Autore Topic: H. Clinton vs D. Trump  (Letto 47375 volte)

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Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #220 : Venerdì 11 Novembre 2016, 10:23:32 »
essere "nutriti" da frusta è come essere accuditi da diletta pagliuca
non nutrirmi, fai il favore, che di teorie del complotto ne ho piene le  palle tasche

Dopo lo scambio con Jim comincio a sospettarlo. E un po'mi dispiace   

se tu ritieni che della politica USA ne debba parlare solo chi li risiede, che cazzo ci facciamo in questo topic?

se poi chi ha una posizione diversa è troll, va bene, siete la maggioranza, decidete che sono un troll
a me sta bene


Offline Er Matador

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #221 : Venerdì 11 Novembre 2016, 10:42:44 »
Il lamento è la specialità della casa: negli anni '80 entravi in unegozio di generi alimentari ed era tutto un lamentarsi, adesso ti dicono che negli anni '80 si stava benissimo.
Si stava benissimo, sì: s'aveva 30 anni meno !
 :D
Conta - moltissimo - il contesto generale: come cantava il rocker "tutti vogliono viaggiare in prima classe", s'è persa di vista la realtà e la misura delle cose, il tutto mentre sparisce via via (ormai è quasi scomparsa) la generazione che ha fatto sacrifici e ha vissuto orrori e miserie prima, durante e dopo la guerra. Sparisce anche la famiglia tradizionale e i figli attuali - molto spesso unici - sono anche divisi tra genitori separati che ritengono doveroso compensare l'affetto mancato (e mancante) esaudendo ogni sorta di desiderio.
Poi, per carità, la povertà esiste, mica voglio negarlo, e neanche sono un sociologo (esistono ancora?), però il quadro è assai più variegato di come viene disegnato.
(e sui40mila ti ha già risposto Pomata)
 ;)
Quella che descrivi è anch'essa una parte della realtà, con le aspettative individuali fra le dinamiche ormai fuori controllo.
Dovresti, però, porti una domanda: la gente è diventata scema e viziata da sola?
O è stata incessantemente istigata - e qui l'analisi di Massimo Fini è di una lucidità unica - a percepire e soddisfare bisogni che, fino a un attimo prima, non sapeva di avere?
Il fenomeno in questione nasce su una faglia assai sensibile: quella che collega il peggio del vecchio sistema economico (il consumismo sempre più indotto ed esteso) col peggio del nuovo (il crollo del potere d'acquisto reale).

Offline Er Matador

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #222 : Venerdì 11 Novembre 2016, 10:48:51 »
se poi chi ha una posizione diversa è troll, va bene, siete la maggioranza, decidete che sono un troll
a me sta bene
Non amo il metaForum e non ho nulla contro di te: per il semplice fatto che non ti conosco e che l'abissale distanza dalle mie idee non costituisce per me un problema.
Il tuo storico evidenzia, però, alcune tendenze ben delineate: il non affrontare le questioni del merito, preferendo formulazioni teoriche piuttosto nebulose; la diffusa incapacità di esprimere un'opinione senza insultare qualcuno.
La tua presenza sul Forum non mi infastidisce minimamente e non ti chiedo di cambiare nulla nel tuo modo di vivere questo spazio.
Smetti, però, di attribuire comportamenti e colpe a terzi sparando nel mucchio: perché nessuno ti ha giudicato e nessuna maggioranza ha deciso alcunché.
Sei tu che ti sei messo l'etichetta da solo.

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #223 : Venerdì 11 Novembre 2016, 10:58:27 »
E' semplicemente un sistema che frana. E' accaduto già.
Di solito si esce da questi impasse storici con guerre. Ci si ammazza, ci si distrugge e chi vince riparte più bello e ricco che pria.

Oggi uno scenario di guerra fra potenze appare improbabile. Oddio con questo nuovi machi che governano il pezzi importanti di mondo c'è da stare poco tranquilli (Trump/Putin/Erdogan e via dicendo..)

E la gente?
.... diventata scema e viziata da sola?


e la gente è stata tagliata fuori, negli ultimi anni ultraliberal da una diciamo più equa distribuzione della ricchezza.
Cosa è avvenuto? Che i ricchi sono più ricchi, enormemente (60 tizi detengono il 50% della ricchezza mondiale) e i poveri più poveri. Persino in Africa sono più poveri di prima.
Il ceto medio è stato scannato e butta sangue. Incazzato nero come è si rivolge a chi riesce a mettere assieme una proposta facile e in grado di garantire a breve un riequilibrio (ovviamente da verificare se /come/a scapito di chi..)

Le soluzioni che indica la destra.2 sono quelle che abbiamo sotto gli occhi. In ogni paese: lepen/salvini/trump/orban/hofer etc - la lista è lunga - la solita pippa.
In questo senso ogni mondo è  paese. Sembra banale agli occhi e alla mente dei semplificatori ma in un mondo globalizzato così è.

La "gente" si sta spostando a destra. E' un vento forte quello che spira. E riguarda il mondo nella sua complessità.

Sta passando la tendenza della necessità dell'uomo forte (anche Renzi, in qualche modo si sta adeguando...) e della chiusura nazionalistica.

Secondo me è un male ma è una opinione da troll.

ps
trovo risibile che uno come Trump che nel "sistema" ci ha mangiato, defecato, evaso le tasse, fallito e tutto l'amabaradam, oggi è "il nuovo che avanza"

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #224 : Venerdì 11 Novembre 2016, 11:01:50 »
Non amo il metaForum e non ho nulla contro di te: per il semplice fatto che non ti conosco e che l'abissale distanza dalle mie idee non costituisce per me un problema.
Il tuo storico evidenzia, però, alcune tendenze ben delineate: il non affrontare le questioni del merito, preferendo formulazioni teoriche piuttosto nebulose; la diffusa incapacità di esprimere un'opinione senza insultare qualcuno.
La tua presenza sul Forum non mi infastidisce minimamente e non ti chiedo di cambiare nulla nel tuo modo di vivere questo spazio.
Smetti, però, di attribuire comportamenti e colpe a terzi sparando nel mucchio: perché nessuno ti ha giudicato e nessuna maggioranza ha deciso alcunché.
Sei tu che ti sei messo l'etichetta da solo.

leggi e poi parla, i giudizi insultanti non sono mai partiti da me. E' tutto scritto
trovo penoso questo vostro far gruppo da nonni (uno a difesa dell'altro)
è solo un forum,non ci conosciamo
in realtà  tu dai giudizi su me e sul mio pensiero mentre io non lo faccio (non dovrebbe essere possibile su un Forun dire quello che si pensa sulle persone....)

eppure le idee su alcuni di voi le ho ben chiare
le tengo per me

Offline Er Matador

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #225 : Venerdì 11 Novembre 2016, 11:18:26 »
leggi e poi parla, i giudizi insultanti non sono mai partiti da me. E' tutto scritto
trovo penoso questo vostro far gruppo da nonni (uno a difesa dell'altro)
è solo un forum,non ci conosciamo
in realtà  tu dai giudizi su me e sul mio pensiero mentre io non lo faccio (non dovrebbe essere possibile su un Forun dire quello che si pensa sulle persone....)

eppure le idee su alcuni di voi le ho ben chiare
le tengo per me

Io non do assolutamente giudizi su di te: li do sui tuoi post, vale a dire su ciò che posso sapere e che ho il diritto di sapere di te all'interno di un Forum.
Sei tu che dai giudizi, ed estremamente gravi, come quest'ultima accusa di nonnismo e di coordinazione degli interventi fra una non meglio precisata lobby di utenti: due ipotesi una più offensiva e infondata dell'altra.

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #226 : Venerdì 11 Novembre 2016, 11:19:21 »
trump ha vinto conquistando gli stati metallurgici.

Coerente anche il fatto che i vari boom economici siano stati sotto governi repubblicani, a giudicare dalle cartine. Guerre mondiali, Vietnam, sotto maggioranza democratica.

in realtà un impegno USA in Vietnam (invio militari) nasce già dagli anni Cinquanta col repubblicano Dwight Eisenhower, poi JFK intensifica la presenza
ma quelli sono anni di guerra fredda, vanno letti sotto questa luce

la guerra mondiale?

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #227 : Venerdì 11 Novembre 2016, 11:20:17 »
Io non do assolutamente giudizi su di te: li do sui tuoi post, vale a dire su ciò che posso sapere e che ho il diritto di sapere di te all'interno di un Forum.
Sei tu che dai giudizi, ed estremamente gravi, come quest'ultima accusa di nonnismo e di coordinazione degli interventi fra una non meglio precisata lobby di utenti: due ipotesi una più offensiva e infondata dell'altra.

ripeto, leggi e fatti una idea (chi insulta chi...)
io la mia ce l'ho

Offline DinoRaggio

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #228 : Venerdì 11 Novembre 2016, 11:51:48 »
Se vuoi qualcuno che difenda Abberluscone  :D hai sbagliato persona
Ma era per la cronaca. E' successo, e sinceramente non ricordo grandi levate di scudo, ma potrebbe essere la mia memoria fallace.  :)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Er Matador

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #229 : Venerdì 11 Novembre 2016, 12:45:57 »
Passata la sbornia per una nottata esaltante, soprattutto nel vedere certe smorfie su certe facce, tentiamo una valutazione più razionale: a partire dal discorso da vincitore, di cui molti hanno sottolineato i toni immediatamente più concilianti rispetto alla campagna elettorale.
Osservazione vera a metà: Trump avrà la faccia e la pettinatura di una canaglia più o meno simpatica, ma il grosso delle sue affermazioni era anche prima assai seria nei contenuti e nei toni.
Non è colpa del neoeletto se i media di regime hanno riportato solo le note di colore più o meno reali, per creare una paratia invisibile fra il pubblico e l’idea stessa che il candidato repubblicano potesse avere un programma.
Il proclamarsi Presidente di tutti dovrebbe rappresentare la più ovvia normalità, ma assume connotati più specifici di fronte ai #notmypresident.
Per dare un termine di confronto: dopo l’elezione del primo Capo di Stato di colore, il Ku Klux Klan non si espresse pubblicamente in quel modo; dopo l’elezione di un avversario con tutte le carte in regola, questi signorini hanno messo in discussione i più elementari fondamenti della democrazia.
Trump è dentro il gioco democratico, loro ne sono fuori: su questo certe manifestazioni valgono come la dimostrazione di un teorema.
Tornando al discorso della vittoria, appare particolarmente significativo il riferimento alle infrastrutture e a un massiccio intervento nel settore.
Perché nelle aree più dimenticate del Paese ce n’è effettivamente bisogno, dopo anni di incuria e latitanza in materia, ma soprattutto per un motivo più sottile.
Come già denunciato ai tempi da Eisenhower, uno fra i più gravi pericoli per l’ordinamento statale interno veniva dal complesso militare-industriale.
E la sua osservazione è stata confermata da una deriva paragonabile a quella del Giappone che partecipò all’ultimo (per ora) conflitto mondiale: una democrazia formalmente mantenuta, ma svuotata e snaturata dalla pressione di ambienti militari(sti).
Il risultato? Paranoie (anti)spionistiche, scriteriato interventismo, crimini contro l’umanità: tutto torna, purtroppo.
I nodi erano già venuti al pettine con Katrina, l’uragano che devastò New Orleans nel 2005.
Allora emerse l’intreccio fra i due comparti: i costi dell’intervento avrebbero tolto fondi alle guerre preventive, che nelle intenzioni dei neocon non si esaurivano certo con l’Iraq; i costi dell’interventismo bellico avevano sottratto risorse alla Protezione Civile, portandola in alcuni casi a livelli inadatti per un Paese sviluppato.
Negli anni, la nouvelle vague finanziaria si è sovrapposta al ramo militare della spesa pubblica: in fondo, l’esportazione in armi della democrazia prelude a governi “maggiormente collaborativi” e a macerie su cui speculare, quindi a nuovi spazi di espansione per la finanza globale.
Da una parte Stato, opere pubbliche, utilità sociale, economia reale, lavoro.
Dall’altra il micidiale trust fra i due centri di potere.
Non che i primi siano santi e poeti, dato che anche lì non manca la componente lobbystica, ma il differente impatto sugli Usa e sul pianeta non richiede ulteriori specificazioni.
Un Presidente animato da buone intenzioni, ma da scarsa lucidità, tenterebbe forse l’attacco frontale contro il secondo comparto, uscendone a pezzi.
Trump ha invece adombrato una strategia diversa: sedersi di peso sul piatto della bilancia delle opere pubbliche, concentrandovi denaro e risorse che quindi affluiranno in maniera sempre meno copiosa dall'altra parte.
Una sorta di atrofia silenziosamente indotta: nella speranza che il tumore, privato dell'indispensabile nutrimento, regredisca e si riassorba almeno in parte.
Per il momento sono solo parole, beninteso: ma lasciano intuire una tenuta nervosa, un senso di responsabilità e una lucidità strategica assai lontane dalla macchietta che i media “liberi” hanno tentato di imporre, con scarso successo, al grande pubblico.
A proposito di interventismo, negli ultimi giorni si sono registrati sviluppi inquietanti nel Mailgate che ha rivelato parecchie verità sulla candidata dei Democratici.
A parte l’attribuzione delle responsabilità alla Russia – tesi che andrebbe quantomeno dimostrata – serpeggiava l’ipotesi di equiparare quel presunto attacco informatico a un attacco militare convenzionale, cui reagire in quei termini.
Le mail rubate da Putin come le armi di distruzione di massa di Saddam, per costruire a tavolino un falso casus belli e partire all’attacco.
Sugli strumenti di morte che un’escalation bellica avrebbe prima o poi mobilitato, vale la profezia di Einstein: “Non so con quali armi si combatterà la Terza Guerra Mondiale, ma so con quali si combatterà la Quarta: pietre e bastoni”.
Qui emerge, forse, il senso della notte di Donald: aver evitato, almeno a breve termine, un conflitto ossessivamente cercato e in grado di protrarsi fino alla semidistruzione del pianeta.
Il che getta una luce particolarmente sinistra su quanti – col garbo, la qualità argomentativa, l’obiettività di cui sappiamo – hanno continuato a difendere gli interessi legati al clan Clinton-Obama: anche fino a quel punto.
E questa non è disonestà intellettuale, è vera e propria pericolosità sociale.

Offline Skorpius

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #230 : Venerdì 11 Novembre 2016, 13:07:51 »
Matador tu pensi veramente che Trump per fare le opere pubbliche (ammesso che si facciano, il ponte di messina di berlusconiana memoria è ancora presente.. anche se capisco che non parliamo dell'italia) sottraendo risorse ai militari e non ad altre fonti "sociali" o facendo debito?
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Jim Bowie

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #231 : Venerdì 11 Novembre 2016, 13:11:01 »
Me cojoni Jim, in Italia e in Spagna chi guadagna dai 30 ai 60 mila euro l'anno? In Spagna ci sono millioni di mille euristi ossia gente che guadagna 20/22 mila euro lordi all'anno... Con 40.000 in Spagna vivi meglio di millioni di persone e credo anche in Italia. Il Partito Popolare in Spagna è riuscito a creare posti di lavoro  a base del motto: Lavoriamo mal pagati ma almeno lavoriamo...

Dimenticavo: Vengo a fare il magazziniere di corsa...  ;D io impiegato in Luxottica riesco con incentivi (vendendo na caterva de occhiali...) ad arrivare ai 45 lordi massimo, attestandomi sui 40.000 di media lordi.

Vengo de corsa.
Poma dove ho scritto che in Europa si guadagna dai 30 mila ai 60 mila euri? Io manco dal 1991 dall'Europa so cazzo dei stipendi.
A Dallas e basta che fai una ricerca su google, lo stipendio medio e di 42000 dollari lordi/annuì.
Qui ci vivi, se li prendi a NYC, per esempio, fai l'accattone su Park Avenue.
La mia risposta era solo per dire che non si può affermare se uno stipendio e' basso o alto se non lo rapporti con il costo della vita.
I 30 dollari all'ora ti portano uno stipendio lordo di 60 mila dollari, considera che ragazzi di 22 anni appena uscita dal college prendono, dove faccio il consulente, 55000 lordi ed e' il loro primo stipendio.
Se poi esci da certi college allora si va sulle 6 cifre.


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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #232 : Venerdì 11 Novembre 2016, 13:38:28 »
Ma era per la cronaca. E' successo, e sinceramente non ricordo grandi levate di scudo, ma potrebbe essere la mia memoria fallace.  :)
È successo, la cosa e' stata abbondantemente messa in evidenza e nessuno che non si chiamasse Emilio Fede ha difeso Berlusca, negli USA stanno accadendo cose un po' diverse.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #233 : Venerdì 11 Novembre 2016, 14:07:38 »
Monsieur Opale, che tu ti ritienga offeso personalmente dal fatto che io manifesti tutto il mio disprezzo per i fighetti radical non lo capisco. A meno che tu non abbia una villa a Capalbio, non sia uno dei tanti Colombo, Napolitano, Zucconi e via dicendo che si stanno stracciando le vesti per Trump dimenticando che negli anni 50 volevano Stalin o che tu non ti chiami Bignardi o Fazio o Severgnini o Lerner & Co. NON CE L'HO CON TE.
Cosi come non puoi pensare che ogni virgola negativa nei confronti di chi piace a te sia rivolta alla tua persona. Se hai la pazienza di rileggerti ti puoi rendere facilmente conto che l'attrito che stai avendo qui con ogni tuo interlocutore non nasce dal nonnismo ma da quanto ti ho detto.
Sperando di essere stato chiaro, se vuoi, non ho problemi a riprendere con te un dialogo civile.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #234 : Venerdì 11 Novembre 2016, 14:32:34 »
Matador tu pensi veramente che Trump per fare le opere pubbliche (ammesso che si facciano, il ponte di messina di berlusconiana memoria è ancora presente.. anche se capisco che non parliamo dell'italia) sottraendo risorse ai militari e non ad altre fonti "sociali" o facendo debito?
Penso che non avra problemi insormontabili, daltra parte e' dal 1992 che il budget militare e l'industria militare non sono piu la spesa maggiore e l'industria trainante.

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Offline Jim Bowie

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #235 : Venerdì 11 Novembre 2016, 14:53:51 »


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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #236 : Venerdì 11 Novembre 2016, 15:16:25 »
Frusta....piantala. Non è andata come la racconti. Punto. 
So leggere e valutare parole e persone.

Detto questo lascio sto link:

http://usuncut.com/news/bernie-sanders-just-blasted-democratic-party-trumps-victory/


Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #238 : Venerdì 11 Novembre 2016, 16:05:16 »
Dodd-Frank Act e Obama care

Vediamo che succede.
Di questo parlo quando scrivo: visioni del mondo


Pomata

Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #239 : Venerdì 11 Novembre 2016, 18:00:07 »
Poma dove ho scritto che in Europa si guadagna dai 30 mila ai 60 mila euri? Io manco dal 1991 dall'Europa so cazzo dei stipendi.
A Dallas e basta che fai una ricerca su google, lo stipendio medio e di 42000 dollari lordi/annuì.
Qui ci vivi, se li prendi a NYC, per esempio, fai l'accattone su Park Avenue.
La mia risposta era solo per dire che non si può affermare se uno stipendio e' basso o alto se non lo rapporti con il costo della vita.
I 30 dollari all'ora ti portano uno stipendio lordo di 60 mila dollari, considera che ragazzi di 22 anni appena uscita dal college prendono, dove faccio il consulente, 55000 lordi ed e' il loro primo stipendio.
Se poi esci da certi college allora si va sulle 6 cifre.


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Certo che avevo capito il tuo discorso e allora chiedo, negli stati in cui Trump ha raccolto i voti sono stati abbassati i salari o è aumentato il costo della vita? Perchè Trump, oltre al voto xenofobo, ha costruito il suo trionfo sull'impoverimento e conseguente incazzatura della classe media americana. Sugli stipendi dalle parti tua, ripeto: me cojoni :)

Credo comunque che il problema delle sinistre del mondo sia la loro perdita d'identità, per esempio in Spagna si è appena certificata la morte del PSOE (Partito Socialista Obrero Español) dove Obrero significa operaio...un partito che si è venduto alle grandi lobby e alla fine la gente se ne è accorta e ha votato a Podemos, ad oggi secondo partito per voti, insomma sembra che non ci sia una via di mezzo per essere di sinistra.