146 derby (escluso l'ultimo, perché il calcolo viene fatto a torneo concluso) di campionato fin qui disputati, il bilancio teorico  parla di 45,7 vittorie "attese"; 43,4 pareggi e 56,9 sconfitte, per un totale di 134,8 "punti" (calcolando due punti per vittoria): quello reale di 37 vittorie, 57 pari, 52 sconfitte e 131 "punti".

Come si vede, l'interpretazione del derby è a leggero vantaggio romanista; l'altro dato che salta all'occhio è l'enorme numero di pareggi rispetto a quelli attesi. Va detto però che il vantaggio della Roma è interamente e oltre dovuto al periodo di Testaccio: demolito il quale, nel 1940, è la Lazio a tirare in media qualcosa in più fuori dalla sfida coi cugini sfortunati. I biancocelesti vanno alla grande nel dopoguerra, quando battono spesso la Roma anche quando il confronto tecnico appare sfavorevole; dal '57-'58 in poi i risultati, in media, ricalcano esattamente le aspettative.

Siamo stati in "vantaggio" assoluto un solo anno, nel '97/'98, per poi riscendere leggermente sotto la linea dello zero. Abbiamo subito due elementi, in particolare, in maniera abnorme: Testaccio, come detto, e Capello.

Soffriamo le sfide ad alto livello complessivo: nelle 20 stagioni in cui la Roma ha un rendimento almeno pari al 60%, abbiamo fatto più punti in assoluto nelle dieci occasioni in cui ci siamo presentati da "poveri", rispetto ai dieci campionati in cui eravamo di livello paragonabile. Quando siamo tecnicamente superiori invece facciamo valere la differenza di valori, cosa che riesce molto meno bene ai cugini, come detto.

Quando il livello complessivo scende, ce la caviamo decisamente meglio. Insomma: entrambe forti, vincono loro. Se non è così, è la Lazio a interpretare meglio la partita.

Il pareggio ha dominato tutto il dopoguerra fino al '94, per poi rientrare nella media quanto ad apparizioni.

La Roma è andata decisamente meglio nella partita d'andata, il ritorno è sempre più stato cosa nostra, ma questo elemento negli ultimi anni sta scomparendo. Mentre dal '98 in poi ha fatto la sua comparsa il fattore campo, nel dopoguerra del tutto inesistente.

Nell'era di Lotito, i risultati attesi parlano di 6,4 vittorie della Lazio, 6,1 pari e 11,5 sconfitte: il bilancio effettivo è di 7,6,11. Quindi siamo perfettamente in linea coi valori tecnici dimostrati dalle due squadre. Il che si può anche sintetizzare con: il derby si è definitivamente spersonalizzato ed è diventata una partita come un'altra.

È evidente che una Lazio inferiore tecnicamente, in passato, ha saputo "respirare" la partita, mentre l'aria d'alta classifica in genere è meglio tollerata dai cugini scemi. Negli ultimi anni l'interpretazione migliore l'ha data di gran lunga Delio Rossi, ma bisogna vedere se esistono ancora quelle condizioni, che a mio avviso dipendevano da una forte componente italiana della squadra.

Offline robylele

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #1 : Sabato 10 Dicembre 2016, 10:19:43 »
ho notato che si vince o si perde a cicli.
Dal gol di Klose al 92' ne abbiamo vinti altri, pure in una finale con in palio una coppa nazionale, una qualificazione in E.L. e una partita di Super Coppa Italiana.

E questo dopo varie sconfitte precedenti, che dal 26/5 sono ricominciate in maniera inquietante.

E' come se chi ha vinto i derby precedenti cominci con un gol di vantaggio perché con la testa giusta.

Urge rispezzare di nuovo questo trend, abbiamo un'altra occasione nel girone di ritorno.

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline MagoMerlino

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #2 : Sabato 10 Dicembre 2016, 10:58:45 »
Cosa non si farebbe per giustificare l'ingiustificabile.
Quattro derby consecutivi perduti in campionato, mai avvenuto, producono tutto 'st'esercizio stilistico nella speranza di nascondere la polvere sotto il tappeto, arrivando a sostenere: Il che si può anche sintetizzare con: il derby si è definitivamente spersonalizzato ed è diventata una partita come un'altra

Forse vale per questa Lazio di Lotito degli ultimo 3 anni e mezzo, non certo per loro.
Noi abbiamo infarcito la rosa di mammolette che non sanno affrontare queste partite e questi sono i risultati, sic et simpliciter.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

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Zapruder

Re:La Lazio e il derby
« Risposta #3 : Sabato 10 Dicembre 2016, 11:26:25 »
Cosa non si farebbe per giustificare l'ingiustificabile.
Quattro derby consecutivi perduti in campionato, mai avvenuto, producono tutto 'st'esercizio stilistico nella speranza di nascondere la polvere sotto il tappeto, arrivando a sostenere: Il che si può anche sintetizzare con: il derby si è definitivamente spersonalizzato ed è diventata una partita come un'altra

Forse vale per questa Lazio di Lotito degli ultimo 3 anni e mezzo, non certo per loro.
Noi abbiamo infarcito la rosa di mammolette che non sanno affrontare queste partite e questi sono i risultati, sic et simpliciter.

1) capisco che concetti più complessi di "er campo in tera de Sorrento", "ar derby ce vole Mihajlovic" e simili sono difficili da elaborare, ma provaci. Potresti accorgerti per esempio che i cazzutissimi Sinisa Conto e Simeone hanno un bilancio nel derby che un Delio Rossi se li lega tutti e tre al pisello con dieci giri di corda e fiocchetto decorativo.

Io ho illustrato una situazione, tu hai risposto all'olio canforato.

E di al cazzone che sta propagandando il "mai successo" di ripassare un po' di storia, tra un bujaccaro e uno spacciatore di scopini del water.

Zapruder

Re:La Lazio e il derby
« Risposta #4 : Sabato 10 Dicembre 2016, 11:32:26 »
Provi a fare un ragionamento e te lo sepoelliscono sotto la melassa bonghista. E che caxxo.

Offline robylele

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #5 : Sabato 10 Dicembre 2016, 11:40:03 »
Cosa non si farebbe per giustificare l'ingiustificabile.


sei ancora ossessionato, mi pare evidente. Peccato perché ci sarebbe bisogno della tua lazialità e del tuo apporto anti-merde e anti-disamorati (che tanto si somigliano).

dall'Ottobre 2011 abbiamo vinto derby su derby e uno pareggiato quando sbagliò il rigore 2-0 Hernanes.
Non mi pare ci fosse un'altra proprietà.

Rossi e Petkovic in panca andarono meglio del Mancho, mai vincente nei derby.

Pure Eriksson e Zeman riuscirono a perdere un derby con 3 gol di scarto, nonostante avessimo una rosa nettamente superiore e zeppa dei famosi cazzuti che mancherebbero a questa squadra.
Che avrebbe bisogno di sostegno invece delle solite tiritere che ci affossano ben più di un Leitner e un Lupo Alberto.

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Offline Jim Bowie

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #6 : Sabato 10 Dicembre 2016, 11:58:45 »
Prendendo a confronto i risultati di Lazio e Roma contro tutte le altre avversarie in campionato, si può calcolare un "risultato atteso" nella stracittadina.

Nei 146 derby (escluso l'ultimo, perché il calcolo viene fatto a torneo concluso) di campionato fin qui disputati, il bilancio teorico  parla di 45,7 vittorie "attese"; 43,4 pareggi e 56,9 sconfitte, per un totale di 134,8 "punti" (calcolando due punti per vittoria): quello reale di 37 vittorie, 57 pari, 52 sconfitte e 131 "punti".

Come si vede, l'interpretazione del derby è a leggero vantaggio romanista; l'altro dato che salta all'occhio è l'enorme numero di pareggi rispetto a quelli attesi. Va detto però che il vantaggio della Roma è interamente e oltre dovuto al periodo di Testaccio: demolito il quale, nel 1940, è la Lazio a tirare in media qualcosa in più fuori dalla sfida coi cugini sfortunati. I biancocelesti vanno alla grande nel dopoguerra, quando battono spesso la Roma anche quando il confronto tecnico appare sfavorevole; dal '57-'58 in poi i risultati, in media, ricalcano esattamente le aspettative.

Siamo stati in "vantaggio" assoluto un solo anno, nel '97/'98, per poi riscendere leggermente sotto la linea dello zero. Abbiamo subito due elementi, in particolare, in maniera abnorme: Testaccio, come detto, e Capello.

Soffriamo le sfide ad alto livello complessivo: nelle 20 stagioni in cui la Roma ha un rendimento almeno pari al 60%, abbiamo fatto più punti in assoluto nelle dieci occasioni in cui ci siamo presentati da "poveri", rispetto ai dieci campionati in cui eravamo di livello paragonabile. Quando siamo tecnicamente superiori invece facciamo valere la differenza di valori, cosa che riesce molto meno bene ai cugini, come detto.

Quando il livello complessivo scende, ce la caviamo decisamente meglio. Insomma: entrambe forti, vincono loro. Se non è così, è la Lazio a interpretare meglio la partita.

Il pareggio ha dominato tutto il dopoguerra fino al '94, per poi rientrare nella media quanto ad apparizioni.

La Roma è andata decisamente meglio nella partita d'andata, il ritorno è sempre più stato cosa nostra, ma questo elemento negli ultimi anni sta scomparendo. Mentre dal '98 in poi ha fatto la sua comparsa il fattore campo, nel dopoguerra del tutto inesistente.

Nell'era di Lotito, i risultati attesi parlano di 6,4 vittorie della Lazio, 6,1 pari e 11,5 sconfitte: il bilancio effettivo è di 7,6,11. Quindi siamo perfettamente in linea coi valori tecnici dimostrati dalle due squadre. Il che si può anche sintetizzare con: il derby si è definitivamente spersonalizzato ed è diventata una partita come un'altra.

È evidente che una Lazio inferiore tecnicamente, in passato, ha saputo "respirare" la partita, mentre l'aria d'alta classifica in genere è meglio tollerata dai cugini scemi. Negli ultimi anni l'interpretazione migliore l'ha data di gran lunga Delio Rossi, ma bisogna vedere se esistono ancora quelle condizioni, che a mio avviso dipendevano da una forte componente italiana della squadra.
E un calcolo che potrebbe andare bene, sono generalmente contrario alle statistiche nel calcio, se la Lazio fosse rapportata con una qualsiasi delle altre 18 squadre, ma non cn la riomma, perché il derby e una partita che sovente non rispecchia i valori tecnici in campo. Sono altri i fattori determinanti, fattori che non si mettono in campo pur incontrando squadre blasonate come le strisciate.
Il Derby sfugge ad ogni pronostico e quindi c'e' poco di atteso o di inatteso come il tuo calcolo vuole dimostrare.
L'ho detto e lo ripeto la Lazio in valori tecnici non è inferiore alla riomma, solo che i loro giocatori sembrano tutti nati al monte dei cocci, altrimenti sarebbe inverosimile che un olandese tiri acqua all'avversario o un venditore di pedalini sfotta prima della partita come fosse un cesarone.
Sti calcoli lasciamoli a Trilussa, noi non abbiamo nel DNA il Derby.
Tutto qui.


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Offline MagoMerlino

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #7 : Sabato 10 Dicembre 2016, 12:16:07 »
sei ancora ossessionato, mi pare evidente. Peccato perché ci sarebbe bisogno della tua lazialità e del tuo apporto anti-merde e anti-disamorati (che tanto si somigliano).

dall'Ottobre 2011 abbiamo vinto derby su derby e uno pareggiato quando sbagliò il rigore 2-0 Hernanes.
Non mi pare ci fosse un'altra proprietà.

Rossi e Petkovic in panca andarono meglio del Mancho, mai vincente nei derby.

Pure Eriksson e Zeman riuscirono a perdere un derby con 3 gol di scarto, nonostante avessimo una rosa nettamente superiore e zeppa dei famosi cazzuti che mancherebbero a questa squadra.
Che avrebbe bisogno di sostegno invece delle solite tiritere che ci affossano ben più di un Leitner e un Lupo Alberto.



Ma ossessionato de che, hai capito che abbiamo perso il quarto derby consecutivo?
QUARTO DERBY CONSECUTIVO
Volemo continuà a perde pure i prossimi? Ma che altra dimostrazione cercate? E basta.
Il sostegno gli è stato dato, il risultato lo abbiamo visto.
In campo ci devono scendere uomini, non mammolette.
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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #8 : Sabato 10 Dicembre 2016, 12:22:14 »
Provi a fare un ragionamento e te lo sepoelliscono sotto la melassa bonghista. E che caxxo.
Guarda che la melassa l'hai scritta tu, proponendo un ragionamento tipico di Michele Plastino e la sua lavagna. Anzi visto il tentativo di giustificare quattro derby consecutivi persi, con la statistica, è più un tentativo alla Galasso, paro paro.
Che poi non so chi sarebbe il cazzone, non so a chi ti riferisci, ma è tipico di quando non hai argomenti.
In campo scendono uomini, non numeretti statistici. I numeri li fanno le prestazioni degli uomini.
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Offline Il frigorifero

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #9 : Sabato 10 Dicembre 2016, 12:34:21 »
Riescono a trasmettere ai giocatori una "anti lazialità" che noi , a parti invertite,  non sappiamo comunicare ai nostri. Tralasciando i due bori, ho visto Strootman , il venditore ambulante, le dichiarazioni pre partita di Sceszny...E sono colpito dall' "odio "nei confronti della nostra squadra,  da parte di gente che non dovrebbe cacarci nemmeno di striscio.
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

Zapruder

Re:La Lazio e il derby
« Risposta #10 : Sabato 10 Dicembre 2016, 12:43:24 »
Guarda che la melassa l'hai scritta tu, proponendo un ragionamento tipico di Michele Plastino e la sua lavagna. Anzi visto il tentativo di giustificare quattro derby consecutivi persi, con la statistica, è più un tentativo alla Galasso, paro paro.
Che poi non so chi sarebbe il cazzone, non so a chi ti riferisci, ma è tipico di quando non hai argomenti.
In campo scendono uomini, non numeretti statistici. I numeri li fanno le prestazioni degli uomini.

Dove strapazzo l'hai letto che si vuole giustificare qualcosa? Dove?

Si parla di 73 anni di derby.

E ti ho spiegato numeri alla mano che quelli di Pioli e l'ultimo li abbiamo sofferti proprio perché di buona caratura entrambe le squadre.

Jim_Bowie, il derby ha le sue tipicità eccome. Sfugge ai pronostici è la più solenne cazzata nella storia del mondo.

Offline MagoMerlino

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #11 : Sabato 10 Dicembre 2016, 12:48:53 »
Dove strapazzo l'hai letto che si vuole giustificare qualcosa? Dove?

Non l'hai scritto, ma ne è chiara l'intenzione.

Ti sei come al solito rigirato i numeri per dimostrare quello che più ti fa comodo.
Perdiamo 4 derby consecutivi perché di buona caratura entrambe le squadre.
L'anno scorso Lazio di buona caratura?
Ma andiamo!
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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #12 : Sabato 10 Dicembre 2016, 12:54:40 »
Beh, tu hai scritto che affideresti il derby a Sinisa Couto e Simeone. Una cosa che forse verrebbe in mente a Ginulfi in estasi mistica che entra in contatto con Anzalone nell'aldilà, mentre si rivede in loop sul tiro di Cuccureddu. Io cosa dovrei pensare delle tue, di intenzioni?

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Anselazio

Re:La Lazio e il derby
« Risposta #13 : Sabato 10 Dicembre 2016, 13:29:22 »


Se ho interpretato bene ci mancano 11 vittorie e abbiamo sfangato la sconfitta (attesa) in 5 occasioni con ben 13 pareggi in più rispetto all'atteso.
Calcolando che il pari, per me, va sempre bene al derby e che designa sia una nostra sconfitta potenziale evitata, sia una potenziale sconfitta evitata delle merdesekke, ci si può concentrare sulla differenza tra vittorie e sconfitte potenziali che ci vede in svantaggio di 6 vittorie.
Poiché siamo "sotto" solo di 4 punti (dovrebbero essere da 12 a 18 a seconda del periodo in cui si sono verificate le mancate vittorie)
mi verrebbe da dire che gli schifosi sono riusciti a imporci un risultato diverso dalla vittoria costringendoci al pari quando sono più deboli e vincendo quasi sempre quando hanno fatto ottimi campionati.
Chiaro, quindi, che, come nota Zapruder abbiano pesato l'effetto capello (molte sconfitte quando eravamo ipersuperiori) e l'incapacità di ripetere imprese come quelle di Papadopulo e Behrami (per far capire due occasioni in cui una Lazio tecnicamente povera o di medio livello ha stravolto il pronostico).
Credo che sul secondo approccio si possa lavorare parecchio anche se questa rosa, spesso, ha comportamenti veramente disarmanti nei derby.
Capisco la giornataccia di uno o due, ma tanti che tutti insieme (e per più derby) fanno corbellerie insensate o bucano completamente la partita sono davvero un brutto segnale.


Offline MagoMerlino

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #14 : Sabato 10 Dicembre 2016, 13:34:25 »
Beh, tu hai scritto che affideresti il derby a Sinisa Couto e Simeone. Una cosa che forse verrebbe in mente a Ginulfi in estasi mistica che entra in contatto con Anzalone nell'aldilà, mentre si rivede in loop sul tiro di Cuccureddu. Io cosa dovrei pensare delle tue, di intenzioni?

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Dove ho scritto che affiderei il derby a Sinisa Couto e Simeone. DOVE? Come fai a scrivere menzogne del genere.
Ho scritto che IN CAMPO, IN CAMPO con gente come Sinisa Couto e Simeone, il venditore di pedalini e stronzman avrebbero avuto il fatto loro.
Comincio a credere che a furia di scriverlo gli effluvi dei pedalini di ginulfi, gli stessi che oggi vende prudiger, ti facciano uno strano effetto.
  IN CAMPO con gente come Sinisa Couto e Simeone non abbiamo MAI perso 4 derby consecutivi, non sarebbe stato possibile.
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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #15 : Sabato 10 Dicembre 2016, 13:43:59 »
Col tuo terzetto cazzuto hai vinto un derby e nei hai persi otto, in sei anni. Ed era la Lazio più forte di sempre.

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Offline Frusta

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #16 : Sabato 10 Dicembre 2016, 13:55:23 »
Noi abbiamo infarcito la rosa di mammolette che non sanno affrontare queste partite e questi sono i risultati, sic et simpliciter.
Più che di mammolette parlerei di consapevolezza del derby. A noi mancano due stronzi sul genere di totti e derossi che facciano il lavaggio del cervello allo spogliatoio.  Non si tratta né di essere cazzuti né di avere chissà quali palle, si tratta di considerare ogni derby partita della vita ed essere disposti a considerare le proprie tibie sacrificabili quanto quelle altrui indifferentemente dal primo all'ultimo secondo della partita. Il derby va sentito come cosa propria prima ancora che della società e dei tifosi. Devi trasformati in un ultrà da daspo a vita quando scendi in campo. Poi se perdi perdi. Stecose loro le sanno e noi no.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline MagoMerlino

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #17 : Sabato 10 Dicembre 2016, 14:28:13 »
Col tuo terzetto cazzuto hai vinto un derby e nei hai persi otto, in sei anni. Ed era la Lazio più forte di sempre.

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Mò so diventati 8? Chi te li fa i conti pallotta?
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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #18 : Sabato 10 Dicembre 2016, 16:17:18 »
io mi acconteterei  di avere un arbitro imparziale,guardate che banti è attualmente è il loro arbitro preferito
perché loro con banti sono sicuri che non avranno un rigore contro o un"espulsione e  quindi è tanta roba
nel derby ci sono stati tre episodi
il tuffo olimpionico di  peres, ammonizione  biglia.  espulsione di struttman,trasformata in un semplice giallo
fallo di mano di stuttman dentro l"area, niente
questi tre episodi sono andati tutti a favore delle merde,giriamo questi episodi à favore nostro,penso che il risultato
poteva essere anche diverso

Online Frank 73

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Re:La Lazio e il derby
« Risposta #19 : Sabato 10 Dicembre 2016, 17:38:00 »
Mò so diventati 8? Chi te li fa i conti pallotta?

11 aprile 1999   Xxxxx-Lazio 3-1
21 novembre 1999   Xxxxx-Lazio 4-1
25 marzo 2000   Lazio-Xxxxx 2-1
17 dicembre 2000   Lazio-Xxxxx 0-1
29 aprile 2001   Xxxxx-Lazio 2-2
27 ottobre 2001   Xxxxx-Lazio 2-0
10 marzo 2002   Lazio-Xxxxx 1-5
27 ottobre 2002   Lazio-Xxxxx 2-2
5 febbraio 2003   Lazio-Xxxxx 1-2
16 aprile 2003   Xxxxx-Lazio 1-0
8 marzo 2003   Xxxxx-Lazio 1-1
9 novembre 2003   Xxxxx-Lazio 2-0
21 aprile 2004   Lazio-Xxxxx 1-1

Col cambio di presidenza le cose migliorarono, ne vincemmo diversi, compreso, nel 2013, il più importante. Ora sembra riproporsi la sindrome.

Difficile dare spiegazioni, per una serie di insuccessi, gli ultimi, che non si giustificano con la potenziale superiorità tecnica degli avversari.
Credo che i fattori siano diversi, ma probabilmente uno di questi si ricollega alla serie negativa di cui sopra...
Le ultime sconfitte, le più inattese (quella con Pioli dove sembravamo averli scavalcati, quella di domenica dove sembravamo avere tutte le carte in regola per...), dipendono forse in parte da questo... quello di ritenersi al loro stesso livello, se non in quel frangente addirittura superiori, senza esserlo o senza aver maturato fino in fondo quella superiorità.
Nei primi anni duemila era iniziata la parabola discendente del ciclo cragnottiano, mentre si viveva l'apogeo di quello piscioruggine capelliano... il problema psicologico è che ci ritenevamo ancora alla pari e ancora ci sentivamo nel pieno del ciclo vincente, pur essendone ormai usciti, e non affrontavamo probabilmente l'avversario con la "passione dello sfavorito". Senza questo, ed essendo tecnicamente non al loro livello, ne uscivamo con le ossa rotte. Così come ne stiamo uscendo adesso.
In due dei derby più felici degli ultimi decenni, i due vinti con Di Canio, in entrambe le occasioni, per esempio, prima della partita avremmo firmato col sangue per un pari... la passione e l'orgoglio di chi era sfavorito ci regalò il bottino pieno.
Forse dovremmo, trasmettendola anche ai nostri calciatori, ritrovare quella sana "paura" di affrontare il derby, il timore di perderlo, la voglia, perché vergognarsene, di allontanare la sconfitta prima ancora di assaltare la vittoria. Forse era quella che avevamo nel periodo di Delio Rossi, quando partivamo anche psicologicamente da una posizione di inferiorità e quindi li affrontavamo con questo gap psicologico negativo, ma che poi si rivelava utile ai fini dell'esito del confronto coi dirimpettai.
Non vuole essere la spiegazione, né la ricetta... magari saperla... ma solo un punto di vista e un elemento di valutazione in più.
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)