Autore Topic: Napoli senza concorrenza: il flop storico della seconda in classifica  (Letto 172 volte)

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di Giuseppe Nigro

I 17 punti di vantaggio sulla prima avversaria sono figli della superiorità di Spalletti ma anche di chi insegue: da quando la Serie A ha il formato attuale, solo nel 2014-15 alla terzultima la prima delle sfidanti ha fatto meno punti dei 69 (sul campo) della Juventus e dei 68 della Lazio

Il divario di punti tra il Napoli e la prima delle inseguitrici racconta tutta la superiorità emersa lungo l’arco di una stagione. Un fossato enorme separa gli 86 punti di Spalletti dal resto del mondo, con due partite ancora da giocare: sia che come prima alternativa si prenda la Lazio seconda in classifica con 68 punti, sia che si vogliano invece considerare i 69 punti della Juventus senza la penalizzazione, cioè per rendimento sul campo, che è quello che interessa di più quando si parla di alternative effettivamente proposte dal campionato al dominio azzurro. Perché il vuoto lo ha fatto la cavalcata del Napoli. Ma anche una mancanza  di concorrenza più unica che rara in questa proporzione, da quando la Serie A ha il formato attuale, ormai quasi venti anni.IL
DIVARIO DALLA PRIMA --- Da quando ci sono i tre punti a vittoria e il massimo campionato è a venti squadre, cioè dal 2004-05, solo una volta a due giornate dalla fine c’è stato un divario tra prima e seconda in classifica superiore ai 17 punti attuali (o 18, a seconda che si voglia considerare la Juventus o la Lazio come seconda forza): bisogna tornare alla stagione 2006-07, la prima post Calciopoli, per trovare l’Inter di Mancini in fuga a 93 punti e come prima delle inseguitrici la Roma di Spalletti a quota 72. Poi i punti vanno pesati, non basta leggerli, e un freddo confronto tra numeri non tiene conto delle specificità di stagioni diverse.

GLI 85 PUNTI DEL NAPOLI --- Ma i numeri in valore assoluto qualche indicazione la danno. E aiutano a dire che se il Napoli di oggi ha scavato un divario così ampio non è perché abbia avuto una marcia da record: cinque squadre hanno fatto più punti a due giornate dalla fine, dalla Juventus nel 2013-14 (96), nel 2017-18 (91) e nel 2015-16 (88), fino all’Inter 2020-21 (88) oltre ai citati nerazzurri 2006-07 (93). Anzi gli 86 punti attuali di Spalletti sono una quota quasi analoga al Napoli 2017-18 di Sarri e alla Roma 2013-14 di Garcia che con 85 punti non erano neanche primi in classifica ma secondi. A scavare il divario è stata anche, in buona parte, la debolezza, se non inesistenza, di un’alternativa.

I PUNTI DELLA SECONDA --- Per la precisione, nelle 19 stagioni su cui ha senso fare una comparazione, quelle col formato attuale della Serie A, solo una volta la seconda in classifica dopo 36 giornate aveva meno punti di quelli che hanno oggi Juventus (69) e Lazio (68). Bisogna risalire al 2014-15, anno primo dell’era Allegri alla Juventus, che vinse lo scudetto con quattro giornate di anticipo anche per i limiti delle inseguitrici: a 180 minuti dalla fine, la Roma seconda aveva 67 punti e la Lazio terza 66, anni luce dai bianconeri a quota 83. A fine stagione, due giornate dopo, la classifica sarebbe stata: Juventus 87, Roma 70, Lazio 69. Se anche quest’anno è praticamente certo che la seconda finisca oltre quella quota 70, restano le proporzioni storiche della mancanza di alternative in questa stagione al dominio del Napoli. Perché grazie agli azzurri non c’è stato campionato. Ma la concorrenza non si è proprio presentata.

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