Come detto da qualche parte, questa volta faccio il biglietto parterre.
In Maratona si sta stretti, i tifosi sono più caldi e mi insultano nelle orecchie. Così ogni volta succede che alla fine del primo tempo me ne devo scendere in parterre per poter almeno stare in piedi ed agitarmi liberamente.
A 'sto punto faccio direttamente il biglietto parterre.
All'arrivo a Firenze fa un caldo bestia. Fanculo le previsioni di diluvio, lascio kway in macchina e mi porto dietro solo il cappellino portafortuna della Dreher, regalatomi venerdi 17.
C'è più gente del previsto, anche in parterre. Vedo un sacco di magliette "No alla TDT" e pure striscioni a riguardo, ma la Fiesole è piena, vabbè, mi faccio un giro verso il settore Laziale. Mi sento chiamare da uno steward "scusa...scusa", lo ignoro poi me ne torno indietro a raggiungere la mia posizione, abbastanza isolata (sono sceso un po' più in basso rispetto al posto assegnatomi).
Iniziamo male, la Fiorentina in avanti ed ecco l'immancabile rigore. Porca miseria, mi sembra di rivivere il match di due anni fa, con De Silvestri espulso subito.
La Lazio comincia ad attaccare, un tifoso con suo figlio si avvicina e i due si vengono a sedere dalle mie parti. Con tutto lo stadio a disposizione, proprio qua dovete venire!!
Vabbè, segna Ledesma, mi alzo in piedi come tutti gli altri ed urlo sottovoce "gooooooooooooooool" sporgendomi in avanti (in pratica ho tutti i tifosi alle mie spalle, davanti c'è solo la coppia di cui sopra). I due tifosi sotto di me rimangono seduti e lui, il padre, lo vedo imprecare. Sbatte ripetutamente la mano sui seggiolini con violenza. Io sono sempre lì che urlo sottovoce, mi risiedo e lui è sempre a dare colpi sul seggiolino. Lo guardo bene. Ha un maglioncino azzurro, quasi celeste, nessun segno viola. Mi vengono dei sospetti, continuo a guardarlo con la faccia che non può essere che sorridente. Lui si volta, sotto il mio sguardo insistente e dice un qualcosa tipo "maremma maiala" ma poco convinto. Asfissiato dal mio sorriso, gliene scappa uno pure a lui. Mi limito a dire "vabbè ci siamo capiti" e lui annuisce, sorridendomi apertamente questa volta. Che bello!
Le occasioni sprecate da Bresciano ci vedono imprecare (sempre sottovoce) all'unisono.
Fine primo tempo, corro ai bagni e poi a prendere due birre. Ascolto godendo i tifosi viola che dicono "si babbè stiamo giocando ma le occasioni le hanno avute loro".
Porgo la birra al mio nuovo amico, che nel frattempo riceve via telefono conferme su quanto generoso fosse il rigore. E' un romano trasferitosi ad Arezzo, con il figlio completamente toscano al battesimo laziale.
Che gioia trovare un Laziale con cui condividere ansia e sensazioni!
Secondo tempo, sono seduto accanto a Fabrizio, ci scambiamo un po' di opinioni, ma soprattutto perdiamo un po' di filtri nella nostra partecipazione. Mi sento sempre più osservato dai viola alle mie spalle, ma ormai chissenefrega!
Profezia: "questa è la partita di Kozak", gli faccio. E Kozak entra. "si Kozak non l'ho mai visto ma m'hanno detto che è bravo" rinforza lui.
Arrivano quattro ragazze a sedersi sotto di noi. Tutte con la maglia viola, giovanissime, palesemente straniere (turiste o studentesse?). Si voltano per chiederci di fotografarle, si siedono dando le spalle al terreno di gioco, sono anche carine. Non le caco di striscio, invece Fabrizio è disponibile. Intanto Ledesma fa un lancione dei suoi. Fabrizio farfuglia qualcosa alle ragazze ma non lo seguo. Mauri irride De Silvestri, siamo dalla parte opposta del campo, io mi sporgo in avanti per seguire meglio, alla mia sinistra sento "Sorridete...cheese...." , istintivamente spingo la mano a sinistra a cercare il mio nuovo amico quando Hernanes fa una finta con le rughe della fronte e si porta al tiro. Sento sempre Fabrizio che prende tempo nel fare la foto "sorridete sorridete", per un picosecondo penso pure "e mollala 'sta cacchio di macchinetta" ma sono troppo preso dall'azione.
Hernanes tira, "cheese", il pubblico è tutto in piedi, le spallone di Kozak mi coprono la visione della palla, "Click!" un lampo di flash alla mia sinistra illumina la palla in rete ed esaltano il mio boato, meno silenzioso del precedente, "gooooooooooooooooooooool".
Mi giro finalmente a sinistra, Fabrizio è ancora con la macchinetta che sorride e sbaciucchia qualche ragazza. Ma non è distratto, ride apertamente e mi fa "chi ha segnato?" "KOZAAAAAAAAAAAAAK" (altro che kodak)
'Ste ragazze sono un po' perplesse, non hanno capito niente, inizalmente stavano per festeggiare pure loro.....
La partita va avanti e noi siamo in apnea, qualche imprecazione verso Lichtsteiner che regala qualche angolo, poi la morte in faccia quando lasciamo libero Babacar di "passare" a Muslera.
E poi è finita, lo capisco dalle braccia al cielo dei Laziali in campo. Mi butto giù verso di loro, li seguo dalla vetrata verso il settore ospiti, incrociando alcuni fiorentini che imprecano anche contro i raccattapalle.
I tifosi laziali sono tutti rivolti verso il settore viola, esultano e sfottono giustamente. In un attimo di follia, rivolto verso di loro, faccio anche io alcuni gesti di esultanza. Poi mi guardo attorno "oh cazzo": in molti, compresi gli steward mi stanno squadrando. Me ne torno rapidamente verso i due amici laziali e stiamo un attimo a chiacchierare mentre la gran parte del pubblico se ne va. Arriva un ragazzetto che mi fa a colpo sicuro: "Ma tu sei Laziale?" e io felicissimo "Certo" e lui mi saluta con gioia "Anche io" prima di fuggir via.
Che goduria.
Quando usciamo dallo stadio camminiamo a mezzo metro da terra, un tuono, Fabrizio profetizza: "Ah mo' per me può pure piovere!" "Papà sta già piovendo" "E vabbè chissenefrega" "Ma abbiamo l'ombrello!" "E vabbè, prendi l'ombrello".
Io me ne vado felice con il mio cappellino rosso della Dreher. La prima vittoria a Firenze per me, che bel sapore quella pioggia.
Salutati Fabrizio e Mattia me ne vado a zonzo seguendo l'istinto, sbollentando il mio ardore nella pioggia (non so se qualcuno l'ha già detto
, ma a Firenze ha diluviato dopo il 90°). Alla fine trovo la macchina per caso, mi tolgo la maglietta e mi metto alla guida a torso nudo per quanto avessi caldo.
Raggiungo un'amica che mi aspettava al McDonald, "dove si va?" "ti porto a mangiare una bella Fiorentina" le faccio io.