Autore Topic: Morto Bruno Giorgi  (Letto 974 volte)

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Offline Er Matador

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Morto Bruno Giorgi
« : Mercoledì 29 Settembre 2010, 15:54:48 »
(ANSA) - CAGLIARI, 29 SET - E' scomparso a 69 anni in una clinica di Reggio Emilia l'ex allenatore del Cagliari Bruno Giorgi. Ne da' notizia la societa' rossoblu'.

A Vicenza Giorgi lancio' un giovanissimo Roberto Baggio, e' stato l'allenatore di tante squadre, ma a Cagliari lascio' un ricordo speciale. Si era ritirato dopo la salvezza ottenuta a Cagliari nella stagione 1995-96, dopo essere subentrato a Trapattoni. Giorgi fu tecnico rossoblu' nel 93-94, anno in cui i sardi arrivarono alle semifinali di Coppa Uefa.



Mattiazzo, Bertozzi, Pasciullo; Montani, Mazzeni, Mascheroni; Savino, Fortunato, Lucchetti, Nicolini, Rondon.
Queste le prime parole che da un quarto di secolo mi vengono in mente quando sento parlare di Bruno Giorgi: l'undici titolare del suo L.R. Vicenza - si chiamava ancora così - annata 1985/'86, secondo nel torneo cadetto e trascinato in A da neopromosso.
Il tutto prima che qualche pregressa malefatta del suo presidente Maraschin e del vecchio regista Cerilli - uno spareggio col Piacenza per salire dalla C1, se non ricordo male -, sanzionata durante il secondo Calcioscommesse, lo riconsegnasse assai ridimensionato alla B e a una partita cruciale nella nostra Storia.
Ma questo ha poco a che fare con la particolarissima dimensione tecnica e umana raggiunta da quella formazione spettacolare, iperoffensiva, in anticipo sui tempi.
Difesa col libero, ma due terzini sempre pronti ad attaccare e, soprattutto Bertozzi, a concludere alternandosi sulla fascia con Savino.
Tutti i giocatori di movimento in grado di impostare, compreso il ruvidissimo stopper Mazzeni su cui altri tecnici avrebbero evitato di insistere.
Un tridente decisamente atipico con Savino a spaziare dal ruolo di terza punta a quello di difensore aggiunto, Lucchetti mobilissimo - quasi un antesignano di Floccari in certi movimenti - e una teorica seconda punta (Rondon) col fisico da centravanti, che partiva da sinistra per meglio sorprendere l'avversario diretto sui palloni alti.
A cucire il tutto la formidabile mediana con Daniele Fortunato davanti alla difesa ed Eligio Nicolini in cabina di regia, un duo che trapiantato nella Bergamo nerazzurra agli ordini del Mondo regalò una semifinale di Coppa delle Coppe mentre l'Atalanta disputava la serie B.
Non pochi tifosi berici con qualche anno sulle spalle parlano ancora di quella squadra quasi con gli occhi umidi, assegnandole una collocazione non inferiore a quella del Grande Vicenza di G.B.Fabbri e di quello che con Guidolin portò al Menti la Coppa Italia.
Non pochi ricordano proprio l'addio del tecnico pavese, destinazione Brescia, come un giorno fra i più tristi nella storia sportiva del club biancorosso.
Merito del gioco, ma anche della perfetta simbiosi creatasi fra l'ambiente, la squadra e "il papà dei giocatori", come veniva affettuosamente chiamato.

Il seguito della sua carriera è noto soprattutto per gli ottimi rapporti con Baggio, il quale lo definì "il miglior tecnico che abbia mai avuto" spingendo invano per un suo approdo alla Juventus, ma c'è anche molto altro.
In primis il miglior Cosenza di sempre, terzo a pari merito con la Cremonese e la Reggina di Nevio Scala nella serie B 1988/'89: nel frattempo era stata introdotta la classifica avulsa per ridurre comunque lo spareggio a due sole squadre, e toccò proprio ai silani la beffa di esserne tagliati fuori.
Fosse capitato solo un paio di anni prima, avrebbero conteso in un gironcino a tre quella serie A cui il club rossoblù non era e non sarebbe mai andato così vicino.
Ricordi importanti a Cagliari, e non solo per la semifinale di Coppa Uefa - 3-2 e 0-3: all'andata il gol-vittoria lo segnò il quasi esordiente Pancaro - raggiunta alla prima esperienza sull'isola.
Anche qui incisero le doti umane, fondamentali nella decisione di richiamarlo - a distanza di un paio d'anni - dopo l'addio del Trap e in un ambiente che pochi altri avrebbero saputo tranquillizzare: non a caso è stata la società sarda, l'ultima in cui allenò, a dare notizia della sua scomparsa.

Di lui rimane la puntualità nel dare le dimissioni quando le cose non andavano, laddove non pochi cercano l'esonero per poi andare al mare coi soldi altrui.
In particolare meritano di essere ricordate quelle che diede irrevocabilmente dal Genoa, nonostante la fiducia pubblicamente confermatagli dalla società, dopo un 2-3 interno col Cagliari seguito da disordini e contestazioni: "Alla mia età, non posso andare a casa con la polizia per una partita".
Quasi un testamento, che il calcio sempre più isterico degli anni successivi non ha neppure voluto leggere.
Che la terra gli sia lieve.

Offline ammiraglio

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Re:Morto Bruno Giorgi
« Risposta #1 : Mercoledì 29 Settembre 2010, 15:57:04 »
grazie, come sempre  a er matador per l'affresco.
riposi in pace, caro signor giorgi.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

Offline gazzaladra

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Re:Morto Bruno Giorgi
« Risposta #2 : Mercoledì 29 Settembre 2010, 16:19:13 »
l'ennesimo gentiluomo che ci lascia.
Non chi comincia...ma colui che persevera.

Offline Rupert

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Re:Morto Bruno Giorgi
« Risposta #3 : Mercoledì 29 Settembre 2010, 16:28:51 »
Uno degli allenatori più amati a cosenza.
Il Cosenza allenato da lui (nel 1988/89) che sfiorò la serie A fu uno dei più belli da vedere!
Riposa in pace caro Bruno!


"...e gente giusta che rifiuti di esser preda
di facili entusiasmi e ideologie alla moda!"

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bak

Re:Morto Bruno Giorgi
« Risposta #4 : Mercoledì 29 Settembre 2010, 17:18:13 »
Grazie a er Matador per la bella ed approfondita disamina dell'allenatore Bruno Giorgi.
Da ricordare anche l'esonero alla Fiorentina dove, nonostante un campinato deludente nel 90, portò comunque la squadra alle semifinali di Uefa. Fu sostituito da Graziani che portò la squadra in finale, poi persa contro la Juve.
Un galantuomo poco valorizzato dal mondo pallonaro perchè sapeva sempre essere pacato e non gli piaceva urlare.

zorba

Re:Morto Bruno Giorgi
« Risposta #5 : Mercoledì 29 Settembre 2010, 17:19:58 »
Grazie a er Matador per la bella ed approfondita disamina dell'allenatore Bruno Giorgi.
Un galantuuomo, che ci lascia per sempre

Offline benvolio

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Re:Morto Bruno Giorgi
« Risposta #6 : Mercoledì 29 Settembre 2010, 19:23:49 »
Grazie Er Matador! Grande uomo e valentissimo tecnico: buon viaggio Bruno!

zorba

Re:Morto Bruno Giorgi
« Risposta #7 : Giovedì 30 Settembre 2010, 07:50:53 »
Dal sito ufficiale del Cagliari.




Addio a Giorgi

L'allenatore dell'UEFA del '94

Se n'è andato in punta di piedi, come nel suo stile. Bruno Giorgi è scomparso all'età di 69 anni, in una clinica di Reggio Emilia, dov'era ricoverato per un male incurabile. E' stato l'allenatore di tante squadre, ma a Cagliari aveva lasciato un ricordo speciale. Era lui il tecnico nel '93-94, l'indimenticabile stagione della cavalcata in Coppa UEFA. Due anni dopo, il ritorno, chiamato dal Presidente Cellino a sostituire un totem come Trapattoni. Fece il suo lavoro, salvando la squadra. Dopo di che, appese la tuta al chiodo. Rifiutò ogni incarico e si negò anche a qualsiasi tipo di intervista. Tagliò tutti i contatti con un mondo che non aveva mai sentito suo. Troppo duro e arrogante per un signore come lui, abituato a guardare la gente negli occhi. Un gentiluomo cresciuto nel rispetto delle persone, e un ottimo allenatore, cui mancò la ciliegina di un trionfo personale. Ci è andato vicino, sia nel '94 col Cagliari, ma anche nel '90, con la Fiorentina, quando conquistò la finale di UEFA, poi persa con Graziani in panchina contro la Juventus. Fu lui a lanciare al Vicenza un giovanissimo Roberto Baggio. Aveva voluto bene al Cagliari, e il Cagliari gli aveva voluto bene. Ciao mister.

Offline Andre

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Re:Morto Bruno Giorgi
« Risposta #8 : Giovedì 30 Settembre 2010, 07:51:58 »
una brava persona
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Rupert

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