E al danno fatto alla Lazio chi ci pensa?

[franz_kappa]

PRIMA di bologna-lazio, lotito e mazzini al telefono
"il problema adesso e' a bologna... stammi a sentire... guarda che bologna e' importante, sai perche', oo sai che m'ha fatto gazzoni... lo sai che mi ha detto... domenica vicino a me? ti faccio una dichiarazione al vetriolo... dico vabbe'... fai la dichiarazione..."
"te fai la dichiarazione... noi ci prendiamo i punti".

Perfetto, mi aiuti a ricordare meglio.
Non ho capito se ho scritto una corbelleria o meno.

Questa frase "te fai la dichiarazione... noi ci prendiamo i punti" chi la pronuncia, dei due?
Mi riferisco soprattutto alla seconda parte.

[borgorosso]

difficile da spiegare con la parola scritta.

molto semplicemente mazzini completa una frase come immaginava che lotito la stesse concludendo, per accelerare la fine della discussione.

[franz_kappa]

difficile da spiegare con la parola scritta.

molto semplicemente mazzini completa una frase come immaginava che lotito la stesse concludendo, per accelerare la fine della discussione.

Ok, adesso ho capito.
Male, molto male (mi riferisco a me stesso).
Ho sempre creduto che Mazzini avesse parlato al plurale, della serie: "ma lascialo parlare, quello, noi poi ci prendiamo i punti".
Un utilizzo della prima persona plurale sospetto anzichenò, nella mia interpretazione. Ma, a quanto pare, ho interpretato male.

[borgorosso]

ma sai, io non so come l'utente sia risalito a questa interpretazione.

io l'ho solo letta, mai sentita.

[Fulcanelli]

Senza la minima intenzione di polemizzare vi domando, in merito all'ingiusto danno subìto dalla Lazio.

Come giudicare le frasi di Mazzini, virgolettate e tratte dalle intercettazioni, pronunciate durante un colloquio telefonico con Lotito e che, più o meno, dicevano: "Quello [riferito a un altro presidente] si tenga le lamentele, noi ci [o ci pigliamo] i punti". Magari la cito male, ma il senso (se non mi inganno) è quello.

Come mai un vicepresidente federale, parlando con un Presidente, parla al plurale in merito all'ottenimento di punti da parte di un club della serie A?

Franz, è vero, quelle conversazioni suonano dubbie, anche se poi nella partita in questione (mi pare l'arbitro fosse un Rocchi quasi debuttante, ma dipinto da Mazzini a Lotito come molto bravo) fummo addirittura parte danneggiata.
Ma il contesto su cui si discute oggi a Napoli e a Torino, e su cui si basa la mia apertura del topic, verte soltanto sulla illeicità delle pressioni che i club avrebbero fatto sui designatori. Moggi parlava con i designatori. Ora sappiamo che anche Facchetti parlava con i designatori, e per questo soltanto si chiede la punizione dell'Inter a prescindere da illeciti. Se questo è il reato, a Lotitito non può e non poteva essere imputato.
Su calciopoli, poi,  le cose fasulle sono anche troppe. Nello specifico, la norma che proibisce di interloquire con i designatori è stata emanata dopo calciopoli. A chi, durante  calciopoli, è stato imputato di avere parlato  con  Bergamo e Pairetto, si è imputato qualcosa che all'epoca dei fatti non era proibito da alcuna norma.
Oggi si è letto sui giornali che la decisione di assegnare lo scudetto Juve all'Inter trovava contrari i giuristi interpellati, e fu decisione esclusiva (con che diritto?) dell'interista Guido Rossi. Non fu di parte?
Forse per capirci di più dovremmo leggere tutte le 171.000 intercettazioni e non solo quelle che Narducci, Auricchio, Moggi o...Lotito vorrebbero. Ma non credo sia mai possibile.

[franz_kappa]

Ma il contesto su cui si discute oggi a Napoli e a Torino, e su cui si basa la mia apertura del topic, verte soltanto sulla illeicità delle pressioni che i club avrebbero fatto sui designatori.

E allora, carissimo, mi sa che sono andato OT.
Mi spiace, ho sviato la discussione dal tema che tu volevi affrontare.


Quanto al resto del tuo intervento, che non quoto per facilitare la lettura del forum, mi sento di condividere le tue osservazioni finali.

Ciò detto, resta in me la radicatissima convinzione che quella fosse una stagione 'opaca', anzi opacissima del calcio italiano.
NESSUNO escluso. E quindi men che meno la Lazio.

Ma così andiamo ancora più OT. Mi taccio, dunque.

[Brunogiordano]

L'arbitro di Bologna-Lazio era tagliavento...

[bak]

domani escono delle intercettazioni tra bergamo e spalletti.

stay tuned.

MILANO, 8 aprile - Anche l'allenatore Luciano Spalletti parlava al cellulare con l'ex designatore degli arbitri Paolo Bergamo. Così risulta da una intercettazione telefonica il cui file audio è stato trascritto dalla difesa di Luciano Moggi nel processo a Calciopoli che si sta celebrando a Napoli. Anche di questa telefonata la difesa di Moggi ha chiesto la trascrizione da parte del Tribunale di Napoli.  Spalletti, al tempo sulla panchina dell'Udinese, e Bergamo parlano in data 12 maggio 2005 (il successivo impegno di campionato, il 15 maggio di quell'anno, è Udinese-Samp finita 1-1).

Bergamo-Spalletti del 12 maggio 2005:
B.- L'importante è che tu sia bello carico..
S.- No io son bello carico, naturalmente è come hai detto te con la diciamo supervisione della trasparenza cerca di mandarci una..come hai detto prima dai, di stare attento a tutto quello dai, come hai sempre fatto..
B.- Ma guarda io ti posso anticipare che a scanso di diciamo ripensamenti all'ultimo momento gli assistenti li ho già fatti, quindi viene Pisacreta che per noi è il n.1 e Griselli che è quello di Livorno che quest'anno è stato il n.1 quindi sei bello blindato e il sorteggio vediamo ora cosa ti dà tra gli internazionali che abbiamo messo in griglia dai..
S.-Benissimo dai..
B.-Ti do un bell'in bocca al lupo..
S.-Ti ringrazio scusami ma li posso, lo posso chiamare o vengo frainteso?
B.-Ma no, quando lo trovi se no sembra che tanto queste cose.. discutono su stampa e trasmissioni televisive
S.-Noi abbiamo rinunciato a 2 trasmissioni televisive e lì non hanno fatto vedere niente..capito tutto?
B.-Dai che ce la facciamo..in bocca al lupo!

fonte corrieredellosport.it

[LaLazioMia]

Non è credibile che Bergamo abbia più volte ricordato che le mmerde lo chiamavano e che queste intercettazioni telefoniche non esistano. Il trio Auricchio/Baldini/Teotino hanno fatto un gran lavoro di ripulitura, sennò non si spiega.

[POMATA]

AS COSA NOSTRA 1927...

CHE SCHIFO

[giangoverni]

Questo documento, scritto da me e da Gianni Borgna, fu firmato da tanti tifosi laziali importanti e pubblicato su gran parte della stampa il 24 giugno 2006. Lo ritengo molto interessante perché vi è esposta con chiarezza la linea difensiva della Lazio

Caro Direttore,
vorremmo farti partecipe del senso di angoscia che stanno provando in questo momento i tifosi laziali. Con la Lazio messa sotto accusa e per alcuni media già condannata, prima ancora dell’inizio del processo, e con una tifoseria spaccata in maniera forse irreparabile. La Lazio, dicevamo, è già stata condannata dai numerosi processi mediatici che si sono tenuti, e ancora si tengono, sui giornali ma soprattutto nelle radio e nelle televisioni. Forse è colpa anche di Lotito e della Società che hanno sottovalutato il processo mediatico e forse anche dei cosiddetti tifosi autorevoli che si sono tirati indietro.
Ma ora che il processo mediatico è finito, arriva come un macigno questo deferimento che mette la Lazio assurdamente (come è stato sottolineato anche dal Sindaco di Roma)  sullo stesso piano della Juventus.
Perché è chiaro a tutti coloro che non vogliono tenere gli occhi chiusi che questo processo riguarda un sistema di potere che aveva in Moggi e nella Juventus il cardine, intorno al quale tutto ruotava. La Lazio si è trovata in questo ingranaggio perché Lotito, dopo una preoccupante serie di arbitraggi contrari e sospetti, spinto anche dalla tifoseria con la quale si evidenziavano i primi segni della frattura, si era deciso a chiedere giustizia. E’ chiarissimo – a tutti coloro che vogliono vedere - che nelle intercettazioni Lotito non si rivolge mai agli arbitri o ai designatori (come altri hanno fatto) ma soltanto alle istituzioni (al presidente della Federazione Carraro che demanda al suo vice Mazzini), non per ottenere favori ma soltanto per avere arbitraggi onesti e imparziali. Lotito mostra di non sapere neppure il nome dell’arbitro che è già stato designato e quindi di essere completamente tagliato fuori dal sistema delle designazioni, che invece venivano discusse con altri personaggi.  Dall’analisi delle partite “incriminate” si evince che la Lazio vinse regolarmente, talvolta anche contro alcune decisioni arbitrali, come nella partita vinta a Bologna nella quale l’arbitro dette ben sei minuti di recupero, nell’ultimo dei quali Peruzzi salvò il risultato con una delle sue formidabili parate. O come nella partita vinta a Verona con il Chievo, quando l’arbitro espulse inspiegabilmente Couto.
Bisogna poi tenere presente che Lotito si decise ad intervenire, spinto con decisione dalla piazza laziale, dopo una serie impressionante di arbitraggi contrari e sospetti che stavano rischiando di mandare in Serie B, una squadra che era stata salvata quasi per il rotto della cuffia dal fallimento economico.
Ora sarebbe assurdo che la Lazio, “vittima” di un sistema di potere che ha spadroneggiato per anni nel calcio italiano, spesso in maniera illecita, sia messa sullo stesso piano di colpevolezza di chi questo potere ha organizzato e ne ha tratto profitto.
Noi siamo sicuri che Lotito riuscirà a dimostrare la sua innocenza, però i laziali devono capire che non è soltanto lui ad essere inquisito ma anche la Lazio. Simul stabunt simul cadent, insieme staranno e insieme cadranno, dicevano i latini. Il che vuol dire che cade soprattutto la Lazio. Per questo è necessario che, anche coloro che hanno motivi per essere ostili nei confronti del presidente, mettano da parte i rancori, almeno fino a quando la “patria laziale” sarà in pericolo. I dirigenti, i giocatori e anche i tifosi passano ma la Lazio resta, nella continuazione di una storia ultracentenaria.

[borges]

occhio che mo arrivano le intercettazioni di dopo Lazio-Florentia (mano di Zauri.....)

[RobCouto]

Va ricordato che i capoccia del tifo emanarono la direttiva "tanto peggio, tanto meglio" alla quale la stampa e i comunicatori si accodarono, appecoronati per paura quando non complici, compresa quella Polisportiva in cui si annidano i peggiori nemici della Lazio calcio. D'altronde, un provvidenziale volo per New York aveva appena sottratto dalla giurisdizione delle polizie europee un ex rugbista italo-americano, alla sua terza fuga dalla Lazio, datate rispettivamente 1976, 1986 e 2006 (tre volte 6, il numero della Bestia, e il 6 è pure un 9 rovesciato: materiale per Gabriele La Porta), togliendo così a chi restava a Roma le speranze di rovesciare Lotito: Calciopoli giunse àncora di salvezza e di rilancio inaspettata e certo "popolo" laziale (?) vi si aggrappò con tutte le sue forze.

Il solito gruppetto di bastian contrari, però, sulla fu lazionet, quelli che stampa e media ignora(va)no perché non allineati e quindi pericolosi, volle andare a vedere le carte, scoprendo che elementi per condannare la Lazio non ce n'erano, né per attribuire a Lotito nulla di più che un'attività telefonica del tutto istituzionale e nei canoni previsti, condita al massimo dalla sbrodolosa e pericolosa incontinenza verbale ben nota del nostro.

La riesumazione di quella storia coincide troppo con un finale di campionato combattuto, in cui la squadra tirata in ballo è protagonista, per non destare il sospetto che se ne parli ad arte. Facciano i loro giochetti: la cupola al peperone spenderà tutte le sue carte per dirottare lo scudetto sulla Laurentina: ma lasciamo in pace la Lazio, che ha pagato fin troppo per quello che (non) ha fatto. 

[Sick Boy]

La pubblicazione delle altre intercettazioni...
Una sola parola: vergogna.

Davvero nulla da aggiungere... assolutamente d'accordo.

[andersen]

E' evidente che qieste "nuove" intercettazioni servono per innervosire l'inter a vantaggio della sua diretta concorrente (ricordano tanto le polemiche  del '99 tra milan e lazio), però mi chiedo... quell'anno la riomma stava precipitando in serie b e nessuno da villa pacelli ha fatto il numero di bergamo (che veniva chiamato da tutti)? E' credibile 'sta cosa?

[ammiraglio]

E' evidente che qieste "nuove" intercettazioni servono per innervosire l'inter a vantaggio della sua diretta concorrente (ricordano tanto le polemiche  del '99 tra milan e lazio), però mi chiedo... quell'anno la riomma stava precipitando in serie b e nessuno da villa pacelli ha fatto il numero di bergamo (che veniva chiamato da tutti)? E' credibile 'sta cosa?

no, non è credibile.
aspetto sulla riva del fiume.

[SAV]

estrapolando la frase dal contesto sembrerebbe il dialogo tra due malviventi. che poi e' quello che la maggior parte dei media fecero nell'estate del 2006 quando scoppio' lo scandalo.

io mica me stanco. so' quattro anni che difendo da ogni lato.

PRIMA di bologna-lazio, lotito e mazzini al telefono
"il problema adesso e' a bologna... stammi a sentire... guarda che bologna e' importante, sai perche', oo sai che m'ha fatto gazzoni... lo sai che mi ha detto... domenica vicino a me? ti faccio una dichiarazione al vetriolo... dico vabbe'... fai la dichiarazione..."
"te fai la dichiarazione... noi ci prendiamo i punti".

lotito sta parlando, mazzini lo interrompe [lotito da solo nun se ferma] e continua la frase come se a parlare fosse sempre lotito. ecco spiegato il "noi".
ripeto, tutto cio' avviene PRIMA di bologna-lazio, partita che finisce con SEI inspiegabili minuti di recupero, con la lazio in vantaggio di un gol, e che se al CINQUANTUNESIMO peruzzi non fa una delle migliori e piu' difficili parate della vita sua, finisce in pareggio.

avanti la prossima

Ottimo, Masti!
Ricordiamo tra l'altro che già dal primo grado di giudizio la Lazio fu assolta per Bologna-Lazio, arbitrata da Tagliavento.
L'affermazione di Mazzini ("Lui fa le dichiarazioni, noi ci prendiamo i punti") sembra grave, ma non è altro che una delle tante battute che sparava il vicepresidente federale (ricordo anche la chiamata post-Lazio-Parma: "Ti arrestano, ti arrestano").
Non vedo peraltro tante differenza tra l'affermazione di Mazzini e quella di Bergamo a Moratti: "Vinciamo insieme".
Il problema è che non si può basare esclusivamente un processo, anche sportivo, sulle parole in libertà pronunciate da persone in confidenza tra di loro. 
Mazzini era uno che amava scherzare e prendersi i meriti di qualsiasi cosa succedesse intorno a lui.  Probabilmente, non contava nulla, ma per questo suo carattere sbruffone ha pagato ben oltre ogni sua possibile colpa: mi pare cinque anni di inibizione e, in pratica, la conclusione di ogni sua esperienza nel mondo del calcio...

[Centurio]

La pubblicazione delle altre intercettazioni di "calciopoli" presentate dalla difesa di Moggi non solo ha dimostrato quale mostro di giustizia a tesi si sia fabbricato in quel tempo, per motivi che spero un giorno saranno chiariti a dovere (anche se immaginiamo tutti cosa sia successo), ma sta evidenziando un'altra..."schifezza".
Il gran quesito odierno di giornali e TV riguarda il danno fatto alla Juve per comportamenti (telefonate ai designatori) che erano usuali anche per l'Inter. Tutto giusto. Anzi, aggiungo, cosa non rimarcata, Moggi era un dipendente Juve, Facchetti allora era il presidente dell'Inter. Diciamo che per l'Inter c'era una responsabilità molto più diretta.
Ciò che non va bene è che nemmeno i giornali di Roma si chiedano e chiedano quale danno sia stato fatto alla Lazio e come si farà ad indennizzarla. Perché rispetto a Juve e Inter la Lazio ha peccato molto meno, non essendoci telefonate tra Lotito o altri esponenti Lazio e i designatori. Lotito parlò, com'è noto, solo con l'interlocutore istituzionale, Carraro.
Sostenere perciò che un'eventuale penalizzazione dell'Inter rimetterebbe le cose a posto non è vero, per via del principio della gradualità delle pene. Comunque la si giri, nel rapporto tra comportamenti effettivi e pesantezza delle pene la Lazio è la società che ha avuto la peggio: 30 punti retroattivi e 3 nel campionato successivo per una telefonata istituzionale.
Personalmente tendo a pensare che ormai è roba vecchia, ma trovo ignobile che i media romani si accalorino per l'ingiustizia patita dalla Juve e non spendano una parola per ricordare quella, a ben vedere più iniqua, subita da noi. Almeno a titolo di mea culpa, o  di risarcimento simbolico per la cagnara del linciaggio preventivo in cui più o meno tutti loro si esercitarono parlando di inevitabilità di punizioni esemplari per la Lazio, e di fatto sollecitandole.
Una sola parola: vergogna.

I media romani "difendono" la juve per un solo unico motivo: sperano che l'Inter sia penalizzata cosí che lo scudetto vada senza manco giocarsela alla asmerdarifritta1927. Dell'eventuale difesa dei diritti della Lazio che a suo tempo fu penallizata ingiustamente non glie ne frega una mazza.
"Sei precario? Che te frega, totti ha fatto goal".

[borges]

In tutte le intercettazione che sono state rese pubbliche si evince che chi parla  è di solito un gran catzaro.... esiste una sola intercettazione in cui si parla di "arbitro istruito a fare il contrario.." indovinate quale è e chi riguarda?

[ammiraglio]

I media romani "difendono" la juve per un solo unico motivo: sperano che l'Inter sia penalizzata cosí che lo scudetto vada senza manco giocarsela alla asmerdarifritta1927. Dell'eventuale difesa dei diritti della Lazio che a suo tempo fu penallizata ingiustamente non glie ne frega una mazza.
"Sei precario? Che te frega, idiota ciucciadito ha fatto goal".

tra gli effetti collaterlai ci sarebbe un'evidente penalizzazione per i furlan con lo spettro poi della b.
qualcosa mi dice che la calciopoli 2 finirà in una bolla di sapone.