Lazio-AZ Alkmaar commenti

[MCM]

Loro sono squadra seria, ordinata e allenata bene.
Terzi in Olanda, non in Guinea Bissau.

Noi facciamo pietà. Una pena assoluta.

Un allenatore bollito, il Bielsa di figline Valdarno, una società che non gliene frega un cazzo (pure la cremonese ha più alternative d’attacco) e dei giocatori che hanno rotto i coglioni.
Sembra che giochino alle Poste.

[violator]

partita affrontata con la solita sufficienza degli eventi europei che contraddistinguono questa squadra , gli olandesi dietro sarebbero bucabilissini. Meglio uscire adesso che dopo se questo è l'impegno. Altra figuraccia, ammucchia Gasperì.

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[Fabio70rm]

Sarebbe facile commentare a sangue caldo, dopo l'ennesima figuraccia in campo europeo, un impegno abbordabilissimo affrontato con totale assenza di voglia di vincere, imprecisione, e risveglio quando ormai la frittata è fatta.

Dico solo questo: qualcuno panchini Milinkovic!!

[MCM]

Ma per perdere 2-1 non bastavano le riserve?
Il genio toscano doveva per forza giocare coi titolari?

[Arch]

Però io quando dicevo da quattro anni che Milinkovic è un giocatore inutile e spesso dannoso venivo spernacchiato. Quanti gol abbiamo subito per quel coglionazzo! Fuori dalle palle.

[Batiza]

Una figura di merda. Un estate a prenderli per il culo, a dire che è una coppetta e noi rischiamo di non superare neanche gli ottavi. Squadra svogliata, scarica, SMS ha decisamente rotto il cazzo. Ringraziamo la società per aver provveduto a mantenere gli equilibri di spogliatoio e non aver preso una seconda punta. Speriamo Sarri accetti un’offerta questa estate perché de sto gioco fatto de passaggetti e ripartenze da dietro non se ne può più, basta un gruppetto di ragazzotti che corrono e pressano e te la incartano. Quanto me rode.

[Davide]

Cioè,20 minuti in cui li domini e segni,poi,come sempre,pensi di essere fico,casto e puro e arriva l' inculata, perché non sei il real,se smetti di giocare ti fanno il culo,se non tiri in porta perdi,se le occasioni che crei le finalizzi con tiri da rincoglionito,non porti a casa la vittoria...a noi servirebbe Ibra ma non in campo,in panchina che li prenda a calci in culo appena cala la concentrazione

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[Goemon]

E che c'è da commentare? Sempre così va in Europa.
Ste gare le vedo in modalità zen.

FORZA LAZIO !!!

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[Matita]

Domani.

Non partecipo a sfogatoi insultando calciatori a scelta.

Buonanotte.

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[MagoMerlino]

Con alcuni di questi commenti è inutile tentare di commentare la prestazione tra gli errori di Milinkovic Savic, quelli sottoporta di Felipe Anderson, dalla inconsistenza di Cataldi che non recupera un pallone a quella del portiere, tre tiri un palo due gol.
Qualcuno se lo merita Tare.

[ThomasDoll]

Basta.
Chiediamoci perché in Europa ogni volta è uno strazio. Su nove partite abbiamo giocato bene un'ora col Feyenoord.
Se vogliamo arrivare a trovare la CL e a darci una continuità a quel livello dobbiamo anche pensare a come ci presentiamo in Europa. Ogni volta occasioni perse, forzature, rimpianti, espulsioni, 100% di gol subiti come stasera. Due tiri, due gol. Un fatalismo sospetto, come se si aspettasse un'inevitabile eliminazione, sempre.
Che ci sbattiamo a fare per entrare in Europa se le coppe ce le giochiamo così?
Ora leggo che tutto sarebbe aperto, che il ritorno qua e là
Il ritorno ad Alkmaar sarà uguale. Magari sbaglieremo tanti gol, e alla prima palla sporca ne beccheremo uno.
Questa squadra deve dire a sé stessa che cazzo vuole fare da grande.
Testa al campionato, che è meglio.

[MCM]

Testa al campionato per fare cosa?
Lo hai scritto tu stesso.

[chemist]

Deprimente. A cosa serve fare la partita della vita a Napoli se poi in Europa giochi cosi? Questo impegno doveva essere il piu' importante perche' comunque puoi vincere un trofeo.
Che palle.

[superaquila]

Comunque questo AZ ha un paio di giocatori che ci potrebbero far comodo.

[Dissent]

Cominciamo il commento della partita dalle dichiarazioni (oserei dire allucinanti) di Tare:

Il tridente leggero è una scelta o una necessità? Né una né l'altra, quando abbiamo fatto "dei ragionamenti con l'allenatore abbiamo deciso di portare un calciatore giovane come Cancellieri nel ruolo di vice-Immobile. Ora può essere una scelta da prendere in considerazione ma sapevamo che Felipe, che quel ruolo lo ha fatto anche nella stagione scorsa, come nella partita di Venezia, sa farlo molto bene. Così come contro l'Atalanta, nel derby vinto, non credo che sia un problema. Il problema è che Ciro sta avendo degli infortuni che non ha mai avuto in passato. I problemi della caviglia non li ha ancora risolti e anche prima della partita di Napoli ha preso delle medicine prima di giocare per sopportare il dolore. E' un infortunio non molto grave: tra 2-3 settimane tornerà a disposizione"

la rosa è più che sufficiente per  finirla e di fare molto bene, si creano anche certi alibi, non è un alibi, è una scelta condivisa sia all’inizio che nel mercato di gennaio dando fiducia a questo, giocando falso nueve Felipe Anderson, con queste caratteristiche che ha questa squadra, può mettere in difficoltà chiunque. A fine anno sarà tempo per fare analisi e scelte giuste”.

In pratica dice che si è restato senza attaccante perchè cè Cancellieri (che non giocava a Verona) e addirittura che questo era condiviso con Sarri.
Poi dice che non si aspettava che Ciro avesse problemi perchè non li ha mai avuti..si lha detto veramente, giuro.
Dice che la rosa è più che sufficiente

Non tarda la risposta-siluro di Sarri
"Fosse per me comprerei 50 giocatori. Ma probabilmente non ci sono state le condizioni e abbiamo cercato nuove soluzioni come Felipe. Però per sostituire Immobile ci vuole un giocatore importante, altrimenti è inutile“

La guerra continua.

[Orazio Scala]

Nel calcio contano i calciatori, tutto il resto è contorno quasi insignificante.

Poi ci sono i mezzi calciatori. Quelli che avrebbero bisogno delle "motivazioni". Ma il valore complessivo di un calciatore non può essere spacchettato in componenti: se Milinkovic gioca alla grande tre partite e vaga in campo scojonato in altre due, non siamo di fronte a un campione, ma a un mezzo campione. E un mezzo campione è meno utile di un Marusic che gioca da sei con continuità.

Ora spendiamo la favoletta che avremmo una rosa troppo corta per giocare al meglio campionato e Conference. No, dico, la Conference. Il Napoli gioca campionato e Champions e lo fa al meglio utilizzando i migliori undici nella medesima percentuale in cui li utilizza la Lazio.

Basta, basta con le favolette. La realtà è che più di un mezzo calciatore, dopo Napoli, si è sentito evidentemente Rivelino: con la piccola differenza che la cattiveria agonistica di Rivelino in una partita certi mezzi calciatori non la sommano nemmeno in tutta la carriera.

Aveva ragione, una volta tanto, Sarri in conferenza stampa: Napoli può diventare un pericolo. Ma, se sono favolette anche le presunte "rigenerazioni" di calciatori su cui piace tessere ragionamenti (si fa per dire) a tanti, sono favolette anche le responsabilità motivazionali che si vorrebbero addossare agli allenatori: perché i mezzi calciatori sono mezzi calciatori e lo resteranno sempre, non c'è allenatore che tenga. Quando un mastino come Capello si trovò di fronte una testa di cazzo come Lassissi, tanto per fare un esempio, semplicemente non lo fece giocare più: avendo ben chiaro che è inutile cercare di trasformare un cojone in un calciatore vero.

La Lazio è questa, è terza (quarta) in campionato perché è una buona squadra, evidentemente la posizione di classifica è stimolo che alimenta la voglia di se stessa; perché in Italia la cultura del campionato come vero torneo importante è molto radicata. In Europa gli stimoli dei mezzi calciatori calano e una buona squadra diventa una mezza squadra: abbastanza per perdere comodamente con l'AZ, che vale una mezza classifica in A, non di più ma neanche di meno.

Con questo quadro, non si capisce come in molti parlino di trascurare "la coppetta" per concentrarsi sul campionato... per andare in Champions che lì sì che ci si diverte. Come no. Così come fa veramente rabbia sentire e leggere che il ritorno in Olanda vada affrontato con le terze linee perché tre giorni dopo c'è il derby. Proprio il modo migliore per perdere l'una e l'altra partita.

[franz_kappa]

[...]

Aveva ragione, una volta tanto, Sarri in conferenza stampa: Napoli può diventare un pericolo. Ma, se sono favolette anche le presunte "rigenerazioni" di calciatori su cui piace tessere ragionamenti (si fa per dire) a tanti, sono favolette anche le responsabilità motivazionali che si vorrebbero addossare agli allenatori: perché i mezzi calciatori sono mezzi calciatori e lo resteranno sempre, non c'è allenatore che tenga. Quando un mastino come Capello si trovò di fronte una testa di cazzo come Lassissi, tanto per fare un esempio, semplicemente non lo fece giocare più: avendo ben chiaro che è inutile cercare di trasformare un cojone in un calciatore vero.

La Lazio è questa, è terza (quarta) in campionato perché è una buona squadra, evidentemente la posizione di classifica è stimolo che alimenta la voglia di se stessa; perché in Italia la cultura del campionato come vero torneo importante è molto radicata. In Europa gli stimoli dei mezzi calciatori calano e una buona squadra diventa una mezza squadra: abbastanza per perdere comodamente con l'AZ, che vale una mezza classifica in A, non di più ma neanche di meno.

--> Con questo quadro, non si capisce come in molti parlino di trascurare "la coppetta" per concentrarsi sul campionato... per andare in Champions che lì sì che ci si diverte. Come no.
--> Così come fa veramente rabbia sentire e leggere che il ritorno in Olanda vada affrontato con le terze linee perché tre giorni dopo c'è il derby. Proprio il modo migliore per perdere l'una e l'altra partita.

Tanto detesto, PROFONDISSIMAMENTE, la tua nociva vis polemica (vera pietra tombale sullo sviluppo di sane discussioni forumistiche), quanto amo, SOMMAMENTE, la tua capacità analitica.

Hai detto tutto quel che c'è da dire sulla serata di stasera. Nessun eccesso, nessun travaso di bile: solo l'asettica, amara constatazione di un trend europeo che dura da troppo anni e che, indubitabilmente, è conseguenza dell'approccio dei nostri calciatori. Un approccio figlio di caratteristiche individuali che prescindono da modulo, assetto tattico, allenatore e altre variabili intervenute nel corso dell'ultimo decennio.

Grazie, di cuore. Sarebbe stato difficile esprimersi con maggiore lucidità e capacità critico/analitica.

Mi piacerebbe si ripartisse, senza ovviamente l'obbligo di essere tutti d'accordo con te (ma che nasca un sano dibattito dalle tue validissime considerazioni), da questo tuo post.
Mi segno l'ennesimo dei tuoi contributi di gran qualità a questa arena di dibattito virtuale.

[Orazio Scala]

Tanto detesto, PROFONDISSIMAMENTE, la tua nociva vis polemica (vera pietra tombale sullo sviluppo di sane discussioni forumistiche),

Fanno molti più danni i bombardieri B29 - anzi, B27 - che da tredici anni scrivono sempre lo stesso post a nastro. Ma questa è una parte della questione che a te non pare interessare.

[franz_kappa]

Fanno molti più danni i bombardieri B29 - anzi, B27 - che da tredici anni scrivono sempre lo stesso post a nastro. Ma questa è una parte della questione che a te non pare interessare.

Sì, francamente ne ne infischio.

La questione è del tutto irrilevante: mi preme assolutamente di più dibattere sulle tue ECCELLENTI analisi sulle cose di Lazio.
Le frescacce sui bombardieri B27 sono inutilità delle quali non riesci a fare a meno. Ma chi se ne frega, in finale: mi prendo mille delle tue fruste invettive su chi, da 13 anni, "scrive sempre lo stesso post a nastro", per uno solo (e non è uno, cribbio! Sono molti, anzi moltissimi interventi. Basta discernere, in mezzo al tanto loglio che spargi su questo spazio, il prezioso grano che va coltivato e che reca frutti) dei tuoi post.
Come quello che ci hai proposto in questo topic tre messaggi fa. Torniamo a quello, da quello ripartiamo. Il resto non conta.
Conta solo capire meglio che succede alla Lazio e, in ciò, puoi offrire un contributo FONDAMENTALE, di cui ti sono personalmente grato e, credo, si debba noi tutti (come intera comunità virtuale) esserne grati a te.

[Er Matador]

Quella di Napoli è stata una vittoria di prestigio utilissima per la corsa al quarto posto e una grande serata di sport, ma almeno in partenza una gara che si poteva perdere.
Quella con l’AZ era una partita da dentro o fuori, nella quale non si poteva sbagliare.
La distribuzione delle risorse fra i due incontri dice tante, troppe cose.

Condivido, poi, gli apprezzamenti per la forza e la ricchezza di spunti dell’analisi di Orazio Scala, anche se non mi trovo pienamente d’accordo con la parte centrale

Ma, se sono favolette anche le presunte "rigenerazioni" di calciatori su cui piace tessere ragionamenti (si fa per dire) a tanti, sono favolette anche le responsabilità motivazionali che si vorrebbero addossare agli allenatori: perché i mezzi calciatori sono mezzi calciatori e lo resteranno sempre, non c'è allenatore che tenga. Quando un mastino come Capello si trovò di fronte una testa di cazzo come Lassissi, tanto per fare un esempio, semplicemente non lo fece giocare più: avendo ben chiaro che è inutile cercare di trasformare un cojone in un calciatore vero.

Se consideriamo rigenerazioni e componenti motivazionali al di là della figura dell’allenatore, arrivando alla gestione disciplinare del giocatore nel suo insieme, tale componente ha sovente influito sul rendimento del singolo.
Cito i soli Davids e Vidal: due che, in un’ipotetica finale olimpica di “decathlon del coglione”, lotterebbero per i primissimi posti; due che, fatti di campo alla mano, figurano tra i migliori centrocampisti del mondo negli ultimi decenni.
Perché alla Juventus hanno fornito un rendimento pazzesco, sia pure coadiuvati dall’immunità arbitrale, mentre altrove si sono fatti conoscere soprattutto per i difetti caratteriali?
Chi fa qualcosa ha sempre un gemello, incarnato da chi gliela lascia fare.
A Torino i succitati hanno incontrato una disciplina ferrea, e forse – in particolare l'olandese ai tempi della Triade – qualche ulteriore pressione di altra natura.
A Formello Luis Alberto ha trovato chi gli permette di monopolizzare le soluzioni da fermo pur sbagliandole quasi tutte, Acerbi chi gli ha consentito di imporre uno sterile record personale di presenze consecutive, Immobile chi non ha acquistato un’alternativa per non fargli ombra.
Ragionamenti degni di un’insegnante di sostegno, portati avanti a detrimento della squadra e della deontologia professionale.
E che spiegano almeno in parte la pochezza, la fragilità, il troppo facile appagamento mentale di tanti elementi in rosa.
Certo, le due posizioni diventerebbero conciliabili introducendo un’ulteriore distinzione: si può imporre la disciplina, non le motivazioni.
O, detta in altro modo, si possono contenere, gestire, canalizzare le energie preesistenti; non inculcarle in chi ne è sprovvisto in partenza.
Anche se, in tal caso, rimarrebbe da capire chi, come e perché ha costruito un organico così affollato di mezzi giocatori: e, quel che è peggio, di mezzi uomini.

Su Milinković-Savić: una serata deleteria e del tutto inaccettabile, proprio quando indossava la fascia da Capitano.
Una coincidenza? O l’emblema del suo profilo psicologico? Dello stesso giocatore che alla prima mezza responsabilità, ad esempio con la Nazionale, ha prodotto unicamente il rumore di un palloncino quando si sgonfia?