Autore Topic: Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.  (Letto 20491 volte)

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TD

Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #160 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 09:20:50 »
Non ce la posso fare a leggere tutto, sputo la mia sentenza sulle prime due pagine di topic.
Attenzione a mettere in relazione esclusiva la gestione economica di una squadra con le vittorie sul campo.
Le stragrandi europee (Barcelona, Real, Inter eccetera) hanno comportamenti improntati alla gestione ottimale delle risorse. Hanno i soldi da buttare, in altre parole. Se a gioco lungo è vero che più paghi d'ingaggio e più vinci (nel senso che prendi i campioni e i campioni costano) è anche vero che il meccanismo di crescita, tolto l'exploit isolato, è meglio descritto dal movimento
investi>vinci>aumenti fatturato>aumenti ingaggi>vinci>aumenti fatturato>aumenti ingaggi>vinci eccetera.
Il meccanismo di crescita ruota intorno ai risultati e alla capacità di tenere insieme la baracca una volta che si vince.
Non sono però teorizzabili a tavolino le vittorie, perché ci sono molti fattori che incidono. Un po' l'imponderabile, un po' le caratteristiche "ambientali": senza "cupole" nel calcio la Lazio di Cragnotti avrebbe probabilmente vinto 4 scudetti, consecutivi o meno. E Cragnotti a tenere insieme la baracca una volta vinto non ci ha nemmeno provato, però ci ha mostrato un ciclo di crescita, vincente, durato dieci anni. Un po' troppo per giudicarlo effimero, e tanto sintonizzato con i tempi di crescita del calcio da produrre frutti che hanno portato molte ricchezze alla Lazio lotitiana.
Dunque, tornando al principio e a ogni lettura dei conti della squadra, la materia è meccanica se la si guarda dopo, secondo me. Però si rischiano errori di prospettiva, perché quando si fanno le scelte non si sa dove si va a parare. E il risultato di una stagione calcistica è frutto di mille elementi, in cui la concorrenza conta molto. Pensate solo a quanto faccia male agli avversari questo dominio incontrastato dell'Inter...

neweagle

Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #161 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 10:14:40 »
a poma', ieri bastava legge gazzetta e corriere per credersi piccoli allenatori. oggi si legge la calcionomica di Kuper e si pensa di essere piccoli magnati del pallone.
pensa che esiste anche chi, solo perchè sa scrivere e leggere, crede di essere in grado di fare ironia e sarcasmo degno di nota.

Offline franz_kappa

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Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #162 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 10:32:30 »
Affermo ripetutamente che questi soldi, se spesi bene, in maniera ottimale, possono portare la Lazio in CL, è vero questo o no?
Continuo dicendo che attraverso l'ingresso in questa competizione si può alzare di parecchio la percentuale destinata alle spese per il personale, è vero questo o no?
No, non è vero. Se per vera intendiamo una cosa oggettivamente vera.

E' vero che oggi è il 7 ottobre. Ma se oggi a Roma fa caldo o freddo è del tutto opinabile. Come il tuo punto di partenza, ovvero che la Lazio - se spendesse 'bene' i suoi soldi - potrebbe entrare in Champions.

E' un assunto indimostrabile. Solo per questo mi accaloro.

Intendiamoci... Visto che in Champions ci stava finendo la sampdoria è plausibilissimo che la Lazio ce la possa fare. La Lazio, infatti, ha una base di ricavi ben superiore ai doriani.

Quindi di base (ma solo di base) il tuo discorso regge anche, nel senso che la Lazio - se utilizzasse con MASSIMA efficienza i suoi soldi - potrebbe in effetti ottenere una qualificazione in Champions.
A quel punto - proseguo nel tuo ragionamento - si avvierebbe un circolo virtuoso, perché la Lazio aumenterebbe la sua base di ricavi (almeno di 20 milioni. Tu scrivi 30, mi pare troppo. Ma non ci perdiamo in dispute simili, che sono secondarie). E se la LAzio aumentasse la sua sua base di ricavi potrebbe pagare di più i suoi calciatori, con ciò garantendosi una maggior potenzialità di primeggiare in Italia e partecipare alla Champions.

Tutto bello, dunque. Ma solo in teoria.

L'indice che tu ci hai proposto (non ho compreso se è una tua eleborazione o stai riproponendo un indice inventato da qualcun altro) dice qualcosa ma non dice molto, in primo luogo. Ad esempio, se il monte ingaggi lordo di due club di Paesi diversi con ricavi simili è pari al 60% di alcune voci di fatturato (non si capisce poi perché vengano presi in considerazione alcuni ricavi e non tutti...), questo non vuol dire che i due club spendono lo stesso per i calciatori, visto che i regimi nei rispettivi Paesi potrebbero essere profondamente diversi.

In secondo luogo, il circolo virtuoso che tu descrivi è tutto teorico e soggetto a troppe ulteriori variabili che non vengono prese in considerazione.

E ci sono casi concreti che smentiscono come l'aumento della base di ricavi sia prodromica a uno stabile posizionamento di un club nell'elite del calcio nazionale e, di conseguenza, nel novero dei club che partecipano alla Champions. La florentia, ad esempio: nonostante due partecipazioni consecutive alla Champions sembra avviata verso un serio ridimensionamento dopo alcuni anni in cui il club dei Della Valle è stato in grado di posizionarsi stabilmente tra le prime 4 in Italia (al netto delle penalizzazioni).

In definitiva: la teoria che illustri mi sembra debole e non si comprende, parallelamente, in che modo - a tuo avviso - la Lazio potrebbe spendere i suoi soldi in "maniera ottimale".

Ti va di chiarire questi punti oscuri?
Buon viaggio, caro Piero.

Offline franz_kappa

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Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #163 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 10:33:17 »
pensa che esiste anche chi, solo perchè sa scrivere e leggere, crede di essere in grado di fare ironia e sarcasmo degno di nota.
1-0 per neweagle, che ha ragione al 100%.
Si merita pure un applauso.
Buon viaggio, caro Piero.

TD

Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #164 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 10:37:02 »
L'esempio della Florentia è poco centrato, comunque, perché nonostante il sostanziale passo indietro fatto dalla società la squadra resta competitiva, è una partita ancora in gioco e non è detto che arrivi davvero un ridimensionamento. Diciamo che la proprietà si attendeva risposte nel territorio che non sono arrivate, per adesso, anche se ieri si riparlava della cittadella viola.
Il territorio è un'altra variabile importante da considerare.

Aggiungerei che, una volta strutturata adeguatamente, una società investe in modo ottimale solo se ottiene un rafforzamento della squadra, secondo me.

CiPpi

Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #165 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 10:38:39 »
pensa che esiste anche chi, solo perchè sa scrivere e leggere, crede di essere in grado di fare ironia e sarcasmo degno di nota.

1-0 per neweagle, che ha ragione al 100%.
Si merita pure un applauso.

e per fortuna che ve lo dite uno con l'altro che non ci state a capi un cax.

Offline franz_kappa

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Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #166 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 10:44:13 »
L'esempio della Florentia è poco centrato, comunque, perché nonostante il sostanziale passo indietro fatto dalla società la squadra resta competitiva, è una partita ancora in gioco e non è detto che arrivi davvero un ridimensionamento.

Dissento. Dopo due Champions consecutive sono arrivati decimi in classifica.
Se non è ridimensionamento è una prima conferma (parziale, non lo nego) che aumentare la base dei ricavi non è, di per sé, la ricetta magica per fare uno scatto in avanti nel posizionamento del club.
Era dunque un esempio centrato, secondo me.  ;)
Buon viaggio, caro Piero.

TD

Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #167 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 10:46:51 »
Franz, non è un meccanismo che non ha funzionato, è Della Valle che ha fatto un passo indietro. Apposta. Anche politico.

Offline franz_kappa

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Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #168 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 10:50:17 »
Franz, non è un meccanismo che non ha funzionato, è Della Valle che ha fatto un passo indietro. Apposta. Anche politico.
Beh, conosci la realtà meglio di me quindi mi fido. :)
Ma, ti domando: il passo indietro si è consumato la scorsa estate (2010) o nell'estate 2009?
Insomma, prima dell'ultima stagione dei viola (disastrosa in campionato) o dopo l'ultima stagione suddetta?
Buon viaggio, caro Piero.

TD

Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #169 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 10:56:45 »
E' in divenire. Diciamo che è incominciato dopo la più dispendiosa campagna acquisti, quando la città gli ha dato risposte negative sullo stadio. L'anno dopo (mercato 2008/2009, credo) hanno lavorato a scartamento ridotto, stando più su giovani promesse. Anche quest'anno è andata così. Hanno mezza squadra da scudetto, però. Basterebbe riprendere entusiasmo: Frey, Vargas, Montolivo, Gilardino, Jovetic e tutto il contorno. Dalli a noi.

neweagle

Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #170 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 11:08:45 »

Ti va di chiarire questi punti oscuri?
ci provo, ance perchè mi sembra che con questo intervento e quelli di TD siamo rientrati nella discussione.

Il famoso indice: non l'ho inventato io, viene dagli studi della Deloitte, che analizza i bilanci delle società di calcio europeo (possiamo parlare per ore dell'attendibilità globale della Deloitte, ma probabilmente questa dell'indice, considerarlo come il principale indicatore del modo in cui viene amministrata una società di calcio, è vera).

Si prendono in considerazione solo i ricavi, definiamoli, ricorrenti, non è possibile per esempio considerare le plusvalenze dalle cessioni de giocatori perchè non sono sicure, mentre diritti tv, botteghino e sponsor, anche se variabili, rappresentano una costante.

Il 60% sembra essere il limite, ancora allo studio, che verrà proposto in attuazione del famoso e famigerato fair play finanziario. E' una percentuale che,  a detta di chi ci sta lavorando, sembra possa garantire la regolare  continuità economica di una società di calcio anche se questa non dovesse avere gli stessi ricavi dell'anno precedente.

Esempio: se entri in CL ricavando 100 e spendendo 60 per gli ingaggi, è probabile che non si arrivi al collasso finanziario anche se l'anno dopo fatturi di meno perché non sei entrata in CL.

Sembra essere un punto di equilibrio ponderato, il 60%. .

E’ logico poi che ogni società, se attenta, si adatta alla propria particolarità, e come nel nostro caso può optare per un indice più basso, non è un problema.

Il problema è appunto, e qui smetto di proporre potenzialità  ma esprimo una critica, e proprio nell’utilizzo ottimale delle risorse.

Se l’anno scorso, spendendo 37 milioni di euro per il personale, una cifra importante, ci siamo salvati alla fine, credo si possa affermare che siamo ben lontani da un utilizzo ottimale, con le varie gradazioni di giudizio che ogni persona ha.

Riprendo il discorso sulle potenzialità :
Ritengo si possa fare tantissimo per sfruttare meglio, in uscita, queste entrate. Personalmente partirei non tanto dai giocatori, quanto dalla struttura societaria. L’ho scritto anche prima, in risposta a Zaradona.

Bisogna investire per allargare il bacino di utenza, facendo una buona squadra, certo, quindi rivolgendosi a persone veramente brave a costruirla, ma anche soprattutto, investendo nell’immagine.

Esempio, forse eccessivo, il Barcellona rappresenta non solo una squadra di calcio, da sempre interviene  nella società civile, supporta la cultura del territorio, persone che vivono a migliaia di km di distanza ma si sentono, solo perché dentro casa hanno un foglio che attesta l’appartenenza al club, assolutamente dentro il contesto. Sono riflessioni, non suggerimenti, prendile in questo modo, come quelle che avevo scritto prima.

Ultima cosa, quando si parla di potenzialità, è scontato che si intenda la probabilità e non la certezza.
So benissimo che sto parlando di calcio.


neweagle

Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #171 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 11:11:49 »
Dissento. Dopo due Champions consecutive sono arrivati decimi in classifica.
Se non è ridimensionamento è una prima conferma (parziale, non lo nego) che aumentare la base dei ricavi non è, di per sé, la ricetta magica per fare uno scatto in avanti nel posizionamento del club.
Era dunque un esempio centrato, secondo me.  ;)
sulla fiorentina, non credo possa permettersi di dire che parte con la nostra medesima base di partenza al netto delle partecipazioni in CL.
E' questo il nostro dato particolare, fatturiamo tanto nonostante in CL non ci entriamo.

RobCouto

Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #172 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 11:15:42 »
Comunque, Kuper documenta e corrobora le sue teorie con fior di dati e analisi. La geografia del pallone è già fatta, da decenni, e le "Nazioni" più importanti sono rappresentate dalle grandi città industriali europee o da quelle città in cui regimi non democratici hanno investito pesantemente per ricavare popolarità dal Calcio, o ancora da realtà con un forte senso di identificazione. Quindi Manchester, Liverpool, Milano, Madrid, Barcelona, Torino. Nel futuro, è possibile/probabile che prevarranno le città più ricche, invece, e le previsioni si indirizzano su Londra, Parigi e Mosca. Credo anche che assisteremo anche al declino della Juventus-Fiat, assieme a quello della città di Torino quale polo industriale.

L'incremento del fatturato in base ai successi sportivi è una strada impercorribile, a quanto pare, perché non porta da nessuna parte. Il Milan, in 20 anni di successi strepitosi, non è riuscito a recuperare la leggera distanza dall'Inter, quanto a numero di tifosi: Inter che nello stesso periodo ha raccolto le briciole e anche meno. L'incremento di fatturato passa attraverso strutture dedicate (il famoso "stadio di proprietà") che però siano accoglienti e ricettive, e gli stadi italiani in una classifica di questo tipo sono indubbiamente il fanalino di coda. E poi il merchandising, e anche qui siamo in tragico ritardo. Roma viene definita una "piccola capitale", con buona pace di chi pensa che rappresentare (?) la capitale del mondo costituisca un irrimontabile "plus": la realtà è un'altra: che non gliene può frega' di meno a nessuno. Del resto, alzi la mano chi al fascino dei rappresentanti dell'orrenda Liverpool preferisca quello dell'insignificante PSG, seppure questi ultimi siano l'espressione della Ville Lumiere. Abbiamo un altro problema, piuttosto: difficilmente una città può sopportare due club di alto livello, e a un club di grandissimo livello fa da contraltare, in genere, un cuginetto piccino piccio': vedi Barcelona, Monaco, Liverpool, Madrid, con l'eccezione di Milano: ma per una grande crescita della Lazio non vi sarà posto, ammesso sia possibile, se prima non si riduce ai minimi termini il club creato illegalmente nel 1927: oppure si cresce così tanto da sovrastarlo, e di parecchio, in ogni caso.

Offline franz_kappa

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Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #173 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 11:19:33 »
Il problema è appunto, e qui smetto di proporre potenzialità  ma esprimo una critica, e proprio nell’utilizzo ottimale delle risorse.

Se l’anno scorso, spendendo 37 milioni di euro per il personale, una cifra importante, ci siamo salvati alla fine, credo si possa affermare che siamo ben lontani da un utilizzo ottimale, con le varie gradazioni di giudizio che ogni persona ha.
Su questo specifico punto non posso che convenire al 100%.

Ma mi sembra un giudizio troppo tranchant e fondato su troppi pochi parametri (il solo indice ideato da Deloitte, di fatto).

Come dire... Limitato allo scorso anno il tuo giudizio è fondato. Ma in una prospettiva di più anni regge meno, secondo me.
Buon viaggio, caro Piero.

neweagle

Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #174 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 11:25:22 »

L'incremento di fatturato passa attraverso strutture dedicate (il famoso "stadio di proprietà") che però siano accoglienti e ricettive, e gli stadi italiani in una classifica di questo tipo sono indubbiamente il fanalino di coda. E poi il merchandising, e anche qui siamo in tragico ritardo.
Non concordo, lo Stadio di proprietà, se non viene inserito in un contesto di proprietà, di appartenenza alla tifoseria e anhe in questo caso non rappresenta, secondo me, la svolt), non porta da nessuna parte , a meno che non vengano considerate le entrate derivanti non riconducibiliall'attivtà sportiva, ma non credo sia il caso nostro, anche perchè, come spero, verranno largamente limitate, quando uscirà la famosa legge.
Sul merchandising, non credo, il dubbio viene leggendo quanto è stato valutato il marchio della Lazio: 104 milioni di euro, particamente siamo ancora in vita grazie alla cessione/valutazione del marchio.

Offline fish_mark

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Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #175 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 11:28:20 »
Comunque, Kuper documenta e corrobora le sue teorie con fior di dati e analisi. La geografia del pallone è già fatta, da decenni, e le "Nazioni" più importanti sono rappresentate dalle grandi città industriali europee o da quelle città in cui regimi non democratici hanno investito pesantemente per ricavare popolarità dal Calcio, o ancora da realtà con un forte senso di identificazione. Quindi Manchester, Liverpool, Milano, Madrid, Barcelona, Torino. Nel futuro, è possibile/probabile che prevarranno le città più ricche, invece, e le previsioni si indirizzano su Londra, Parigi e Mosca. Credo anche che assisteremo anche al declino della Juventus-Fiat, assieme a quello della città di Torino quale polo industriale.

L'incremento del fatturato in base ai successi sportivi è una strada impercorribile, a quanto pare, perché non porta da nessuna parte. Il Milan, in 20 anni di successi strepitosi, non è riuscito a recuperare la leggera distanza dall'Inter, quanto a numero di tifosi: Inter che nello stesso periodo ha raccolto le briciole e anche meno. L'incremento di fatturato passa attraverso strutture dedicate (il famoso "stadio di proprietà") che però siano accoglienti e ricettive, e gli stadi italiani in una classifica di questo tipo sono indubbiamente il fanalino di coda. E poi il merchandising, e anche qui siamo in tragico ritardo. Roma viene definita una "piccola capitale", con buona pace di chi pensa che rappresentare (?) la capitale del mondo costituisca un irrimontabile "plus": la realtà è un'altra: che non gliene può frega' di meno a nessuno. Del resto, alzi la mano chi al fascino dei rappresentanti dell'orrenda Liverpool preferisca quello dell'insignificante PSG, seppure questi ultimi siano l'espressione della Ville Lumiere. Abbiamo un altro problema, piuttosto: difficilmente una città può sopportare due club di alto livello, e a un club di grandissimo livello fa da contraltare, in genere, un cuginetto piccino piccio': vedi Barcelona, Monaco, Liverpool, Madrid, con l'eccezione di Milano: ma per una grande crescita della Lazio non vi sarà posto, ammesso sia possibile, se prima non si riduce ai minimi termini il club creato illegalmente nel 1927: oppure si cresce così tanto da sovrastarlo, e di parecchio, in ogni caso.

Grazie per aver fatto presente, finalmente, che kuper parla di altro, molto altro.
MOlti hanno pensato che il titolo Calcionomica, si completasse con "Il miracolo dell'OL".
Per esempio si parla della parabola, irripetibile, del Borussia Moenchengladbach dei metà settanta.

Le storie belle hanno un inizio e una fine. Far crescere i fatturati può essere necessario, ma non certo sufficiente. Credere che l'ingresso nella CL stabilmente dia garanzie per il futuro è da ingenuo o da creduloni, ma l'alternativa dle cheto non movere non mi sembra così preferibile.

Voglio osare, voglio andare in champions ogni anno, voglio andarmi a prendere 4 pere a Manchester!
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
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Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #176 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 11:29:07 »
Occhio al merchandising.
L'ho già scritto (ahimé invano).
E' una voce di entrata - anche per gli avanzatissimi club inglesi - importante sì ma decisamente minoritaria.

I club fanno i soldi, mi si passi la rozza espressione, in altro modo.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline franz_kappa

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« Risposta #177 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 11:32:01 »
Grazie per aver fatto presente, finalmente, che kuper parla di altro, molto altro.
MOlti hanno pensato che il titolo Calcionomica, si completasse con "Il miracolo dell'OL".
OT
A mio avviso quella mistificazione, alimentata da alcuni (anche in buonissima fede, sia chiaro) e funzionale unicamente a screditare in maniera verbalmente aggressiva le tue opinioni e suggestioni, è stata una delle cose più censurabili lette di recente su questo forum.
EOT
Buon viaggio, caro Piero.

Offline fish_mark

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Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #178 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 11:32:25 »
Occhio al merchandising.
L'ho già scritto (ahimé invano).
E' una voce di entrata - anche per gli avanzatissimi club inglesi - importante sì ma decisamente minoritaria.

I club fanno i soldi, mi si passi la rozza espressione, in altro modo.

I clubbe fanno i soldi e devono investirli tutti: questo è uno dei principi che Kuper ricava. Tanto non ci si guadagna (altro principio affermato da Kuper).
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Re:Potenzialità di crescita della S.S. Lazio.
« Risposta #179 : Giovedì 7 Ottobre 2010, 11:35:16 »
I clubbe fanno i soldi e devono investirli tutti: questo è uno dei principi che Kuper ricava. Tanto non ci si guadagna (altro principio affermato da Kuper).
Sono d'accordo.
Ma che c'entra con la sottolineatura sulla NON centrale rilevanza dei ricavi da merchandising?

Io voglio solo trasmettere la consapevolezza che i grandi club del mondo (inglesi in primo luogo) non sono ricchi grazie al merchandising (che pure rappresenta un'interessante voce di fatturato).
Buon viaggio, caro Piero.