www.goal.comDomani l'udienza per il ricorso della Roma, che tenta di annullare la squalifica di Kevin Strootman: "Non ha simulato". E secondo il club, il quarto uomo ha visto tutto.
Non dovrà attendere molto tempo la
Roma per capire se potrà utilizzare o meno
Kevin Strootman già nel posticipo di lunedì contro il Milan: il ricorso per la squalifica di due turni comminata al centrocampista olandese è stato fissato per domani mattina alle 10.
Se il club giallorosso riuscirà a far valere o meno le proprie ragioni davanti alla Corte sportiva di Appello, questo è chiaramente un altro discorso. Anche se le motivazioni che sostengono la sua tesi difensiva sono chiare e ben delineate, come spiegato nell'edizione odierna del 'Corriere dello Sport'.
Detto chiaro e tondo, secondo la Roma Strootman non ha simulato: dopo lo strattone ricevuto dal laziale
Cataldi è caduto a terra rimanendovi soltanto per 4 decimi di secondo, e dunque non prolungando la scena nel tentativo di ingannare il direttore di gara.
Una tesi che peraltro il direttore generale giallorosso,
Mauro Baldissoni, aveva anticipato a caldo, lunedì pomeriggio, appena uscita la notizia della squalifica di Strootman:
"Kevin cade a terra perché si è sentito tirare per il collo e probabilmente aveva paura di ricevere un altro colpo. Non c'è simulazione, si è subito rialzato".Ma la linea difensiva su cui la Roma poggia il proprio ricorso comprende anche un altro elemento: la prova televisiva è ammessa solo nei casi in cui il direttore di gara non vede l'accaduto, ma in questo caso nei pressi di Cataldi e Strootman c'era il quarto uomo,
Alessandro Costanzo, il quale, essendo nei pressi dell'episodio, ha certamente assistito alla scena.
Domani, dunque, la Roma saprà se il proprio ricorso avrà buon esito oppure no. La speranza giallorossa è quella di avere Strootman, se non già per la gara contro il Milan, per quella in programma sabato 17 in casa della Juventus.