Autore Topic: Lazio, Inzaghi: ''Calendario tosto fino a Natale, obiettivo è restare in alto''  (Letto 452 volte)

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Biancocelesti all'Olimpico contro il Genoa: ''Dopo la sosta le partite sono più difficili del solito, dobbiamo restare concentrati e rimanere sul pezzo"
ROMA - Giocare con tranquillità, ma allo stesso tempo aggressivi. E soprattutto non pensare al derby in programma tra due settimane. Sono questi i diktat di Simone Inzaghi alla vigilia della sfida con il Genoa all'Olimpico, una partita storicamente complicata sia per la tradizione recente com il Grifone, sia perché al rientro dalla sosta per le Nazionali la Lazio fatica sempre un po' troppo (non vince dal 2-0 del 13 settembre 2015 con l'Udinese, doppietta Matri): "Abbiamo lavorato bene, sappiamo sempre che dopo la sosta sono partite più difficili del solito, ho la fortuna di allenare una squadra con diversi nazionali e dobbiamo cercare di fare la prestazione giusta. Oltretutto incontriamo una squadra come il Genoa, organizzata e che gioca un calcio molto intenso. Abbiamo cercato di prepararla nel migliore dei modi e ho ancora un allenamento per valutare bene le condizioni di tutti".



 

INZAGHI: "L'OBIETTIVO ORA È RESTARE IN ALTO" - Senza fare calcoli o guardare troppo in là, perché adesso la prossima sosta sarà a Natale e di fronte si prospettano sei partite molto complicate: "Abbiamo queste sei partite per arrivare a Natale, tutte difficili e toste. Chiaramente dobbiamo affrontarle una alla volta, ci siamo focalizzati molto bene sul Genoa e vogliamo tornare alla vittoria davanti ai tifosi. L'obiettivo è arrivare a dicembre cercando di mantenere una posizione di classifica importante, ma sappiamo che avremo un calendario tosto così come le altre. Dipende da noi. Bisogna avere continuità, finora l'abbiamo avuta perché dopo 12 partite siamo quarti in classifica. Abbiamo fatto un buon lavoro ma dobbiamo restare concentrati e rimanere sul pezzo". Anche perché questa squadra ha ancora molti margini di miglioramento: "Siamo un gruppo giovane, quindi secondo me ne abbiamo ancora tanti. Abbiamo avuto anche molte defezioni di giocatori importanti e sicuramente dobbiamo cercare di essere sempre attenti tutte le partite e portare, come abbiamo fatto questo momento, tutti i ragazzi a far parte del gruppo. Poi c'è chi ne ha giocate 12 e chi 6, ma l'importante è che chi le ha fatte 6 me le abbia interpretate con l'atteggiamento giusto. Ai ragazzi l'ho detto fin dal ritiro, c'era un clima po' ostile e dovevamo essere liberi di mente, giocando divertendoci. Con la testa pesante si fa più fatica ed è normale. I ragazzi si sentono tutti coinvolti, giocano bene ed è da lì che vogliamo continuare".



 

"MILINKOVIC È DIVENTATO UN CENTROCAMPISTA COMPLETO" - È quello che ha chiesto anche a Kishna e Luis Alberto, fino a questo momento con pochi minuti in stagione, ma che con la partenza di Keita per la Coppa d'Africa potrebbero avere maggiore spazio: "Quello è normale, perché come ho detto sono stati chiamati in causa tanti giocatori, loro un pochino meno. Sono due ragazzi che si impegnano, cercano di dare tutto. Normale ci sia competizione tra diversi giocatori, e dentro ci metto anche a Lombardi. Davanti hanno Felipe e Keita, sennò avrebbero trovato più spazio. Devono mettermi in difficoltà quando vengono chiamati in causa". Così come ha fatto Milinkovic che rispetto allo scorso anno ha scalato gerarchie nelle graduatorie di Inzaghi: "Tutte le volte cerco di mettere in campo la squadra migliore, sicuramente Milinkovic è uno di quelli che sta lavorando molto bene. Secondo me si è completato perché è diventato un centrocampista moderno. Lui sta bene nonostante le due partite con la Nazionale. Fino a domani cercherò di valutare, perché bisogna cercare di non sbagliare nulla e mettere in campo gli uomini che stanno meglio fisicamente. Abbiamo qualche acciacco che vedremo oggi: Radu aveva un po' di febbre, Marchetti con un problemino".



 

"DERBY? PENSIAMO SOLO AL PRESENTE" - A prescindere da chi giocherà, Inzaghi chiederà a tutti lo stesso atteggiamento: "Chiederò di essere una squadra intensa, perché il Genoa gioca uomo contro uomo, sulla rabbia agonistica. Abbiamo studiato e dobbiamo fare in modo che la prestazione singola di ogni giocatore sia importante. Non sarà semplice ma vogliamo riuscirci". Fari puntati in particolare su Felipe Anderson, dopo il Napoli risentito per aver giocato da esterno di centrocampo nel 3-5-2: "Può fare tutti i due i ruoli, poi dipenderà dalla partita, dal Genoa. Lui sicuramente che sia nel 3-5-2, 4-3-3 o 3-4-3, dovrà farci la differenza nella metà campo avversaria. Sono contento di lui, si sacrifica della squadra, legge bene la partita e sa che in certi momenti deve darci una mano abbassandosi un po'. E guai a pensare al suo status di giocatore in diffida, facendo magari dei calcoli vista del derby tra due settimane e cercand l'ammonizione già domani per saltare così il Palermo: "Prima della Roma abbiamo queste due partite importantissime e difficili, contro due avversari che in un modo o nell'altro ci daranno filo da torcere, dobbiamo essere concentrati sul presente. E il presente e il Genoa".

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