Dalla GAZZETTA DELLO SPORT di oggi, domenica 26 settembre
Atletico, è un rinvio assurdo (a firma Nicola Binda e Guido Lo Giudice)
Chissenefrega se mancano tre ore alla partita, se le squadre sono in ritiro, se i tifosi avevano già preso i biglietti, se tutti coloro che ci devono lavorare si sono mossi. Chissenefrega se Roma ha una squadra che potrebbe avvicinarla all' Europa, che è prima a punteggio pieno e ha tutti i riflettori puntati addosso. Non si gioca. E zitti. Comenelle migliori tradizioni dei tornei dei bar (senza offesa per i bar), Atletico Roma-Lanciano è stata rinviata a data da destinarsi. L'anticipo della sesta giornata del girone B di Prima divisione (terzo campionato nazionale, va sottolineato) non è andato in scena per un motivo semplice semplice: non c'era un campo in grado di ospitarlo. Ci sarebbero stati tra i 500 e i 1.000 spettatori. Per la cronaca: siamo a Roma, capitale d'Italia.
L'Atletico dovrebbe giocare — come da tradizione, e come da comunicazione alla Figc all'atto dell'iscrizione — al Flaminio. Per questa gara però il Coni, proprietario dell' impianto, ha comunicato all' Atletico che lo stadio non era disponibile per una manifestazione motoristica. Così l'Atletico (che in mattinata ha perso il portiere Ambrosi per uno pneumotorace) ha annunciato alla Lega Pro il campo alternativo: il Francesca Gianni, fatiscente ma già utilizzato la stagione scorsa. E la Lega l’ha ufficializzato. Venerdì però l'Osservatorio ha fatto un sopralluogo e l'impianto non è stato ritenuto idoneo. Così la Prefettura ha deciso per le porte chiuse, ma non solo: siccome a Lanciano sono state vendute 1.350 tessere del tifoso (e a Roma altre...), la partita è stata vietata anche ai possessori di questa tessera, cara al ministro Maroni, che si è rivelata inutile.
Così Mario Macalli, presidente della Lega Pro, ha sbottato. Ha parlato con le società, che si sono dette d'accordo per il rinvio, parlando di «buon senso», ma senza rendersi conto della magra figura (e loro sono vittime, sia chiaro). E così Macalli ha spostato la gara, tuonando: «Le partite si giocano con i tifosi, non senza. Basta. Questi campionati non sono la fuffa del calcio italiano, siamo stufi. Il Coni ha tolto il campo all'Atletico, quindi doveva trovarne un altro. E la Figc, quando concede le licenze per le iscrizioni, a queste cose non pensa? In Seconda ci sono squadre che giocano sempre a porte chiuse perché non hanno lo stadio: dove sono le regole? Siamo stati i primi a sperimentare la tessera del tifoso, perché adesso non va più bene?». Altra questione: non ci sono gli estremi per lo 0-3 a tavolino? Mah.
Poi ci lamentiamo se queste categorie vengono snobbate, poi ci chiediamo perché Tutto il calcio minuto per minuto preferisca la Premier League alla Prima divisione. Viste queste figuracce, forse hanno ragione loro.