www.LaLazioSiamoNoi.it Domenica scorsa ha festeggiato le 200 presenze con la maglia della Lazio. Un traguardo storico, per chi, giorno dopo giorno, è riuscito a conquistarsi l’affetto dei propri tifosi.
Stefan Radu è ormai uno dei senatori di questa squadra. Grinta e determinazione, il romeno non è mai banale. Anche nelle dichiarazioni. Le ultime rilasciate a
Il Tempo. L’argomento cardine? Ovviamente il derby. “
Cosa significa il derby per me? Tante emozioni, partite infinite. Il ricordo più bello è legato al 26 maggio, una gioia incredibile. Purtroppo da quel giorno non siamo più riusciti a battere la Roma, i tifosi spesso me lo ricordano. Devo ammettere però che abbiamo sempre dato il massimo, a volte è subentrata un po’ di sfortuna”, inizia il calciatore capitolino. Oltre a ricordi belli, però, anche altri più amari:
“Il derby più brutto fu quello del primo anno di Pioli, passammo in vantaggio per 2 a 0. Nella ripresa poi, a causa di qualche mia disattenzione, la Roma riuscì a pareggiare con una doppietta di Totti. Diciamo che non fu una grande giornata per me”. Una battuta dedicata proprio a Totti: “
Quando lui si lamenta, gli arbitri fischiano sempre. A volte non tutti ti trattano allo stesso modo, per far vedere che hanno personalità allora ti ammoniscono”.
SU KEITA E CANDREVA - Concluse le riflessioni sulla stracittadina, Radu si è soffermato sulla situazione Keita. Dopo le scaramucce iniziali, assicura il difensore, la situazione è tornata sotto controllo:
"Eravamo delusi da lui, ma ora si è rimesso in carreggiata". Chiosa dedicata alla reazione di Candreva dopo la decisione di Pioli di affidare la fascia a Biglia:
“Quando scelse Biglia, Candreva se la prese".
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