Autore Topic: "E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"  (Letto 53974 volte)

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Zapruder

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #180 : Martedì 18 Ottobre 2016, 13:43:23 »
lo so che gigioneggi  ;D  ma colgo l'occasione per correggere la parolina da te scherzosamente utilizzata riguardante il nostro Merlino, comunque pietra miliare di questo Forum, oltre che laziale pagatore e anti-riommamerda come pochi.

CONDIZIONATA mi sembra l'aggettivo più calzante.

Offline franz_kappa

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #181 : Martedì 18 Ottobre 2016, 13:47:52 »
CONDIZIONATA mi sembra l'aggettivo più calzante.
Nel quotare robylele si è cancellata la parte di post da lui quotata.
Non si coglie appieno il senso del tuo intervento, dunque.
Prego correggere. Per la fruibilità del forum, beninteso.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline MagoMerlino

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #182 : Martedì 18 Ottobre 2016, 14:24:19 »
E quale sarebbe?

"Tare è un incompetente perché lo dico io"
Veramente nella risposta (in quelle seguenti e precedenti) c'è scritto qualcosa di più, ovvero le motivazioni per cui sostengo che Tare non è all'altezza del compito affidatogli. Prova a rileggere. E contesta quello, invece di provare a buttarla in caciara.
Quali numeri?
I numeri puoi usarli come meglio credi. Nel calcio contano fino ad un certo punto. Guarda ieri, i numeri direbbero che la Lazio ha dominato il Bologna. Azioni, tiri, palle recuperate, possesso palla, calci d'angolo a raffica. Poi nel concreto non è stato così. A tratti ha quasi giocato meglio il Bologna che ha fatto il compitino di Donadoni, che non una Lazio arruffona, senza schemi, trascinata dalla volontà dei singoli, unica nota lieta della giornata.
Troverai sempre un numero per contestare quello che ti si propone. In questo sei diventato un maestro, non per niente sei l'alto passero del forum.
Se prendessimo l'arco temporale del campionato scorso, numeri alla mano, classifiche, fatturati, bilancio di mercato, la Lazio ha fatto peggio di 6 società su 7, di quelle che sono arrivate prima di lei in classifica.
E' chiaro che adesso obietterai andando a ricercare il pelo nell'uovo.
A me il giochetto interessa poco, potrei anche risponderti di dimostrare tu come il risultato tecnico dell'operato di Tare è stato migliore di altri, sarei curioso di vedere cosa inventi, ma, ripeto,  non mi interessa più di tanto. A me interessa quello che vedo dell'operato tecnico di Tare. Vedo le seghe mastodontiche che ha acquistato. Vedo che Inzaghi guarda chi ha in panchina per cercare una soluzione per cambiare l'andamento di una partite e vede il deserto.
Ieri abbiamo ammirato Luis Alberto, un altro Kishna, in panchina c'era l'altro oggetto misterioso acquistato da quel genio di Tare, Leitner. Ecco, questi sono i risultati tecnici che devono interessare i tifosi, non i sofismi matematici, per i quali se siamo il sesto fatturato, siamo in linea coi risultati se abbiamo la media del settimo posto.
La matematica te la lascio volentieri, a me interessa come si gioca a pallone.
Un campione è un campione. Una sega è una sega.
Tare è un perfetto incompetente.
Quando acquisterà in una finestra di mercato 6 calciatori a 5 milioni l'uno e in quella stagione almeno 4 di questi potrebbero essere rivenduti al quintuplo, mentre gli altri si saranno dimostrati in grado di giocare nella serie A italiana e la Lazio avrà lottato per lo scudetto, forse sarà possibile cambiare il giudizio su Tare.
Prima coi numerelli giocaci tu visto che ti diverte.

Ma poi, visto che insisti:
Dopo la pubblicità dimostra un po' tu, numeri alla mano, che il risultato tecnico dell'operato di Igli Tare Direttore Sportivo è migliore di quello di almeno altri quindici club di serie A, nel medesimo arco temporale.
Daje su, vediamo che t'inventi.
dimostra tu, numeri alla mano, che il risultato tecnico dell'operato di Igli Tare Direttore Sportivo è migliore di quello di almeno altri quindici club di serie A, nel medesimo arco temporale. Comincia dai parametri di cosa e come vuoi dimostrare il risultato tecnico dell'operato di Tare, sono curioso di conoscerli, dal momento che nell'ultimo campionato siamo arrivati ottavi (a 10 punti dalla quarta e 28 dalla seconda) e quindi almeno 6 società su 7 società hanno fatto sicuramente meglio rispetto a tutti i parametri che possono esserti più utili per buttarla in caciara.

Altrimenti non puoi accusare me che
non sei in grado di dimostrare nulla. 
Perchè anche tu non lo sei....
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Offline Jim Bowie

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #183 : Martedì 18 Ottobre 2016, 14:30:53 »
Tornando seri. Secondo me non c'entra il gestore 'falso magro': il problema, pressante, è l'andamento degli ultimi anni della xxxx (non vincente, certo, ma in molti casi pericolosamente vicina alla vetta della classifica) e le prospettive percepite dei due Club capitolini.

So bene che qualcuno potrebbe tosto concionare che le prospettive non esistono e che vale solo il risultato del campo, che restituisce dal 2004-05 in poi uno stesso numero di trofei per Lazio e xxxx.
Eppure, non trovo affatto campata in aria la percezione di quanti - come Merlino e non solo - ritengono l'attuale conduzione societaria della Lazio inadeguata. Inadeguata nel senso di incapace a sovvertire rapporti di forza che vedono la Lazio subalterna e che sembrano purtroppo cristallizzati e anzi destinati a sclerotizzarsi nei prossimi anni.

A tale proposito concordo personalmente con la posizione di Zapruder, espressa in più occasioni*, che riconduce una smile condizione, in genere imputata a Lotito, a fattori per così dire 'immanenti', difficilmente modificabili dall'attuale Dirigenza come pure da una Dirigenza alternativa all'attuale, forte di un potenziale economico analogo o financo leggermente superiore.

C'è un 'ma' grande come una casa, tuttavia: detto che collocare stabilmente la Lazio oltre la sua attuale posizione naturale, indicata in un recente post da Zapruder come oscillante tra il 3° e 10° posto (concordo con lui anche in questo caso, magari restringendo leggermente la forchetta, preferendo io un intervallo ideale ricompreso tra il 3° e l'8° posto), appare impresa francamente ardua, quando non impossibile, quello che sdegna molti tifosi - tra costoro v'è anche l'amico Merlino, grandissimo laziale nonché fedele abbonato - è l'apparente indisponibilità/inadeguatezza da parte dell'attuale Dirigenza a operare ogni sforzo, senza lasciare nulla di intentato, per perseguire un obiettivo francamente molto difficile da perseguire, cercando di alterare quei rapporti di forza che vedono la Lazio indietro rispetto alla xxxx nel panorama calcistico italiano.

Quello che è deprecabile, della cosiddetta "gestione", è dunque questo suo aspetto di metodica conduzione all'insegna del rispetto dei vincoli contabili, caratterizzata da una propensione al rischio bassissima e non tesa a massimizzare, sino allo spasimo, ogni sforzo possibile (valutando anche l'opzione di accedere a finanziamenti esterni, perché no? Il problema non è il debito se i flussi di cassa sono adeguati per rimborsarlo pro quota in più anni) per estrarre il 95% dalle risorse annualmente a disposizione della Lazio. Non arrivo a scrivere il 100%: anche nello scenario ideale vanno messe in conto inefficienze residuali.

So bene che la Lazio non è la xxxx, non ha la sua potenzia di fuoco mediatica né, soprattutto, la sua base di ricavi. La competizione è dunque impari, per certi versi. Ciononostante questo viene - secondo me a ragione, visto che siamo tifosi della Lazio e non possiamo accettare che la xxxx divenga stabilmente a noi superiore - ritenuto intollerabile e inaccettabile. E tanto più diviene intollerabile quanto più si confermano ad esempio, di anno in anno, trasferimenti - leciti, legittimi e incontestabili nella forma, nella sostanza e dal punto di vista delle leggi - dalla Lazio alla salernitana che, apparentemente, non arrecano alcun tangibile vantaggio alla Lazio e anzi le sottraggono risorse potenzialmente impiegabili per rafforzare il potenziale tecnico annualmente allestibile.

E' qui e solo qui il corto-circuito: le spese per acquisto di beni e servizi da società correlate non sono di per sé un problema.
Lo divengono, tuttavia, nella comune lettura (non del tutto indebita, a mio avviso) da parte di chi ritiene che una parte di quelle somme (fosse anche un solo milione) potrebbe essere altrimenti usata per rafforzare il potenziale tecnico della Lazio e non rispondere ad altre logiche che saranno senza dubbio legittime e formalmente correttissime ma che, inevitabilmente, sollevano più di un dubbio di opportunità ed efficacia.

* la miglior manifestazione, a mio avviso, è il topic "Il tappo alle ambizioni". Merita una lettura approfondita e non preconcetta
Appunto la domanda e':
Non sono capaci a ribaltare oppure non hanno l'ambizione di ribaltare?
Io la mia risposta me la sono data e sto imparando a stornare il gestore (etimologico) e l'albanese dalla Lazio, ritenendo il primo incurante degli interessi sportivi, ovvero, non da stornare risorse destinate ad altre aree, ed il secondo un miracolato che sta in quel posto perche' costa poco.
Ma qui da me diciamo " you get what you pay for"

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Zapruder

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #184 : Martedì 18 Ottobre 2016, 14:42:47 »
Ma poi, visto che insisti:dimostra tu, numeri alla mano, che il risultato tecnico dell'operato di Igli Tare Direttore Sportivo è migliore di quello di almeno altri quindici club di serie A, nel medesimo arco temporale. Comincia dai parametri di cosa e come vuoi dimostrare il risultato tecnico dell'operato di Tare, sono curioso di conoscerli, dal momento che nell'ultimo campionato siamo arrivati ottavi (a 10 punti dalla quarta e 28 dalla seconda) e quindi almeno 6 società su 7 società hanno fatto sicuramente meglio rispetto a tutti i parametri che possono esserti più utili per buttarla in caciara.

Io non scrivo dalla mattina alla sera che Tare è "incompetente".

Comunque tu non sei in grado di dimostrarlo, a quanto pare. Né di argomentare in modo analitico nel merito.

Offline MagoMerlino

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #185 : Martedì 18 Ottobre 2016, 15:13:06 »
Io non scrivo dalla mattina alla sera che Tare è "incompetente".

Comunque tu non sei in grado di dimostrarlo, a quanto pare. Né di argomentare in modo analitico nel merito.
Perchè sia un incompetente l'ho spiegato in tutte le maniere, sei tu a non voler accettare la questione e riconoscere l'opinione, perchè non ti aggrada. Contesti per il piacere di farlo, senza mai entrare nell'ambito delle motivazioni
Non servono altre dimostrazioni oltre quelle che abbiamo tutti sotto gli occhi, solo a volerle vedere. Non ti basta vedere anche quest'anno buona parte dei milioni di euro in cartellini di calciatori già ai margini del progetto tecnico dell'allenatore?  Altro che modo analitico, più pratico di così. Che altro cerchi?

Inoltre tu non sei in grado di dimostrare nulla di quanto chiedi agli altri di dimostrare.
Il tuo obiettivo è delegittimare le opinioni altrui, con l'unico scopo di buttare in caciara ogni discussione.
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Offline BobLovati

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #186 : Martedì 18 Ottobre 2016, 15:19:51 »
Perchè sia un incompetente l'ho spiegato in tutte le maniere

è solo un opinione; la TUA opinione    ;)
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darienzo

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #187 : Martedì 18 Ottobre 2016, 16:09:35 »
Io dico che il Diesse sa il fatto suo. Come tutti gli umani ha fatto cose buone e meno buone, ma ci sta.
Acquisti molto azzeccati e altri che non hanno reso al meglio.
Questa la mia opinione

borgorosso

"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #188 : Martedì 18 Ottobre 2016, 19:02:49 »
Quello che ha fatto "prima" conta poco. Il desiatissimo Frank de Boer viene da sei anni all'Ajax con quattro titoli, per dire. Ma di questo pare che alle avversarie dell'Internazionale importi molto poco.

Comprendo che parli ad un pubblico che non apprezza le sfumature. Però facciamo finta che siamo solo io e te.
In un'eccezione larga il professionista non è solo chi fa un lavoro per professione, ma un qualcosa di diverso e di più da un semplice "praticante".
Tare fa praticantato a spese della Lazio


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Offline Frank 73

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #189 : Martedì 18 Ottobre 2016, 23:29:52 »
Tare fa praticantato a spese della Lazio

Eventualmente... "Tare ha fatto praticantato...".
Dal 2008, quando è iniziato, sarà pure finito 'sto praticantato.
O no?!?  :D

Ad oggi, non so quanti ds in serie A abbiano sette anni di esperienza in massima serie in quel ruolo.
Quindi, restringendo la valutazione ad oggi e quindi prescindendo dall'opportunità della scelta originaria e limitandoci ad esperienza e professionalità del sig. Tare, prescindendo per un attimo dalle sue capacità, credo che i titoli ci siano tutti.
Quindi... oggi... la Lazio credo abbia un "professionista" in quel ruolo anche nell'accezione di Borgorosso.

Quanto alle capacità, non so se ci sia un metodo oggettivo per misurarle.
Quello di Merlino (numero di pippe ingaggiate  ;D ) ha una sua validità, ma, per essere completo, andrebbe "pesato" con i buoni giocatori acquistati a condizioni economiche migliori della loro qualità (Biglia, Anderson, Immobile, Candreva, De Vrji, Bastos, Lulic, ecc.) e "confrontato" con analogo indicatore (numero di pippe...) applicato sulle operazioni dei club concorrenti. Anche qui, l'indicatore andrebbe ponderato con il costo sostenuto per l'acquisizione di questi giocatori inadeguati (mi sembra tutti o quasi tutti acquisiti a prezzo di saldo o meno) e quanto questi giocatori fallimentari fossero, al momento dell'operazione di acquisto, stati selezionati per un ruolo di titolarità nella squadra (quasi nessuno, forse Djordjevic come alternativa a Klose... e all'inizio sembrava una buona scelta).

E' difficile dare un valore ad un direttore sportivo, la cui azione e la cui operatività è fortemente legata al budget e alle disponibilità, sia economiche, sia in termini di libertà di azione, che la proprietà del club gli concede.
Spesso, parlando degli allenatori, si usa distinguere i tecnici "da grande club", quelli abituati e in grado di gestire grandi giocatori e grandi personalità, ed altri allenatori, bravi in ambienti diversi, più a misura d'uomo, capaci di mostrare grandi capacità in realtà provinciali e di medio o basso livello. Probabilmente i primi non si troverebbero a loro agio in un piccolo club, così come il bravo tecnico di un piccolo club si perderebbe in un grande club.
Probabilmente la stessa distinzione, addirittura più accentuata, può applicarsi ai ruoli dirigenziali di un club calcistico. Ed allora il ds di un grande club, abituato a trattare con i procuratori dei Ronaldo, dei Messi, dei Pogba, non è lo stesso mestiere del ds di un club medio o piccolo, più abituato ad un lavoro di scouting e alla ricerca dell'occasione o dell'affare a buon mercato. Credo si tratti di mestieri diversi, anche se definiti nello stesso modo.
In un club come la Lazio, che non è né un club grande come il Real, ma neanche un piccolo club, la scelta della proprietà di una catena corta di comando e molto accentratrice, soprattutto nelle scelte economiche (meno in quelle sportive, non credo il panzone  8) abbia mai messo becco in una formazione...) definisce probabilmente il ruolo di Tare come più vicino alla seconda modalità di ds.

Come valutarlo allora questo ds? Suggerirei due indicatori, uno economico, uno sportivo, senza la pretesa di oggettività che peraltro nessuna teoria mi sembra meritare.
Il primo potrebbe essere il confronto tra il valore di mercato dei calciatori acquistati da Tare al momento dell'acquisizione e quello stimabile a posteriori.
Il secondo dovrebbe essere un qualche rapporto che ponga al denominatore il costo del personale tecnico della Lazio (ingaggio calciatori, tecnici, ecc.), sul cui ammontare totale probabilmente il ds non può intervenire, ma che può con più o meno libertà di azione gestire nella composizione e nell'assemblaggio, e al numeratore il valore (onestamente non so come calcolarlo...  ;D ) di quanto prodotto di positivo in termini sportivi dalla squadra (risultati, vittorie, ecc.).

Ma, come in tutte le aziende, credo che quello che abbia il punto di vista giusto per valutarlo... per valutare cioè gli effetti positivi e negativi nell'azione di un dirigente... sia chi ce l'ha messo e che ha il potere di rimuoverlo.
Se non lo fa, vuol dire che gli obiettivi sono stati conseguiti o che sugli stessi quel dirigente non ha avuto un'influenza negativa.
Se gli obiettivi non sono quelli che noi tifosi ci aspettiamo, la critica (la critica...) va indirizzata più in alto di Tare, cui, con tutta l'antipatia per un personaggio abbastanza spigoloso, è fuorviante e poco utile attribuire il ruolo di "nuora" perché "suocera" intenda...
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)

Offline robylele

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #190 : Mercoledì 19 Ottobre 2016, 09:58:07 »
Comprendo che parli ad un pubblico che non apprezza le sfumature. Però facciamo finta che siamo solo io e te.
In un'eccezione larga il professionista non è solo chi fa un lavoro per professione, ma un qualcosa di diverso e di più da un semplice "praticante".
Tare fa praticantato a spese della Lazio


Tare non mi é mai stato simpatico, neanche da giocatore. La faccia schifata o assonnata che propone in tribuna non rappresenta un'immagine edificante, almeno per i miei gusti.

detto questo

é più che probabile, se non sicuro, che se Tare fosse andato in un altro club (con le stesse risorse e lo stesso raggio d'azione) sarebbe stata UN'OCCASIONE PERSA dal gestore che si era fatto sfuggire questo professionista dimostrando scarso intuito.

Non solo ce l'avevamo in casa, non solo al posto suo avevamo preso un professionista molto più caro sottraendo risorse vitali alla Lazio (tanto il budget e il raggio d'azione limitato rimaneva quello), ma avevamo perso una grande occasione di farci restituire i soldi che Tare giocatore ci aveva sottratto con il suo ingaggio, essendo notoriamente una pipparsugo, pur poliglotta.

Non ci fare caso, sono solo mie illazioni, che non potranno mai essere confermate dalla realtà ovviamente.

Pensaci un attimo però...é così peregrino questo scenario?   ;)






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borgorosso

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #191 : Mercoledì 19 Ottobre 2016, 10:00:13 »
È uno scenario a cui rispondo "sti cazzi", in maniera sonora e liberatoria.
Perché se quoti me, parli con me. Di quello che avrebbe potuto dire un qualsiasi deficiente me ne disinteresso


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Offline fish_mark

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #192 : Mercoledì 19 Ottobre 2016, 11:31:50 »
Mi scuserete se trovo noiosa la polemica su Tare incompetente o meno.

La questione di fondo è a mio parere una soltanto: il manico. Chi da le carte, chi e come fissa gli orizzonti di azione di una società (ancorché) di calcio.
Tutto il resto viene dopo, a partire, ovviamente, dalla capacità di un ds di mettere in pratica le indicazioni dei vertici aziendali.
Tare, a differenza di altri, è stato incaricato di fare il DS un minuto dopo aver finito la doccia, seguendo una impostazione della proprietà volta a inserire gli eroi del campo nei quadri dirigenziali una volta terminata la carriera, una strategia di stampo tradizionale. Per il resto, l'inserimento di voci ed esperienze nuove, magari anche di provenienza estera, sono state progressivamente messe da parte (si veda li caso del guru olandese sul settore giovanile).

personalmente, trovo appropriato l'intervento di Frank, specie nel finale quando osserva "come in tutte le aziende" il punto di vista giusto per valutare gli effetti positivi e negativi nell'azione di un dirigente "ce l'ha messo e ha il potere di rimuoverlo". Sotto questo punto di vista l'assetto dirigenziale, la governance direbbero i fighi, della SSLazio è a regime da più di un lustro ormai e mai messa in discussione finora da Lotito, a parte gli ultimi innesti di Peruzzi e Diaconale (che sono molto interessanti).
dunque, siamo semkpre al punto di partenza. Non è tanto il cuoco da criticare, quando vedere cosa gli è stato ordinato.
La Lazio va bene così alla proprietà e il range tra il terzo e l'ottavo posto è pienamente rispettato. E' un range molto ampio, ma sempre all'interno di ambiti di sicurezza.
Si naviga sotto costa. Nessun problema. Va tutto bene.
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Offline Drenai

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #193 : Mercoledì 19 Ottobre 2016, 11:41:49 »
me lo immagino lotito che dice a tare mi raccomando non mettermi su una squadra che vada sopra il terzo posto eh!

il fatto che i risultati siano semplicemente una conseguenza, dettati in massima parte dalle possibilità societarie non ci sfiora nemmeno. a quanto pare siamo tornati al mantra della mancanza di volontà. col retropensiero indotto, ovviamente non voluto eh, che con un'altra società al comando però "volenterosa" si farebbero quei risultati che ora ci sono preclusi. poi dice perchè la gente incolpa lotito delle proprie frutrazioni...
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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #194 : Mercoledì 19 Ottobre 2016, 11:48:27 »
Ecco, allora gli investimenti nella Salernitana li facesse il patron di tasca sua e non con quelli della Lazio.
Che poi, nella Salernitana deve investire (i soldi della Lazio) e nella Lazio, quando investe? Che sono anni che non ci mette dentro un euro....

Su questo Merlino ha ragione al 100%.  Se Lotito vuole investire sulla Salernitana, è liberissimo di farlo, purché ciò non avvenga con i soldi della Lazio.  Invece, abbiamo regalato ai granata oltre 6 milioni in 5 anni...

Su Tare, invece, non sono d'accordo.  Non si può dare dell'incompetente a chi prende De Vrij prima della vetrina mondiale e Biglia dall'Anderlecht, nonché ti porta Klose a zero.  Certo, ha fatto varie cazzate (come ne fanno tutti i DS), anche se io parlerei di scommesse perse.  Nessuna delle cazzate mi pare sia stata particolarmente dolorosa, vuoi per l'ingaggio basso percepito, vuoi per il basso prezzo d'acquisto.  I peggiori affari per l'ingaggio del calciatore sono senza dubbio Ederson e Djordjevic (ma nell'ultimo caso pesa il brutto infortunio, visto che fino a quel momento il serbo non aveva affatto demeritato...)

Insomma, credo che Tare sia un DS nella media con dei buoni picchi e qualche caduta forse evitabile.

Offline robylele

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #195 : Mercoledì 19 Ottobre 2016, 12:12:27 »
Mi scuserete se trovo noiosa la polemica su Tare incompetente o meno.


La Lazio va bene così alla proprietà e il range tra il terzo e l'ottavo posto è pienamente rispettato. E' un range molto ampio, ma sempre all'interno di ambiti di sicurezza.
Si naviga sotto costa. Nessun problema. Va tutto bene.


Piu' che altro dovremmo scusarti per le tue ultime 4 righe, cortesi e provocatorie come il tuo stile impone.
 ::)
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Offline fish_mark

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #196 : Mercoledì 19 Ottobre 2016, 12:28:20 »
me lo immagino lotito che dice a tare mi raccomando non mettermi su una squadra che vada sopra il terzo posto eh!

il fatto che i risultati siano semplicemente una conseguenza, dettati in massima parte dalle possibilità societarie non ci sfiora nemmeno. a quanto pare siamo tornati al mantra della mancanza di volontà. col retropensiero indotto, ovviamente non voluto eh, che con un'altra società al comando però "volenterosa" si farebbero quei risultati che ora ci sono preclusi. poi dice perchè la gente incolpa lotito delle proprie frutrazioni...

Le possibilità societarie. Un limite che non può essere ignorato in una discussione seria.
Si parla sempre di sesto fatturato, come ambito di risorse a disposizione. In questo sforzo però ci si dimentica anche la classifica dei costi, dove la Lazio scende al nono posto.
Quindi, riepilogando:
- sesto fatturato;
- nona posizione sui costi.

Il quadro è più completo nel descrivere il rapporto tra programmi e risultati.

Se Drenai fatica a immaginare lotito che dice a Tare di non mettere su una squadra che vada sopra il terzo posto, risulta del tutto impossibile pensare a un Lotito che entra nell'ufficio di Tare e batte i pugni sul tavolo urlandogli in faccia "Basta, me so rott'era catzo: vojo ooo scudetto!


"
http://footballspa.gazzetta.it/files/2016/03/Bilanci-Serie-A-2014-15.pdf

Si tratta di una classifica dei bilanci della Gazza aggiornata alla scorsa stagione, un interessante contributo alla discussione che andrebbe un pochino approfondito.

Dunque faremo un confronto (senza tabelle, tranquilli) con la classifica dello scorso anno, concentrando il nostro interesse su strisciate, escrementi, funiculì funiculà e le Cascine.

Come ricorderete, lo scorso anno la Lazio è arrivata terza, dietro escrementi e Giuve, sopra Fiore e Napule, più staccate le milanesi (ottava e decima).

Nella classifica dei ricavi della Gazza, la Lazio è sesta, dietro Giuve, Milan, Roma, Inter e Napoli e davanti la Fiorentina.

Nella classifica dei costi la Lazio è al nono posto, dietro Giuve, Inter, Milan, Roma, Napoli e Fiorentina. La Lazio è costata 100 milioni, mentre a salire la Fiore 135, il Napoli 164, gli escrementi 252, Milan 288, Inter 328 e Giuve 330.

Nella classifica delle minus/plusvalenze la Lazio è ultima (in campionato), a zero (senza minus, senza plusvalenze), mentre spiccano gli escrementi con 36 mln di plusvalenze, la Giuve e l’Inter con 20, mentre Fiore e Milan portano a casa pochino (5 mln circa).

Il risultato del bilancio annuale ci vede al secondo posto della classifica generale (dietro al Torino) con un attivo di 5,8, sopra la Giuve che porta a casa un +2.3, mentre le altre conseguono deficit pesanti come Napoli -13, Fiorentina -37, Escrementi -41, Milan -91 e Inter -140.

Sui debiti la situazione dell’Inter sembra decisamente preoccupante con 417 mln di esposizione, più contenuta (si fa per dire) l’esposizione di Giuve e Roma (251 e 245) e del Milan 219. Noi abbiamo esposizioni per 95 mln di euro, qualcosa di più del Napoli con 38 e della Fiorentina per 18.

Sul patrimonio netto spiccano Fiorentina (77) e Napoli (59), ancora la Giuve (44) e poi noi (21), mentre è pesante la situazione di Milan (-94), Escrementi (-102) e Inter (-137).

Concludiamo con il giochino molto simpatico del costo per punto sostenuto dai vari club presi in considerazione (totale costi fratto i punti in classifica).

Nel gruppo ristretto che abbiamo preso in considerazione siamo stati i più virtuosi con un costo di 1,5 mln per punto, molto di meno di Fiorentina (2,1), Napoli (2,6), Escrementi (3,6) e Giuve (3,8), mentre per le milanesi si può parlare di soldi letteralmente buttati dalla finestra con Milan (5,6)e Inter (6,0).



Piu' che altro dovremmo scusarti per le tue ultime 4 righe, cortesi e provocatorie come il tuo stile impone.
 ::)


E non sei contento? Pensa se erano scortesi e intimidatorie!
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Offline Drenai

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #197 : Mercoledì 19 Ottobre 2016, 12:45:04 »
di che costi parli? vuoi dire che ci sono 8 squadre in serie A con un monte ingaggi superiore al nostro?
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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #198 : Mercoledì 19 Ottobre 2016, 13:25:07 »

Quindi, riepilogando:
- sesto fatturato;
- nona posizione sui costi.


Nella classifica dei costi la Lazio è al nono posto, dietro Giuve, Inter, Milan, Roma, Napoli e Fiorentina. La Lazio è costata 100 milioni, mentre a salire la Fiore 135, il Napoli 164, gli escrementi 252, Milan 288, Inter 328 e Giuve 330.

Ma se siamo dietro a Giuve, Inter, Milan, Roma, Napoli e Fiorentina non siamo settimi nella classifica dei costi? Perché noni?


Concludiamo con il giochino molto simpatico del costo per punto sostenuto dai vari club presi in considerazione (totale costi fratto i punti in classifica).

Nel gruppo ristretto che abbiamo preso in considerazione siamo stati i più virtuosi con un costo di 1,5 mln per punto, molto di meno di Fiorentina (2,1), Napoli (2,6), Escrementi (3,6) e Giuve (3,8), mentre per le milanesi si può parlare di soldi letteralmente buttati dalla finestra con Milan (5,6)e Inter (6,0).[/i]


e questa é una cosa buona? O cattiva?   :blank:







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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #199 : Mercoledì 19 Ottobre 2016, 13:55:05 »
ma messa così quella è la classifica delle somme spese complessivamente per i cartellini dei propri giocatori. che c'entra con i "costi"? sono concetti diversi.
chiamandola classifica dei costi poi viene fuori un quadro fuorviante: se si dice che la lazio è sesta come fatturato ma nona nei costi poi chi legge pensa che quello che manca finisca altrove...
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