Autore Topic: Lazio in rosso ma batte la Roma nel derby dei conti  (Letto 1108 volte)

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Lazio in rosso ma batte la Roma nel derby dei conti
« : Domenica 26 Settembre 2010, 21:50:49 »

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Claudio Lotito ha chiuso il primo bilancio in rosso da quando ha comprato la Lazio, nel luglio di sei anni fa. Si è chiuso con una perdita netta di 1,69 milioni di euro il bilancio consolidato del gruppo Ss Lazio al 30 giugno 2010. Un netto peggioramento rispetto ai 12 milioni di utile netto del gruppo nell'esercizio precedente, a giugno 2009. Il patrimonio netto consolidato è quasi azzerato, appena 509mila euro, mentre i debiti sono aumentati di 15,7 milioni a 134,15 milioni. Secondo la relazione del consiglio di gestione, che ha approvato il progetto di bilancio, il peggioramento dei conti è dovuto all'aumento del costo dei calciatori e degli ammortamenti. Il costo del personale è cresciuto da 26,81 a 37,85 milioni, gli ammortamenti da 13,7 a 18,89 milioni.

Nel derby dei conti, Lotito batte comunque l'As Roma. Domani sera il consiglio di amministrazione presieduto da Rosella Sensi approverà il bilancio al 30 giugno scorso. Il cda però ha già previsto un risultato in perdita: il rosso superava i 2 milioni nei conti fino al 31 marzo e al 30 giugno dovrebbe superare ampiamente i 10 milioni di euro. L'atteso documento contabile (soprattutto per i debiti) sarà la base contabile per la procedura di vendita della Magica, il cui avvio è slittato ai primi di ottobre. «Nessun ritardo», ha replicato Unicredit, a chi menziona le incertezze derivanti dall'improvvisa caduta del numero uno della banca, l'interista Alessandro Profumo.

Una boccata d'ossigeno dalle cessioni. Il giro d'affari consolidato della Lazio, esclusi i proventi derivanti da una transazione con la Rai per l'archivio immagini, è di 82,96 milioni (di cui 45,46 da diritti tv), migliorato di 2,04 milioni sul 2009. La transazione con la tv pubblica ha dato un beneficio di 5 milioni per l'utilizzo dell'archivio immagini della Lazio fino al 30 giugno scorso. Il bilancio beneficia inoltre di 5,75 milioni di plusvalenze nette da calciomercato, composte da 8,16 milioni di plusvalenze (5,78 milioni per la vendita di De Silvestri alla Fiorentina e 2,378 per Rozhenal all'Amburgo) e 2,31 milioni di minusvalenze (tra cui le vicende Pandev e Cruz).

Sui debiti incide il costo di procuratori e calciatori.
Il bilancio evidenzia anche un aumento dei costi per intermediazione dei tesserati (i procuratori), 6,32 milioni contro i 4,4 del 2009. Tra i debiti, al 30 giugno c'erano importi scaduti per 15,85 milioni, aumentati rispetto ai 12,86 del 2009. I debiti scaduti riguardano il personale per 4,78 milioni e i procuratori per 4,38. Lotito aveva comprato la Lazio nel luglio 2004 dopo 4 anni di profondo rosso, con 351 milioni di perdite complessive. Da allora aveva sempre chiuso i conti in attivo, utilizzando plusvalenze e talvolta qualche acrobazia contabile, ma anche riducendo i costi. Adesso l'imprenditore delle pulizie sembra aver perso il tocco magico. Solo la capogruppo Lazio Spa dichiara un piccolo utile al 30 giugno 2010 (300.989 euro), ma questo bilancio non è significativo, perché non contiene le poste contabili relative all'attività conferita alla controllata Lazio marketing & communications, attraverso lo scorporo del marchio nell'esercizio 2007.

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