in verità, caro td, all'epoca il fenomenale giurista Ruperto respinse in 30 secondi tutte le eccezioni presentate dai difensori e le prove presentate dalle difese, il processo sportivo si basò esclusivamente sul "corpus" proveniente dalla Procura di Napoli, tra l'altro acquisito illegalmente in quanto all'epoca le indagini non erano ancora chiuse. A norma di legge il processo sportivo neanche avrebbe dovuto cominciare allo stato probatorio. In realtà in linea di massima hai ragione, ma il clima sanguinolento dell'epoca impedì qualsivoglia tipo di strategia difensiva che non fosse quella di fornire un'interpretazione "alternativa" a quella che pedissequamente Borrelli e Palazzi ereditarono da Narducci e Beatrice.
Esatto.
Al momento del processo sportivo, le uniche intercettazioni note erano quelle selezionate da Auricchio con l'ausilio dei suoi consulenti super partes.
Il messaggio era chiaro: includere il più possibile per quanto riguarda le intercettazioni relative a determinate squadre ed escludere tutto quello che concerneva l'Inter e la xxxx.
Soltanto con la conclusione delle indagini, sono state messe a disposizione della difesa anche le altre intercettazioni ed è uscito fuori che telefonate simili a quelle di Lotito erano all'ordine del giorno per gran parte dei rappresentanti delle squadre italiane.
Se le intercettazioni di Facchetti e di Pradé fossero state rese note prima del processo sportivo e, soprattutto, le fosse stata data l'interpretazione più malevola possibile trascurando qualsiasi spiegazione alternativa, anche le loro squadre sarebbero state condannate.
Sulle intercettazioni di Lotito abbiamo detto molto, ma vorrei ricordare un'intercettazione che è emblematica del clima di caccia alle streghe dell'epoca: quella di Moggi che racconta a una sua amica di aver chiuso Paparesta nello spogliatoio dopo Reggina-Juve. Alla fine, è uscito fuori che non era vero niente. Moggi stava scherzando con la sua amica al telefono facendo il maramaldo, ma quanto inchiostro è stato versato indignandosi del comportamento di Moggi. Invece, la Procura di Reggio Calabria ha da tempo archiviato l'indagine sul sequestro "perché il fatto non sussiste"...
Vado OT
(è un po' quello che è successo con Nicola Porro che prende in giro il portavoce della Marcegaglia, qualche PM solerte capta con modalità ancora imprecisate la conversazione e dispone addirittura l'ispezione presso la sede de Il Giornale e, dopo che è ormai chiaro che non esisteva alcun dossier sulla Marcegaglia, La Repubblica come se nulla fosse continua a scrivere articoli sulla macchina del fango, stracciandosi le vesti...)