www.corrieredellosport.itLa cessione del gigante serbo era in preventivo, ma ora servono un sostituto e altri 4 acquisti. Gedson e Veerman sono le alternative a Zielinskidi Fabrizio Patania
ROMA - Sarri, senza la cima Sergej, è sceso dal pullman alle 19. Ha salutato i tifosi della Lazio, portava la mascherina, tolta entrando nell’albergo di Auronzo che ospiterà il ritiro della Lazio sino al 28 luglio e poi ha riunito lo staff, prendendo subito la direzione del campo. Voleva vedere da vicino e con i suoi occhi le condizioni del manto erboso, curatissimo (come pretendeva) dopo gli interventi organizzati nell’ultimo mese: carotatura e livellamento. Il sopralluogo lo ha rassicurato. Le Tre Cime di Lavaredo si vedevano a intermittenza, nascoste e oscurate dalle nubi, un po’ come Milinkovic, la stella ammainata dalla Lazio. Qualche scroscio di pioggia, niente sole e atmosfera grigia, anche se i tifosi e le famiglie biancocelesti (salite già in buon numero in Cadore) non si sono perse d’animo, dimostrando il solito affetto. Cori per Pedro. Luis Alberto ricoperto di applausi. A seguire Zaccagni, Felipe e Provedel, il miglior portiere dell’ultimo campionato secondo la Lega di Serie A.
Il vuoto lasciato da Milinkovic
L’entusiasmo popolare generato dal secondo posto contrasta con i dubbi nati dopo la cessione di Milinkovic. Significa perdere un potenziale di 20 gol e 19 assist negli ultimi due campionati, 10 punti in meno in classifica a essere ottimisti. Meglio scriverlo subito: la Lazio di oggi non va più considerata la seconda della Serie A, ma la sesta o la settima. Come verrà sostituito e in che tempi Sergej? Sarri, per adesso, nasconde un filo di ansia. Questa mattina, sul campo di Auronzo, comincerà gli allenamenti con Vecino e Akpa Akpro, rientrato dal prestito all’Empoli. Serve un nuovo numero 8, reclamato da mesi. L’Inter ha preso Frattesi. Zielinski resta in prima fila nei pensieri della Lazio e del tecnico, ma bisogna trattare con il Napoli e le offerte arabe potrebbero sbaragliare la concorrenza. Anche dentro la squadra, in previsione della Champions, aspettano rinforzi. Un minimo di smarrimento c’è, manca un dirigente in ritiro a parte i team manager Derkum e Manzini. Un mese fa l’addio di Tare. Fabiani (a Formello) e Picchioni (staff Sarri) stanno lavorando in attesa sia disegnato un nuovo organigramma.
Lazio, le alternative dal mercato: due nomi in pole
Mau aveva messo in preventivo il probabile sacrificio di Milinkovic. Era spaventato dall’ipotesi di vederlo arrivare senza la testa sgombra tra giovedì e venerdì nel ritiro di Auronzo. Un caso irrisolto in piena estate e durante il lavoro lo avrebbe disturbato, ma ora aspetta un colpo vero al suo posto e gli altri quattro rinforzi promessi da Lotito, altrimenti sarà dura prepararsi alla Champions. Fiducia nel presidente e in una rimonta in tempi rapidissimi (come accadde la scorsa estate ad inizio ritiro), ma restano cinque acquisti da realizzare e oggi parte la preparazione. La successione di un big di solito si prepara in anticipo. Lotito, tra un impegno al Senato e le elezioni in Molise, si è tuffato solo da qualche giorno sul mercato. C’è un interrogativo relativo alla linea strategica. Sarri chiede i nomi, giocatori affermati per la Champions. Il presidente vuole investire su giocatori relativamente giovani, non trentenni difficilmente rivendibili. Bella differenza. Piaceva Reijnders, centrocampista dell’Az Alkmaar, ma è vicinissimo al Milan. Sono usciti i nomi di Gedson Fernandes, 24 anni, interno di centrocampo del Besiktas, e di Joey Veerman, mezzala del Psv Eindhoven, stessa età, esordiente con l’Olanda in Nations League. Sono oggi le principali alternative a Zielinski. Qui si tratta di non sbagliare l’erede di Milinkovic.