Maurizio Costanzo se ne è andato

[zorba]

Scoprì anche Ricky Memphis, non dimentichiamolo...

R.i.p.

[Fabio70rm]

Mai piaciuto, mai visto.

Di lui ricorderò la tessera P2, la totteide e poche altre cose, tutte negative.

Incluso l'aver portato in tv la feccia della feccia con i format tossici per le menti adolescenti di "amici" e paccottiglia simile per mano del "marito" de filippi.

[Panzabianca]

Una cosa, in particolare, letteralmente detestavo di lui.
Premessa: ieri nelle interviste di santificazione del post, alcuni dicevano, anzi, affermavano come quasi si trattasse di vangelo, che per il de cuius l'ospite fosse "sacro" (come 'a famija di un film).

Bè, secondo me è falso.

Gli ho visto demonizzare, e più di una volta, persone e personaggi apparsi nel suo show e forse avere l'unico torto, nel bene o nel male, di rimanere se stessi.

Questo suo voler incarnare il bene e il giusto mi stava sui coglioni. Perché, unendo il basso e l'alto, il meglio e il peggio, lui era o doveva essere il primo a non dover uscire dalla dialettica della tolleranza, quella in cui gli opposti non siano necessariamente il giusto giusto e lo sbagliato sbagliato.

Resta una bella testa, ma ad un certo punto, oggettivamente, ha perso equilibrio, forse pure coerenza.

C'erano Arbore e Baudo che, ognuno a modo suo, parlavano linguaggi che a lui sarebbe piaciuto parlare. Credo che abbiano influito tantissimo sul suo percorso e sulla sua trasformazione nel corso di esso.

[Arch]

P2.

[Panzabianca]

P2.

Disse che era stato un cretino... mah. A molti bastò...

(Io non credo manco a Dalla Chiesa, figurati a Costanzo...).

[Frusta]

Verso la fine degli anni 70 trasmettevano "bontà loro" sul primo canale per dar modo di vederla anche ai telespettatori che seguivano l' Odissea di Bekim Femihu che veniva trasmessa in prima serata sul secondo.
Spesso però i due programmi si sovrapponevano, e chi voleva vedere l' inizio di bontà loro si perdeva la fine dell' Odissea e viceversa.
Mia nonna, ultranovantacinquenne e fan di Maurizio "Sostanzo", premeva affinché cambiassi canale per non perdersi l' elenco degli ospiti, ed io ogni volta cercavo di allungare i tempi per arrivare alla fine della puntata.
Alla scena di una delle puntate finali, quella in cui si vede il porcaro Eumeo allontanarsi col branco, indicandole un maialotto le dissi:
"Nonna, ma lo vedi che Costanzo ancora sta qui? Diamogli il tempo di andare al primo canale e poi cambiamo."
Non cosa abbia capito, ma mi ha risposto: "Vabbè, allora se vede che stasera il programma comincia più tardi."

[Sergio21]

Comunque quello che mi affascinava, in qualche modo, di Costanzo (ma affascinava nel senso che volevo capirne il motivo) era questo essere sempre immerso nel brodo maleodorante della tv più bassa e volgare che si possa concepire, prima di scadere negli show notturni con le strappone, e di strappone in trasmissione se n'è portate tante. Ovviamente il motivo principale era fare i soldi e alimentare la macchina televisiva di Mediaset, ok, ma è la "cifra" della proposta che mi incuriosiva.
Facendo un paragone, la finta serietà intellettualoide di Fazio, che non ho mai sopportato dopo Quelli che il calcio, era il contrario, questo voler per forza atteggiarsi a Enzo Biagi dei poveri, a Sandro Paternostro senza avere la verve e il gusto della vita del modello. Costanzo invece sguazzava nella volgarità di chi gli stava intorno, anche attraverso la sua propaggine De Filippi, pur conoscendo molto bene il livello più alto. Come se amasse girare nei bassifondi, ma da voyeur.
Un incrocio tra un intellettuale serio e un Roberto D'agostino, tiè. Non so farmi venire in mente un Frankenstein diverso

E' stato senza dubbio un uomo di potere. Minimizzava sulla questione della P2 ma intanto era una cosa che lo accomunava con il suo datore di lavoro Silvio.
Da laziale non gli perdonerò mai il fatto di aver sdoganato totti