Autore Topic: H. Clinton vs D. Trump  (Letto 45962 volte)

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Offline Frusta

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #280 : Sabato 12 Novembre 2016, 21:02:30 »
Sono 68ino, me ne vanto e non sono cambiato in niente. Anzi..

Tu sei uno, ma quanti sono rimasti ancorati a quelli ideali? Quanti di noi hanno messo in pratica, quando siamo entrati nella vita vera gli slogan che strillavamo?
Io no, tu si come vedi siamo al 50%.
Ma stiamo prendendo una via che ci allontana dal topic.
Potremmo aprite un altro topic prendendo come traccia il libro di Mughini.
Oltre agli ancorati ed ai disancorati c'è chi, come me, il 68 si è ritrovato a subirlo. Arrivando poi, man mano che lo vedevo degradare verso la più chiara delle etorogenesi dei fini, assolutamente a disprezzarlo. Di quel periodo, che non è durato un anno come i più giovani forse potrebbero pensare ma che è si è protratto per almeno un decennio, mi rimane la constatazione di allora, e cioè di quanto l'idealismo possa essere incompatibile con la politica.

Ma stiamo prendendo una via che ci allontana dal topic.
Potremmo aprite un altro topic prendendo come traccia il libro di Mughini.
Perché no?  ;) Da Trento al 77 avoja a parlare di 68!


Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #281 : Sabato 12 Novembre 2016, 23:13:05 »
 :evil6: :evil6: :evil6:
USA-Messico, Trump risveglia l'orgoglio azteca. Marquez: "Mai goduto così tanto per un gol"

Le divisioni storiche, politiche e sociali hanno sempre varcato con disinvoltura i confini del calcio, quasi come se questo sport così popolare fosse il più equo e attendibile regolatore di conti della storia. Non può di certo allora passare inosservata la vittoria della nazionale messicana contro gli USA proprio sul suolo americano, soprattutto a poche ore dalla vittoria alle elezioni presidenziali di Donald Trump, che ad agosto aveva annunciato di voler erigere un muro anti-immigrati al confine con il Messico qualora fosse stato eletto. Ironia della sorte, ieri sera a Columbus, in Ohio (uno degli stati chiave del successo elettorale del neo presidente, ndr) , El Tricolor ha battuto 2-1 i padroni di casa nel match di qualificazione a Russia 2018.  Al gol di Layun del primo tempo, gli Stati Uniti avevano risposto con Wood, ma quasi allo scadere Rafa Marquez ha regalato i tre punti ai messicani con un colpo di testa vincente sugli sviluppi di un calcio d’angolo. L'ex difensore del Verona, seguito anche dalla Lazio nell’estate del 2014, a fine gara ha poi lanciato una frecciatina neanche poco sottile agli storici rivali a stelle e strisce: "Non ho mai goduto così tanto per un gol. La squadra ha fatto un grande sforzo per vincere. Questi tre punti ci danno fiducia e grandi motivazioni per continuare su questa strada e per cercare ogni volta di conquistare la vittoria contro tutti gli avversari". L'orgoglio azteca tiene duro anche nel futbol e torna ad abbattere i confini del 'sogno americano'

Offline Er Matador

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #282 : Domenica 13 Novembre 2016, 06:18:17 »
[...] Donald Trump, che ad agosto aveva annunciato di voler erigere un muro anti-immigrati al confine con il Messico qualora fosse stato eletto
Si è ripetuto ad nauseam che il muro esiste già, costruito da Clinton marito e lasciato al suo posto dai successori, Obama compreso.
Perché questo signore, al pari di tanti altri, continua a diffondere (dis)informazione basandosi sulla validità del sistema tolemaico?

L'ex difensore del Verona, seguito anche dalla Lazio nell’estate del 2014, a fine gara ha poi lanciato una frecciatina neanche poco sottile agli storici rivali a stelle e strisce: "Non ho mai goduto così tanto per un gol. La squadra ha fatto un grande sforzo per vincere. Questi tre punti ci danno fiducia e grandi motivazioni per continuare su questa strada e per cercare ogni volta di conquistare la vittoria contro tutti gli avversari"
Se Márquez si riferiva a Trump - data l'attendibilità dell'estensore, di cui al punto precedente, c'è da dubitarne -, la sua smargiassata verbale si aggiunge alle tonnellate di retorica sparse dalle teste vuote di Hollywood e dintorni.
Gente che, su faccende politico-economiche, vanta una preparazione professionale non superiore a quella dell'uomo della strada.
E che, rispetto al medesimo, sconta indicatori nettamente penalizzanti nell'altra fonte privilegiata su certi argomenti, vale a dire il contatto con la realtà.
Intanto, dietro ai golpisti da salotto del #notmypresident spunta sempre più nitida l'ombra di George Soros come ispiratore delle proteste "spontanee".

A proposito di radical shit (complimenti per la battuta originalissima) e di comunisti... (Cartesio, da quando lo leggo,cioè dai tempi della FU Lazionet, ha l'ossessione dei rossi)

Insomma,questo breve commento di Michele Serra dice tutto. E lo condivido al 100%.
Siccome avete postato tutto il "postabile",vi beccate queste brevi ed efficaci righe.
Tratto da l'Amaca del 11/11/2016

DOPO avere detto — ed è giusto dirlo — che la sinistra sbaglia tutto; che la signora Clinton odora di vecchio establishment lontano un miglio; che il politically correct ha rotto; che se non indichi uno sbocco giusto alla crisi, la crisi troverà da sola uno sbocco purchessia; che bisogna governare l'immigrazione se si vuole evitare che le paure della ordinary people si trasformino in panico, e il panico generi mostri; che i lavoratori bianchi hanno ottime ragioni per essere incazzati, magari non perché sono bianchi ma perché sono sottoccupati; che gli editorialisti dei quotidiani delle grandi città sono dei fichetti con la Volvo che non capiscono niente della vita e dei problemi di quelli che guidano il pick-up in Arkansas o in Arizona… Insomma, dopo avere snocciolato l'intero rosario dell'inadeguatezza, della colpevole inettitudine e dei "signora mia come siamo ridotti, noi di sinistra", mi sento in diritto di aggiungere che considero Trump una persona dalla biografia ripugnante, dai modi ripugnanti e dalle idee ripugnanti; la sua vittoria sintomo solo in parte di nuovi disagi, e in parte molto cospicua della revanche anti-Obama del peggior vecchiume reazionario di una tragica, deprimente America bigotta, ignorante e maniaca delle armi; e che l'esultanza simultanea, in tutto il mondo, dei fascisti di ogni ordine e grado, dice, dell'accaduto, se non tutto, moltissimo.

Massimo rispetto per il tuo punto di vista, ma sono portato a leggere pezzi come quello di Serra sotto una luce completamente diversa.
In primo luogo, i "ferri vecchi e rugginosi della fraseologia" con cui delegittima e insulta l'elettorato di Trump: parlare col pilota automatico di "reazionari" e "fascisti", nel 2016, significa aver rinunciato a pensare.
In secondo luogo, il suo approccio conferma la stessa logica di fondo imposta parlando continuamente di pancia, di protesta e via discorrendo: l'avversario non esprime un pensiero, bensì una mancanza di pensiero.
Che possa esistere un'idea rispettabile, ben ponderata, simmetrica e parimenti legittima alla loro, ma diversa dalla loro, per questa gente non rappresenta neppure un'ipotesi: se un ragionamento del genere può definirsi democratico, allora anche Stalin lo era.
In terzo luogo, si coglie nitidamente una tendenza tipica della manipolazione mediatica: quella di imporre subdolamente una narrazione di fondo, in modo che anche chi si oppone si ritrovi costretto senza rendersene conto a muoversi su quella falsariga.
E qui la narrazione è chiarissima: Hillary rappresenta il futuro; Trump il passato, un movimento antiperistaltico di passaggio, ma destinato a non sopravvivere all'effimero dell'indignazione.
Per comprendere la fondatezza di questa chiave di lettura, ripercorriamo rapidamente gli eventi dell'ultimo quarto di secolo.
Dalla caduta del Muro di Berlino in poi, dalla parte del male non più minore è stato un crescendo di aggressioni militari e finanziarie: allo scopo di imporre un modello sempre più insostenibile, paragonabile senza esagerazioni a un treno in corsa sempre più accelerata verso lo strapiombo.
Da una parte, Trump e il suo programma hanno cercato di immaginare una exit strategy reintroducendo un minimo di politica, intesa sia come legalità economica e legame col territorio sia come alternativa alla muscolarità militare.
Pescando nel passato, senza dubbio, ma in maniera doppiamente inevitabile.
Perché la soluzione consiste almeno in parte nel recupero di patrimoni di civiltà giacenti (e scelleratamente dissipati) nei decenni appena trascorsi.
Perché gli assetti internazionali liberati dalla fine dei due blocchi e dallo "stand-by" della Storia che essi avevano determinato (centralità della Cina a livello produttivo, rapporti fra Europa e Asia, spostamento del baricentro dalle piattaforme continentali ai comprensori marittimi ecc.) ripropongono schemi e logiche di secoli cronologicamente lontani.
Dall'altra parte, la Clinton proponeva una conferma a fortiori dell'attuale andazzo, portandolo al traguardo di un attacco militare alla Russia e di una pressoché automatica escalation nucleare.
Alla prova dei fatti: chi ha perlomeno un'idea di futuro e di cambiamento?
E chi il futuro lo nega sia concettualmente sia, in caso di Terza Guerra Mondiale, anche sul piano più spaventosamente concreto?

Offline AlenBoksic

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #283 : Domenica 13 Novembre 2016, 07:48:11 »
Letto ieri.
Dagli anni '70 ad oggi la quantità di ricchezza USA posseduta dalle varie classi ha fatto questo passaggio: la classe povera dal 10% è calata al 9%, la classe media dal 61% è scivolata al 43% e la classe ricca è balzata dal 28 al 48%.
Mi pare si possa dire che le politiche neoliberiste siano state un boomerang non solo per la società tutta, ma in particolare per chi le vota e per coloro cui (a parole) si rivolge.
Voglio 11 Scaloni

Offline DinoRaggio

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #284 : Domenica 13 Novembre 2016, 09:00:45 »
Altra "profezia" di Michael Moore

Trump: Moore profetizza, non finirà il suo mandato
'Si dimetterà o finirà in stato di accusa'

Redazione ANSA ROMA
12 novembre 201610:58

(ANSA) - ROMA, 12 NOV - Donald Trump non porterà a termine il suo mandato. Parola di Michael Moore. Il regista premio Oscar nel 2003 per 'Bowling for Columbine', che a luglio aveva profetizzato la vittoria del magnate repubblicano alle primarie e quindi alla presidenza, sostiene che si dimetterà o dovrà subire un 'impeachment' (messa in stato d'accusa) prima della fine del suo mandato.
   
"Il motivo per cui non dovremo soffrire per 4 anni è il fatto che Donald Trump non ha nessuna ideologia se non la sua. E quando ti trovi davanti a un narcisista come lui, potrà, forse involontariamente, infrangere le leggi e lo farà perché penserà solo a ciò che è meglio per lui", ha detto Moore alla Msnbc.
   
Secondo il regista, i democratici non cadranno nella disperazione dopo la vittoria-shock del tycoon; invece, Trump si rivelerà una benedizione per la sinistra. "Resisteremo e ci opporremo. Sarà una resistenza massiccia, un milione di donne ha annunciato che marcerà nel giorno del suo insediamento. Sarà la più grande manifestazione mai organizzata", ha aggiunto Moore. (ANSA).
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Pomata

Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #285 : Domenica 13 Novembre 2016, 09:01:35 »
Serra ha in parte ragione, resta che se i Dem avessero espresso un'altra candidatura, Trump ora sarebbe solo un pessimo istante della storia statunitense.

Lo hanno votato per rabbia e per protesta. Il punto è  che quasi tutte le elezioni politiche, anche in Europa, sono dominate dal voto di protesta ed esprimono leader molto approssimativi.

Questo è il punto. La crisi determina rabbia e rancore e solo chi cavalca il malcontento con demagogia e populismo riesce a canalizzare il consenso.

È chiaro che la politica, a questo punto, diviene appannaggio di imbonitori e ciarlatani. Personaggi che forniscono la percezione di aver compreso i bisogni dell' elettorato attraverso una strategia comunicativa semplice: noi Vs loro.
Ora gliela facciamo vedere e pagare.

C'è poco da argomentare quando il dibattito politico arriva a questo punto.

E chi ha generato questi mostri se non le cazzate fatte da chi dovrebbe fare politica "seria"?

Offline Frusta

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #286 : Domenica 13 Novembre 2016, 09:23:25 »
Altra "profezia" di Michael Moore

Trump: Moore profetizza, non finirà il suo mandato
'Si dimetterà o finirà in stato di accusa'

Redazione ANSA ROMA
12 novembre 201610:58

(ANSA) - ROMA, 12 NOV - Donald Trump non porterà a termine il suo mandato. Parola di Michael Moore. Il regista premio Oscar nel 2003 per 'Bowling for Columbine', che a luglio aveva profetizzato la vittoria del magnate repubblicano alle primarie e quindi alla presidenza, sostiene che si dimetterà o dovrà subire un 'impeachment' (messa in stato d'accusa) prima della fine del suo mandato.
   
"Il motivo per cui non dovremo soffrire per 4 anni è il fatto che Donald Trump non ha nessuna ideologia se non la sua. E quando ti trovi davanti a un narcisista come lui, potrà, forse involontariamente, infrangere le leggi e lo farà perché penserà solo a ciò che è meglio per lui", ha detto Moore alla Msnbc.
   
Secondo il regista, i democratici non cadranno nella disperazione dopo la vittoria-shock del tycoon; invece, Trump si rivelerà una benedizione per la sinistra. "Resisteremo e ci opporremo. Sarà una resistenza massiccia, un milione di donne ha annunciato che marcerà nel giorno del suo insediamento. Sarà la più grande manifestazione mai organizzata", ha aggiunto Moore. (ANSA).

Profezia per profezia, (purangh'anghìo avevo detto che avrebbe vinto) io dico che Trump fra quattro anni rivincerà le elezioni passeggiando con la pippa in bocca.
Comunque, anche se fosse come dice Michael Moore, Trump, qualora si rivelasse un problema, sarebbe un problema degli americani: hazzi loro direbbero in Valdichiana. Mentre con la Clinton, che da Segretario di Stato si è rivelata una criminale di guerra ed i cui disastri, dalla Libia alla Siria, li abbiamo sotto gli occhi, sarebbero stati cazzi nostri. Con la c dura e la o stretta, come si pronuncia in ciociaria.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #287 : Domenica 13 Novembre 2016, 11:31:31 »
Si è ripetuto ad nauseam che il muro esiste già, costruito da Clinton marito e lasciato al suo posto dai successori, Obama compreso.
Perché questo signore, al pari di tanti altri, continua a diffondere (dis)informazione basandosi sulla validità del sistema tolemaico?
Se Márquez si riferiva a Trump - data l'attendibilità dell'estensore, di cui al punto precedente, c'è da dubitarne -, la sua smargiassata verbale si aggiunge alle tonnellate di retorica sparse dalle teste vuote di Hollywood e dintorni.
Gente che, su faccende politico-economiche, vanta una preparazione professionale non superiore a quella dell'uomo della strada.
E che, rispetto al medesimo, sconta indicatori nettamente penalizzanti nell'altra fonte privilegiata su certi argomenti, vale a dire il contatto con la realtà.
Intanto, dietro ai golpisti da salotto del #notmypresident spunta sempre più nitida l'ombra di George Soros come ispiratore delle proteste "spontanee".
Massimo rispetto per il tuo punto di vista, ma sono portato a leggere pezzi come quello di Serra sotto una luce completamente diversa.
In primo luogo, i "ferri vecchi e rugginosi della fraseologia" con cui delegittima e insulta l'elettorato di Trump: parlare col pilota automatico di "reazionari" e "fascisti", nel 2016, significa aver rinunciato a pensare.
In secondo luogo, il suo approccio conferma la stessa logica di fondo imposta parlando continuamente di pancia, di protesta e via discorrendo: l'avversario non esprime un pensiero, bensì una mancanza di pensiero.
Che possa esistere un'idea rispettabile, ben ponderata, simmetrica e parimenti legittima alla loro, ma diversa dalla loro, per questa gente non rappresenta neppure un'ipotesi: se un ragionamento del genere può definirsi democratico, allora anche Stalin lo era.
In terzo luogo, si coglie nitidamente una tendenza tipica della manipolazione mediatica: quella di imporre subdolamente una narrazione di fondo, in modo che anche chi si oppone si ritrovi costretto senza rendersene conto a muoversi su quella falsariga.
E qui la narrazione è chiarissima: Hillary rappresenta il futuro; Trump il passato, un movimento antiperistaltico di passaggio, ma destinato a non sopravvivere all'effimero dell'indignazione.
Per comprendere la fondatezza di questa chiave di lettura, ripercorriamo rapidamente gli eventi dell'ultimo quarto di secolo.
Dalla caduta del Muro di Berlino in poi, dalla parte del male non più minore è stato un crescendo di aggressioni militari e finanziarie: allo scopo di imporre un modello sempre più insostenibile, paragonabile senza esagerazioni a un treno in corsa sempre più accelerata verso lo strapiombo.
Da una parte, Trump e il suo programma hanno cercato di immaginare una exit strategy reintroducendo un minimo di politica, intesa sia come legalità economica e legame col territorio sia come alternativa alla muscolarità militare.
Pescando nel passato, senza dubbio, ma in maniera doppiamente inevitabile.
Perché la soluzione consiste almeno in parte nel recupero di patrimoni di civiltà giacenti (e scelleratamente dissipati) nei decenni appena trascorsi.
Perché gli assetti internazionali liberati dalla fine dei due blocchi e dallo "stand-by" della Storia che essi avevano determinato (centralità della Cina a livello produttivo, rapporti fra Europa e Asia, spostamento del baricentro dalle piattaforme continentali ai comprensori marittimi ecc.) ripropongono schemi e logiche di secoli cronologicamente lontani.
Dall'altra parte, la Clinton proponeva una conferma a fortiori dell'attuale andazzo, portandolo al traguardo di un attacco militare alla Russia e di una pressoché automatica escalation nucleare.
Alla prova dei fatti: chi ha perlomeno un'idea di futuro e di cambiamento?
E chi il futuro lo nega sia concettualmente sia, in caso di Terza Guerra Mondiale, anche sul piano più spaventosamente concreto?

matador, rilassati, indossa la parrucca da trump e vai...vai...

1 - la storia del muro è più metaforica che altro, lo capirebbe anche un bimbo, si tratta di quanto ha detto trump in campagna elettorale sui messicani
2 - la battuta su Marquez è di un sito laziale (lalaziosonoloro) e non mia.
3 - il resto sono tutte tue pippe private che mi riguardano e interessano poco. Anche scarsamente interessanti. Mi sembra di ascoltare il dotto salvini

4 - quando ti rivolgi a me cambia modo e toni!! (poi dite che sono io a insultare, io semmai replico)

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #288 : Domenica 13 Novembre 2016, 11:33:48 »
E chi ha generato questi mostri se non le cazzate fatte da chi dovrebbe fare politica "seria"?
si, l'ho scritto da qualche parte
hai ragione
purtroppo ci attenderà un periodo di mostri, a tutti i livelli (basta leggere)
l'egemonia...

Offline Er Matador

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #289 : Domenica 13 Novembre 2016, 12:47:02 »
matador, rilassati, indossa la parrucca da trump e vai...vai...

1 - la storia del muro è più metaforica che altro, lo capirebbe anche un bimbo, si tratta di quanto ha detto trump in campagna elettorale sui messicani
2 - la battuta su Marquez è di un sito laziale (lalaziosonoloro) e non mia.
3 - il resto sono tutte tue pippe private che mi riguardano e interessano poco. Anche scarsamente interessanti. Mi sembra di ascoltare il dotto salvini

4 - quando ti rivolgi a me cambia modo e toni!! (poi dite che sono io a insultare, io semmai replico)
1) La storia del muro è stata ripetuta fino alla noia da tutti i media powered by CIA nella sua accezione più letterale, portandola come prova regina - o comunque tra gli argomenti fondanti - contro il candidato repubblicano.
Di fronte alla sommessa obiezione che il muro esisteva già, tale falsificazione della realtà è proseguita come se nulla fosse.
In cosa consista la metafora non mi è chiaro

2) Sugli altri punti ti è persino sfuggito che io non mi sono mai rivolto a te personalmente.
Le "pippe private" - definizione che la prossima volta usi per qualche tuo familiare, grazie - erano in risposta a Ceres sul commento di Michele Serra da lui linkato.
Quanto alla parte precedente del mio intervento, "questo signore" e "l'estensore" è ad ogni evidenza l'autore dell'articolo che hai riportato: quindi tutto quanto ho scritto è a carico suo, non tuo

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #290 : Domenica 13 Novembre 2016, 12:49:58 »
Hai quotato due mie cose e hai risposto in modo squallido.
Stacce.
Sta cosa che prima insultate e poi....non ce l'ho con te è penosa.
Rileggiti e rivolgiti tu, con quei modi, a tuoi familiari


Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #291 : Domenica 13 Novembre 2016, 12:56:28 »
Guarda..ti quoto.

Io non do assolutamente giudizi su di te: li do sui tuoi post, vale a dire su ciò che posso sapere e che ho il diritto di sapere di te all'interno di un Forum.


Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #292 : Domenica 13 Novembre 2016, 12:59:34 »
Faccio mie le tue parole

Non amo il metaForum e non ho nulla contro di te: per il semplice fatto che non ti conosco e che l'abissale distanza dalle mie idee non costituisce per me un problema.
Il tuo storico evidenzia, però, alcune tendenze ben delineate: il non affrontare le questioni del merito, preferendo formulazioni teoriche piuttosto nebulose; la diffusa incapacità di esprimere un'opinione senza insultare qualcuno.
La tua presenza sul Forum non mi infastidisce minimamente e non ti chiedo di cambiare nulla nel tuo modo di vivere questo spazio.


Offline Er Matador

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #293 : Domenica 13 Novembre 2016, 13:10:44 »
Hai quotato due mie cose e hai risposto in modo squallido.
[...]
Sta cosa che prima insultate e poi....non ce l'ho con te è penosa.
Se credi che commentare in maniera critica un articolo equivalga a un insulto, a un attacco personale o al rivolgersi "con quei modi" nei confronti di chi l'ha postato, c'è un problema nel tuo modo di porti e di interagire.

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #294 : Domenica 13 Novembre 2016, 13:15:56 »
stai spostando il senso....dire "pippe private" è la estrema sintesi di un concetto come "preferendo formulazioni teoriche piuttosto nebulose; la diffusa incapacità di esprimere un'opinione"
la prima definizione è secca, pregna, popolare, la seconda è radical-shit (cit.), non trovi?
il senso è il medesimo e si traduce con un: spari cazzate

lo hai fatto tu per primo, quindi mi ritengo autorizzato a farlo con te, non è che ora puoi fare l'indignato

se vuoi la piantiamo qui...

vedi tu

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #295 : Domenica 13 Novembre 2016, 13:21:43 »
Ai moderatori:
ho messo in ignore un utente ma purtroppo i suoi post ancora mi appaiono.
Vi sono altri mezzi su questo forum per evitare le spammate dei troll?
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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« Risposta #296 : Domenica 13 Novembre 2016, 13:30:21 »
stai spostando il senso....dire "pippe private" è la estrema sintesi di un concetto come "preferendo formulazioni teoriche piuttosto nebulose; la diffusa incapacità di esprimere un'opinione"
la prima definizione è secca, pregna, popolare, la seconda è radical-shit (cit.), non trovi?
il senso è il medesimo e si traduce con un: spari cazzate

lo hai fatto tu per primo, quindi mi ritengo autorizzato a farlo con te, non è che ora puoi fare l'indignato

se vuoi la piantiamo qui...

vedi tu
Basta dire che la mia frase "la diffusa incapacità di esprimere un'opinione senza insultare qualcuno" viene da te riportata come "la diffusa incapacità di esprimere un'opinione": quindi un concetto completamente diverso, che stravolge quanto affermato dall'interlocutore.
In secondo luogo, "preferendo formulazioni teoriche piuttosto nebulose" significa non affrontare nel merito i problemi concreti: "spari cazzate" è, anche in questo caso, una sintesi arbitraria, fuorviante e lontanissima da quanto ho scritto, quindi persino calunniosa.
Non sei neanche in grado, fatti alla mano, di riportare correttamente parole e concetti altrui.
Quanto alla tua evidente maleducazione e alla tendenza a metterla sul personale in maniera così stizzita e puntigliosa, meglio soprassedere.
Che si tratti di malafede o di limiti in buona fede, mancano oggettivamente le condizioni per un dialogo corretto e costruttivo.

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #297 : Domenica 13 Novembre 2016, 13:31:14 »
Ai moderatori:
ho messo in ignore un utente ma purtroppo i suoi post ancora mi appaiono.
Vi sono altri mezzi su questo forum per evitare le spammate dei troll?

accade lo stesso anche a me di leggere uno che provoca, in modo ridicolo
si può fare qualcosa?

ps
un paio di post fa scriveva, questo qui, che non ce l'aveva con me
penoso

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #298 : Domenica 13 Novembre 2016, 13:33:20 »
Basta dire che la mia frase "la diffusa incapacità di esprimere un'opinione senza insultare qualcuno" viene da te riportata come "la diffusa incapacità di esprimere un'opinione": quindi un concetto completamente diverso, che stravolge quanto affermato dall'interlocutore.
In secondo luogo, "preferendo formulazioni teoriche piuttosto nebulose" significa non affrontare nel merito i problemi concreti: "spari cazzate" è, anche in questo caso, una sintesi arbitraria, fuorviante e lontanissima da quanto ho scritto, quindi persino calunniosa.
Non sei neanche in grado, fatti alla mano, di riportare correttamente parole e concetti altrui.
Quanto alla tua evidente maleducazione e alla tendenza a metterla sul personale in maniera così stizzita e puntigliosa, meglio soprassedere.
Che si tratti di malafede o di limiti in buona fede, mancano oggettivamente le condizioni per un dialogo corretto e costruttivo.

no, non è diverso, è una frase insultante (e continui ad esser insultante, in modo radical-shit) spero ci arrivi senza spiegazioni
ma lo sai, stai giocando
siete vecchi netter, tutti coesi e omogenei politicamente e state cercando di fare intervenire gli admin sperando che io vi mandi a fare in culo.
ma non lo farò

Offline Er Matador

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #299 : Domenica 13 Novembre 2016, 13:44:28 »
no, non è diverso, è una frase insultante (e continui ad esser insultante, in modo radical-shit) spero ci arrivi senza spiegazioni
ma lo sai, stai giocando
siete vecchi netter, tutti coesi e omogenei politicamente e state cercando di fare intervenire gli admin sperando che io vi mandi a fare in culo.
ma non lo farò
È molto diverso, che tu lo capisca o meno.
Come è molto diverso avercela con qualcuno (tua infondata interpretazione) rispetto al criticare un modo di porsi oggettivamente scorretto.
Se un qualsiasi altro utente si comportasse come te scriverei le stesse cose: e questo crea la differenza decisiva rispetto a una questione personale.
Segnalo quest'ultima chicca: "tutti coesi e omogenei politicamente".
Chi c'era ricorderà memorabili e infuocate discussioni nella sezione Argomenti di LazioNet: omogenei politicamente?!
Non sapere NULLA della Storia di una comunità e permettersi giudizi del genere...