Autore Topic: Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia  (Letto 14501 volte)

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oizaL



Da LA REPUBBLICA di oggi, martedì 28 settembre  (a firma Gabriele Romagnoli)


Allena in bianco e nero, sembra Clint Eastwood e parla come Pizzul, l´exploit all´ora della pensione come Camilleri. Frullando schemi e uomini

Dopo una carriera in ascensore puntando solo a non retrocedere, suggerito a Lotito, pare, da Fini, s´è ritrovato in testa al campionato




Signore e signori ecco a voi l´allenatore del momento: il primo in classifica, il più rivoluzionario e imprevedibile. Non cercate di aggiustare la sintonia: non ci sono interferenze, non è la replica di un vecchio programma, sebbene sia in bianco e nero e il protagonista parli come una telecronaca di Pizzul. È proprio lui: Edoardo Reja, classe 1945, l´uomo venuto dal passato. Quello che era stato scolpito nel marmo di uno schema fisso: 3-5-2. Quello che riscrisse i dieci comandamenti: primo, non retrocedere. E infatti, da primo, declama: «Meno trenta alla salvezza», essendo abituato a guardare avanti e vedere la fila, non lo sportello. A Napoli il fantasioso De Laurentiis l´aveva soprannominato «il mio Clint Eastwood» (anche se poi era lui a sparargli). Come somiglianza vengono in mente piuttosto Burgnich e Bearzot, prodotti della stessa terra. Come percorso fa pensare a un Camilleri del calcio: all´ora della pensione, toh: il successo.

Sono i paradossi dell´Italia gerontocratica: c´è gente in giro da così tanto tempo che s´è annoiata di se stessa e alla fine fa quel che non ha fatto mai, sperimenta. I giovani, pur di vincere, obbediscono; i vecchi, niente da perdere, trasgrediscono.
A 65 anni Reja ha preso in mano la Lazio come fosse il cubo di Rubik, la frulla e a ogni giro la presenta con una faccia diversa: chi stava in tribuna va in campo, chi era esterno va al centro, gli attaccanti si allineano in orizzontale poi in verticale, il centrocampo fa l´asse e fa il rombo. Pare che a un allenamento d´inizio stagione, seduto sul prato con i suoi assistenti, abbia guardato l´orizzonte venirgli addosso e abbia chiesto, più a se stesso che agli altri: «Ma saremo ancora capaci di insegnare qualcosa di diverso da quel che abbiamo sempre fatto?». A occhio sì. Comincia a imparare perfino Zarate, per il quale Reja ha una sana allergia. La ragione risale all´anno 1967, l´immaginazione sognava di prendere il potere, i barbieri di prendere le forbici.

Alla Spal, dove divideva la camera con Capello («un secchione»), arrivò Ezio Vendrame, un figlio dei tempi quanto Reja ne era, già allora, uno zio. Esibì talento e anarchia. Fece innamorare il pubblico e una giovane prostituta di Genova. Per stare con lei simulò una colite cronica. Qualcuno (pare Capello) fece la spia al presidente. Reja imparò a detestare i brillanti solitari. Da allenatore, non ne avrebbe voluto uno. Se lo trovava in dotazione, lo riponeva nel cassetto. Non è che gliene siano capitati tanti in una carriera di panchine che sembra una classifica di A2: Verona, Bologna (dove organizzò una partitella tecnici-giornalisti e azzoppò un critico), Lecce, Brescia, Pescara (formidabili gli anni in coppia con Galeone), Torino, Vicenza, Genoa, Catania, Cagliari. Specializzato in squadre ascensore, quelle che vanno su e giù. Con lui, per lo più su: quattro promozioni contro due retrocessioni. Una volta arrivato all´attico, di solito faceva come il ragazzo in guanti bianchi nei grandi alberghi: riscendeva.

Ma prima, chiedeva una sigaretta a scrocco. Non lo ritenevano adatto ai piani alti. A Napoli mandava la squadra fuori dallo spogliatoio urlando: «Amma vincere!». A Roma urla: «Dovemo vince!». Quando, nel 2008, l´Università delle terza età gli procurò un Erasmus a Spalato non si sa, ma si può intuire, che cosa urlasse. Si dice che a convincere Lotito a chiamarlo per salvare la Lazio sia stato Gianfranco Fini, benché Reja abbia espresso anni fa una simpatia politica per Rosy Bindi.

Arrivò con il suo bagaglio a mano, si sistemò in albergo con la moglie, chiese una sola indicazione stradale: per Formello. Radunò i senatori e chiese dove stesse il problema: «Mister, dovremmo giocare in undici». Fece, per così dire, rifiatare Zarate, benché amatissimo da presidente e curva. La svolta avvenne in ritiro a Norcia, dopo l´ennesima batosta. Il presidente Lotito spedì a Reja un motivatore. Un po´ come mandare a Oscar Luigi Scalfaro il link per un sito pornografico. Indignato, fece firmare ai giocatori un appello contro la psicologia. La riscossa seguì a breve. La conferma fu meno scontata. A questo punto, di solito, Clint Eastwood tornava in garage a lucidare la Gran Torino. Invece, eccolo che sfreccia con la capote abbassata.

Sarà che anche Lotito s´è annoiato della propria follia. Gli ha lasciato fare il mercato e al posto del solito ribaltone, ecco il mini rimpasto: un solo prezioso innesto, Hernanes. A Santa Cruz ha rinunciato per non innervosire gli attaccanti, incluso Zarate. Lo schiera più largo sulla fascia per potergli sbraitare nelle orecchie. Ha ripescato dal ripostiglio perfino Foggia che l´anno scorso gli aveva calpestato gli occhiali.

Quando gli hanno venduto Kolarov ha detto, imperturbabile come uno scoglio lambito dalla marea del paradosso: «Tanto ho Del Nero». Il cubo di Edy Rubik continua a frullare, le facce a cambiare («Ma che è? Mo´ non s´infortuna più nessuno?). A chi l´ha accusato di avere idee confuse ha replicato stizzito: «Non mi è venuta l´arteriosclerosi». Piuttosto, una terminale curiosità di vedere come va a finire se, a forza di giocare, uno comincia a divertirsi.




Offline AlenBoksic

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Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #1 : Martedì 28 Settembre 2010, 08:34:41 »
L'aspettavo per le 8:10   :-*
Voglio 11 Scaloni

Offline giamma

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Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #2 : Martedì 28 Settembre 2010, 08:35:38 »
eizarG oizaL
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)


CiPpi

Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #4 : Martedì 28 Settembre 2010, 08:55:39 »
ilongamoR su tnemmoc on ma oizaL a eizarg  otilso otitnes nU

Offline Breizh

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Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #5 : Martedì 28 Settembre 2010, 09:27:08 »
Grazie oizaL.

Offline sassoxsasso

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Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #6 : Martedì 28 Settembre 2010, 09:32:21 »
mi fido di Reja. uno con i piedi piantati in terra.
grazie Lazio al contrario ;)
"La Lazialità non te la può togliere nessuno. O ce l’hai o non ce l’hai. Evidentemente tu non ce l’avevi.

zorba

Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #7 : Martedì 28 Settembre 2010, 09:32:40 »
eizarG oizaL, am rep osseda etnein angessar apmats, otsiv emoc onnats odnadna el esoc..........  :P :P :P  ;D ;D ;D

Offline Andre

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Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #8 : Martedì 28 Settembre 2010, 09:38:08 »
mah

a me questi articoli di colore spacciati per giornalistici mi hanno sempre un poco infastidito ... attendo con curiosità che ne venga scritto uno del genere con totti o ranieri come protagonisti ...

e ovviamente Lotito in tutto questo non ha alcun merito, sia mai
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline aquilafelyx

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Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #9 : Martedì 28 Settembre 2010, 09:38:25 »
Grazie oizaL :)

è più facile decrittare la Lazio di RubikReja che il post di CiPpi :P
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline gazzaladra

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Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #10 : Martedì 28 Settembre 2010, 09:47:53 »
grassie vecio
Non chi comincia...ma colui che persevera.

Offline franz_kappa

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Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #11 : Martedì 28 Settembre 2010, 09:59:37 »
ilongamoR su tnemmoc on ma oizaL a eizarg  otilso otitnes nU
Perché censurarsi? Commentiamo, invece. Con serenità e cercando gli uni di capire le ragioni degli altri.
Cosa non ti convince (presumo che l'astensione dal commentare l'articolo sia un'implicita affermazione di dissenso)
in questo pezzo di lettura, un po' legato alla cronaca - certo... - ma anche molto 'colorato'?
Buon viaggio, caro Piero.

paoletto

Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #12 : Martedì 28 Settembre 2010, 10:29:31 »
mah

a me questi articoli di colore spacciati per giornalistici mi hanno sempre un poco infastidito ...
e ovviamente Lotito in tutto questo non ha alcun merito, sia mai

Offline franz_kappa

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Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #13 : Martedì 28 Settembre 2010, 10:51:34 »
mah

a me questi articoli di colore spacciati per giornalistici mi hanno sempre un poco infastidito ... attendo con curiosità che ne venga scritto uno del genere con totti o ranieri come protagonisti ...

e ovviamente Lotito in tutto questo non ha alcun merito, sia mai
Dipende, Andre, cosa sono per te gli articoli "giornalistici".

Un giornale è tutto fredda cronaca? Direi di no.

E' come il menù di un ristorante. A meno di non mangiare in un ristorante specializzato, nel menù non trovi solo pasta.
Ci sono anche gli antipasti (di carne, pesce e verdure), i secondi (di carne, pesce e verdure), le uova cucinate in vario modo, i contorni crudi e cotti, la frutta e i dolci. C'è tanta roba diversa, insomma.

Certo che... se io volessi mangiare solo pasta potrei anche 'seccarmi' nel leggere un menù dove posso trovare le più varie pietanze. Ma io voglio solo la pasta.. O, meglio ancora, voglio solo del cibo cucinato in un certo modo. Ok bollitura, arrostitura e brasatura, ma non mi fate vedere cibo fritto o cotto al vapore, Cristo santo!!!

Ecco che, credo io, il problema è un problema di aspettative personali più che di qualità dei ristoranti (che, per inciso, possiamo sempre 'premiare' o 'punire', rispettivamente restando loro clienti oppure abbandonandoli per cercare un desco migliore e più in linea con i nostri gusti).
Buon viaggio, caro Piero.

Offline BobLovati

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Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #14 : Martedì 28 Settembre 2010, 11:01:29 »
Volevo rispondere, ma dopo 10 righe me s´è chiusa la palpebra; e dire che mi sono alzato alle 9.30, stamattina    :-X
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

CiPpi

Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #15 : Martedì 28 Settembre 2010, 11:06:31 »
Perché censurarsi? Commentiamo, invece. Con serenità e cercando gli uni di capire le ragioni degli altri.
Cosa non ti convince (presumo che l'astensione dal commentare l'articolo sia un'implicita affermazione di dissenso)
in questo pezzo di lettura, un po' legato alla cronaca - certo... - ma anche molto 'colorato'?

perche' non mi interessa ricadere nella solita spirale.

abbiamo gia' discusso ampiamente e non credo sia utile farlo ulteriormente.

mi limito ad esprimere il mio disappunto, come per l'articolo di Cerracchio, e mi riservo di commentare ampiamentesolo un articolo, quando apparira', che a mio avviso sara' degno di essere preso in considerazione.

il resto rimane un ammucchiata di parole buono giusto per coprire la carta che rimane tra le pubblicita'.

il resto, fortunatamente per la Lazio devo dire, e' noia.  :D

Offline franz_kappa

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Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #16 : Martedì 28 Settembre 2010, 11:17:54 »
perche' non mi interessa ricadere nella solita spirale.

abbiamo gia' discusso ampiamente e non credo sia utile farlo ulteriormente.

mi limito ad esprimere il mio disappunto, come per l'articolo di Cerracchio, e mi riservo di commentare ampiamentesolo un articolo, quando apparira', che a mio avviso sara' degno di essere preso in considerazione.
Sbagli, se permetti.
In che senso: negli ultimi giorni ho compreso l'inopportunità di un mio recente atteggiamento e intendo - di conseguenza - ricercare con tenacia un modo per avvicinare le opinioni e non certo ampliare il solco che divide due approcci diversi a uno stesso fatto.
Quindi mi farebbe piacere discutere con te per capire cosa, dal tuo punto di vista, 'non va' in questo articolo.
Buon viaggio, caro Piero.

CiPpi

Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #17 : Martedì 28 Settembre 2010, 11:52:56 »
non saprei manco da che parte cominciare.

tra i pare Fini (guarda un po' ora che Lotito e Storace non si parlano neanche in areoplano ndCP) debba suggerire a Lotito come risolvere i problemi, a Reja che quadra un cerchio che ha mandato ai matti Rossi e Ballardini perche' si stava annoiando.

e butta giu' formazioni prima della partita a culo.

dal 'tanto ci ho Del Nero se va via Kolarov' come se Radu a sinistra ci ha giocato 10' contro la canicatti', al motivatore alla pari di un link pornografico a Scalfaro (che poi se lo mando a Romagnoli il link, che fa? Gode? ndCP).

a poi Reja, classe '45, nel '67 e' gia' zio? e Capello secchione e spione?

ma se li fanno due conti quando scrivono? si rileggono? si controllano?

ma soprattutto ci pensano a quello che scrivono o buttano giu' parole quasi fossero un cubo di Rubik.

Lo frulli e poi quello che viene fuori si stampa.

almeno facessero un po' di par condicio come detto da Andre e scrivessero del rifiuto ad entrare dell'imperatore Ciccio, o la Love Story tra Frankie & Claude.

allora si che almeno dimostrerebbero un minimo di onesta' non dico intellettuale che magari sarebbe troppo, ma almeno di intenti.

Offline Andre

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Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #18 : Martedì 28 Settembre 2010, 12:22:36 »

mi vanto di non aspettarmi mai niente da nessuno, è la ricetta ideale per riuscire ad apprezzare le qualità (fosse anche solo una) degli altri ...

qui però il giornalista in questione mischia realtà a fantasia a spifferi (che tra l'altro colpiscono il cattivissimo Capello, il Traditore), un minestrone dove a mio avviso c'è più sarcasmo che altro, ed a mio avviso non tanto per nota caratteristica dell'autore del pezzo quanto per una malcelata voglia di sperculare ... cosa che ovviamente può fare visto che oltretutto viene pagato per 'ste cose ...
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline franz_kappa

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Re:Reja e la Lazio di Rubik: la rivoluzione a 65 anni per sconfiggere la noia
« Risposta #19 : Martedì 28 Settembre 2010, 12:29:31 »
qui però il giornalista in questione mischia realtà a fantasia a spifferi (che tra l'altro colpiscono il cattivissimo Capello, il Traditore), un minestrone dove a mio avviso c'è più sarcasmo che altro, ed a mio avviso non tanto per nota caratteristica dell'autore del pezzo quanto per una malcelata voglia di sperculare ... cosa che ovviamente può fare visto che oltretutto viene pagato per 'ste cose ...

Non capisco... Trovi che l'articolo sia stato redatto con l'intento di prendere in giro qualcuno (scrivi "sperculare")? E chi, nel dettaglio?

Io leggo, dal mio punto di vista, un pezzo di colore, senza dubbio 'romanzato', sul personaggio del momento. L'allenatore che è primo in classifica assieme alla corazzata inter con la sua Lazio che è anche riuscito a salvare da una probabile retrocessione.

Mi pare che Reja ne esca bene, sinceramente.
Buon viaggio, caro Piero.