www.corrieredellosport.itdi Daniele Rindone
Ruolo ricoperto in emergenza contro Sassuolo e Lecce, la soluzione può essere utile anche a Udine. Gli piace farlo part-time, in futuro a tempo pieno ROMA - Togliere Luis Alberto a Sarri oggi come oggi è come togliergli mezza squadra, il che è tutto dire visti gli inizi, i capricci, i litigi e gli imbizzarrimenti. Oggi Luis è la mezzala più continua, quella che gioca di più e in piena emergenza registi sa trasformarsi in play aggiuntivo. Con Milinkovic smarrito, intermittente, è diventato Luis il riferimento. Sarri l’ha trasformato, l’ha completato. Prima il Mago aveva i minuti contati, non giocava o veniva sostituito. Pensava solo alla fase offensiva e non contemplava quella difensiva, non così tanto. Oggi Luis è il primo a dire: «Questo Luis Alberto non so se è il più forte di sempre, ma di sicuro è il più continuo. Sono un altro calciatore mentalmente, ho trovato questa continuità senza palla, l’equilibrio mentale era necessario per me e per la squadra».
Lazio, Luis Alberto e la soluzione regista
Con Sarri sono arrivati allo scontro, il Mago lo mandava in bestia, ma anche in estasi. Finalmente hanno trovato un punto d’incontro. Ognuno sa com’è l’altro, riescono a tollerarsi anche se qualche volta si mandano a quel paese. La trasformazione di Luis in tuttocampista è resa ancora più specifica dalle prestazioni offerte da regista nei finali contro Sassuolo e Lecce. E’ una soluzione pronta per l’uso, potrebbe essere utilizzata anche a Udine. Vecino viaggia verso il recupero, Cataldi no, Marcos Antonio soffre ancora a causa di una caviglia. Luis s’è messo a disposizione di Sarri, già con Inzaghi aveva provato da play in un match di campionato contro la Spal (0-0), dopo la Supercoppa vinta nel 2017, Leiva era indisponibile: « Per caratteristiche è un ruolo in cui finirò a giocare negli ultimi anni, ancora mi sento giovane e spero il più tardi possibile». Oggi Luis interpreta il ruolo part-time, in futuro pensa di trasformarsi totalmente da mezzala a regista. La forza di questo Luis è una forza mentale, gli permette di concentrarsi su se stesso e di infondere ogni energia alla Lazio.
Il futuro di Luis Alberto
Il Luis di oggi è dentro i piani di Sarri e ci resterà, così almeno la pensa Mau. L’ultima parola spetterà al Mago, in estate sempre colto da malinconie spagnole. Prima o poi diventerà regista e prima o poi tornerà nella Liga. Il Siviglia non l’ha mai chiamato con convinzione, l’unica squadra che lo accoglierebbe a braccia aperte è il Cadice. Luis è legato da un vincolo affettivo anche se la squadra lotta per non retrocedere. Pur di scappare da Sarri, incredibile ma vero, a dicembre aveva pensato di lasciare la Lazio e di andare proprio a Cadice. Non c’erano le condizioni economiche per convincere Lotito. Quell’idea è stata una molla. Luis è rimasto e ha cambiato atteggiamento. Il nuovo anno è iniziato nel suo segno, ha dato il meglio ed è riuscito a conquistare Sarri. Cosa accadrà in estate nessuno può dirlo. Mau si augura che il Mago continui a garantire la sua disponibilità e che la Champions lo ispiri ancora di più. Perderà Milinkovic se si verificheranno le condizioni richieste da Lotito per cederlo. Sarri non può permettersi di perdere anche Luis, il centrocampo andrebbe rifatto di sana pianta.