Autore Topic: Signori: Lazio, ti salvi (il Tempo)  (Letto 1101 volte)

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Offline Daniela

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Signori: Lazio, ti salvi (il Tempo)
« : Mercoledì 7 Aprile 2010, 14:02:25 »


L'ex attaccante della Lazio studia da tecnico e parla della sfida al suo Bologna. "Un pareggio accontenterebbe entrambe le squadre. Zarate in crisi? Il prossimo anno per lui sarà decisivo".

Beppe Signori è stato una bandiera della Lazio: sei stagioni in biancoceleste, con 127 gol. Nel Bologna ha giocato per sei anni: 84 reti.

Il momento della Lazio?
«Ha ritrovato risultati ed entusiasmo e questo deve darle la spinta per il finale. Molto dipenderà dall'Atalanta, credo però che con 40 punti ci si salvi».


Da cosa è dipeso il calo recente del Bologna?
«Soprattutto dal calendario difficile. Ora é una squadra ferita che vorrà ricominciare a fare punti, ma con la Lazio non sarà per loro la partita della vita».

Che gara sarà?
«Bloccata, se dovesse venir fuori un pareggio andrebbe bene ad entrambe. Floccari e Adailton sono gli uomini più in condizione delle due squadre».

Il derby imminente condizionerà la Lazio?
«Non credo, i biancocelesti penseranno alla parte lesa da lunedì prossimo. Il discorso dei tanti diffidati sarà fondamentale. Ho vissuto derby vinti da sfavorito e viceversa, contano molto i fattori dell'ultima ora».

Cosa pensa della difficile stagione di Zarate?
«Anche Platini all'inizio in Italia ha avuto difficoltà. Zarate è ancora giovane, tutti si aspettano da lui la giocata vincente. Ha grandi qualità, può crescere molto, una flessione alla sua età è normale, l'anno prossimo per lui sarà decisivo».

Come andrà ricostruita la Lazio?
«Ogni squadra deve essere plasmata secondo le idee dell'allenatore. Reja è un tecnico da confermare, a Napoli ha dimostrato di poter reggere grandi pressioni».

Floccari va riscattato?
«I soldi per il suo acquisto sarebbero ben spesi».

Pensa alla Lazio per il suo futuro?
«Certo, per un allenatore il sogno è quello di gestire una squadra importante e la Lazio lo è; prenderò il patentino a giugno. Si è parlato molto degli allenatori giovani in quest'ultimo periodo soprattutto per le imprese di Guardiola con il Barcellona. In Italia, però, ancora non c'è la cultura giusta. Le società devono dare maggiore fiducia ai giovani che hanno idee innovative, magari con dei progetti a lungo termine».

Serve alla Lazio un Peruzzi come dirigente?
«Sarebbe l'ideale, ha maturato la giusta esperienza per poter ricoprire un ruolo del genere».

Un suo ricordo di Lazio e Bologna?
«In Bologna-Lazio 2-3 del 2000, quando i biancocelesti vinsero lo scudetto, segnai alla Lazio la doppietta. Inoltre, il mio ultimo gol in A col Bologna lo realizzai proprio alla Lazio».
Cristiano Cesarini

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