Autore Topic: il golem giallorosso  (Letto 6362 volte)

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Offline Trilux

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il golem giallorosso
« : Giovedì 23 Settembre 2010, 02:15:02 »
Da almeno un decennio l'incessante martellamento mediatico pro- roma ha creato un Golem, una creatura di fango, imponenente ma fragile come è fragile l'argilla. E' stata creata una realtà virtuale che ha raso a zero le capacità intellettive dei tifosi e dell'ambiente della seconda squadra di Roma (forse terza, ormai, dopo le belle prove dell'Atletico). Approfittando di Calciopoli, oltretutto, i cingolati della "maggica" hanno preso possesso dei territori mediatici, sostituendo in pratica la Juventus. Grondano di giallorosso giornali, radio, qualsiasi contenitore televisivo, fumetti, talk-show, pubblicità, films, sceneggiati. L'asr, pur avendo vinto molto meno della Pro Vercelli, si siede al tavolo delle grandi. I media la trattano a livello di Milaninterjuve, pur avendo raccolto, l'asr, randellate umilianti in giro per l'Europa e dimostrando, sul campo, una mentalità provinciale e non all'altezza delle grandi squadre. Però nel loro mondo di fantasmi, il Golem si muove leggero come una libellula, balla sulle punte ed è bello come un Adone. Non è così nella realtà, ma poco importa: nella società dell'immagine e volgarotta, l'asr ci sguazza bene con la sua grancassa mediatica ed i suoi rappresentanti dalla faccia furbetta e dall'accento greve, ma simpatico. Totti è l'emblema del mondo asr: mai risolutivo nelle partite importanti, diventa per incantesimo uno dei giocatori più forti del mondo e strappa fior di contratti pubblicitarie calcistici, tracimando anche nel campo politico e dei diritti civili, proprio lui che da del negro a Balotelli. Insomma, i romanisti sono irrimediabilmente malti di grandeur: L'impero, a maggica, 753 ac. Pretendono una squadra forte perchè i media dicono loro che l'asr è forte. Partono ogni anno straconvinti di vincere tutto. Interiormente convinti, fin oa diventare ciechi di rabbia e di livore: agli avversari negano rigori? l'arbitro non conta. Ne negano uno a loro? partono iterpellanze parlamentari e condanne agli arbitri da sindaci, senatori, attori, cantanti e scrittori. Bisogna alimentare il golem, prima che esso si pieghi sulle ginocchia e si decomponga. Ma così si costruisce una cultura sportiva allucinata ed allucinatoria. Quello che ho visto stasera non può essere giustificato da una crisi tecnica o, semplicemente, relegata al mondo dello sport.  Giocatori, allenatori, dirigenti, tifosi piangenti, crisi isteriche, tic ed iperboli. Qui c'è qualcosa di profondo. Hanno costruito un mostro. Che li sta divorando.   

Offline Rupert

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Re:il golem giallorosso
« Risposta #1 : Giovedì 23 Settembre 2010, 08:19:33 »
Disamina perfetta.
Una disamina che chi non ha il prosciutto sugli occhi ha capito da almeno un decennio.
"...e gente giusta che rifiuti di esser preda
di facili entusiasmi e ideologie alla moda!"

LOTITO VATTENE!

Errare è umano, perseverare è da Lotito!

zorba

Re:il golem giallorosso
« Risposta #2 : Giovedì 23 Settembre 2010, 09:16:13 »

....un Golem, una creatura di fango, imponenente ma fragile come è fragile l'argilla......


Ma anche altro tipo di materiale organico con caratteristiche simili ma diverse proprietà.... odorose!!!!  ;D ;D ;D


Offline Sol Invictus

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Re:il golem giallorosso
« Risposta #3 : Giovedì 23 Settembre 2010, 10:32:53 »
Applausi per Pino.

Offline FirUds

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Re:il golem giallorosso
« Risposta #4 : Giovedì 23 Settembre 2010, 11:07:42 »
Quello che ho visto stasera non può essere giustificato da una crisi tecnica o, semplicemente, relegata al mondo dello sport.  Giocatori, allenatori, dirigenti, tifosi piangenti, crisi isteriche, tic ed iperboli. Qui c'è qualcosa di profondo. Hanno costruito un mostro. Che li sta divorando.

Perfetto. Certo che se io fossi un Golem, ci penserei due volte prima di divorarmi cotanta monnezza.
Soy un perdedor, I'm a loser baby
so why don't you kill me ?

Offline Fulcanelli

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Re:il golem giallorosso
« Risposta #5 : Giovedì 23 Settembre 2010, 11:40:51 »
Rozzella su Il corriere della AS: "E' una vergogna, questa squadra va tutelata!"
Ma che caz vuol dire? Il Trigoria va tutelato? Perché solo il Trigoria? Tutte le squadre vanno tutelate. Si sono abituati male. Come si dice da questa parti, ormai pensano che a loro "je tocca". Ripeto quanto detto altrove: purtroppo per loro non ci sono più i Trefoloni di una volta, quelli che sistematicamente imbertavano i derby. Mo' gli tocca subire le stesse incapacità arbitrali che subiscono tutti...
Vallo a spiegare a Rozzella-Ranieri-Pradè-Montali-Marione........

zorba

Re:il golem giallorosso
« Risposta #6 : Venerdì 24 Settembre 2010, 08:18:28 »
(Il Fatto Quotidiano 24.09.2010)

VELENI DI SERIE A

ROULETTE RUSSO

Mentre si grida al rinnovamento, Brescia-Roma riporta alla luce gli antichi vizi arbitrali

(di Oliviero Beha)

Non c’è niente da fare. Uno può dire e scrivere tutto quello che sa sulla “malasanità” ma quando la faccenda ti tocca da vicino, personalmente o per un parente, un affine, un amico, diventa tutt’altra cosa. Che c’entra la “malasanità” con il calcio e con gli arbitri? C’entra, c’entra. A partire dal “tifo” che sarebbe originariamente una malattia, e che ti fa toccare con mano calcisticamente (ma non solo, ormai la politica si è calcistizzata pienamente) le situazioni soltanto o soprattutto quando riguardano la tua squadra del cuore. Della coratella, del fegato, della milza?

L’arbitro nudo e le favole di Andersen

TRE GIORNI fa qui si titolava “L’arbitro è nudo” parafrasando il “re è nudo” di Andersen perché tutti si lamentavano degli arbitri alla terza giornata come e peggio che ai tempi di Moggi. Zamparini aveva addirittura impostato un geniale sintagma (Zamparini in mezzo ai sintagmi ci sguazza) dopo la sconfitta del suo Palermo con l’Inter: per sostenere che l’arbitro aveva favorito un’Inter pur apparsa già una squadra di livello superiore, aveva coniato un fantastico “l’Inter è la Juventus di oggi” o qualcosa del genere. L’allusione agli arbitraggi che favoriscono i club maggiori nelle varie stagioni era evidentissima.

Oggi consequenzialmente andrebbe titolato in rapida successione “o’cane mozzica o’ stracciato”, proverbio napoletano che racconta come si infierisce sui disgraziati: perché nei bassi o altrove il cane va a mozzicare i poveracci. Forse perché ci sono meno cani affamati e smaniosi nei Quartieri Alti e quindi meno “signori” da azzannare? Temo di sì. Usciamo dalla metafora: nella quarta di campionato, ier l’altro, ne sono successe di tutti i colori. Direttori di gara per lo più impresentabili, che sono sembrati alcune volte sbagliare addirittura di più dei giocatori di cui devono giudicare in una frazione di secondo. Il “fischietto” Russo ha giustiziato la Roma favorendo il Brescia, ed è stata la partita più clamorosa. Ma i casi si sprecano, e si spreca tutto l’indotto mediatico che, invece di capire o spiegare, processa e “vende” un prodotto avvelenato. Avvelenato socialmente e culturalmente, prima che calcisticamente. Avvelenato perché (come viene esemplificato in questa stessa pagina) l’unico vero scopo di tutto sembra essere lo smercio o lo spaccio della polemica, ovviamente meglio se abbinata a figure di spicco del teatrone pallonaro. E Ranieri per esempio è una di queste. E Ranieri come la Roma è in difficoltà. Ha fatto parte dei Quartieri Alti Rotondocratici fino a quattro mesi fa, e di colpo adesso questo avvio di stagione lo ha precipitato nei bassi (di classifica) dove i cani mozzicano considerandoli stracciati. Questa lettura delle cose va ovviamente oltre la Roma e la specifica giornata di campionato. Vuole ricordare alcune cose: c’era Moggi, più o meno andava bene a tutti perché di volta in volta si alleavano con lui, la Juventus vinceva perché era la più forte e trovava assai spesso arbitri “simpatizzanti”. Erano quadrupedi che non mozzicavano certo i Signori del campionato. Era giusto così? Sul piano etico ovviamente no, sul piano della giustizia sportiva è stato combinato il pasticcio “ava come lava” che sappiamo usando Moggi come discarica e come alibi, sul piano della giustizia ordinaria la faccenda è in ballo. Il punto è che dopo Calciopoli,“arrestato Toto Riina”ovvero il suo equivalente del pallone, ci si aspettava una “nuova stagione”. Nel mio libro Indagine sul calcio ho raccontato come Corioni, ma sì, lo stesso Corioni presidente del Brescia che con la Roma ha goduto e che ha precisato poi “se Russo avesse arbitrato in questo modo ma al contrario, cioè pro-Roma, in pagella avrebbe avuto 7” – da sempre dicesse che con la Juve si partiva già con l’handicap. Eh già, Corioni mio, ma oggi come la mettiamo? E come la mettiamo se nel dopo-Moggi, nell’impero degli Abeti, Moratti, Galliani (Collina console),gli errori arbitrali sono addirittura aumentati e sempre contro gli stracciati da mozzicare? E come la mettiamo se adesso, nel calcio suburrato dei Nicchi e dei Braschi ma avendo in cabina di regia sempre gli stessi summenzionati, gli errori continuano mostruosamente fino a togliere il fiato ai tifosi? Significa assolvere Moggi, ricordare quello che tutti hanno sotto gli occhi da sempre, e cioè che gli straordinari interessi che gonfiano e sgonfiano il pallone usano degli arbitri come variabili di potere da sempre, ma sempre di più e sempre più ridicolmente.

L’eterno problema della qualità
SIGNIFICA assolvere qualcuno chiedere che ci si ponga seriamente il problema di una qualità e un’autonomia arbitrali che nel contesto federale e di Lega (calcio, in quella Nord non so?) sono ridotte al lumicino. Un arbitro bravo e basta oggi non serve, non si dà quindi in natura. Crescono per far carriera come in qualunque altro lavoro, e si appoggiano ai più forti di turnoa costo di sbagliare in odor di totale “sudditanza”. Prima era Moggi Totò Riina, poi si sono succeduti Provenzano (a chi l’abbinate?) e Messina Denaro (qui è facile anche senza aiutino). Il tutto benedetto da quella cerchia ristretta di arbitri di A ancora meglio pilotabili dall’alto (si fa per dire). Sono gli “eletti”, e con quelli le squadre devono fare i conti. Se si pensa che il capataz arbitrale Nicchi, sufficientemente chiacchierato da arbitro (basta Google), ossia colui il quale designa con il burbero Braschi (uno che ha mollato il fischietto dicendo peste e corna “giustamente” del sistema) i direttori di gara, aveva esternato alla vigilia dell’ultima sconcertante (ahi, che participio presente per un commentatore imperfetto?) giornata: “Se scontentiamo tutti vuol dire che siamo bravi”, il quadro è completo. E allora? Pulizia generale, più competenza e meritocrazia, separazione dei poteri. Non sembra, ma anche in mutande trattasi del potere giudiziario.

Offline MagoMerlino

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Re:il golem giallorosso
« Risposta #7 : Venerdì 24 Settembre 2010, 11:24:01 »
Il problema è che il mostro funziona con impressionanente immediatezza, ha una reattività agli eventi meritevole di miglior causa.
Tentacoli si annidano ormai ovunque, anche nelle redazioni non sportive, come ad esempio in quelle di "costume" dove all'accorrenza non si disdegna di  celebrare qualche comparsata trigoriotica in un qualche avvenimento mondano.
Ci sono giornalisti, inutile rifarne ora l'elenco, sono noti, esperti nel rigirare ogni cosa, ogni avvenimento, riportano tutto nell'ottica delle "parti lese", in questo esercizio specifico spostano sempre l'asticella del limite oltre quello precedente, azzardando oltre l'inimmaginabile. Senza vergogna, senza che nessuno obietti qualcosa e denunci questa aberrazione.
Trovano ogni scusa per attaccare ipotetici nemici, che di volta in volta, sono rappresentati da coloro che non gli concedono i favori precedentemente assicurati. Quando hanno ottenuto tutela e favori,  non accettano sospensioni anche solo momentaneee, inquadrano l'obiettivo lo avvolgono nei loro tentacoli e questo  o viene rieducato e riallineato, o viene stritolato.
Ogni scusa è buona per attaccare un obiettivo sgradito, magari solo per un sorrisino di scherno o una battuta che ritengono oltraggiosa.
L'ultimo esempio è oggi sul Corsport vittima Ilaria D'Amico che viene fatta passare per una "ignorante" di musica classica, brava solo quando le citazioni sono già pianificate, ma quando queste sono estemporanee dimostra la sua limitata conoscenza.
Ma il bello è come si è arrivati ad accusare la D'Amico; nei fatti il trigoriota montali durante le deliranti interviste trigoriotiche post Brescia, nei riguardi delle voci su Lippi, avrebbe citato l'aria lirica "La calunnia è un venticello" ascrivendola a Verdi invece che al reale compositore Gioacchino Rossini. La D'Amico viene quindi accusata di non aver corretto la citazione , ma di aver proseguito il discorso, commentando con "giusto" la citazione del montali.
Appare evidente, che il "giusto" della D'Amico, era riferito al concetto espresso dal trigoriota e non alla specifica citazione, come assume risvolto comico il fatto che quella che doveva essere una dotta citazione utile per  infarcire il delirante discorso di montali, è stata sbagliata grossolanamente dal dirigente trigoriota (ergo la capra ignorante in questione è montali, nessun altro), evidentemente però, il corsport non è nelle condizioni di mettere in discussione nulla di quando dicono i dirigenti trigorioti, ed a un più dignitoso silenzio su un episodio del genere, non  si sono lasciati sfuggire l'occasione per una stoccata alla D'Amico, che si sa, anche se molto ben celate, ha simpatie Laziali.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline Trilux

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Re:il golem giallorosso
« Risposta #8 : Venerdì 24 Settembre 2010, 12:22:26 »
Caro Mago Merlino, hai centrato il punto: la "romanistizzazione" di tutti i contenitori mediatici permette loro di far passare sempre e comunque il loro messaggio, che è quello comunque di una forte anti-sportività e di discredito sul "nemico". A me preoccupa, soprattutto da un punta di vista culturale, la totale mancanza di contrapposizione al golem giallorosso, come se tutti fossero vittime dello stesso incantesimo che fa in modo, ripeto, che l'asr sieda, a tutti i livelli, al tavolo dei grandi, pur non avendone i requisiti, nè in termini di quantità di tifosi nè tantomeno come vittorie sportive (addiruttura zero in ambito europeo) nè in termini di forza economica. Quando si tratta di contrapporsi ai piagnistei ed all'arroganza giallorossa tutti si dissolvono misteriosamente nel nulla, lasciando che il golem alimenti sempre più se stesso. Ieri pomeriggio un noto conduttore di una (doppia) radio apriva la propria trasmissione con l'enfatica frase: "Roma (non la roma, ma Roma città, ndr) non merita questo trattamento da parte degli arbitri" e poi ha dato notizia di interpellanze parlamentari. Ma siamo abituati a questa modalità, a questa grammatica del romanista che, tra l'altro, può far leva su una totale ed acritica compattezza di "visione delle cose": dall'umile facchino al primario dell'ospedale, dal macellaio sotto casa al Senatore della Repubblica, dal giornalista anche non sportivo all'attore  ragionano negli stessi termini: complotto, a roma è forte e va difesa, totti è ncampione, etc etc. Oltretutto, il tifo per la "maggica" va esternato in ogni contenitore, come se fosse la cosa più importante del mondo: l'asr la trovi ovunque: pubblicità, sceneggiati, film, la trovi su "Topolino" come su "La Repubblica". Un martellamento incessante che negli anni, a livello mediatico, ha comportato che l'asr fosse PERCEPITA come grande squadra, rispettabile e da rispettare, pena la gogna mediatica. Fanno leva sul nome che, in se stesso, è un marchio esportabile in tutto il mondo, ma non è sufficiente a giustificare l’eccessivo interesse intorno a questi 11 pedatori con la maglia rossa. E’ probabile che, come scriveva Mago Merlino, questa macchina da guerra, ramificata e compatta, pronta a scendere in campo con cingolati e baionette fosse già pronta ai tempi di “calciopoli” e che abbia preso il posto della ormai derelitta Juventus per poi fortificarsi e divenire inesorabilmente invincibile. Le ramificazioni, però, vanno oltre, così a naso, dal mondo sportivo nel senso stretto: non si spegherebbe altrimenti il fatto che l’asr sia uscita da sempre indenne da scandali e scaldaletti pur essendone sempre coinvolta, dai passaporti falsi, alle fidejussioni fasulle, dalla stessa “calciopoli” nelle quali, mentre si vivisezionano intercettazioni sillaba per sillaba di tutte le squadre, quelle che riguardano l’asr, anche se hanno contenuti compromettenti,  vengono minimizzate o addirittura nascoste. La Lazio fu massacrata ai tempi della decadenza dell’impero cragnottiano per i suoi debiti, mentre con la  roma l’atteggiamento dei media sul pesante debito è a dir poco indulgente. Gli stessi Berlusconi (Silvio e figlio) non perdono occasione per ribadire che mai acquisterebbero  Totti o De Rossi perché simboli di una città (!), dimenticando il ricatto che costrinse Cragnotti a cedere al Milan il capitano della Lazio Alessandro Nesta.  In questi giorni sarebbe stato sufficiente che qualcuno facesse rivedere le tre partite precedenti dell’asr, soprattutto la penultima con il Bologna, per dimostrare, facendo vedere i due rigori non assegnati ai felsinei ed il mani di Mexes,  quanto fossero fuori luogo ed esagerate le isterie dei giallorossi tutti, dal presidente all’ultimo tifoso. Invece, nessun giornale ha scritto una riga,  anzi si chiede scusa all’asr, preparandole il terreno mediatico a prossimi favori arbitrali che, ovviamente, passeranno come eterno risarcimento ai vessati romanisti. Insomma, il problema asr è profondo ed andrebbe analizzato meglio, magari con l’aiuto di psicologici e sociologi. L’unica cosa che mi conforta è che l’asr, pur con tutto un sistema mediatico e politico che la sorregge e la trascina, non ha vinto niente a livello sportivo. E forse è questa la risposta ai tanti dubbi.

Offline WombyZoof

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Re:il golem giallorosso
« Risposta #9 : Venerdì 24 Settembre 2010, 14:05:19 »
trilux, in realtà già uno scudetto, con questi metodi e queste pressioni l'hanno vinto.
la macchina da guerra si mise in moto rabbiosamente nel maggio del 2000. da lì in poi si è sempre ingrossata.

ci vorrebbe un blog, bello fatto bene, nel quale richiedere contributi e testimonianze delle altre tifoserie di squadre vessate da questi mascalzoni, dove raccogliere tutta la fenomenologia del grande imbroglio giallorosso, ad imperitura memoria delle loro malefatte, con l'elenco delle cariche pubbliche che sorreggono questa immondizia.  ovviamente a mò di dossier, e con linguaggio antiquerela.

in particolare, un magistrato molto potente che si è sempre trovato a gestire i loro scheletri, di cui per altre vie conoscevo lo sfegatato tifo giallorosso, che ha sempre trovato il modo di archiviare o prescrivere tutto quanto li riguardava.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

jumpingjackflash

Re:il golem giallorosso
« Risposta #10 : Venerdì 24 Settembre 2010, 14:46:43 »
la propaganda giallorosica ed il soccorso giallorosso anno già fatto più danni della grandine. E' estremamente diseducativo oltre che disdicevole l'esempio che questi empi danno alla nazione. Come si può tollerare che delle persone di potere possano essere prima romaniste e solo dopo deputati, bancari, politici, tutori dell'ordine, giornalisti etc.?
La merda è un laboratori di studio per il controllo del pensiero.

RobCouto

Re:il golem giallorosso
« Risposta #11 : Venerdì 24 Settembre 2010, 16:42:39 »
Giovedì mattina MP ha mandato la replica di Brescia-Banda della Magliana, che ho visto integralmente.

Il pianto isterico comincia al minuto 3'30", con Perrotta che si tuffa in area e comincia la litania dei rigori richiesti. Al 10' i figli di Satana hanno già accumulato due gialli: brutti falli di Cassetti e Mesc. Al 13' gol del Brescia: non riesce a crederci il telecronista, così di parte che al confronto un Carlo Zompa è neutrale come Martellini.

Finisce il primo tempo, con Borriello che si è tuffato quattro volte, ma l'arbitro non ha mai abboccato. In compenso ha graziato due volte il ridicolo Rosi da altrettanti gialli. 

Nella ripresa, ci si aspetta l'assalto brommico. Ma la partita fila via tranquilla. Mesc commette fallo, anzi no, e comunque sarebbe fuori area. Ma non è rosso diretto, bensì secondo giallo. A questo punto parte la crisi isterica di Wandissima e scatta il Complotto, ma ci si dimentica che al 65' i bovi stanno ancora perdendo, e legittimamente, per 1-0. Partita rubata? Ma quando mai... Diciamo che il rigore chiude le possibilità di rimonta trigorioidi, ma di certo la partita non è stata indirizzata dall'arbitro: i cani la stavano già perdendo da soli.
Molto prima della fine della partita, Adriano è con l'ossigeno e Sisinho sta con le mani sui fianchi: curiosa la spiegazione del telecronista circa la perfomance dell'Imperatore del Fiasco: è grasso, quindi è giusto che riesca a giocare per mezz'ora soltanto. Fantastico. Ma il giorno dopo si parlerà di "grande tenuta atletica".

Alla fine viene graziato anche il povero Bertagnoli, per un intervento nettamente da rosso: dice il telecronista che non si trattava di chiara occasione da gol: mah, dopo Julio Sergio c'erano trenta metri di campo vuoto, e partire dalla fascia non mi sembra un grosso svantaggio: ma quello che conta veramente è che trattavasi di gioco violento, senza tante altre discussioni.

Si gioca fino al 53' (avete letto bene), ma l'auspicato pari non arriva.

Non credete a quello che dicono, ormai questa gente ha perso del tutto il senso della realtà.

Bill Kelso

Re:il golem giallorosso
« Risposta #12 : Venerdì 24 Settembre 2010, 17:04:05 »
Giovedì mattina MP ha mandato la replica di Brescia-Banda della Magliana...


 :lol:  :lol:  :lol:  :lol:

jumpingjackflash

Re:il golem giallorosso
« Risposta #13 : Venerdì 24 Settembre 2010, 17:22:39 »
intanto le olezzanti forze nemiche attaccano Giuseppe Cruciani. Pare che il giornalista si è reso reo di aver detto a Pradè che stava esagerando e che il suo isterismo avrebbe potuto istigare il magnifico bobolo.
Ovviamente si è scatenata la guerra contro il nuovo nemico  che pensate è addirittura Laziale ::)



Offline Whistle

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Re:il golem giallorosso
« Risposta #14 : Venerdì 24 Settembre 2010, 17:31:39 »
intanto le olezzanti forze nemiche attaccano Giuseppe Cruciani. Pare che il giornalista si è reso reo di aver detto a Pradè che stava esagerando e che il suo isterismo avrebbe potuto istigare il magnifico bobolo.
Ovviamente si è scatenata la guerra contro il nuovo nemico  che pensate è addirittura Laziale ::)

Cruciani é simpatico come un calcio sugli zebedei, ma avevo sospettato che fosse laziale dopo una battutina sul Boro che fece tempo fa...
Anche se mi sta un po' sulca gli mando tutta la mia solidarietá da Laziale!
Se giá non ne fosse a conoscenza, ora s'accorgerá di cosa é capace la propaganda di regime giallozozza...

Offline Trilux

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Re:il golem giallorosso
« Risposta #15 : Venerdì 24 Settembre 2010, 17:57:37 »
Come volevasi dimostrare. Et voilà il messaggio di Alenano, il sindaco da a maggica: "Infine, interpellato sulla possibilità che la nuova proprietà della società di calcio possa chiedere un nuovo stadio, Alemanno risponde: se questo nuovo proprietario aiuterà la Roma, noi aiuteremo lui". Ma come? Lotito era uno speculatore, ed ora, politicante dei miei stivali,  offri su un piatto d'argento al nuovo eventuale proprietario la possibilità del nuovo stadio? VENGHINO SIORI VENGHINO!

Offline Whistle

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Re:il golem giallorosso
« Risposta #16 : Venerdì 24 Settembre 2010, 18:35:38 »
Cruciani lo stanno giá massacrando su Facebook!

Ecco cosa gli scrive il "simpatico" e "moderato" Bruno Ripepi (conducente radiofonico gliallorotto):

HO DOVUTO CLICCARE " MI PIACE" PER POTERLE PARLARE.FACCIO IL GIORNALISTA E HO QUASI 20 ANNI DI RADIO MA UN MISERABIEL COME LEI NN L'HO MAI INCONTRATO.
INVECE DI CALMARE GLI ANIMI E COMPRNDERE LOSTATO D'ANMO DEI DIRIGENTI DELLA ROMA,LEI HA SCIORINATO UNA SERIE DI INFAMITA' SOLO PER METTERSI IN MOSTRA ..LEI VUOL FARE LO S...GARBI DEI POVERI,MA NN HA LE CAPACITA' CULTURALI. ANCHE IL SUO IMPROBABILE LOOK LA DICE LUNGA SULLA SUA PERSONA.
DIA RETTA A ME,SI VADA A NASCONDERE..LEI POVERO LAZIALE CHE HA FATTO UNA FIGURA DI VERA MERDA DAVANTI ALL'ITALIA INTERA.
PRONTO A DARLE SODDISFAZIONE DI QUANTO HO AFFERMATO.MA DUBITO CHE LEI ACCETTERA' UN CONFRONTO PUBBLICO.I VILI RIFUGGONO E FUGGONO DAVANTI AD UN CONFRONTO LEALE.
CON TANTA PENA..CATTIVA GIORNATA ALEI UN VERO POVERACCIO.
P.S. SE CERCA NOTORIETA' NON LO FACCIA CON IL CALCIO....DI COGLIONI IN GIRO CE NE SONO GIA' TROPPI....

RobCouto

Re:il golem giallorosso
« Risposta #17 : Venerdì 24 Settembre 2010, 18:40:35 »
E' gente pericolosa, più della camorra.

Offline satanasso

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Re:il golem giallorosso
« Risposta #18 : Venerdì 24 Settembre 2010, 18:44:34 »
querela facile facile, che genio!

PRONTO A DARLE SODDISFAZIONE DI QUANTO HO AFFERMATO.

monetaria senza dubbio

MA DUBITO CHE LEI ACCETTERA' UN CONFRONTO PUBBLICO.I VILI RIFUGGONO E FUGGONO DAVANTI AD UN CONFRONTO LEALE.

vero, ma non di certo di fronte a un cospicuo assegnuccio

CON TANTA PENA..CATTIVA GIORNATA A LEI UN VERO POVERACCIO.

ho come l'impressione che tra qualche tempo le parti saranno invertite
Sciarpe rotte eppur bisogna andar

Offline Trilux

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Re:il golem giallorosso
« Risposta #19 : Venerdì 24 Settembre 2010, 19:00:48 »
E' gente pericolosa, più della camorra.
Inascoltati, aspettiamoci di tutto. l'asr va sciolta, così come fu creata: per decreto.