Autore Topic: Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio  (Letto 3375 volte)

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Bill Kelso

Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio
« : Venerdì 24 Settembre 2010, 09:49:49 »
Tramite La Repubblica, stamani mi sono imbattuto in un sondaggio della Demos & Pi

Come volevasi dimostrare le prime tre squadre amate dagli italiani sono le strisciate (ce voleva un sondaggio, eh?), seguite Napoli, trigoria, Cagliari e Fiorentina.

Io ero convinto che la Lazio si trovasse subito dopo il trigoria. Invece non è così.

Poi c'è un parallelo sul tifo-contro e sulle squadre più antipatiche che guarda caso sono sempre le strisciate...
Inoltre, non ho capito cosa cazzo c'entri, si fanno dei riferimenti politici alle simpatie pallonare per cui chi vota per una determinato partito sosterrebbe tale squadra...
Secondo me se intervisti un campione di tifosi del Modena o del Perugia esce che votano in un determinato modo, se lo fai con i tifosi del Treviso o del Catania esce che votano in tutt'altro modo. Bah!

Può essere definito attendibile un sondaggio simile?



Comunque se volete dare un'occhiata a questa cosa andate qui:
http://www.demos.it/a00499.php





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Re:Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio
« Risposta #1 : Venerdì 24 Settembre 2010, 09:53:19 »
Già è difficile credere che La Lazio abbia meno tifosi del cagliari e del bologna,
ma che il Palermo abbia la metà dei tifosi del Bari e meno del lecce è impossibile.
E anche la viola non è che abbia il doppio dei tifosi del livorno, ne ha minimo 6 a 1.
Voglio 11 Scaloni

Bill Kelso

Re:Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio
« Risposta #2 : Venerdì 24 Settembre 2010, 09:54:30 »

Questo il commento di Ilvo Diamanti, giornalista di prestigio, sociologo, editorialista del Sole 24 Ore e de La Repubblica.
Ci trovo degli spunti interessanti, alcuni condivisibili altri un po' meno.


SIAMO un Paese di tifosi. Sempre di più. In senso lato, ma anzitutto nel calcio. Il recente sondaggio di Demos, infatti, rileva come oltre metà degli italiani (per la precisione, il 52,2%) esprima apertamente il proprio sostegno - anzi, il proprio "tifo" - per una squadra. Il che significa un aumento di quasi 10 punti percentuali negli ultimi 5 anni. Si tratta di una tendenza generalizzata, che attraversa tutti i settori sociali. È passato molto tempo da quando Rita Pavone chiedeva, polemicamente, al suo ragazzo: "Perché perché la domenica mi lasci sempre sola. Per andare a vendere la partita di pallone?". Oggi le donne hanno cambiato atteggiamento. E 4 su10, tra loro, oggi dicono "tifose". Peraltro, la componente del tifo cresciuta maggiormente, dopo il 2005, è quella "militante". Ne fanno parte coloro che, per misurare la passione per una squadra di calcio, usano il massimo del punteggio: 9 o 10. In questo gruppo, secondo le previsioni, le donne calano sensibilmente.

LE TABELLE

Mentre crescono, soprattutto, i disoccupati. Per i quali, probabilmente, il tifo costituisce un veicolo di riconoscimento sociale. D'altra parte, si tifa anche - forse, soprattutto - per questo. Cioè: per avere un riferimento, un attore attraverso cui recitare una parte da protagonista in pubblico. E, dunque, si tifa per vincere. Si spiega così il sostegno popolare per la Juventus. La squadra che ha vinto più scudetti. La squadra degli immigrati nella Torino degli anni Sessanta. La squadra della "provincia". (I torinesi "veri" tifano Toro). La squadra nazionale. E della Nazionale.

Nonostante le vicissitudini di Calciopoli, nel 2006, che l'hanno penalizzata in diversi modi: attraverso la perdita di scudetti e di giocatori importanti, oltre alla retrocessione in Serie B. Nonostante provenga da un campionato disastroso. E nonostante la ricostruzione proceda faticosamente. Nonostante tutto questo, la Juve resta la squadra, di gran lunga, "più amata dagli italiani": 29%; 3-4 punti in meno rispetto a 5 anni fa, ma, oggi, 12 più di ogni altra squadra.

Parallelamente, è altrettanto interessante osservare il sorpasso dell'Inter ai danni del Milan. Nella graduatoria del tifo, la prima (17%) è in ascesa, la seconda (14%) in calo. Anche qui, contano le vittorie (dell'Inter) e le sconfitte (del Milan). Come per la Roma e il Napoli, che presentano platee di appassionati molto larghe, cresciute dopo i buoni risultati degli ultimi anni. D'altronde, si tifa per passione, per appartenenza. Per partecipare ma, appunto, anche per vincere.

La componente cresciuta di più, come dicevamo, è quella "militante". Il che non deve sorprendere troppo. Il tifo, infatti, riflette una domanda di identità, che altri riferimenti - la politica, il sindacato, la stessa religione - non sempre soddisfano. E, semmai, frustrano. Così ci si "attacca" alla bandiera della squadra di calcio. D'altronde, le occasioni per tifare non mancano. Non c'è bisogno di andare allo stadio. La programmazione televisiva propone un'offerta ampia e abbondante. Soprattutto attraverso le televisioni satellitari, il digitale terrestre e i canali online, che trasmettono tutte le partite, spalmate, ormai, durante l'intera settimana (e a ogni ora del giorno). I tifosi vi assistono perlopiù in gruppo. Si ritrovano a casa di qualcuno, animato dalla stessa "fede". Oppure nei bar, spesso anch'essi militanti. Se oggi non vi sono quasi più Case del popolo o circoli di partito, si sono, però, moltiplicati i club. Bianconeri, rossoneri, nerazzurri, giallorossi, azzurri, viola. E via di seguito.

Peraltro, l'identità tifosa non prevede solo gli "amici". Il 42% dei tifosi dichiara, infatti, un "nemico". Una squadra con cui ce l'ha particolarmente. Sono tanti e tuttavia pesano molto meno rispetto a 5 anni fa (quando erano il 51%). Tra le ragioni del calo, la più significativa ci sembra il declino competitivo della Juventus. La più odiata dalle altre tifoserie, fino a ieri. Oggi anche questo ruolo le è stato rubato dall'Inter. ("La nuova Juve", l'ha definita il presidente del Palermo, Zamparini). Non a caso, visto che è diventata, da qualche anno, la squadra da battere. Tuttavia, l'ampiezza dell'odio è sempre proporzionata a quella dell'amore. E la Juve è ancora la "più amata". La prima in tutte le aree del Paese, ad eccezione del Nord Est, dove è superata (appunto) dall'Inter. Il tifo delle altre squadre, invece, è maggiormente localizzato. I tifosi di Roma e Napoli, ad esempio, si concentrano nel Centro-Sud. Mentre quelli di Fiorentina, Cagliari, Bologna - e, via via, le altre - si addensano intorno alla patria urbana. Ciò racchiude i flussi dell'antipatia - che sfocia, talora, nell'odio - all'interno delle 3 squadre maggiori, per quota di tifosi: Juve, Inter e Milan.

Ma la debolezza della squadra nazional-popolare (dal punto di vista dei risultati) ha ridotto i confini - e l'entità complessiva - del "dissenso". Il quale non ha più basi di massa, come qualche tempo fa, ma si traduce in una rete di tensioni incrociate. Non per questo meno accese. Anzi, al contrario. Più violente di prima. Perché più localiste. E perché si sono caricate di altri significati. A causa dei gruppi estremisti - prevalentemente, ma non solo, di destra - che hanno occupato le curve. Pressoché tutte, ormai. Facendone un palcoscenico dove esibire i propri simboli e i propri slogan, spesso pervasi di intolleranza e violenza. Non solo verbale. Il calcio, però, ha visto crescere la propria influenza soprattutto sulla scena politica. In realtà, è sempre stato importante, ma Silvio Berlusconi ne ha fatto un elemento essenziale della sua proposta e della sua narrazione politica. Lui, il Presidente: del Milan, di Mediaset, del governo, del Paese. Il Presidente. Ha cancellato i confini fra i territori della sua attività. Politica, affari, sport: un unicum.

Il Milan è divenuto un medium popolare per veicolare la sua immagine di "imprenditore vincente". Appannata, non a caso, dalle sconfitte degli ultimi anni. Per questo ha investito tanto, nell'ultima campagna (di calcio-mercato: in vista di quella elettorale). E per questo non può sorprendere che la passione e l'ostilità verso il Milan abbiano una colorazione politica molto chiara e netta. Circa un terzo dei tifosi del Milan - ma oltre il 40%, al netto di chi non risponde - vota per il PdL. Il Partito di Berlusconi. Parallelamente, metà di coloro che antipatizzano per il Milan (due terzi, al netto delle non risposte) sono elettori del Pd. (Comunisti, come gli arbitri ostili.)

Tuttavia, anche il tifo delle altre squadre si è caratterizzato, dal punto di vista politico. Anche se non in modo altrettanto netto ed evidente. La Roma ha un tifo prevalentemente di centro-sinistra e di sinistra (forse per opposizione alla Lazio). Fra i tifosi dell'Inter, invece, appare molto ampio il voto leghista. Nonostante si tratti di una squadra totalmente multietnica. Ma le vittorie e l'ancoraggio a Milano tendono, probabilmente, a farne un riferimento - se non il simbolo - padano. Infine la Juventus. Trasversale. Sovra-rappresentata al centro. Un'identità (e una presenza) frammentaria. Incerta. Debole. Un po' come la politica italiana. Un po' come l'Italia.

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Re:Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio
« Risposta #3 : Venerdì 24 Settembre 2010, 09:58:43 »
un campione di 1018 persone, delle quali il 48% si dichiara non tifosa, significano 530 persone. che significato può avere?
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Bill Kelso

Re:Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio
« Risposta #4 : Venerdì 24 Settembre 2010, 10:22:25 »
Andatevi a leggere i commenti al pezzo di Ilvo Diamanti.
C'è anche il mio (se me lo pubblicano).
Ora si ripeterà la storia come sul puzze di Caracciolo su Limes...  :D


TD

Re:Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio
« Risposta #5 : Venerdì 24 Settembre 2010, 10:25:35 »
La gerarchia storica sarebbe Juve-Inter-Milan-Napoli-rioma-Fiorentina-Lazio, mi sembra, col Torino che ormai da vent'anni dissipa un patrimonio di tifoseria che andava dalle Alpi alle piramidi.
Ora mi leggo il pezzo di Diamanti...

aggiungo che dalla caratterizzazione a sinistra del tifo della roma sò passati 40 anni, in realtà dal Ciarra in poi la tifoseria della roma è di destra quanto quella della Lazio. Poi non parlerei di tifoseria ma di curva, le tifoserie contengono tutto, come fuori dallo stadio.

Bill Kelso

Re:Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio
« Risposta #6 : Venerdì 24 Settembre 2010, 11:11:38 »

Ha ragione TD sulle Curve, ma spesso chi fa più casino allo stadio è colui che ottiene maggior visibilità.

Qualche hanno fa uscì un sondaggio de Il Corriere della Sera sulle intenzioni di voto delle tifoserie di Lazio e Roma in tutto il territorio della Provincia, ebbene emergeva una differenza quasi impercettibile: il centrodestra era leggermente predominante tra i tifosi della Roma, viceversa il centrosinistra vinceva di pochissimo tra i laziali. Magari una settimana dopo, il risultato poteva essere diverso con il centrosinistra (o il centrodestra) vittorioso in entrambe le tifoserie o con i tifosi della Lazio pendenti (nelle intenzioni di voto) maggiormente verso il centrodestra e quelli della Roma verso il centrosinistra.

Nessuna novità, soprattutto nella Provincia di Roma dove il centrodestra e il centrosinistra hanno quasi gli stessi voti.


Offline AlenBoksic

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Re:Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio
« Risposta #7 : Venerdì 24 Settembre 2010, 12:20:32 »
La gerarchia storica sarebbe Juve-Inter-Milan-Napoli-rioma-Fiorentina-Lazio, mi sembra, col Torino

Aggiungerei o napule.
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Boks XV

Re:Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio
« Risposta #8 : Venerdì 24 Settembre 2010, 12:22:59 »
un campione di 1018 persone, delle quali il 48% si dichiara non tifosa, significano 530 persone. che significato può avere?

io non so che significato possa avere. so solo che mio figlio, la settimana scorsa, ha iniziato il liceo.
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in classe sua sono in 31 (trentuno).
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TD

Re:Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio
« Risposta #9 : Venerdì 24 Settembre 2010, 12:23:26 »
ma c'è, o Napule

Offline AlenBoksic

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Re:Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio
« Risposta #10 : Venerdì 24 Settembre 2010, 12:52:38 »
Chiedo venia,
mi son venute meno delle diottrie  8)
Voglio 11 Scaloni

Offline aaronwinter

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Nuova "mappa" del tifo (?)
« Risposta #11 : Venerdì 24 Settembre 2010, 13:13:42 »
http://www.repubblica.it/sport/calcio/2010/09/24/news/diamanti_calcio_ultra-7371964/?ref=HREC2-1

Boh, ho ben più di una perplessità.
A partire, ovviamente, dall'esiguo numero dei nostri tifosi, addiritttura mescolati in un indistinto "altri", accreditato di un 14,8%, mentre l'indagine arriva al dettaglio per Viola, Bologna e Cagliari, con il 2% circa. Dunque, presumo, noi saremmo sotto tale soglia? 

Quellidellà, un clamoroso 7,4% - tutti economisti attratti dalla Soros-saga segg.
Andate a vedere anche le tabelle al link che ho inserito

In fondo, segnalo un "perla", in neretto. Diamanti (che in genere male non è) prova a dare una spiegazione della collocazione partitica prevalente del magnifico bobolo, e ci prende a motivazione - ma nelle tabelle non si trova alcuna evidenza di quanto lui dice su di noi.
Boh.

Boh.

Boh.

Tuttavia, anche il tifo delle altre squadre si è caratterizzato, dal punto di vista politico. Anche se non in modo altrettanto netto ed evidente. La Roma ha un tifo prevalentemente di centro-sinistra e di sinistra (forse per opposizione alla Lazio). Fra i tifosi dell'Inter, invece, appare molto ampio il voto leghista. Nonostante si tratti di una squadra totalmente multietnica. Ma le vittorie e l'ancoraggio a Milano tendono, probabilmente, a farne un riferimento - se non il simbolo - padano. Infine la Juventus. Trasversale. Sovra-rappresentata al centro. Un'identità (e una presenza) frammentaria. Incerta. Debole. Un po' come la politica italiana. Un po' come l'Italia.
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Re:Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio
« Risposta #12 : Venerdì 24 Settembre 2010, 13:26:15 »
un campione di 1018 persone, delle quali il 48% si dichiara non tifosa, significano 530 persone. che significato può avere?

mi viene da scrivere, piu' o meno il significato del commento di Diamanti.

TD

Re:Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio
« Risposta #13 : Venerdì 24 Settembre 2010, 13:52:52 »
a chiudere la discussione, si potrebbe dire: sa una sega Diamanti dei tifosi di calcio...

Offline satanasso

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Re:Nuova "mappa" del tifo (?)
« Risposta #14 : Venerdì 24 Settembre 2010, 14:59:45 »
http://www.repubblica.it/sport/calcio/2010/09/24/news/diamanti_calcio_ultra-7371964/?ref=HREC2-1

IL SONDAGGIO
Italia, il Paese nel pallone
il 52 per cento ha un cuore ultrà
Più di un italiano su due si dice tifoso. E a crescere sono soprattutto i supporter "militanti". L'Indgaine Demos-Repubblica rivela che il calcio è sempre più popolare. E non solo per motivi legati allo sport
di ILVO DIAMANTI


La Roma ha un tifo prevalentemente di centro-sinistra e di sinistra (forse per opposizione alla Lazio).

Grazie Bill e aaronwinter per questo interessante topic che offre l'opportunità, ancora una volta, di smentire i soliti e facili luoghi comuni sulla Lazio e la sua tifoseria.
Sono sinceramente dispiaciuto (e anche un pò incazzato) che un sociologo attento come Diamanti, di cui ho letto cose senza dubbio interessanti, abbia potuto scrivere una simile corbelleria. La frase che riporto è assolutamente infondata. Diamanti avanza l'idea che i tifosi della Rioma scelgano di votare per il centro-sinistra o per la sinistra in opposizione alla Lazio, i cui tifosi (ovviamente...sic!) appartengono allo schieramento politico opposto. In altre parole, la tesi è che il tifo per una squadra di calcio determini l'appartenenza politica, evidenziando un nesso causale tra le dimensioni del tifo (causa) e della schieramento politico (effetto): voto a sinistra perchè sono della Rioma, voto a destra perchè sono della Lazio. Negli studi che affrontano il tema delle variabili (indipendenti) che influiscono sul voto elettorale - e questo Diamanti la sa benissimo - di certo non c'è quella del tifo calcistico, per il semplice motivo che si tratterebbe di una sorta di bestemmia sociologica. Dal momento che Diamanti sembra proprio sostenere questa posizione così poco ortodossa, dovrebbe quantomento addurre delle motivazioni molto ben argomentate per giustificarla, cosa che purtroppo non fa. Inoltre, un secondo errore marchiano - chiamiamola una fallacia macrosociologica - legato al precedente sta nel fatto di identificare i tifosi di una squadra come un blocco unico, che vota in modo omogeneo: siccome i tifosi della Lazio sono di destra, i tifosi della Roma votano a sinistra. Questa affermazione non rende merito nè all'intelligenza di un sociologo del livello di Diamanti, nè tanto meno a quella delle persone, ridotte a parti numeriche di un sistema sociale che le sussume interamente al suo interno, annullandone la diversità qualitativa.
Caro Diamanti, la prossima volta ti chiedo di utilizzare maggiore accortezza e precisione nelle tue analisi. Devi sapere che ci sono molti laziali, tra cui il sottoscritto, che tendono a farsi rodere parecchio il chiccherone di fronte a tesi palesemente false, esagerate, infondate, ipocrite, che sviliscono il tifo laziale e lo consegnano a uno stato di perenne minorità.
Grazie,
satanasso 
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Offline aaronwinter

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Re:Nuova "mappa" del tifo (?)
« Risposta #15 : Venerdì 24 Settembre 2010, 17:45:53 »
...

Se può servire a lenire in parte il tuo disappunto, ampiamente condiviso ma che hai saputo esprimere e motivare con insuperabile proprietà di termini e concetti, hai un applauso nuovo di zecca sul tuo Karma.

Bravo satanasso

Damose da fa (remix di aaronwinter)
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Offline ammiraglio

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Re:Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio
« Risposta #16 : Venerdì 24 Settembre 2010, 17:52:45 »
io non so che significato possa avere. so solo che mio figlio, la settimana scorsa, ha iniziato il liceo.
zona Prati, con studenti quasi tutti di Prati, Trionfale, Balduina.
in classe sua sono in 31 (trentuno).
lui è l'unico laziale.

allucinante, un solo laziale.
un caro saluto a tuo figlio.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

RobCouto

Re:Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio
« Risposta #17 : Venerdì 24 Settembre 2010, 17:57:54 »
io non so che significato possa avere. so solo che mio figlio, la settimana scorsa, ha iniziato il liceo.
zona Prati, con studenti quasi tutti di Prati, Trionfale, Balduina.
in classe sua sono in 31 (trentuno).
lui è l'unico laziale.

Quanti dei compagni di classe di tuo figlio vanno regolarmente allo stadio?

Se fai questo conto, il rapporto di forze precipita verso l'1:1.

Io farei un'altra osservazione: ci sono sempre meno giovanissimi che seguono una squadra di calcio.

In ogni caso, poveri quei 30...  ;D Gli è capitato un osso durissimo da rodere, se buon sangue non mente.

Offline satanasso

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Re:Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio
« Risposta #18 : Venerdì 24 Settembre 2010, 18:06:03 »
Se può servire a lenire in parte il tuo disappunto, ampiamente condiviso ma che hai saputo esprimere e motivare con insuperabile proprietà di termini e concetti, hai un applauso nuovo di zecca sul tuo Karma.
Bravo satanasso

...l'amarezza temo che rimanga...in compenso, il mio karma ringrazia!  ;D :D
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Boks XV

Re:Gli italiani e il calcio, sondaggio (quasi) serio
« Risposta #19 : Sabato 25 Settembre 2010, 12:00:38 »
Quanti dei compagni di classe di tuo figlio vanno regolarmente allo stadio?

Se fai questo conto, il rapporto di forze precipita verso l'1:1.

Io farei un'altra osservazione: ci sono sempre meno giovanissimi che seguono una squadra di calcio.

In ogni caso, poveri quei 30...  ;D Gli è capitato un osso durissimo da rodere, se buon sangue non mente.

si certo i duri e puri e tutto il resto. in effetti sono sicuro che mio figlio sia l'unico in classe sua ad avere un abbonamento in tasca. epperò ciò non toglie che i numeri restano numeri e la percezione è quella di una città che si sta vieppiù insozzando.
si fa sempre più fatica ad avere nuovi tifosi della Lazio. sento sempre più spesso di genitori laziali con figli cani. :(
addirittura nei forum, dove si presuppone partecipino tifosi meno casuali, leggo a volte di figli che "purtroppo so' diventati della roma. sai la madre lo zio la nonna i compagni di scuola...". ma cazzo ma plagialo tuo figlio! portalo allo stadio a tre anni, coprilo di biancocelste, minaccia i parenti! ahò ma che scherzamo?!
se stiamo a 'sti livelli come vuoi combattere....
bisogna tornare forti e competitivi, minimo ai livelli delle merde. altrimenti il rischio è altissimo.
la colpa non è dei sondaggi.