www.LaLazioSiamoNoi.it Sembra essere tornato, trascina la Lazio di Inzaghi e fa sognare i tifosi. Cori ed applausi: martedì è stato addirittura acclamato fuori dal ristorante dietro Piazzale degli Eroi dove insieme ad altri compagni di squadra si è improvvisato cameriere. Felipe Anderson si è concesso, sorridente come e più del solito. Dopo che società e tecnico gli hanno concesso il via libera per disputare le Olimpiadi in Brasile (dove è uscito vincitore) è un'altra persona. Due anni fa esplose sotto la guida di Pioli, dove regalò spettacolo e risultati alla squadra fino alla fine marzo.
Quest'anno sembra in anticipo sulla "tabella di marcia", sta prendendo quota e sta facendo la differenza. Come riporta la rassegna stampa andata in onda su Radiosei, sono i numeri a certificarlo: in 12 partite di campionato il suo score recita 2 gol, 4 assist, 45 cross e 41 dribbiling riusciti. Si attesta fra i migliori assist man della Serie A insieme ad Insigne, Perisic, Suso e Salah. Felipe gioca a destra e si sente libero, come ha affermato e ripetuto. Inoltre non si fa problemi a rientrare e sacrificarsi quando la Lazio si dispone con il 3-5-2. Mister Inzaghi ha spiegato che lui ha l'allungo per permettersi anche questa predisposizione ed adattarsi a quel ruolo. Simone sta lavorando sui suoi difetti: vorrebbe che il calciatore si muovesse e dettasse il passaggio senza palla, cercando spazio in profondità o dietro i difensori.
PALERMO E STIPENDIO - Inzaghi è alle prese con l'incertezza del modulo: 4-3-3 o 3-5-2. Ma il problema non è la presenza del brasiliano o meno (scontata), ma la sua diffida: al prossimo cartellino giallo per Anderson scatterà la squalifica. Dunque il derby è a rischio. Risparmiarlo sarebbe una mossa da piccola squadra e da piccolo allenatore. La priorità ora è vincere a Palermo. Al di là delle questioni di campo il calciatore viene considerato un vero pupillo per la società: sembra essere l'unico big considerato fuori mercato dalla dirigenza. La Lazio ha agito in anticipo portandolo al rinnovo fino al 2020. Ha un ingaggio a salire che è già uno dei migliori che Lotito potesse proporgli (1,6 milioni a stagione). Sopra di lui c'è solo Immobile, in attesa ovviamente della risposta di capitan Biglia e di capire come finirà con Keita e de Vrij.
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