Autore Topic: H. Clinton vs D. Trump  (Letto 46723 volte)

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Offline AlenBoksic

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #240 : Venerdì 11 Novembre 2016, 18:18:24 »
Quella che descrivi è anch'essa una parte della realtà, con le aspettative individuali fra le dinamiche ormai fuori controllo.
Dovresti, però, porti una domanda: la gente è diventata scema e viziata da sola?
O è stata incessantemente istigata - e qui l'analisi di Massimo Fini è di una lucidità unica - a percepire e soddisfare bisogni che, fino a un attimo prima, non sapeva di avere?
Il fenomeno in questione nasce su una faglia assai sensibile: quella che collega il peggio del vecchio sistema economico (il consumismo sempre più indotto ed esteso) col peggio del nuovo (il crollo del potere d'acquisto reale).

Penso che valga la massima: per metà è stata spinta e per metà è scivolata.
Forse cambiando le percentuali, comunque è una discussione molto interessante che - infatti - non viene mai affrontata, sotterrata dal lamento continuo, forse generato proprio dal meccanismo che dici dei bisogni da soddisfare (che poi portano anche alla fine del desiderio, visto che una cosa desiderata non perseguita a lungo si rivela una gioia alquanto effimera.)
Leggevo stamani che la middle class è passata da un reddito medio di 136mila $ nel 2008 a 90mila odierni. Da noi simile tracollo non c'è stato per chi abbia mantenuto un lavoro, anzi, considerando il crollo dei prezzi il potere d'acquisto reale ne ha beneficiato
(e da noi la middle class la collocherei su un reddito più basso, anche se va detto che una collega - stabile -  col marito pensionato a 5mila€ mensili nel 2006 - sosteneva di essere "ceto medio"....).

P.S.: L'analisi di Fini la trovo da qualche parte in particlare?
Grazie in anticipo
 ;)
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Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #241 : Venerdì 11 Novembre 2016, 18:55:01 »
Credo comunque che il problema delle sinistre del mondo sia la loro perdita d'identità, per esempio in Spagna si è appena certificata la morte del PSOE (Partito Socialista Obrero Español) dove Obrero significa operaio...un partito che si è venduto alle grandi lobby e alla fine la gente se ne è accorta e ha votato a Podemos, ad oggi secondo partito per voti, insomma sembra che non ci sia una via di mezzo per essere di sinistra.

La sinistra dovrebbe tornare a fare politiche di sinistra.
Ieri Bersani ha detto una cosa alla bersanese:...la mucca sta bussando alla porta.
Il senso è chiaro.

Il riformismo europeo, da Blair in seguito, cercando un punto di svolta, all'interno di un contesto trionfante ultraliberal, si è pian piano accomodata sulle medesime posizioni (un tantinello più temperate, ovviamente).
Per cui avevamo due antagonisti sistanzialmente simili e divisi soltanto da una maggiore o minore attenzione ai ceti più deboli e a taluni temi etici.

La crisi ha fatto saltare tutto.

Paradossalmente mentre le condizioni si facevano ideali per un rilancio di politiche di sinistra (equità, redistribuzione del reddito, patrimoniale, diritti, orario di lavoro) solo pochi anni prima improponibili, si è determinata una nuova destra agganciata su altri messaggi che ha soppiantato, in breve, la vecchia.
Per cui, sempre più paradossalmente, tizi come Trump o Salvini o altri simili (tutti pesantemente coinvolti col sistema in crisi) si propongono credibilmente (..) come nuovi e come risolutori della crisi e la sinistra appare scarsamente credibile o pesantamente coinvolta in una crisi economica che nasce e sviluppa all'interno di politiche economiche di destra: il trionfo liberal dopo la vittoria sul comunismo dagli Ottanta ai giorni nostri.

La sinistra paga le colpe della destra per aver abdicato il ruolo. Per aver navigato a vista. Senza una visione ma semplicemente appiattendosi su temi non suoi.

Ma si può ripartire. Si può  fare.
La sinistra deve tornare a fare quel che è nel suo dna.

Magari qui, a molti, piace poco....



Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #242 : Venerdì 11 Novembre 2016, 19:25:07 »
parliamo di ambiente?
interessa?
oppure no, in quanto o sono temi inventati dai cinesi per sottomettere le industrie americane, come dice Trump, o sono problemi marginali, rispetto all'abbassamento delle tasse, al muro per i messicani o alla libera vendita delle armi, ad esempio?


http://www.nationalgeographic.it/ambiente/2016/11/10/news/trump_ambiente_transizione-3306321/
http://www.nationalgeographic.it/ambiente/2016/11/09/news/trump_preidente_ambiente-3303959/
http://www.greenreport.it/news/geopolitica/vinto-donald-trump-pessime-notizie-lambiente/

Offline Jim Bowie

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #243 : Venerdì 11 Novembre 2016, 19:55:07 »
Penso che valga la massima: per metà è stata spinta e per metà è scivolata.
Forse cambiando le percentuali, comunque è una discussione molto interessante che - infatti - non viene mai affrontata, sotterrata dal lamento continuo, forse generato proprio dal meccanismo che dici dei bisogni da soddisfare (che poi portano anche alla fine del desiderio, visto che una cosa desiderata non perseguita a lungo si rivela una gioia alquanto effimera.)
Leggevo stamani che la middle class è passata da un reddito medio di 136mila $ nel 2008 a 90mila odierni. Da noi simile tracollo non c'è stato per chi abbia mantenuto un lavoro, anzi, considerando il crollo dei prezzi il potere d'acquisto reale ne ha beneficiato
(e da noi la middle class la collocherei su un reddito più basso, anche se va detto che una collega - stabile -  col marito pensionato a 5mila€ mensili nel 2006 - sosteneva di essere "ceto medio"....).

P.S.: L'analisi di Fini la trovo da qualche parte in particlare?
Grazie in anticipo
 ;)
Circa l'impoverimento della classe media americana quello che scrivi e' vero, anche se oggi siamo tornati ai livelli pre 2008, ma anche con i 90k si vive bene in circa 40 stati, benissimo in 5 stati e si sopravvive negli altri 6 stati (considero solo i 51 stati contigui). Sai perche si vive bene? Per via dei servizi offerti dai vari stati dove per servizi intendo scuole, ospedali, asili, parchi ed intrattenimento.

Per rispondere a Pomata, Trump ha conquistato 4 stati che storicamente erano ad appannaggio democratico, quegli stati soni gli stati della rust belt dove l'esportazione di commesse verso paesi a piu bassa manodopera ha acuito la crisi del 2008, thank you again Mr Clinton, svuotando le citta' e non permettendo alla municipalita di offrire i servizi indispensabili.
Piuttosto c'e' un aspetto che nessuno menziona e che non credo sara di facile soluzione per Trump.
Il Presidente, ha promesso di riportare il lavoro a casa, interrompendo gli attuali accordi commerciali con la Cina (acciaio e  Apple, tanto per citarne due), dimenticando che la Cina possiede piu del 70% del debito pubblico americano, thanks Mr Obama, e che se andasse all' incasso l'america avrebbe un serio problema di default.

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Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #244 : Venerdì 11 Novembre 2016, 20:08:02 »
http://www.internazionale.it/opinione/adam-shatz/2016/11/11/trump-vittoria-bianchi

E intanto il Nebraska reintroduce la pena di morte
Ma qui si parla solo del reddito della classe media.

Offline Jim Bowie

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #245 : Venerdì 11 Novembre 2016, 21:17:45 »
Il Nebraska ha deciso di reintrodurre ka pena di morte ben prima che Trump fosse eletto, anche perche la giustizia e' amministrata dai governi locali, cosi come la polizia facendo cadere quella incredibile stronzata udita su un dibattito a RAI 3 come l'elezione di Trump dasse libero sfogo alla law & Order o il sedicenni che acquistano le armi da Dick'sporting.

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #246 : Venerdì 11 Novembre 2016, 21:53:41 »
Il Nebraska ha deciso di reintrodurre ka pena di morte ben prima che Trump fosse eletto, anche perche la giustizia e' amministrata dai governi locali, cosi come la polizia facendo cadere quella incredibile stronzata udita su un dibattito a RAI 3 come l'elezione di Trump dasse libero sfogo alla law & Order o il sedicenni che acquistano le armi da Dick'sporting.

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Certo ma il vento che tira è quello, basta vedere come stanno riprendendo piede tutti i movimenti fondamentalisti.
È un clima. Brutto secondo me.

L'ambiente? Altre fandonie? L'accordo di Parigi, frutto di anni di lavoro, di immani fatiche per portare alla firma cinesi e americani e questo riparte con petrolio e carbone?

E  lo staff che sta mettendo su?
Anti establishment un par de ciufoli.
No? Ti sembra una bella squadra? Innovativa? Non compromessa col passato? Si parla della Palin cristiddio!

La boutade del muro? Barzelletta?

Insomma tutti speriamo che non faccia quanto promesso.
E se mi permetti il tema del reddito del ceto medio USA è si importante...ma viene dopo.

Chiudo facendo mie le parole di Severgnini....questo è  l'ultimo urrah dell'America bianca.....

Intanto segnati che siamo (noi bianchi e cristiani..io no..) già minoranza negli USA. Ma questo lo sai.

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #247 : Venerdì 11 Novembre 2016, 22:03:39 »
http://www.internazionale.it/opinione/adam-shatz/2016/11/11/trump-vittoria-bianchi

E intanto il Nebraska reintroduce la pena di morte
Ma qui si parla solo del reddito della classe media.
California e new York lo spinello "ricreativo". Due referendum slegati dalle presidenziali, ma ogni stato ha votando guardando il proprio orticello.
grave la reintroduzione della pena di morte, ovviamente.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline Jim Bowie

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #248 : Venerdì 11 Novembre 2016, 22:11:27 »
Certo ma il vento che tira è quello, basta vedere come stanno riprendendo piede tutti i movimenti fondamentalisti.
È un clima. Brutto secondo me.

L'ambiente? Altre fandonie? L'accordo di Parigi, frutto di anni di lavoro, di immani fatiche per portare alla firma cinesi e americani e questo riparte con petrolio e carbone?

E  lo staff che sta mettendo su?
Anti establishment un par de ciufoli.
No? Ti sembra una bella squadra? Innovativa? Non compromessa col passato? Si parla della Palin cristiddio!

La boutade del muro? Barzelletta?

Insomma tutti speriamo che non faccia quanto promesso.
E se mi permetti il tema del reddito del ceto medio USA è si importante...ma viene dopo.

Chiudo facendo mie le parole di Severgnini....questo è  l'ultimo urrah dell'America bianca.....

Intanto segnati che siamo (noi bianchi e cristiani..io no..) già minoranza negli USA. Ma questo lo sai.
Giudicheremo la squadra quando sara annunciata, certo che Sarah Palin sarebbe una brutta bruttissima partenza per il Presidente, anche perche dopo aver fatto perder McCain il partito stessa l'ha emarginata..
Il muro, gia ti e' stato ricordato da altri, esiste gia e non e' stato abbattuto dalle amministrazioni di Obama. Poi io chiedo una cosa, ma se io sto guidando la mia auto a 90MPH ed il limite di velocita e' di 70MPH, mi ferma la polizia mi fa la multa perche'? perche stavo infrangendo una legge quindi e' cosa giusta.
Ora gli immigrati illegali, sono gente che entra in USA, ma anche in altri paesi, infrangendo una legge, perche' non devono essere puniti? Poi puniti, solo rimandati nelle loro nazioni, non vedo lo scandalo.
Il valore di acquisto dei salari della classe media non sara un problema per te che vivi in Europa, ma se permetti lo e' per me visto che mi riguarda in prima persona. E' come se io dicessi che si lamenta in Italia perche non trova lavoro si lamenta per un falso problema perche di lavoro nel mondo ce ne e' per tutti.
Lascio per ultimo la questione dei venti.
Il clima di paura che ha generato sparatorie e morti vari nei vari stati, e' stato un clima creato da Obama e la sua tolleranza verso l'estremismo islamico, la chiusura di quantanamo edil suo accordo con l'Iran sul nucleare.
Si e' permesso la vendita delle bandiere dell'Isis in USA via ebay ma si e' tassativamnete richiesto che la Georgia cambiasse la sua bandiera perche' era quella degli Stati Confederati e se provi ad acquistarla non la trovi neanche nei magazzini di surplus militare.
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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #249 : Venerdì 11 Novembre 2016, 22:14:15 »
California e new York lo spinello "ricreativo". Due referendum slegati dalle presidenziali, ma ogni stato ha votando guardando il proprio orticello.
grave la reintroduzione della pena di morte, ovviamente.
A me basta un'ora di volo ed arrivare a Denver per comprarmi canne in farmacia, per fortuna non ho mai fatto usa di droghe, l'unica droga e' la Lazio.
Pero' Lalaland e NY rendono difficile l'acquisto delle armi!
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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #250 : Venerdì 11 Novembre 2016, 22:19:03 »
In questo articolo non leggo il nome della Palin.

WASHINGTON (AP) -- President-elect Donald Trump is shaking up his transition team as he plunges into the work of setting up his administration, elevating Vice President-elect Mike Pence to head the operations. It amounts to a demotion for New Jersey Gov. Chris Christie, who had been running Trump's transition planning for months.
On the heels of Trump's upset victory this week, the Republican's team has been scrambling to identify people for top White House jobs and Cabinet posts. It's an enormous undertaking that must be well in hand by the time Trump is inaugurated on Jan. 20.
In a statement Friday, Trump said Pence would "build on the initial work" done by Christie.
"Together, we will begin the urgent task of rebuilding this nation — specifically jobs, security and opportunity," Trump said.
Christie was a loyal adviser to Trump for much of the campaign and came close to being the businessman's pick for running mate. But Trump ultimately went with Indiana Gov. Pence, a former congressman with Washington experience and deep ties to conservatives.
Christie will still be involved in the transition, joining a cluster of other steadfast Trump supporters serving as vice chairs: former House Speaker Newt Gingrich, retired neurosurgeon Ben Carson, retired Lt. Gen. Michael Flynn, former New York City Mayor Rudy Giuliani and Alabama Sen. Jeff Sessions.
For Trump, who ran on a pledge to "drain the swamp" of Washington insiders, the team is strikingly heavy on those with long political resumes.
In addition, three of Trump's adult children — Don. Jr., Eric and Ivanka — are on the transition executive committee, along with Jared Kushner, Ivanka's husband. Kushner played a significant role in Trump's campaign and was spotted at the White House Thursday meeting with President Barack Obama's chief of staff.
Pence said the transition staff is made up of the right people to "bring about fundamental change in Washington."
After ending his own failed campaign for president, Christie emerged as one of Trump's most enthusiastic supporters. He nearly became Trump's running mate but was edged out by Pence.
Trump and Christie grew apart through the last stretch of the campaign. The governor became increasingly frustrated that Trump wouldn't listen to his advice, particularly over the response to the release of a 1995 video in which the businessman is heard making predatory comments about women.
Christie is also facing calls for impeachment in New Jersey following the conviction of two former aides in the George Washington Bridge lane-closing trial. Christie has denied any knowledge of the lane closures until weeks or months after they occurred in September 2013.
The governor was notably absent from the steady stream of advisers entering Trump's eponymous skyscraper in New York for meetings Friday. Among the first decisions facing the president-elect is whom to choose as chief of staff, a key post that will set the tone for Trump's White House and be a key conduit to Capitol Hill and Cabinet agencies.
Trump is said to be considering Steve Bannon, his campaign chairman and a conservative media executive, and Republican National Committee Chairman Reince Priebus for the role. Neither has significant policy experience, though Priebus is well-liked in Washington and has deep ties with key lawmakers.
Kellyanne Conway, Trump's campaign manager, is also said to be in the mix for a senior job. Conway is a veteran Republican pollster who formed a strong rapport with the candidate after taking the helm of his campaign in the general election.
While Trump has long led a large business, the scope of the federal government exceeds any of his previous endeavors. Those around Trump, who is known as a hands-on executive, say he'll likely have to make adjustments in his leadership style and decision-making, including more delegating.
Trump has chafed at that a bit, but he has signaled willingness to relinquish some but not all, personal control. He also seems reluctant to expand his core group of aides beyond the inner circle with whom he feels comfortable.


Comunque aspettiamo e poi giudicheremo
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Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #251 : Venerdì 11 Novembre 2016, 22:24:04 »
non ho detto che il tuo reddito non è importante ma che le politiche di Trump possono renderlo un tema risibile
punire gli illegali? li mandi indietro? Tornano. E' un processo irreversibile, mondiale. Si chiamano grandi migrazioni. La storia ne ha viste molte. E' la fame, la miseria che li spinge, mica altro.
Tu fai del tuo reddito una questione centrale, quelli debbono mettere assieme il pranzo con la cena.
E' il problema dei problemi. La destra xenofoba lo risolve a colpi di slogan (ben sapendo che è irrisolvibile perchè strutturale alla crisi). Più polizia, meno diritti, meno libertà civili, pene più severe.
E quelli tornano lo stesso. Perchè dove stanno loro è sempre peggio.
Questo problema si risolve a livello globale con collaborazione e intelligenza, non con muri veri o virtuali.
Il mio non è buonismo del radical-shit (come dice frusta) è solo buon senso.

E poi il tema dei diritti civili? I gay? Le donne?
Io qualche dubbio me lo porrei visto il tipo e certe sue affermazioni.
Basta guardare un po' oltre

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #252 : Venerdì 11 Novembre 2016, 22:25:03 »
In questo articolo non leggo il nome della Palin.

Comunque aspettiamo e poi giudicheremo

esatto.
spero di essere smentito

Offline Frusta

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #253 : Venerdì 11 Novembre 2016, 22:57:47 »

mi sembra di essere tornato al 1980
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #255 : Sabato 12 Novembre 2016, 00:41:53 »

Offline Er Matador

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #256 : Sabato 12 Novembre 2016, 03:44:19 »
Matador tu pensi veramente che Trump per fare le opere pubbliche (ammesso che si facciano, il ponte di messina di berlusconiana memoria è ancora presente.. anche se capisco che non parliamo dell'italia) sottraendo risorse ai militari e non ad altre fonti "sociali" o facendo debito?
Il disimpegno dalla NATO e dall'interventismo a tutto campo, coi relativi costi, libererebbe risorse non di poco conto.
E quanto alle fonti sociali, a parte Obamacare è rimasto così tanto da tagliare?
Ovviamente non posso sapere in anticipo l'entità degli interventi infrastrutturali per effettuare calcoli più precisi.

P.S.: L'analisi di Fini la trovo da qualche parte in particolare?
Grazie in anticipo
 ;)
Il concetto è fondamentale nella sua visione del mondo, e viene spesso citato anche nei suoi articoli.
I saggi in cui viene sviluppato in maniera più sistematica sono probabilmente Il denaro "Sterco del demonio" e il più breve ma denso Il vizio oscuro dell'Occidente.

Offline cartesio

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #257 : Sabato 12 Novembre 2016, 04:47:25 »

Questo problema si risolve a livello globale con collaborazione e intelligenza

Ganzissimo.

Mi piace la gente che ha risposte facili ai problemi epocali. 

E il capitalismo? Rivoluzione!
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #258 : Sabato 12 Novembre 2016, 04:54:29 »
mi sembra di essere tornato al 1980

Credo che il paragone migliore sia il 1994, quando Berlusconi vinse contro la gioiosa macchina da guerra di Occhetto. Che umiliazione per uno che si chiamava Achille Leone. Se solo fossero stati un po' più umili, magari avrebbero vinto e gli ultimi venti anni sarebbero stati un po' diversi.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline AlenBoksic

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« Risposta #259 : Sabato 12 Novembre 2016, 07:53:39 »
Michel Floquet
Triste America


L’America riempie il nostro immaginario come nessun altro paese. Non vi è giorno in cui, in Europa e in altri luoghi del mondo, non venga celebrata la più grande democrazia del mondo, il paese della libertà dove tutto è possibile, la terra di principi dove tutti sono uguali davanti alla legge. Ma le cose stanno davvero così, oggi, a distanza di secoli da quel 4 luglio 1776 in cui nacque questo grande paese?
Michel Floquet ha attraversato in lungo e in largo gli Stati Uniti d’America e, armato di fonti, testimonianze, documenti, ha scritto un libro che è il ritratto di un paese sull’orlo del disastro.
I più ricchi, negli Stati Uniti, non sono l’1 ma lo 0,1 per cento della popolazione.
Centosessantamila famiglie circa, che detengono da sole quasi un quarto della ricchezza nazionale. Una casta di nababbi che è unica al mondo, e ha equivalenti soltanto all’inizio del secolo scorso.
Secondo il principio tutto americano «Meno pago le tasse, più sono ricco e più posso dare», i ricchi pagano tra il 15 e il 20 per cento delle tasse, mentre i loro dipendenti e i salariati in generale tra il 25 e il 30 per cento.
Ogni giorno, nella vita quotidiana del paese, manca un milione e mezzo di uomini neri. Sono in prigione o morti prematuramente, per lo più per omicidio. Nella fascia d’età tra i venticinque e i cinquantaquattro anni manca addirittura un uomo su sei. È praticamente il tasso di perdite di un conflitto.
In America, un adulto su cento si trova in carcere. Un prigioniero su quattro, nel mondo, è americano. Nessuno fa meglio di così. Né la Cina, né la Corea del Nord e neppure l’Iran.
Vi sono undicimila morti in media all’anno per colpi di arma da fuoco. Circa novantamila feriti. Dal 1968 a oggi, più di un milione di persone sono state uccise con armi. Il tasso di abbandono scolastico supera il 50 per cento. Alla fine del ciclo scolastico, appena il 40 per cento degli allievi raggiunge il livello sufficiente per passare all’insegnamento superiore, col risultato che il paese è costretto a importare cervelli dall’estero. Ogni anno il governo americano, che non fa nulla per i più indigenti, lasciati alle benevole cure della carità defiscalizzata, spende la metà del budget del paese in campagne militari fallimentari.
Riassumendo dati inoppugnabili, viaggiando nel cuore dell’America più profonda, Michel Floquet ritrae un paese che ha perduto la sua potenza creatrice… un impero in avaria, che inciampa sui suoi vecchi demoni, incapace di reinventarsi.

«Il paese della corsa permanente al dollaro, del ciascuno per sé, senza pietà per i poveri».
Le Monde

«Michel Floquet scrive un libro che, lontano dai cliché sugli Stati Uniti, racconta una triste verità».
Archibald Ploom, Culture-Chronique


http://www.sololibri.net/In-libreria-Triste-America-Floquet.html
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