Adios, Comandante!

[Monsieur Opale]

Sì potrebbe anche evitare di scrivere di Fidel, ad esempio.

so' scelte

[Frusta]

Sì potrebbe anche evitare di scrivere di Fidel, ad esempio.

Infatti, e valutare le dittature dai risultati che hanno prodotto.
Quelli veri, però, non quelli della propaganda dell'autoerotismo ideologico.

[Monsieur Opale]

Per alcuni sono risultati spettacolari l'aver fatto di una colonia di troie e mafia uno stato o l'aver garantito livelli di vita dignitosi per tutti in un'area deve criminalità e mortalità danno risultati da record (tutti paesi democratici amici degli USA)
per altri no, è un dittatore komunista.

Dipende chi è il "certificatore dei risultati"

Detto questo, visto che ognuno tende a ripetere in modo senile lo stesso concetto, è meglio leggere link che rimandano a Pepe Mujica, a Gianni Minà e anche ............a  Carla Cruocco piuttosto che leggere vecchio rancore bilioso 

[Jim Bowie]

Per alcuni sono risultati spettacolari l'aver fatto di una colonia di troie e mafia uno stato o l'aver garantito livelli di vita dignitosi per tutti in un'area deve criminalità e mortalità danno risultati da record (tutti paesi democratici amici degli USA)
per altri no, è un dittatore komunista.

Dipende chi è il "certificatore dei risultati"

Detto questo, visto che ognuno tende a ripetere in modo senile lo stesso concetto, è meglio leggere link che rimandano a Pepe Mujica, a Gianni Minà e anche ............a  Carla Cruocco piuttosto che leggere vecchio rancore bilioso

Non mi pare che a Cuba ci fosse uno stile di vita dignitoso e democratico.
Che abbia dato orgoglio nazionale e' fuori dubbio, ma io scindo la dignita' dall'orgoglio.

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[Monsieur Opale]

Non mi pare che a Cuba ci fosse uno stile di vita dignitoso e democratico.
Che abbia dato orgoglio nazionale e' fuori dubbio, ma io scindo la dignita' dall'orgoglio.

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è una opinione tua, io ne ho un'altra
e correttamente parametro la dignità di stile di vita con le aree limitrofe (Jamaica, Santo Domingo, Haiti, El Salvador, Panama etc)

non tieni una nazione per 60 anni con orgoglio o repressione, nessuno ce la farebbe con embargo e senza protezioni (vedi caduta URSS)
Fidel aveva il consenso, questa la verità

voi però potete continuare a parlare di dittatore sanguinario...
fate pure

[Ataru]

dignitoso e democratico

una cosa dovrebbe implicare l'altra?

[cartesio]

Questo articolo può interessare. Da http://www.amnesty.it/Diritti-umani-a-Cuba-eredita-che-lascia-Fidel-Castro


25 novembre
I risultati raggiunti da Fidel Castro nel miglioramento dell'accesso di milioni di cubani ai servizi pubblici sono stati mitigati dalla sistematica repressione delle libertà fondamentali: è questo il commento rilasciato da Amnesty International a seguito della morte del leader cubano.

"Poche figure politiche sono state più polarizzanti di Fidel Castro, un leader progressista ma pieno di difetti" - ha dichiarato Erika Guevara-Rosas, direttrice per le Americhe di Amnesty International.

Dopo la rivoluzione del 1959 che lo portò al potere, Fidel Castro fu artefice di enormi miglioramenti nell'accesso dei cubani a diritti umani quali la salute e l'alloggio così come nel campo dell'alfabetizzazione.

"Per questo la sua leadership dev'essere applaudita. Ma nonostante i progressi nelle politiche sociali, i 49 anni di Fidel Castro sono stati caratterizzati dalla brutale soppressione della libertà d'espressione" - ha commentato Guevara-Rosas.

"Lo stato attuale della libertà d'espressione a Cuba, dove gli attivisti continuano a subire minacce e arresti per le critiche rivolte al governo, è il lascito più oscuro di Fidel Castro" - ha aggiunto Guevara-Rosas.

In oltre mezzo secolo di ricerche sulla situazione dei diritti umani a Cuba, Amnesty International ha riscontrato un'incessante ostilità nei confronti di chi osava criticare le politiche del governo. Nel corso degli anni, l'organizzazione ha raccontato al mondo centinaia di storie di prigionieri di coscienza, persone detenute solo per aver esercitato pacificamente il loro diritto alla libertà d'espressione, di associazione e di riunione.

Negli ultimi anni le tattiche repressive delle autorità sono cambiate. Le condanne a lunghi periodi di detenzione per ragioni politiche sono diminuite ma il controllo dello stato su tutti gli aspetti della vita dei cubani resta inalterato. Nella Cuba odierna la repressione ha assunto nuove forme, tra cui l'ampio ricorso agli arresti per breve periodo di tempo e le minacce nei confronti di chi intende rendere pubbliche le sue opinioni, difendere i diritti umani o protestare per l'arresto arbitrario di un familiare.

Il governo continua a limitare l'accesso a Internet allo scopo di controllare sia il reperimento delle informazioni che la libertà d'espressione. Solo il 25 per cento dei cubani è in grado di navigare in rete e solo il 5 per cento delle abitazioni ha un collegamento a Internet.
 
Dopo l'istituzione del governo provvisorio, nel 1959, Castro organizzò i processi contro gli esponenti dei passati governi, che si conclusero con centinaia di esecuzioni sommarie. Rispondendo alle proteste internazionali e all'accusa che molti dei processi erano stati irregolari, Castro replicò: "La giustizia rivoluzionaria non si basa su precetti legali ma su convincimenti morali. Non stiamo mettendo a morte innocenti od oppositori politici, ma assassini che se lo meritano".

Cuba mantiene la pena di morte per gravi reati anche se il suo uso si è progressivamente ridotto durante la leadership di Fidel Castro.

[Monsieur Opale]

Qualche giorno fa in TV hanno passato un servizio Rai della povera Bimba De Maria.
Non era certo una comunista eppure dette un quadro di Cuba sfaccettato e onesto.
Parlò ...ed eravamo nel periodo più drammatico di circa 500 detenuti per motivi politici. Non fece cenno di omicidi, stragi o fucilazioni di massa.
500 detenuti politici nel 1994.

Non è una bella cosa ma è lontana dal dire : regime sanguinario.

Tanto che in molti....anche di diverso orientamento politico giudicano Castro in modo onesto, oggettivo.

Cuba però è  anche altro.

A Cuba l'analfabetismo è dello 0,2 %,
Il tasso di mortalità infantile a Cuba è del 4 per mille,
La speranza di vita alla nascita è di 79 anni a Cuba
Il tasso di educazione elementare a Cuba è del 100 %
Il tasso di educazione media è a Cuba è del 99.7 %
Il 100 % dei bambini cubani va a scuola come in un collegio (insegnamento, vitto e studio gratuiti),
In America Latina il 12 % della popolazione è analfabeta, ossia ci sono 42 milioni di analfabeti e 110 milioni di giovani che non sono riusciti a finire l'educazione di base.
Nessuno di loro è cubano.
Oggi nel mondo ci sono 860 milioni di persone completamente analfabete.
Nessuno di loro è cubano.
Ogni 100mila abitanti Cuba conta 590 medici, è il paese che ha il più elevato numero di medici per abitante nel mondo.
Cuba, secondo l'UNESCO, ha il tasso più basso di analfabetismo e il più alto grado di scolarizzazione dell'America Latina.
Cuba è l'unico paese dell'America Latina in cui tutto il percorso di istruzione (dall'asilo all'università) è completamente gratuito.
Nel 2015 l'undp ha segnalato che mondo ci sono 1,5 miliardi  di esseri umani in completa indigenza.
Nessuno di loro è cubano.
Nel mondo 3 milioni di bambini ogni anno muoiono di fame
Nessuno di loro è cubano.
Secondo la FAO,900 milioni di persone soffrono di malnutrizione cronica.
Nessuno di loro è cubano.

Questo significa distribuire equamente il poco che hai.
Talvolta per farlo occorre la forza. Non tutti accettano che tutti vivano in modo dignitoso.
Giusto? Sbagliato?

A Cuba, a ben vedere  lo ritengono giusto.
A Miami no.

Punti di vista

[cartesio]

Non so se le cifre riportate da MO siano corrette, ma tendo a credere di sì.

Se non ricordo male, si dicevano cose simili anche del regime di Saddam, che però aveva il vantaggio di avere il petrolio in casa, e lo svantaggio di essere in un'area spaventosamente turbolenta, per questioni geopolitiche e religiose.

Però a questo punto mi chiedo: ci sono centinaia di migliaia di cubani che vivono negli stati vicini, gli USA in primis, ma non solo loro, anche altri stati caraibici. Viceversa, quanti cittadini di Haiti o Santo Domingo sono andati a vivere a Cuba?

[disabitato]

Allora perché non c'è la fila per andare a Cuba (se non per rum, sigari, e zoccole)?
Tutto giusto, tutto vero, ci mancherebbe. Ma da qui a sostenere che Cuba sia in paese democratico, ce ne passa.

[Monsieur Opale]

ose.

Però a questo punto mi chiedo: ci sono centinaia di migliaia di cubani che vivono negli stati vicini, gli USA in primis, ma non solo loro, anche altri stati caraibici. Viceversa, quanti cittadini di Haiti o Santo Domingo sono andati a vivere a Cuba?

Cuba non è in grado di accogliere...lo sai meglio di me.

Chi lascia l'area caraibica lo fa per il "sogno americano". Altrimenti resta a casa sua...

Allora perché non c'è la fila per andare a Cuba (se non per rum, sigari, e zoccole)?
Tutto giusto, tutto vero, ci mancherebbe. Ma da qui a sostenere che Cuba sia in paese democratico, ce ne passa.

Si. Rum, sigari e zoccola.
La Cuba di qualcuno è quella li

[Jim Bowie]

una cosa dovrebbe implicare l'altra?

No era solo per rispondere, anche se preferisco vivere in un sistema democratico e dignitoso, più che dignitoso ed oligarchico per non dire dittatoriale.

Per quanto riguardo Panama ed in genere l'area caraibica faccio presente che non sono popolazioni povere, per dire Panama ha un entrata di un milione di dollari al giorno con il canale, tanto che lo stanno raddoppiando, mentre paesi come El Salvador stanno aumentando il reddito procapite grazie a commesse USA.
Provate a comprare casa a Panama, Costa Rica, Belize poi mi dite.


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[Pomata]

Per alcuni sono risultati spettacolari l'aver fatto di una colonia di troie e mafia uno stato o l'aver garantito livelli di vita dignitosi per tutti in un'area deve criminalità e mortalità danno risultati da record (tutti paesi democratici amici degli USA)
per altri no, è un dittatore komunista.

Dipende chi è il "certificatore dei risultati"

Detto questo, visto che ognuno tende a ripetere in modo senile lo stesso concetto, è meglio leggere link che rimandano a Pepe Mujica, a Gianni Minà e anche ............a  Carla Cruocco piuttosto che leggere vecchio rancore bilioso

Riconoscendo una simpatia verso il personaggio, devo dire anche che dopo Batista Cuba ha continuato ad essere un bordello.

[AlenBoksic]

"C'è da augurarsi che la mafia cubana emigrata in forze a Miami non trovi l'occasione per ripresentarsi sulla scena anche in patria"
(Giovanni De Luna,
che non mi pare proprio sia riconducibile alla "vulgata")

[Aquila Maremmana]

http://www.qualcosadisinistra.it/2016/11/28/omaggio-a-fidel/

Capisco che a qualcuno sta sulle palle la rassegna stampa ma questo articolo rispecchia la mia esperienza in sud America e il mio pensiero.  Non avrei potuto dirlo meglio. Vorrei copiarlo ma non riesco col telefono.  Però apritelo e leggete, se volete :-)

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[Frusta]

...

Ho conosciuto Lia nel 2003 e la ricordo ancora con simpatia. E' una zecca terzomondista e filoislamica che di più non si potrebbe, ma trasuda buonafede e umanità da tutti i pori e si fa voler bene per questo. E poi scrive che è un piacere.
Ho letto l'articolo che citi sul suo blog e lo avrei riportato volentieri qui ma ci ho rinunciato perché avrebbe potuto essere frainteso, e lo penso ancora.
Comunque bravo Aquila che ci hai pensato tu.

P.s. (O.T.)
A proposito, se volete bearvi di una prosa piacevole e sapere qualcosa in più di quel che succede a sud del Riogrande andate qui http://www.ilcircolo.net/lia/

[Aquila Maremmana]

Io sono stato per 45 giorni in Bolivia, tra gli ultimi degli ultimi...  Ti garantisco che se nominavi  Cuba, a quella gente si illuminava gli occhi... non possiamo guardare a Cuba con gli occhi europei o americani.

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[Monsieur Opale]

Riconoscendo una simpatia verso il personaggio, devo dire anche che dopo Batista Cuba ha continuato ad essere un bordello.

Be' prima era solo bordello gestito da mafia e CIA, dopo l'embargo c'è stato un ritorno della prostituzione (assente sino a fine anni Ottanta) causata dalla grave situazione economica causata da potenti vicini di casa.

Non è la stessa cosa.

[AlenBoksic]

Io sono stato per 45 giorni in Bolivia, tra gli ultimi degli ultimi...  Ti garantisco che se nominavi  Cuba, a quella gente si illuminava gli occhi... non possiamo guardare a Cuba con gli occhi europei o americani.

I suoi nemici dicono che è stato un re senza corona e che ha confuso l’unità con l’unanimità.
E in questo i suoi nemici hanno ragione.
I suoi nemici dicono che se Napoleone avesse avuto un giornale come il <<Granma>>, nessun francese sarebbe stato messo al corrente del disastro di Waterloo.
E in questo i suoi nemici hanno ragione.
I suoi nemici dicono che esercitò il potere parlando molto e ascoltando poco, perchè era più abituato agli echi che alle voci.
E in questo i suoi nemici hanno ragione.
Però i suoi nemici non dicono che non fu per posare davanti alla Storia che mise il petto di fronte ai proiettili quando venne l’invasione,
che affrontò gli uragani da uguale a uguale, da uragano a uragano, che sopravvisse a seicento trentasette attentati, che la sua contagiosa energia fu decisiva per convertire una colonia in una patria e che non fu nè per un artificio del Demonio nè per un miracolo di Dio che questa nuova patria ha potuto sopravvivere a dieci presidenti degli Stati Uniti, che avevano il tovagliolo al collo per mangiarla con coltello e forchetta.
E i suoi nemici non dicono che Cuba è uno dei pochi paesi che non compete per la Coppa del Mondo dello Zerbino.
E non dicono che questa rivoluzione, cresciuta nel castigo, è quello che ha potuto essere e non quello che avrebbe voluto essere. Né dicono che in gran parte il muro tra il desiderio e la realtà si fece sempre più alto e più largo grazie al blocco imperiale, che affogò lo sviluppo della democrazia cubana, obbligò la militarizzazione della società e concesse la burocrazia, che per ogni soluzione tiene un problema, l’alibi per giustificarsi e perpetuarsi.
E non dicono che considerando tutte le afflizioni, considerando le aggressioni esterne e l’arbitrarietà interna, questa isola rassegnata però testardamente allegra ha generato la società latino-americana meno ingiusta.
E i suoi nemici non dicono che questa impresa fu opera del sacrificio del suo popolo, però anche fu opera dell’ostinata volontà e dell’antiquato senso dell’onore di questo cavaliere che sempre combatté per i vinti, come quel suo famoso collega dei campi di Castilla.

Eduardo Galeano – dal libro Specchi

[Frusta]

(... Specchi)

(... Specchi)

AB, te lo dico con tutta la simpatia possibile, ma li leggi i tuoi colleghi di forum prima di scrivere o procedi davanti al (tuo) specchio?