Autore Topic: Lazio, dentro i conti: pesano Europa e acquisti flop  (Letto 197 volte)

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Lazio, dentro i conti: pesano Europa e acquisti flop
« : Sabato 1 Aprile 2023, 08:13:48 »
www.corrieredellosport.it



di Fabrizio Patania

Lotito ha chiuso la semestrale con un negativo di 21,4 milioni: decisivo l’ingresso tra le prime 4. Un mercato contraddittorio può condizionare le strategie


                   ROMA - Lotito ha chiuso la semestrale con un risultato netto negativo di 21,4 milioni di euro. Il 31 dicembre 2021 il rosso era di soli 4,6. È un bilancio sanissimo se messo a confronto (senza citare i nomi) con altri reclamizzatissimi club di Serie A. Serviranno prudenza e attenzione in assenza di aumenti di capitale che l’azionista di riferimento non ha mai lanciato se non per tentare l’uscita dalla Borsa (senza riuscirci) o finanziamenti a titolo personale che gli hanno consentito (nelle estati 2021 e 2022) di ripianare l’indice di liquidità di alcuni milioni per sbloccare il mercato in entrata. I numeri, proiettati sul bilancio preventivato al 30 giugno (quando il rosso potrebbe raddoppiare) e verso la prossima stagione, fanno capire perché sarebbe fondamentale chiudere il campionato tra le prime quattro.


Lazio, la chiave

La qualificazione Champions consentirebbe alla Lazio di centrare il pareggio di bilancio o persino di creare un utile, potendo programmare con relativa tranquillità la prossima campagna acquisti. Cinquanta milioni di ricavi (tanto vale il girone) sistemerebbero i conti: una chiave decisiva dovendo potenziare la squadra affidata a Sarri e gestire casi spinosi, su tutti la scadenza contrattuale di un top player come Milinkovic che rischia di non generare incassi o benefici (neanche un benefattore immaginerebbe un assegno da 40 milioni per un giocatore di 28 anni libero a gennaio 2024 e alla luce del suo pessimo rendimento negli ultimi mesi).


Lazio, i costi

La Lazio, come tutti gli altri club in Italia e in Europa, dovrà uniformarsi al taglio degli stipendi (in rapporto ai ricavi) nel piano triennale imposto dall’Uefa. Qualcosa Lotito ha già realizzato abbassando il monte ingaggi nell’estate in cui rivoluzionava la rosa: i compensi dei calciatori di prima squadra ammontano nel semestre a 34,3 milioni più altri 5,2 di quota variabile legata ai risultati sportivi. Nell’arco dei dodici mesi gli ingaggi da onorare toccheranno i 68 milioni e sono ipotizzabili altri 10 di premi. Sarri e il suo staff di preparatori guadagnano 5,3 milioni lordi ogni semestre. Raddoppiando la cifra, diventano 10,6 per una stagione. La relazione di bilancio svela l’intermediazione di 600 mila euro relativa al rinnovo del tecnico (risalente all’estate scorsa) sino al 30 giugno 2025.


Cessioni Lazio

Mau è uscito ai gironi dell’Europa League e agli ottavi di Conference. Le polemiche e le lamentele in ordine all’organico (insufficiente per misurarsi su tre fronti e basterebbe parlare del vice Ciro...) sono state superate dal rendimento super in campionato. Nessuno ricorda che sono andati via tre pilastri come Leiva, Acerbi e Luiz Felipe e Lotito ha dovuto sostituire due portieri su due (Reina e Strakosha): prima di parlare di rinforzi, bisognava pareggiare le perdite. La Lazio ha condotto un mercato contraddittorio, come svelato dalle cifre pubblicate attraverso la relazione finanziaria.


Acquisti Lazio

Sarri e Lotito hanno raccolto i risultati migliori dai giocatori costati meno. Lo racconta il campo, non è un’opinione. Casale (6,5 milioni) è costato quanto Gila. Provedel (2,3) cinque volte meno di Maximiano (10,2), la sua riserva, un flop totale che andrà ricollocato e sostituito a luglio, sperando di non rimetterci troppi soldi. Lo stesso discorso vale per Marcos Antonio: 7,5 milioni spesi bucando l’erede di Leiva. S’imporrà una riflessione: concedergli un’altra opportunità (cambiandogli ruolo) o cederlo subito? I giocatori rodati e affidabili si sono rivelati tali: 1,1 milioni di commissione per Vecino, parametro zero per Romagnoli. Nei conti mancano i bonus che potrebbero scattare il prossimo anno. L’acquisto di Cancellieri (7,5 milioni) era entrato nell’esercizio precedente perché è stato acquistato il 30 giugno. L’ex Verona e Gila, in quanto giovani, possono essere considerati rimandati: sinora hanno dato poco, la speranza è che rispondano dal prossimo anno.

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