basta poco per Richard

[fish_mark]

basta un euro per Richard

Non so se è romanista, non è assolutamente importante

ma è attualmente in grosse difficoltà di salute ed economiche

gli basta poco. Gli basta un euro

Per chi volesse

http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/roma-richard-benson-e-malato-sono-rimasto-senza-un-soldo-aiutatemi/260027/260335?video=&ref=HRESS-2

[Ceres]

Mi ricorda un po' la storia di Califano che a detta della Polverini era finito in una situazione di indigenza.

[Ataru]

se avesse raccolto e rivenduto tutto quello che gli abbiamo tirato sul palco durante i concerti non sarebbe in queste condizioni.


o forse si.


comunque a me fanno sorridere questi tizi che lanciano appelli piangendo miseria e lasciando in bella mostra il pacchetto di marlboro. cioè chiedi soldi per campare e non rinunci ai vizi che ti hanno ridotto in queste condizioni?

[Andre]

Ascoltato da Cruciani: in sostanza, ha bisogno di 3.000 Euro al mese e di una casa

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[darienzo]

Il fatto che l'estensore del topic si dedichi al momento a questi argomenti lascia ben intendere quale sia il momento della squadra.

Quanto a RB, sono anni che lo vediamo pascolare dalle parti di san Croce in Gerusalemme tra i due bar "gemelli" dell'omonima via.

Un caldo augurio a un suo ristabilirsi

[Ataru]

Ascoltato da Cruciani: in sostanza, ha bisogno di 3.000 Euro al mese e di una casa

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robetta, insomma.

tornasse a fare lezioni di chitarra, che gli riusciva pure bene, invece di piangersi addosso.

[darienzo]

Io mi ricordo un amico che acquistò un corso in vhs di chitarra superveloce  ( veloce nel senso di chitarra, non di corso).

Ne uscì devastato

[Monsieur Opale]

[Pomata]

Ascoltato da Cruciani: in sostanza, ha bisogno di 3.000 Euro al mese e di una casa

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Me cojoni...

[franz_kappa]

Ascoltato da Cruciani: in sostanza, ha bisogno di 3.000 Euro al mese e di una casa

"Nemmeno molto per la verità... A Capracotta ce faccio un mese de villeggiatura". 

[Frusta]

Vabbevà, tirchi, avari, spilorci, taccagni, e pidocchiosi che altro non siete, vi sollevo tutti dall'impegno e ghe pensi mì: gli verso mensilmente io tutti e tremila gli euri di cui abbisogna e non ne parliamo più.
Sbrigateve a damme l'iban che non vedo l'ora de comincià.

[fish_mark]

Sentiamo il suo accorato appello nella trasmissione di Cruciani

http://la-zanzara.radio24.ilsole24ore.com/richard-benson-ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh/

[DinoRaggio]

Ma è un cantante americano? Mai sentito nominare.

[Monsieur Opale]

il chitarrista più veloce del pianeta

[disabitato]

Sempre attuale.

[Fabio70rm]

Ho avuto la fortuna di conoscere chi ha lavorato con Richard Benson fin dagli inizi.

Dunque intanto sfatiamo un mito: lui è inglese veramente, non è una bufala.

Ho avuto modo di vedere la sua vera carta d'identità e confermo, il suo nome è Richard Benson non Riccardo Bensoni come si spaccia nell'ambiente romano dei locali.

Iniziò lavorando come dj nella Rai, poi per una serie di circostanze mai chiarite fu buttato fuori.

Questo episodio fu per lui una vera mazzata psicologica, e non se ne riprese mai.

Cominciò quindi a prendere sostante allucinanti, che contribuirono a creare il personaggio che fa ridere da decenni chi frequenta i locali live dal vivo.

Epperò...

Epperò di cultura musicale ne ha a bizzeffe; qualcuno ricorderà la famosa trasmissione "Ottava Nota", andata in onda per un bel periodo negli anni ottanta e novanta, dove il nostro sfoggiava una cultura musicale vastissima. Fu probabilmente il primo, a Roma sicuramente se non in Italia, a parlare e a far conoscere gruppi come The Porcupine Three, Malmsteen, Dream Theatre e tanti altri.

Nei momenti "lucidi", di astinenza dalle droghe e dagli psicofarmaci, ha tentato molte volte il suicidio, dicendo che si rendeva conto di che vita di merda facesse.

Ultime sue notizie mi davano che economicamente ma soprattutto psicologicamente stia arrivando al capolinea.

Cercherò di sentire news dal mio amico che ancora lo contatta ogni tanto, certo è che al di là delle prese in giro e della pateticità del personaggio che si mostra in pubblico, c'è dietro la storia di un uomo molto solo, con gravi problemi psicologici, e con una cultura e sensibilità fuori dalle righe....

[Pomata]

Ho avuto la fortuna di conoscere chi ha lavorato con Richard Benson fin dagli inizi.

Dunque intanto sfatiamo un mito: lui è inglese veramente, non è una bufala.

Ho avuto modo di vedere la sua vera carta d'identità e confermo, il suo nome è Richard Benson non Riccardo Bensoni come si spaccia nell'ambiente romano dei locali.

Iniziò lavorando come dj nella Rai, poi per una serie di circostanze mai chiarite fu buttato fuori.

Questo episodio fu per lui una vera mazzata psicologica, e non se ne riprese mai.

Cominciò quindi a prendere sostante allucinanti, che contribuirono a creare il personaggio che fa ridere da decenni chi frequenta i locali live dal vivo.

Epperò...

Epperò di cultura musicale ne ha a bizzeffe; qualcuno ricorderà la famosa trasmissione "Ottava Nota", andata in onda per un bel periodo negli anni ottanta e novanta, dove il nostro sfoggiava una cultura musicale vastissima. Fu probabilmente il primo, a Roma sicuramente se non in Italia, a parlare e a far conoscere gruppi come The Porcupine Three, Malmsteen, Dream Theatre e tanti altri.

Nei momenti "lucidi", di astinenza dalle droghe e dagli psicofarmaci, ha tentato molte volte il suicidio, dicendo che si rendeva conto di che vita di merda facesse.

Ultime sue notizie mi davano che economicamente ma soprattutto psicologicamente stia arrivando al capolinea.

Cercherò di sentire news dal mio amico che ancora lo contatta ogni tanto, certo è che al di là delle prese in giro e della pateticità del personaggio che si mostra in pubblico, c'è dietro la storia di un uomo molto solo, con gravi problemi psicologici, e con una cultura e sensibilità fuori dalle righe....

Uno che nei "momenti lucidi" della sua vita vuole suicidarsi perchè si rende conto della vita di merda che fa, non dovrebbe chiedere aiuto.

[Drenai]

benson in gioventù fece un ottimo album nel momento d'oro del prog italiano. si chiamava buon vecchio charlie (sia il disco che la band). è rimasto l'unico contributo reale al mondo della musica.
il benson seguente, quello della notorietà underground, dal punto di vista musicale ha prodotto ben poco, sarebbe comunque dovuto essere sufficiente a fare una vita dignitosa fra lezioni, concerti e corsi.
i suoi meriti maggiori invece, e qui sono d'accordo con fabio, sono stati come divulgatore, in un momento (fine 80 primi 90) in cui non c'era ancora internet. ai giovani di oggi può sembrare incomprensibile ma anche da appassionato del genere allora era difficile essere aggiornato e quasi impossibile mettere le mani sulle uscite non mainstream (ammesso che per miracolo riuscivi a scoprirne l'esistenza). e ottava nota da questo punto di vista era una risorsa insostituibile.

detto tutto questo, e messa da parte la pena che può fare vederlo in questo stato, il suo appello è patetico, quasi un insulto.

[Monsieur Opale]

[Pomata]

Più che a Benson direi di "salvare il soldato Fish"

E lo sò so' tempi duri...abbi fede