Una cara persona, una specie di collega, stamane quando mi si è appalesato invece che come mi immaginavo ci saremmo lisciati il pelo a vicenda per i bei momenti di questa stagione, mi si è prodotto in una arzigogolata disanima sui mancati stipendi estivi elargiti al buon Edi Onazi.
Argomenti che francamente ignoravo, ma lui era a perfetta conoscenza di contratti, dell'avvocato Gentile e dell'antilope Makinwa.
Smuovendo il capoccione chiosava che siamo in mano a un gruppo di banditi. Io contraccambiavo dicendo che il mondo del pallone non è un mondo di santi, e in fondo anche se fossero dimostrati questi sarebbero peccatucci veniali. Niente, lui vuole una sorta di ottava incarnazione del bersagliere Bigiarelli alla guida della Lazio.
Ed è finito così questo incontro. Del campo francamente sembrava poco gliene calasse. Un "aventinismo" duro a cedere il suo, purtroppo come quello di tanti altri.
Verrà un giorno, lo chiedo forte