www.gazzetta.itdi Andrea Ramazzotti
La squadra di Sarri avanti con Felipe Anderson, poi entra l'argentino e cambia tutto: doppietta. A segno anche Gosens, che si fa male. Nerazzurri a quota 57 punti Dopo tre sconfitte consecutive in campionato a San Siro, l’Inter batte la Lazio e aggancia al quarto posto in classifica la Roma e il Milan. Adesso la lotta per la qualificazione alla prossima Champions sarà bellissima e anche i biancocelesti, che sembravano al sicuro, non lo sono più, complici due ko consecutivi. Gli uomini di Inzaghi vincono lo scontro diretto con merito: più tiri, più possesso, più voglia, più corsa e più grinta. La semifinale di Coppa Italia non pesa nelle gambe di D’Ambrosio e compagni che, pur andando sotto nel punteggio, hanno la freddezza e la forza di ribaltare il risultato. Impresa non banale se di fronte c’è un’avversaria di questo calibro che ha avuto tutta la settimana per preparare il match. Decisiva la doppietta di Lautaro, entrato dalla panchina come Gosens: i cambi di Inzaghi stavolta fanno la differenza e cancellano la giornata da dimenticare di altri due ex biancocelesti, Acerbi e Correa, fischiati da San Siro. Anche se alla fine sono applausi per tutti, con il pensiero che già vola all’euroderby del 10 maggio.
Acerbi, errore da ex— Inzaghi cambia quattro uomini rispetto alla vittoria di mercoledì contro la Juventus: in attacco schiera Lukaku e Correa, mentre D’Ambrosio in difesa permette a Darmian di avanzare e a Dumfries di riposare inizialmente in panchina. Sarri punta dal 1’ su Immobile e nel tridente lascia fuori Pedro. La Lazio vuole tenere il possesso palla e gestire i ritmi del match, ma l’Inter non glielo consente perché fa la partita ed esce bene dalla pressione avversaria girando la sfera o cambiando il fronte offensivo. I biancocelesti, pur tenendo alta la linea difensiva, sono bravi a non concedere la profondità a Big Rom, ma D’Ambrosio e compagni si rendono comunque pericolosi grazie soprattutto all’intraprendenza dei centrocampisti. Brozovic è il primo a far capire di essere in giornata e, oltre a impostare bene, chiama alla grande parata Provedel dopo 5’. L’Inter gioca meglio e il portiere laziale deve disinnescare anche una conclusione di Mkhitaryan, servito da Barella. L’armeno fa centro al 25’, su assist di Correa, dopo un recupero di D’Ambrosio e una verticalizzazione di Brozovic, ma il Var annulla per un fuorigioco millimetrico del Tucu. L’Inter è in controllo fino a quando Acerbi combina un disastro e regala il gol del 1-0 agli avversari: assist di Luis Alberto e rete di Felipe Anderson. Il Meazza nerazzurro ammutolisce, ma la squadra ha la forza di reagire: ci provano Mkhitaryan e Barella che però non trovano lo specchio di Provedel da buona posizione. Nel recupero è la Lazio ad andare a un passo dal 2-0 complice un altro “strafalcione” dell’ex Acerbi che libera al tiro Immobile: Onana para, poi Bastoni fa un miracolo sul tap in di Anderson.
Inzaghi cambia— L’Inter torna in campo con Dumfries a destra, Darmian arretrato in difesa e D’Ambrosio spettatore. Sarri risponde dopo pochi minuti con l’ex Vecino al posto di Cataldi. Il canovaccio tattico dell’incontro non cambia: i nerazzurri fanno la partita, hanno un maggior possesso palla, concludono di più, ma non trovano il gol. Barella servito da Dimarco calcia fuori, poi Luis Alberto chiama alla parata Onana che è pronto. La Curva Nord chiama a gran voce l’ingresso di Lautaro al posto del deludente Correa e Inzaghi getta nella mischia il Toro e Calhanoglu al posto del Tucu e di Mkhitaryan. Il turco dà una gran palla a Dimarco che “spara” senza pensarci, ma Provedel tiene a galla i suoi. E’ l’Inter a comandare il confronto e Lukaku, rivitalizzato dall’ingresso di Martinez, con il primo spunto pericoloso della sua prestazione serve un grande assist a Dumfries che non riesce a depositare in rete. Inzaghi avanza ancora di più il baricentro con Gosens al posto di Bastoni (Dimarco arretra in difesa) e Lautaro, lanciato in contropiede, non riesce a concludere per il bel recupero di Casale. La pressione interista si concretizza con la rete di Lautaro, servito da Big Rom, ma è bravissimo Gosens a interrompere l’azione della Lazio e a far ripartire i suoi. Sarri avverte il colpo, anche perché i suoi non riescono più a riaccendersi. San Siro spinge come nei giorni migliori e Lukaku, trasformato nella ripresa, offre un altro assist che Gosens in acrobazia (e in anticipo su Marusic) devia in rete per il 2-1. Poi esce infortunato alla spalla destra sbattuta nell’impatto a terra: al suo posto De Vrij. La Lazio non ha le forze per reagire: attacca, ma senza cattiveria e subisce anche la seconda rete personale di Martinez, ora a quota 21 in stagione e a -4 dal suo record. Il Meazza è un bolgia e l’Inter di nuovo quarta (a pari merito con Roma e Milan) nella corsa Champions.