Autore Topic: H. Clinton vs D. Trump  (Letto 46732 volte)

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Offline Skorpius

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #80 : Venerdì 4 Novembre 2016, 09:29:29 »
ho scritto molte cose e non apprezzo gli estrapolatori
rendono le discussioni fasulle e prive di senso

e tu al tempo hai votato berlusconi, immagino
è molto in linea con te





Però se scrivi TROPPE cose rendi il compito di risponderti arduo. Soprattutto se ti picchi se qualcuno risponde nel tema ad uno dei mille mila articoli che posti (e che si presuppone condividi)
Perché non smetti di postare articoli ed esprimi semplicemente cosa pensi?
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #81 : Venerdì 4 Novembre 2016, 09:37:33 »
Mica è un dovere rispondermi. Io posto quel che ritengo interessante.
Chi vuole legge chi non vuole salta.
Fra un link e l'altro ho detto una serie di cose. Sono lì.
Leggi (se vuoi)

ps
detto questo, ma cos'è sto pagando il dazio del nonnismo? Tutti sti consigli a cosa sono dovuti? Devi dirmi tu come stare nel Forum?



Offline Skorpius

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #82 : Venerdì 4 Novembre 2016, 09:43:13 »
Mica è un dovere rispondermi. Io posto quel che ritengo interessante.
Chi vuole legge chi non vuole salta.
Fra un link e l'altro ho detto una serie di cose. Sono lì.
Leggi (se vuoi)

ps
detto questo, ma cos'è sto pagando il dazio del nonnismo? Tutti sti consigli a cosa sono dovuti? Devi dirmi tu come stare nel Forum?




Paghi dazio per esseri piccato. Non e' un dovere risponderti ma dovrebbe essere un piacere, se ti risenti scoppia la polemica inevitabilmente.
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #83 : Venerdì 4 Novembre 2016, 09:46:47 »
si, se magari cambiate tono e modi,
io non vado mai sul personale e pretendo si faccia lo stesso con me

tutto qui

borgorosso

Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #84 : Venerdì 4 Novembre 2016, 10:47:48 »
ho scritto molte cose e non apprezzo gli estrapolatori
rendono le discussioni fasulle e prive di senso

e tu al tempo hai votato berlusconi, immagino
è molto in linea con te

Sempre votato PDS, DS e adesso PD. Anti berlusconiano in politica da sempre.
Tuttavia negli anni ho capito che Berlusconi non parla a degli imbecilli, né più né meno di Prodi o 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' comunque, ma parla a delle persone che esprimono esigenze, bisogni e valori.
La semplificazione "evasori-->Berlusconi" equivale a "falsi invalidi, statali fancazzisti-->sinistra".

PS: il nonnismo di qua non ti piace? Dellà te pareva divertente? Bah


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Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #85 : Venerdì 4 Novembre 2016, 11:38:59 »
io praticavo il nonnismo dellà? mi sa che sei male informato....
ma di brutto
(se vuoi ti spiego in pvt)

la semplificazione di quella natura la fai tu, la mia era diversa

in parte si, lo penso, penso che il corpo elettorale non sia un blocco omogeneo e ad esempio uno come Berlusconi parlava del suo elettore medio come fosse un dodicenne...
e questo riguarda Italia, Francia, Borneo, USA etc

taluni messaggi penetrano più facilmente in taluni settori, se poi ci aggiungi una crisi devastante fai bingo.
I demagoghi si stanno prendendo il mondo. Mica è una combinazione.

E non difendo 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' o Hilary o altra roba.....

Offline Jim Bowie

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #86 : Venerdì 4 Novembre 2016, 17:39:34 »
Sulle armi, quindi è una libertà di possesso sancita dalla Costituzione? Credevo che ogni Stato facesse a modo suo riguardo alle armi.

Su Obama, chiedevo se in qualche modo le sue (volontà di) riforme erano state ostacolate in qualche modo dal Congresso a maggioranza repubblicana. Direi che il bilancio di questi 8 anni è tutto sommato positivo in politica estera, e mi sembra non così negli affari interni.
The Second Amendment (Amendment II) to the United States Constitution protects the right of the people to keep and bear arms and was adopted on December 15, 1791, as part of the first ten amendments contained in the Bill of Rights.[1][2][3][4] The Supreme Court of the United States has ruled that the right belongs to individuals,[5][6] while also ruling that the right is not unlimited and does not prohibit all regulation of either firearms or similar devices.[7] State and local governments are limited to the same extent as the federal government from infringing this right per the incorporation of the Bill of Rights.

The Second Amendment was based partially on the right to keep and bear arms in English common law and was influenced by the English Bill of Rights of 1689. Sir William Blackstone described this right as an auxiliary right, supporting the natural rights of self-defense, resistance to oppression, and the civic duty to act in concert in defense of the state.[8]

In United States v. Cruikshank (1876), the Supreme Court of the United States ruled that, "The right to bear arms is not granted by the Constitution; neither is it in any manner dependent upon that instrument for its existence" and limited the applicability of the Second Amendment to the federal government.[9] In United States v. Miller (1939), the Supreme Court ruled that the federal government and the states could limit any weapon types not having a "reasonable relationship to the preservation or efficiency of a well regulated militia."[10][11]

In the twenty-first century, the amendment has been subjected to renewed academic inquiry and judicial interest.[11] In District of Columbia v. Heller (2008), the Supreme Court handed down a landmark decision that held the amendment protects an individual right to possess and carry firearms.[12][13] In McDonald v. Chicago (2010), the Court clarified its earlier decisions that limited the amendment's impact to a restriction on the federal government, expressly holding that the Fourteenth Amendment applies the Second Amendment to state and local governments to the same extent that the Second Amendment applies to the federal government.[14] In Caetano v. Massachusetts (2016), the Supreme Court reiterated its earlier rulings that "the Second Amendment extends, prima facie, to all instruments that constitute bearable arms, even those that were not in existence at the time of the founding" and that its protection is not limited to "only those weapons useful in warfare".[15]

Despite these decisions, the debate between various organizations regarding gun control and gun rights continues.[16]

Alcuni stati forti di alcune sentenze rendoni difficile l'acquisto delle armi, ma non possono impedirlo.
Per dirti in Texas, per comprare una pistola devo attendere circa un'ora per il background check, negli stati del new England l'attesa si puo estendere ad una settimana.
Per una carabila da caccia, molto piu pericolosa di una pistola l'attesa e pari al tempo del lettore di carta di credito per approvare la transazione.
I vari stati regolano il trasporto delle pistole. Alcuni stati tra cui il Texas permettono di indossare e rendere visibile una pistola anche in pubblico, dopo aver acquisito un brevetto "Conceal weapon" della durata di 8 ore fatte con un istruttore dello stato.
In ogni stato la pistola si puo portare se si sono asdicurati i tre seguenti passi.
Pistola in sicura;
Pistola nella fondina o borsa;
Pistola chiusa on uno scompartimento tipo il porta oggetti della macchina.

I primi 4 anni ha avuto il congresso dalla sua parte, uno dei pochi presidenti, ed in verita ha fatto poco.

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #87 : Venerdì 4 Novembre 2016, 18:22:08 »
Volevo avere da JB qualche informazione sui candidati indipendenti presenti a queste elezioni.
Quali sono, che seguito hanno, se possono risultare decisivi ecc.
Grazie in anticipo
 ;)
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Offline Jim Bowie

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #88 : Venerdì 4 Novembre 2016, 19:46:35 »

Non se ne e' mai parlato ed onestamente non credo potranno
ricevere consensi per un totale del 10%.
Johnson - Libertarian Party, New Mexico Governor eletyo nelle file repubblicane;
Jill Stein - Green Party, gia candidata per le elezioni del 2012 fautrice del taglio del 50% sul budget militare e puntate tutto su energie rinnovabili;
Darrel Castle -Consitutional Partu. Vuole gli USA fuori da UN, NATO, TPP, NAFTA, CAFTA e WTO.
Vuole asdicurare le frontiere.
E' stata fin da proncipio una corsa a due in quanto tra i Democratici,  Sanders non ha mai rappresentato un avversario pericoloso per la Senatrice e tra i Repubblicani, Trump ha ricevuto una valanga di consensi popolari fin dalle prime tornate che i suoi possibili avversari hanno pensato di ritirarsi e di non dissanguare loro e le loro famiglie per correre verso un traguardo irrangiungibile. Tra l'altro l'unico avversario serio sarebbe potuto essere Ted Cruz che aveva l'appoggio della potente chiesa evangelica e del potentissimo Tea Party, ma anche lui come Bush e Rubio hanno deciso di rinunciare, troppo lo strapotere economico e di pipolarita' di Trump.

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #89 : Sabato 5 Novembre 2016, 09:36:40 »
Ok.
Grazie.
Escluderesti quindi che Johnson e Stein possano svolgere il ruolo che fu di Perot e Nader vacendo perdere qualcuno?
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Offline AlenBoksic

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #90 : Sabato 5 Novembre 2016, 09:42:49 »
Il vero colore dell’alleanza contro Donald Trump
di Slavoj Žižek


Alfred Hitchcock amava ripetere che «più riuscito è il cattivo, più riuscito sarà il film», e se questo è vero, vorrà dire che le imminenti elezioni presidenziali americane saranno ottime, poiché il «cattivo» (Donald Trump) è il miglior cattivo che si possa immaginare? Sì, ma in un senso assai problematico. Per la maggioranza liberale, le presidenziali del 2016 rappresentano una scelta netta: Trump incarna un’aberrazione ridicola e volgare, capace di sfruttare i peggiori sentimenti razzisti e sessisti, è un maschilista privo del benché minimo senso della decenza, al punto tale che persino i grandi nomi del partito repubblicano sembrano fare a gara per abbandonarlo. Se Trump resterà il candidato repubblicano, avremo un voto che farà appello alla coscienza e alla responsabilità individuale, vale a dire, malgrado tutti i nostri problemi e le beghe meschine, quando si è davanti a una vera minaccia, saremo capaci di unire le forze a difesa dei nostri valori democratici fondamentali.
Tuttavia, è proprio questo consenso democratico così conveniente a metterci in allarme e sarebbe meglio fare un passo indietro e rivolgere lo sguardo su di noi per chiederci: qual è il vero «colore» di questa unione democratica al di sopra delle parti? Ci sono dentro tutti, da Wall Street ai sostenitori di Sanders, fino ai superstiti del movimento Occupy, dalle grandi multinazionali ai sindacati dei lavoratori, dagli ex combattenti dell’esercito agli Lgbt+ (lesbiche, gay, bisessuali e transgender +), dagli ambientalisti e alle femministe, fino agli esponenti più «sensati» dello schieramento repubblicano, spaventati dalle contraddizioni di Trump e dalle sue proposte demagogiche e irresponsabili.
Ma quale elemento viene meno in questo conglomerato? La rabbia popolare che ha alimentato la campagna di Trump è la stessa che ha fatto nascere Sanders, e mentre entrambi esprimono un malcontento sociale e politico molto diffuso, lo fanno in senso opposto: da una parte agitando il populismo di estrema destra, e dall’altro scegliendo l’appello alla giustizia sociale della sinistra. E qui sorgono i problemi: l’ideale di uguaglianza e giustizia della sinistra unisce le forze con i movimenti per i diritti delle donne e degli omosessuali, esalta il multiculturalismo per combattere il razzismo, ecc. L’obiettivo strategico del consenso a favore di Clinton è chiaramente quello di scindere tutte queste lotte dall’ideale di giustizia sociale della sinistra, motivo per cui il simbolo vivente di questo consenso è proprio Tim Cook, il Ceo della Apple, il quale si vanta di aver firmato una lettera a favore di lesbiche e gay e oggi può tranquillamente dimenticarsi delle centinaia di migliaia di operai che in Cina lavorano per la Foxconn ad assemblare i prodotti Apple in condizioni di schiavitù.
Una posizione parimenti esasperata si è vista con Madeleine Albright, grande sostenitrice «femminista» di Clinton. Nella trasmissione 60 Minutes della Cbs (12 maggio 1996), a questa domanda sulla guerra in Iraq: «Sappiamo che sono morti mezzo milione di bambini, più di quanti sono morti a Hiroshima, un prezzo altissimo da pagare. Come si giustifica?». Albright aveva risposto con tutta calma: «Io so benissimo che si è trattato di una scelta difficilissima — ma noi siamo convinti che sia stata una scelta perfettamente legittima». Tralasciamo pure le questioni sollevate da questa frase (il passaggio interessante da «io» a «noi») e concentriamoci piuttosto su un unico aspetto: immaginiamo che cosa succederebbe se una simile risposta fosse data da un leader come Putin, o dal presidente cinese Xi o dal capo di stato iraniano? Non sarebbero immediatamente denunciati come mostri barbari e senza scrupoli? A sostegno della campagna di Hillary, Albright ha detto: «C’è un posto speciale all’inferno per le donne che non si aiutano a vicenda!» (Significato: tutte quelle che votano per Sanders invece di Clinton). Forse dovremmo correggere questa dichiarazione: c’è un posto speciale all’inferno per tutte le donne (e gli uomini) che pensano che mezzo milione di bambini morti rappresenti un prezzo accettabile per un intervento militare che ha devastato un Paese, mentre in patria appoggiano al cento per cento i diritti delle donne e degli omosessuali…
Trump non è l’acqua sporca che occorre buttar via per salvare il bambino della democrazia americana, lui stesso è il bambino sporco che dovrebbe essere gettato via per scuotere e disorientare la vera acqua sporca delle relazioni sociali che fanno rete attorno a Clinton. Il messaggio lanciato alla sinistra è questo: potete lottare per qualsiasi cosa, ma noi vogliamo tenerci l’essenziale, ovvero il funzionamento senza ostacoli del capitale globale. Lo slogan «Yes, we can!» del presidente Obama assume un nuovo significato: sì, siamo pronti ad accogliere tutte le vostre istanze culturali… ma senza mettere in pericolo l’economia globale di mercato — e pertanto non c’è nessun bisogno di varare riforme economiche radicali. Oppure, nelle parole di Todd McGowan (in un colloquio privato): «Il consenso delle persone di buon senso che si oppongono a Trump mi fa paura. È come se i suoi eccessi abbiano sdoganato il vero consenso capitalistico globale, e per di più tutti costoro si congratulano per la loro apertura mentale».
Per questo motivo Julian Assange ha ragione nel guidare la sua crociata contro Hillary, per questo motivo i liberali che lo criticano per aver attaccato l’unico candidato capace di salvarci da Trump si sbagliano. L’oggetto da combattere e sconfiggere in questo momento è precisamente questo consenso democratico contro il Cattivo. E il povero Bernie Sanders? Sfortunatamente, Trump ha colto nel segno quando ha paragonato il suo sostegno a Hillary a un attivista di Occupy che si schiera con Lehman Brothers. Sanders dovrebbe semplicemente ritirarsi e mantenere un silenzio dignitoso, in modo che la sua assenza si faccia sentire da tutti durante il trionfo di Hillary, per ricordarci tutto quello che manca in questa occasione e, a modo suo, mantenere lo spazio libero per alternative future ben più radicali

http://www.corriere.it/cultura/16_agosto_13/vero-colore-dell-alleanza-contro-donald-trump-c3ee88ea-60af-11e6-92f0-b1559c509232.shtml
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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #91 : Sabato 5 Novembre 2016, 10:39:26 »
sempre lucido

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« Risposta #92 : Sabato 5 Novembre 2016, 13:36:49 »
Ok.
Grazie.
Escluderesti quindi che Johnson e Stein possano svolgere il ruolo che fu di Perot e Nader vacendo perdere qualcuno?
Piu' Perot che Nader. No questi non sono a quel livello.
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« Risposta #93 : Domenica 6 Novembre 2016, 09:18:20 »
il capitalismo globale contro trump mi mancava
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

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« Risposta #94 : Domenica 6 Novembre 2016, 09:32:16 »
dice semplicemente che Trump è una bestia (populismo di estrema destra) e che gli altri sono il "potere vero" da combattere


....Sanders dovrebbe semplicemente ritirarsi e mantenere un silenzio dignitoso, in modo che la sua assenza si faccia sentire da tutti durante il trionfo di Hillary, per ricordarci tutto quello che manca in questa occasione e, a modo suo, mantenere lo spazio libero per alternative future ben più radicali

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #95 : Martedì 8 Novembre 2016, 19:05:03 »
 "L'America deve smettere di decidere i governi per gli altri. Abbiamo speso miliardi di dollari per destabilizzare nord Africa e medio oriente, mentre in casa nostra bianchi e neri si sparano addosso. Dal 2008 il mondo occidentale è più povero e insicuro, la nostra patria in preda ad uno scontro sociale, siamo alle porte di una nuova guerra fredda, invece di considerare Putin un alleato nella guerra al terrorismo. Le responsabilità sono più della Clinton, che di Obama, la Libia è farina del suo sacco. Hillary Clinton ci porterà ad uno scontro senza precedenti. Non ne abbiamo bisogno."
Donald Trump, 4 novembre.

Spero che non vinca la candidata dell' establishment, ma comunque vada ogni mente libera dovrebbe ringraziare Donald Trump per averlo detto.
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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #96 : Martedì 8 Novembre 2016, 19:29:19 »
Purtroppo vincera la Senatrice, visto che in Florida hanno gia votato 3 milioni di morti e reuscitati dai democratici per farli votare.
Ieri quella zozzeria di rainews24 invece di darmi le notizie politiche e/o della cronaca italiana mi ha rifilato 15 minuti del concerto di Springstein a Philly per la Clinton.

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #97 : Martedì 8 Novembre 2016, 19:45:08 »
Forza Donald!
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #98 : Martedì 8 Novembre 2016, 19:47:32 »
Purtroppo vincera la Senatrice, visto che in Florida hanno gia votato 3 milioni di morti e reuscitati dai democratici per farli votare.
Ieri quella zozzeria di rainews24 invece di darmi le notizie politiche e/o della cronaca italiana mi ha rifilato 15 minuti del concerto di Springstein a Philly per la Clinton.

Se vince la senatrice festeggeranno più i piddini in Italia che i dem americani.
Sono finiti i tempi in cui i compagni non bevevano la cocacola per boicottare l'Amerika, ma erano i tempi in cui festeggiavano le conquiste sociali delle "democrazie" dell' est.
Mò hanno cambiato padrone da festeggiare.

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borgorosso

Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #99 : Martedì 8 Novembre 2016, 19:59:50 »
Mi avete quasi convinto, non scherzo


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