Autore Topic: La Lazio è sempre uno spettacolo: Spezia travolto e 2° posto blindato  (Letto 218 volte)

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di Stefano Cieri


I liguri colpiscono una traversa all'inizio con Bourabia, poi i biancocelesti si scatenano con Immobile, Anderson e Marcos Antonio e conquistano la quarta vittoria consecutiva in campionato. Espulso Ampadu

La Lazio continua la sua corsa verso la Champions con un’altra vittoria (la settima nelle ultime otto partite) e una prova che, dopo qualche sofferenza iniziale, tocca momenti di calcio sublime e tremendamente produttivo. Secondo posto consolidato, in attesa di conoscere i risultati delle altre squadre in lizza per i primi quattro posti. Lo Spezia di Semplici (un solo k.o. nelle ultime sei prima di stasera) dopo un inizio promettente deve arrendersi alla superiorità tecnica degli avversari. La strada per la salvezza resta complicata. Decidono i gol di Immobile su rigore (non segnava da due mesi), Felipe Anderson e Marcos Antonio. Ma è tutta la squadra di Sarri ad esprimersi al meglio.

SBLOCCA IMMOBILE— Lo Spezia, che Semplici mette a specchio con la Lazio con un 4-3-3 molto aggressivo, parte fortissimo, spinto come al solito da un publico davvero caldo. La squadra di casa si mette al centro del ring con ritmo altissimo e idee chiare e prova a sferrare colpi da k.o. Ci va vicinissima in due occasioni. Al 2’ con Bourabia, la cui girata al volo sul cross rasoterra di Verde si stampa sulla traversa, a Provedel battuto. E poi, dieci minuti più tardi, con Nzola che sfiora il gol con un colpo di testa da ottima posizione sul cross di Bourabia (la conclusione esce di poco). L’intensità dei padroni di casa si attenua attorno al quarto d’ora. Anche perché la Lazio, che era partita un po’ svagata, comincia a carburare grazie al movimento dei suoi tre centrocampisti e alle accelerazioni di Zaccagni e Felipe Anderson. Il primo squillo degli ospiti è un tiro al volo di Luis Alberto sul quale si immola provvidenzialmente Ampadu. Qualche minuto più tardi la formazione di Sarri reclama un rigore per un contatto in area tra Ampadu e Immobile. Irrati lascia correre, ma al 35’ indica il dischetto per un intervento dello stesso Ampadu su Felipe Anderson. Il giocatore dello Spezia tocca prima la gamba del giocatore laziale e quindi la palla, per cui l’arbitro decreta il penalty che Immobile trasforma con freddezza. Lo Spezia accusa il colpo e si smarrisce. Il trio di centrocampo Bourabia-Espostio-Ekdal, che nei primi minuti aveva menato le danze, comincia a mostrare qualche crepa. E nel finale di tempo la Lazio potrebbe raddoppiare. Immobile a un passo dalla porta (vuota) si divora incredibilmente una palla d’oro servitagli da Milinkovic. Poi è il centrocampista serbo a costringere Dragowski ad una parata per niente facile.

RADDOPPIA FELIPE— La ripresa comincia con lo Spezia intenzionato a rimettere le cose a posto. Ma la voglia di pareggiare spinge i padroni di casa a scoprirsi un po’ troppo. Si aprono così praterie per la Lazio che non chiede altro. Dopo una conclusione svirgolata da Immobile, l’azione giusta per arrivare al 2-0 arriva grazie ad una combinazione tutta di prima tra Immobile, Felipe Anderson e Luis Alberto. L’assist è dello spagnolo, il gol lo firma il brasiliano. Per lo Spezia una brutta botta che arriva proprio nel momento in cui la formazione di Semplici stava provando a riorganizzarsi. L’orgoglio comunque non abbandona i padroni di casa che si riversano nella metà campo laziale per riaprire la partita. Ekdal ha una buona opportunità, ma sul suo tiro Provedel si fa trovare pronto. Il tecnico dei liguri prova a rimescolare le carte per dare maggiore spinta ai suoi. E inserisce in un colpo solo Reca (per Nikolaou), Agudelo (per Bourabia) e Maldini (per Gyasi). Successivamente il tecnico metterà dentro anche Shomurodov per Verde. La risposta di Sarri è l’inserimento di Pedro per Immobile (con Felipe Anderson che diventa punta centrale), poi di Marcos Antonio per Cataldi e nel finale di Cancellieri per Zaccagni. I cambi però non cambiano l’inerzia della gara. Lo Spezia col passare dei minuti tira i remi in barca, la Lazio controlla col palleggio e sfiora anche il tris con Felipe Andeson e Milinkovic. Il 3-0 arriva però lo stesso al tramonto del match grazie ad un assolo di Marcos Antonio che si fa 60 metri di campo e dopo aver superato anche Dragowski deposita in rete per il suo primo gol italiano.

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