Autore Topic: Laziomania: Cluj andato, ma questo era solo un pallido tutorial  (Letto 184 volte)

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Laziomania: Cluj andato, ma questo era solo un pallido tutorial
« : Venerdì 24 Febbraio 2023, 11:00:06 »
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di Luca Capriotti

Missione compiuta, ed è poco più quello che portiamo a casa da questo primo assaggio di Conference League. La prima cosa che mi viene da dire è che il livello di questo primo turno di questa nuova, per noi e per la storia, coppa europea è abbastanza basso. Il Cluj è volenteroso, ma all’andata in 11 contro 10 non riesce a fare nemmeno un gol, e anzi perde. Al ritorno, la situazione si capovolge: stavolta sono loro a giocare in 10 (per molto meno tempo) ma in generale pur con un pessimo primo tempo della Lazio dimostrano grossa pochezza negli ultimi metri. La Lazio ha avuto un approccio pietoso, ha regalato, ha prodotto un primo tempo scadente, e Maximiano praticamente non ha mai fatto una parata. L’eroico sforzo dei ragazzi di Petrescu nel non prendere MAI la porta è stato apprezzabile e apprezzato, ma difficilmente giocheremo altre gare con uno sparring partner così stentato. Ed è giusto dirlo subito, sennò tutto il resto ha meno senso. 

LA RIPRESA — Qualcosa possiamo salvare solo del secondo tempo della Lazio, che pure in 11 contro 10 pecca di gestione, regala calci piazzati perfino nel recupero, e in generale gioca una partita tipica di chi gioca poco. Salvo nell’ordine un buon Romero, e un secondo tempo discreto di Luis Alberto, l’unico che è sembrato padroneggiare un po’ il gioco del pallone, una caratteristica non da poco nella notte di Cluj-Napoca (bene pure Gila, mi piace). La partita comunque in generale la portiamo a casa, nonostante i tentativi autolesionisti e una certa pressapochezza di fondo, forse dovuta al fatto che questo 11 era piuttosto falcidiato dagli infortuni, e sembrava comunque affrontare una specie di amichevole estiva contro una robusta selezione di giocatoroni locali. Petrescu non ce ne vorrà, ma è difficile salvarne uno, e sostituire un 37enne con un 38enne non ci ha aiutato a rivalutare la bontà della sua rosa. 

IL CAMPO - Visto che comunque è giusto avere un pizzico di pruriginosa e peperina polemica, Sarri ha voluto tirare fuori uno dei suoi cavalli di battaglia preferitI, il campo in condizioni pessime. Stavolta ci ha aggiunto, bontà sua, adora darci qualche titoletto ogni tanto, una stoccatina alla UEFA e alla sua adorabile retorica del rispetto. Molto alta a livello di ideali, incredibilmente trattabile quando si tratta di dover portare la pagnotta a casa. Che volete, anche loro tengono famiglia. E i giardinieri non rientrano nelle priorità dei nostri amici ceferini. 

CANCELLIERI -  ROMERO - Un piccolo tema riguarda Cancellieri, è un tema giornalistico ragazzi e ragazze, e poco altro, ma lo devo aggiungere per dovere di cronaca. Non si tratta di una bocciatura di Sarri, questo mi sembra chiaro. Lo stesso ragazzo lo ha detto: ha avuto alcune occasioni, ha palesato alcuni limiti, ha meno ferocia di Romero. Beninteso, Romero non è Keita tecnicamente, non è un gioiello incredibile, ma è un ottimo giocatore in prospettiva. Ha forza d’anima, agonismo, intelligenza e un buon piede. Non è nemmeno lontanamente una piccola Pulce, ma tanto quello lo sapevamo. Però va rinnovato, perché ha qualcosa che, nel tempo, è riuscito a generare hype nei tifosi, ed ha qualcosa a che vedere con il modo in cui affronta le partite e tocca il pallone.

LE PROSSIME PROVE - Prima di restituirvi alle vostre più importanti faccende, e ce ne sono davvero molte più importanti di rivangare la partita di ieri, ritorno un attimo sull’argomento iniziale: questo era un piccolo e solo dignitoso appetizer di questa competizione, ci sono squadre più attrezzate (non tantissime a dire il vero, ma questo è), e va giocata con un piglio diverso. Anche se dovessimo mettere in campo tutti Primavera per necessità o scelta di Sarri, va giocata con altro approccio. Quello che ci ha fatto portare a casa la gara dell’andata in 10 già era meglio. In generale, abbiamo avuto 180 minuti di livello tutorial. Ok, questa Conference sembra un po’ il tutorial di altre coppe, ma i prossimi livelli saranno diversi. Probabilmente incontreremo perfino qualcuno che fa parare il nostro portiere, non mi sento di escluderlo. Servirà qualcosa di più.

p.s. in pochi arriveranno al ps finale, ma quello che sta succedendo alla targa di Lenzini è schifoso e surreale. Però si blatera molto di mentalità e rispetto.

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