Autore Topic: H. Clinton vs D. Trump  (Letto 45912 volte)

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Offline sergio

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #40 : Martedì 1 Novembre 2016, 22:25:22 »
Penso che vincerà la Clinton e al tempo stesso voglio sperare che, sebbene lei sia molto meno amichevole con Putin rispetto a Trump, all'atto pratico per normalizzare i rapporti russo-americani si cercherà anche la via diplomatica oltre a soffiare sul fuoco.

borgorosso

Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #41 : Martedì 1 Novembre 2016, 23:39:03 »
La questione, caro Opale, è che io voterei la Clinton, e credo che l'Obamacare sia una rivoluzione copernicana che dispiegherà la sua forza nell'arco di un tempo assai più lungo che quello di una presidenza. Credo inoltre che l'inizio della normalizzazione dei rapporti con Cuba sia un altro grande successo di Obama, che, ricordiamolo, eredita un Paese in piena crisi e lo porta quasi alla piena occupazione.
Detto questo non sono così stupido da non capire che esistono altre idee e che queste non implichino stupidità e/o ignoranza. Ad alcuni piace Keynes ad altri "government is the problem not the solution"


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Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #42 : Mercoledì 2 Novembre 2016, 08:23:05 »
...e io invece sono giunto alla considerazione che serva più Stato, e lo penso non come un ritorno indietro, ma quanto l'unico modo di contrastare un processo storico altrimenti governato da forze che spingono il mondo verso la catastrofe
e parlo di diritti, di distribuzione della ricchezza, di gestione delle emergenza migrazione, del mutamento antropologico e del mutato clima culturale globale.

Uno come Trump rappresenta vecchie ricette, è la classica ricetta del: mi chiudo, faccio i cazzi miei, sostengo un settore della popolazione e del mondo e gli altri a fanculo.

Ma sta roba, alla lunga, la paghi. E di brutto. Abbiamo bisogno di statisti, di persone lucide, con una visione di lunga durata non di pupazzi ammaestrati ed eterodiretti

La questione delle autonomie dei governi nazionali è gia drammatica di suo.

Certo la Clinton non è quanto auspico, ma Trump non è una cura. E' il male

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #43 : Mercoledì 2 Novembre 2016, 09:02:37 »
http://www.malacoda.eu/2016/10/29/perche-il-socialismodi-aldo-pirone/

secondo me una ottima analisi, leggibile, godibile, ben scritta e sintetica


Offline Frusta

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #44 : Mercoledì 2 Novembre 2016, 11:31:59 »
http://www.malacoda.eu/2016/10/29/perche-il-socialismodi-aldo-pirone/

secondo me una ottima analisi, leggibile, godibile, ben scritta e sintetica
Se a te piace dovresti votare NO al referendum ed augurarti che in America venga eletto Trump.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Frusta

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #45 : Mercoledì 2 Novembre 2016, 11:38:31 »
Ti aspetto con ansia e 300 Km in Texas sono come uscire per prendere il gelato.
...
Ma la cosa importante caro Frusta e' che ti aspetto e comunque non ti puoi sbagliare, la mia casa e' l'unica casa di Arlington con la bandiera della Lazio sempre esposta!
:bolgia:
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #46 : Mercoledì 2 Novembre 2016, 14:09:15 »
Se a te piace dovresti votare NO al referendum ed augurarti che in America venga eletto Trump.

trovi connessioni bizzarre

Offline Frusta

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #47 : Mercoledì 2 Novembre 2016, 16:04:25 »
La grande finanza appoggia la Clinton e spinge per il SI.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #48 : Mercoledì 2 Novembre 2016, 16:51:36 »
il socialismo è lontano anni luce da un vecchio porco razzista, ultraliberal ed evasore fiscale


ps
sul referendum io ho detto che non voterò. mi fanno schifo entrambi i fronti

Offline Jim Bowie

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #49 : Mercoledì 2 Novembre 2016, 21:36:32 »
il socialismo è lontano anni luce da un vecchio porco razzista, ultraliberal ed evasore fiscale


ps
sul referendum io ho detto che non voterò. mi fanno schifo entrambi i fronti
Ancora con il Socialismo, una teoria economica dimostratasi fallimentare ovunque si sia provata ad applicarla.
Un giorno un noto democristiano, di frone all'avanzare della sinistra italiana e la certificazione che il Sindacato fosse piu' partito che movimento, disse:
Se vogliamo mantenere l'Italia democristiana bisogna dare ai colletti blu due televisori per casa, la macchina e la lavatrice.
Inventarono il boom econimico, che in Italia si affermo non in virtu di una politica statale ma per imprenditoria privata ben appoggiata dagli USA.
Al SUD dove ancora oggi e' difficile costruire e mantenere fabbriche, si utilizzo', per gli abitanti ancorati alla loro terra, l'istituto delle pensioni di invalidita'civile.
Il fatto che l'Italia sia il paese con piu alta evasione fiscale, e' un dato acclarato, nonostante il tuo commento sarcastico.
Il fatto che poi definisci Trump un vecchio porco razzista e' l'esatto termomentro che stai prendendo d'aceto, come dimio a Roma, perche' sei a corto di argomenti.
Hai postato dei links che definisci appartenenti a tutti i colori dell'iride, e forse l'unico non di sinistra e TGcom24. gli altri vanno dal Corriere al Manifesto.
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Sarri uomo di Principi non di Opportunita'

Antiromanista si nasce non ci si diventa, ed io modestamente lo nacqui!

Offline cartesio

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #50 : Mercoledì 2 Novembre 2016, 22:29:36 »
ps
sul referendum io ho detto che non voterò. mi fanno schifo entrambi i fronti

Non si vota sui fronti, ma sulla riforma della Costituzione.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #51 : Mercoledì 2 Novembre 2016, 22:32:49 »
Ancora con il Socialismo, una teoria economica dimostratasi fallimentare ovunque si sia provata ad applicarla.
Un giorno un noto democristiano, di frone all'avanzare della sinistra italiana e la certificazione che il Sindacato fosse piu' partito che movimento, disse:
Se vogliamo mantenere l'Italia democristiana bisogna dare ai colletti blu due televisori per casa, la macchina e la lavatrice.
Inventarono il boom econimico, che in Italia si affermo non in virtu di una politica statale ma per imprenditoria privata ben appoggiata dagli USA.
Al SUD dove ancora oggi e' difficile costruire e mantenere fabbriche, si utilizzo', per gli abitanti ancorati alla loro terra, l'istituto delle pensioni di invalidita'civile.
Il fatto che l'Italia sia il paese con piu alta evasione fiscale, e' un dato acclarato, nonostante il tuo commento sarcastico.
Il fatto che poi definisci Trump un vecchio porco razzista e' l'esatto termomentro che stai prendendo d'aceto, come dimio a Roma, perche' sei a corto di argomenti.
Hai postato dei links che definisci appartenenti a tutti i colori dell'iride, e forse l'unico non di sinistra e TGcom24. gli altri vanno dal Corriere al Manifesto.

si, sono a corto di argomenti
se sono questi qui si




Offline Frusta

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #52 : Mercoledì 2 Novembre 2016, 22:42:51 »
Non si vota sui fronti, ma sulla riforma della Costituzione.
Fosse chiaro questo concetto, invece di dileggiare gli elettori italiani Scanzi li esalterebbe con un panegirico.  ;D
E lo farebbe mettere in musica.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Er Matador

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #53 : Giovedì 3 Novembre 2016, 06:11:46 »
Gli interventi di Jim Bowie, al di là dell’essere d’accordo nello specifico, hanno un duplice merito.
Da un lato propongono un punto di vista “interno”, quindi complementare al nostro.
Dall’altro riportano sulla scena il vero rimosso di questa campagna elettorale, perlomeno nella narrazione dei media “liberi”: il fatto che Trump abbia anche un programma.
Il fuoco di sbarramento mediatico nei suoi confronti non si è limitato alla demonizzazione “classica”, ma ha messo in atto una congiura del silenzio: tacendo del tutto le parti “serie” dei suoi discorsi – peraltro largamente maggioritarie – e amplificando unicamente gli aspetti volgari e folcloristici, per farne un fenomeno esclusivamente da baraccone al quale è persino difficile attribuire un programma.
Ripercorriamone invece alcuni punti fondamentali, soprattutto quelli più rilevanti per l’estero:


- Divieto ai lobbisti esteri  di stanziare fondi per le elezioni americane.
La gestione della campagna elettorale e dei suoi costi è una fra le grandi novità portate dal candidato repubblicano.
Di solito i finanziamenti arrivano in modo non del tutto trasparente, e quasi sempre da soggetti – leggasi: lobbies – che ovviamente non agiscono in maniera disinteressata: più un candidato riceve aiuti di questo genere, più dovrà tenerne conto durante il proprio mandato.
Ebbene, chi è stato l’aspirante Presidente maggiormente beneficiato da questi contributi esterni?
Naturalmente Obama, protagonista – peraltro con un gusto quantomeno dubbio in tempi di crisi – delle campagne più dispendiose di sempre.
Chi è stato l’aspirante Presidente meno beneficiato da questi contributi esterni?
Naturalmente Trump, che la campagna elettorale se l’è pagata in gran parte da solo.
E avrebbe quindi più ampie possibilità di agire in reale autonomia, riportando un po’ di politica vera là dove sedeva un pupazzo maneggiato dal potere informale di turno

- Ritiro da trattati e organismi internazionali (NAFTA, Trans-Pacific Partnership, forse persino il WTO) che fungono da gendarmi del neoliberismo globalizzato, e che ricordano sinistramente i vari TTIP, TISA, CETA.
Trattati che prevedono la possibilità per le multinazionali di citare gli Stati presso tribunali privati – se solo osano danneggiarne gli interessi con norme troppo restrittive in materia di tutela della salute o sicurezza sul lavoro –, la privatizzazione forzata dei servizi essenziali e amenità del genere.
Trattati che Killary, ovviamente, sventola come una bandiera

- Limiti sostanziali alla possibilità di delocalizzare, creando uno schiavismo parallelo tra i lavoratori sfruttati oltre ogni limite nei Paesi di arrivo e quelli licenziati negli Usa.
In questo modo, chi di dovere si vedrebbe togliere dalle mani un formidabile strumento di ricatto, col quale imporre a chi vuole lavorare salari di livello sempre più vicino agli standard delle Tigri Asiatiche

- Aumento della pressione fiscale, oggi troppo limitata, su hedge funds e speculazioni assortite

- Ripristino del Glass-Steagall Act, varato nel 1933 per arginare le conseguenze del crollo di Wall Street e abrogato da Clinton marito – con Blair e Prodi a fargli eco – negli anni ‘90, che prevedeva la separazione giuridica fra banche commerciali e banche d’affari.
Da questa parte dell’Atlantico, la posta in palio riguarda il piccolo risparmio privato e i vari bail-in e bail-out.
Col ritorno di tale provvedimento, si ricreerebbe una distinzione.
Da una parte le banche alle quali si rivolgono i piccoli risparmiatori, la cui valenza sociale dà loro accesso a tutele da parte dello Stato per scongiurarne rovinosi crac.
Dall’altra banche libere di avventurarsi nelle più spericolate operazioni finanziarie, ma che negli scenari peggiori non possono imporre a piccoli correntisti e contribuenti i costi delle proprie scelleratezze.
Laddove, con l’attuale modello “misto”, banche d’affari a pieno titolo incorporano i guadagni dei piccoli risparmiatori: col risultato di utilizzarli prima come sangue fresco per finanziare le varie operazioni, poi come scudi umani per attrarre interventi pubblici.
Killary, come esplicitamente dichiarato nelle celebri mail, si sente invece molto lontana dalla gente comune e pensa solo a rendere le banche sempre più ricche

- Varo di dazi e misure analoghe per limitare la Cina e le sue esportazioni sottocosto, ma con l’imperativo categorico di riportare le strategie di containment nei confronti della Repubblica Popolare entro i limiti della politica economica.
Laddove altri non escludono – o addirittura caldeggiano – un’escalation militare: della quale non è difficile immaginare né le conseguenze né il candidato più possibilista al riguardo

- Fine dell’interventismo a stelle e strisce, concetto ben diverso dal caricaturale isolazionismo che gli viene attribuito dalla Pravda atlantista.
La sua prospettiva, in realtà, parte dal presupposto che in molti sfruttino la NATO per usufruire a sbafo della potenza di fuoco americana, e arriva all’obiettivo di allentare i legami con soggetti almeno in parte parassitari.
In concreto, non ci ritroveremmo più a ogni angolo del mondo rivoluzioni delle melanzane, sedicenti opposizioni moderate, gruppi terroristici a libro paga di Usa e alleati, Paesi saltati per aria, catastrofi umanitarie a carico di terzi.
L’attuale visione strategica, della cui continuità e accelerazione Killary si propone come strenua garante, porta invece in maniera forzata a conseguenze riassumibili in tre parole: Terza Guerra Mondiale.
E non con le armi delle prime due, delle quali si ricordano le conseguenze, ma con quelle di oggi


Il quadro d’insieme è chiarissimo: uno scacco in poche, essenziali mosse al gangsterismo finanziario e (para)militare che sta desertificando il pianeta.
Ovvio che Trump costituisca una minaccia mortale: non per l’umanità, ma per chi sta cercando di distruggerla.
Da qui le miserabili reazioni mediatiche, compresa la riemersione con tempismo leggermente sospetto di presunte vittime di molestie: “dimenticando” come dall’altra parte vi sia non solo la moglie di un molestatore/stupratore seriale, ma anche una cittadina che ha personalmente intimidito alcune vittime del marito per scoraggiarle dall’adire le vie legali.
Da qui la prospettiva di brogli di massa, sfruttando gli approssimativi meccanismi di identificazione dell’elettore vigenti in alcuni Stati.
Da qui, addirittura, l’ipotesi di un golpe in caso di vittoria del candidato repubblicano, ventilata in maniera non proprio episodica da ambienti militari: una minaccia che dovrebbe ispirare ferme prese di posizione, se la democrazia fosse una reale convinzione e non un argomento di comodo.

Di fronte allo spettro della follia finale, della quale in Siria si sono concentrate le premesse, si capisce cosa rappresenti davvero Trump: una fra le pochissime occasioni per invertire la rotta, e in maniera limpidamente democratica, prima che sia troppo tardi.
Per questo sconcertano valutazioni basate quasi esclusivamente su elementi estetici o pregiudizi ideologici: massimo rispetto per le idee e la sensibilità di chicchessia, ma anteporle alle priorità di cui sopra è un’altra faccenda.

Ah, e se quelle di Trump fossero solo promesse elettorali?
Di solito, chi vuole rimediare consenso a buon mercato non si imbarca in una crociata contro nemici così pericolosi e disposti a tutto: ma accettiamo per un attimo la suddetta ipotesi.
Come alternativa resterebbe in ogni caso un mandato Clinton, sulle cui prospettive abbiamo purtroppo certezze verificate sul campo.
Quanto basta per votarle contro, chiunque vi sia dall’altra parte.

Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #54 : Giovedì 3 Novembre 2016, 07:37:20 »
Ok, regalate al mondo quest'uomo.

Offline Monsieur Opale

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borgorosso

Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #56 : Giovedì 3 Novembre 2016, 09:32:22 »
Questo modo di discutere è un irritante (trovo infantile anche storpiare il nome della Clinton a dire il vero, nonostante il resto dell'intervento sia interessante).
Opale, il tuo modo di ragionare è stereotipato, chiunque qui dentro potrebbe porre una questione ed immediatamente dopo scrivere il tuo intervento.
Guardi agli USA come ad un'estensione delle faccende di casa nostra: destra sinistra, meno stato più stato, cattivi buoni.



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Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #57 : Giovedì 3 Novembre 2016, 10:07:39 »
Questo modo di discutere è un irritante (trovo infantile anche storpiare il nome della Clinton a dire il vero, nonostante il resto dell'intervento sia interessante).
Opale, il tuo modo di ragionare è stereotipato, chiunque qui dentro potrebbe porre una questione ed immediatamente dopo scrivere il tuo intervento.
Guardi agli USA come ad un'estensione delle faccende di casa nostra: destra sinistra, meno stato più stato, cattivi buoni.



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ok, poi ti passo il prossimo testo, me lo rendi meno stereotipato e me lo rimandi

ps
magari sei tu che non comprendi...potrebbe essere
o che leggi male, con pregiudizio
le questioni ambiente, migrazioni (il muro per i messicani), visione delle donne, omofobia, evasione fiscale, fallimento con licenziamenti, razzismo e fesserie sparata ad un elettorato "semplice" ed incazzato, sono patrimonio universale

ah...meno stato e più stato pure riguarda una visione del mondo

io sarò stereotipato ma tu sei riduttivo e provinciale

borgorosso

Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #58 : Giovedì 3 Novembre 2016, 10:09:21 »
Quindi l'elettorato di Trump è "semplice", mentre quello di Hillary è "sofisticato" "informato" etc?
Tipo Berlusconi vs 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)', giusto?


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Offline Monsieur Opale

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Re:H. Clinton vs D. Trump
« Risposta #59 : Giovedì 3 Novembre 2016, 10:12:40 »
Quindi l'elettorato di Trump è "semplice", mentre quello di Hillary è "sofisticato" "informato" etc?
Tipo Berlusconi vs 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)', giusto?


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in parte si, lo penso, penso che il corpo elettorale non sia un blocco omogeneo e ad esempio uno come Berlusconi parlava del suo elettore medio come fosse un dodicenne...
e questo riguarda Italia, Francia, Borneo, USA etc

taluni messaggi penetrano più facilmente in taluni settori, se poi ci aggiungi una crisi devastante fai bingo.
I demagoghi si stanno prendendo il mondo. Mica è una combinazione.

E non difendo 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' o Hilary o altra roba.....