Man city - Inter

[chemist]

oh.

Fino a adesso l'Inter regge bene, anzi, direi che ai punti gioca meglio.
Quelli hanno haaland però. Ma in termini di aggressività e forza i nerazzurri non sono secondo a nessuno.

[Il frigorifero]

Sulla partita secca può sempre succedere di tutto.

Per ora il pareggio è giusto, l’ Inter se la sta giocando e il City non pare sta squadra fantascientifica che se racconta in giro !

Vedremo nel secondo tempo...

[Eagleman]

Mi roderebbe parecchio se dovesse vincere quella società piena di buffi che da sempre reputa la Lazio il suo discount dove fare la spesa

[MCM]

Io sarei invece contento per Inzaghi.
Sì è sempre il discount di qualcuno Eagleman

[MCM]

CVD

[chemist]

peccato, ma stavano per pareggiare il minuto dopo.

Man city più confident adesso, ma l'Inter non molla... sono quelle partite che anche se perdi rimane l'orgoglio per essersela giocata. quello che di solito manca alla Lazio.

[MCM]

Inter sfortunata. Preparata benissimo da Simoncino, allenatore che vale 3 o 4 Guardiola.
Con la stessa squadra Simone avrebbe vinto 7 Champions di fila.

[chemist]

Non mi ci far pensare MCM...secondo qualcuno aveva una Ferrari alla Lazio. Haaland annullato, 2-3 occasionissime. Inter sfortunata.
Man city, da parte sua, cinico finalmente, merita una vittoria in CL, troppo forte. ma i soldi che hanno dovuto spendere per arrivare qui sono inimmaginabili (2 miliardi di pounds?)

[Er Matador]

Fuori tre, intese come squadre italiane e antipatiche in finale, ma con un andamento della partita molto lontano da quello previsto.
Il pronostico sbilanciatissimo della vigilia ha infatti plasmato approcci inattesi alla gara.
Il Man City, costretto a onorare la prestazione monstre nella semifinale di ritorno e ad approfittare di un avversario relativamente abbordabile, è stato schiacciato dall’obbligo di vincere.
Trasmessogli in parte dal suo tecnico, che un altro fallimento a oltre un decennio dall’ultima “Coppa dalle grandi orecchie” sollevata – e con esborsi record alle spalle – avrebbe definitivamente messo in discussione come vincente ai massimi livelli.
L’Inter partiva dalla vittoria nel derby, che per la sua tifoseria vale già un trofeo, e affrontava nella peggiore delle ipotesi una sconfitta con giustificazione incorporata.
Ed ecco i Citizens contratti, imprecisi, assolutamente non in grado di imprimere quel ritmo folle di tecnica in velocità che aveva triturato il Real.
Mentre i nerazzurri opponevano densità al centro della difesa, applicazione nel pressing e spazi ridotti a zero, soffocando sul nascere il decollo della manovra inglese: con l’effetto coperta corta che impediva di rendersi più di tanto pericolosi in avanti.
Abbastanza incomprensibili le scelte di Guardiola che ha smontato il formidabile meccanismo costato il 4-0 agli uomini di Ancelotti, spostando dalla posizione vincente i due migliori in quella leggendaria serata.
Gündoğan è stato risucchiato in compiti di costruzione bassa e addirittura interdizione, dove l’infaticabile Stones – forse il migliore dei suoi – gli toglieva spazio alimentando in proprio il gioco a ciclo continuo: e proprio quando il tempismo millimetri/millisecondi dei suoi filtranti sarebbe risultato fondamentale contro una difesa così munita.
Il più avanzato De Bruyne, in pessima serata, ha poi relegato troppo sull’esterno Bernardo Silva, costringendolo a una prima frazione di gioco da Pasquale Foggia in giornata no.
Paradossalmente è andata meglio con l’uscita del belga a favore del mobilissimo Foden: ma più della sua vivacità sarebbero servite le geometrie di cui sopra, anche per liberare Haaland dall’asfissia in un’area intasata.
Primo tempo, di conseguenza, completamente bloccato e con quasi nulla da segnalare nelle due aree.
Ripresa coi biancocelesti che hanno alzato il baricentro con una pressione più intensa, a prezzo di scoprirsi le spalle.
E la prima vera palla gol è toccata ai meneghini, con la dormita di Akanji che ha liberato Lautaro per una giocata eccessivamente frettolosa ed egoista, quando Lukaku – comunque meno smarcato di quanto apparisse in presa diretta – attendeva in posizione molto più centrale.
La convergenza al centro di Bernardo Silva e qualche smagliatura fra Bastoni e Di Marco hanno aperto alcuni spifferi, uno dei quali fatale: causa anche la freddezza di Rodri, neppure in gran serata, nell’attendere la frazione di secondo per trovare il varco di giustezza tra una selva di gambe.
Al colpo teoricamente durissimo l’Inter ha reagito nel modo migliore, chiudendo nella loro trequarti i Citizens.
I quali, per parte loro, hanno fatto rimpiangere il peggior Catanzaro con una gestione del vantaggio imbarazzante.
Non riuscire a surgelare il possesso palla lontano dalla propria porta, con tanta qualità in campo e l’ideatore del tiki-taka in panchina, è quasi inspiegabile.
Perennemente in affanno – tranne per una sortita individuale di Foden – hanno concesso prima a Di Marco una doppia conclusione aerea, la seconda irriflessa quando c’era modo di gestire meglio la ribattuta.
Quindi solo la dabbenaggine di Lukaku nel centrare il malleolo di Ederson, anziché la porta, ha evitato loro il pari dopo un cross e una torre aerea piazzati con eccessiva libertà d’azione.
Da ultimo, Gossens ha concesso il brivido finale di testa da corner obbligando l’estremo difensore brasiliano a sfoderare ancora i suoi straordinari riflessi.
Perché il City ha capitalizzato l’unica palla gol, mentre un’Inter assai più pericolosa ha sprecato tutte quelle situazioni?
Questione fondamentalmente di testa, senza la quale non si riesce a segnare un gol anche facile ma proprio in un momento del genere: e i LuLa, come il più giustificabile Di Marco, mancano sotto questo profilo.
L’unico in possesso delle doti necessarie era probabilmente Edin Džeko, uscito dopo aver dato tutto con un lavoro oscuro e diligente, ma che lo ha prima spuntato poi spompato.
Invertendo la staffetta fra centravanti, con Lukaku – mai stato uomo da finali, e lo ha confermato – a sobbarcarsi il lavoro sporco e il bosniaco in campo nel finale, forse la gara si sarebbe conclusa con un risultato diverso.
Manchester City che ha meritato la vittoria nel corso della competizione, ma non nei novanta minuti finali.

[Geddy]

Quella di De Marco e' una prodezza Mata. Capita che invece di segnare prendi la traversa. Prodezza anche quella del 3 del City sulla ribattuta del portiere. Grandissima finale, bravo Simone.

[Wasicu]

Quello che c e' da dire e' che il Manchester ha meritato nel complesso delle partite
del torneo,  ma ci dice anche che Simone Inzaghi e' a livello di altri-stimati allenatori.

Al contrario si e' dimostrato un ottimo trainer ... perche l' Inter ieri (praticamente) ha creato
delle occasioni chiare e evidenti da rete,  che potevano essere realizzate con facilita'  ....  !! 

[Frusta]

Arrivati in fondo a questa storia sono tutti contenti: i tifosi del city perché finalmente hanno vinto la Champions, gli interisti perché la loro squadra non è stata la vittima sacrificale che temevano ma si è battuta alla pari contro (così se dice) "i più forti del mondo", gli antinteristi perché l'inda se l'è presa nder culo ed infine i veri uomini che con una  birra gelata in mano hanno preferito gustarsi la partita insieme alla memoria della buonanima di Boscov invece di farsi una tromb... ehm fregarsene del sesto comandamento.
  L'unico che ci ha rimesso è stato Chemist, perché, come Panza sa, quando ero Grobbelaar avevo puntato 10 euro sulla vittoria di Simone, destinando alle casse del forum los dineros dell'eventuale vittoria.
E vabbè,  sarà per l'anno prossimo.

[MCM]

Il rammarico più grande è che l’ultima coppa europea vinta negli ultimi 13 anni è di quelle merdacce.

Dal 2010 ad oggi 7 finali, 6 perse(3 CL, 2 UEL, 1 UECL)

[Er Matador]

Quella di De Marco e' una prodezza Mata. Capita che invece di segnare prendi la traversa. Prodezza anche quella del 3 del City sulla ribattuta del portiere. Grandissima finale, bravo Simone.

Tu intendi il primo colpo di testa di Di Marco, e su quello sono d'accordo: ha trasformato un pallone poco addomesticabile in una parabola fermata solo dalla traversa.
Io mi riferivo al secondo, con cui ha cercato di ribadire trovando le gambe di Lukaku.
Per me quel pallone poteva essere gestito in maniera meno istintiva.

[MCM]

Un po' di sfiga e di confusione davanti alla porta.

Un peccato davvero.

Comunque se mettiamo le due finali della nazionale agli europei sono 9 finali in 11 anni.

[superaquila]

E vabbè,  sarà per l'anno prossimo.

Questo l'ho pensato anche io  ma se ci arriviamo 

[Aquila Maremmana]

Inter sfortunata. Preparata benissimo da Simoncino, allenatore che vale 3 o 4 Guardiola.
Con la stessa squadra Simone avrebbe vinto 7 Champions di fila.

Mah... non esageriamo.
L'alenatore "che vale 3 o 4 Guardiola", con la rosa dell'Inter costruita da quel genio dei DS Marotta a botte di centinaia di milioni di euro, per adesso ha vinto gli stessi trofei di quando allenava la Lazietta, con la rosa costruita da quello scappato di casa di Tare co' le cocce delle noci come pagamento.
A me sembra che questo potrebbe essere il limite di SImone. Credo che l'anno della verità sia il prossimo, quando minimo lo scudetto sarà d'obbligo.. staremo a vedere.
Per vincere i trofei vinti da Guardiola a Simone gli ci vogliono tre carriere...

[MCM]

Ha vinto una coppa in più nella metà del tempo e ha fatto una finale di Champions.
E se Radu non fa quella cazzata vince lo scudetto l'anno scorso.

[Geddy]

Tu intendi il primo colpo di testa di Di Marco, e su quello sono d'accordo: ha trasformato un pallone poco addomesticabile in una parabola fermata solo dalla traversa.
Io mi riferivo al secondo, con cui ha cercato di ribadire trovando le gambe di Lukaku.
Per me quel pallone poteva essere gestito in maniera meno istintiva.

Sono d'accordo. Poteva fare con calma. Il primo e' giocata strepitosa, vale il goal di Rodri. A parte che Rodri segna,certo.

[Geddy]

Paragonarlo a Guardiola non e' una grande idea. Altri hanno battuto il City in finale, non da favoriti. Però secondo me abbiamo visto una magnifica partita. De Marco, Bernardo,Foden,Rodri hanno fatto giocate memorabili.  Anche Bastoni ad altissimi livelli.