http://www.repubblica.itNonostante il pareggio raggiunto in extremis con il Bologna, la squadra di Inzaghi ha creato un'enorme mole di gioco e occasioni in serie: a livello continentale è terza per numero di contrasti“Credetemi, non mi è mai capitato di vivere una partita così”, assicura Simone Inzaghi. Si riferisce all’enorme mole di gioco e occasioni create della Lazio nella gara pareggiata solo all’ultimo respiro contro il Bologna. I numeri finali effettivamente sembrano raccontare una goleada anziché un pari striminzito, in particolare i 18 calci d’angolo a zero e i 25 tiri complessivi della squadra biancoceleste (negli ultimi due anni e mezzo solo in Lazio-Frosinone erano stati di più, ben 29), a fronte dei 9 dei felsinei.
DOMINIO ASSOLUTO DELLA GARA - Il fatto di aver raggiunto il pareggio in extremis, e solo per un calcio di rigore “conquistato” da Wallace e realizzato da Immobile, lascia però intendere quanto siano stati imprecisi i giocatori di Inzaghi e quanto il portiere del Bologna, Da Costa, sia stato in grado di esaltarsi di fronte alla BIancoceleste rivelandosi il migliore in campo. È comunque una buona base di partenza su cui lavorare, perché imprecisione a parte la Lazio è stata costantemente padrona del gioco, con il 68% del possesso palla, di cui il 63% nella metà campo del Bologna. Immobile&co. hanno effettuato 549 passaggi nel corso della gara contro gli appena 258 dei ragazzi di Donadoni ed hanno crossato in 63 occasioni (solo 3 i rossoblù). Il baricentro medio della squadra di Inzaghi è stato infatti di 60,95 metri (statistica LazioPage), secondo solo a quello di Sassuolo-Lazio dell’ottobre 2015 (67 metri).
TERZA PER CONTRASTI IN EUROPA - Oltre che dalla qualità degli interpreti, il possesso palla è stato reso possibile dalla corsa e dall’aggressività dei giocatori della Lazio. I 16 contrasti registrati alla fine della partita dalla squadra di Simone Inzaghi non sono però una novità, visto che questo tipo di atteggiamento è uno dei punti cardine delle richieste del tecnico di Piacenza. Basti pensare che in Europa la Lazio, con la sua media di 23,6 contrasti a partita, è dietro solo ad Atletico Bilbao (24,5) e Middlesbrough (24,3). Il pressing è altissimo e i centrocampisti si alternano nei raddoppi di marcatura per andare a togliere o intercettare prima possibile il pallone dagli avversari.
LE FONTI DI GIOCO ALTERNATIVE - Sotto questo punto di vista influisce sensibilmente anche l’assenza di un regista puro come Biglia e l’inserimento al suo posto di una mezzala, più di sacrificio che di costruzione, come Marco Parolo. Il mediano tocca ben 74 palloni nel corso della sua gara, ma non è il primatista in questa speciale classifica. Le fonti di gioco infatti si sono leggermente spostate di volta in volta dal centro del campo, con la fase iniziale di costruzione affidata sia a un difensore centrale come Hoedt, che a un esterno come Felipe Anderson: l’olandese e il brasiliano sono infatti rispettivamente (80 e 95) secondo e primo nella graduatoria dei giocatori ad aver toccato più palloni. Un’ulteriore conferma del baricentro alto della Lazio e della scelta della corsia di destra come canale preferenziale per tentare di aggirare il fortino rossoblù.
MERCOLEDÌ VISITA AD AMATRICE - Intanto il club comunica ufficialmente la visita in programma per mercoledì ad Amatrice: “La S.S. Lazio comunica che mercoledì 19 ottobre p.v. la Prima Squadra si recherà ad Amatrice per incontrare gli alunni dell'Istituto Onnicomprensivo presso la nuova sede realizzata subito dopo la tragedia che ha colpito le popolazioni del Centro Italia. A tale scopo i calciatori, oltre a portare in dono alcuni gadget, poseranno insieme al mister Simone Inzaghi per la foto ufficiale 2016/2017. Dallo scatto sarà realizzato un poster il cui ricavato sarà devoluto al Comune di Amatrice. L’arrivo della squadra è previsto per le ore 13:30”.