Autore Topic: "E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"  (Letto 53949 volte)

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Panzabianca

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #80 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 12:37:58 »


E in che maniera?


partecipare ad un "mercato" andando oltre lo schema del baratto medievale... o gli zecchini de Pinocchio?

Il furbastro me pare che per le consociate faccia l'imprenditore e per la Lazio invece amministri con le poche sostanze di una grama gestione ...se nolente.

Io scappo a coprire nostro Signore Gesù Cristo. Dovesse morì de freddo.

Panzabianca

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #81 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 12:44:20 »
Incremento, nei modi e nelle possibilità a me più consoni, i ricavi della Lazio.

Non c'è altra azione che porti a "competere".

Se i 400.000 tifosi della Lazio censiti come "appassionati" spendessero 500 Euro cadauno l'anno per la Lazio, i nostri ricavi sommerebbero 200 milioni di Euro: abbastanza per competere ai massimi livelli nazionali e internazionali.

Pendere dalla labbra di Facco e De Angelis invece è il modo migliore per affondare la Lazio.

Chi vuole una Lazio forte, si metta le mani in tasca. Non c'è altro mezzo per vincere nel calcio che non sia la disponibilità economica.

Tu invece che non sei "rassegnato", quale soluzioni proponi? "Rompere le scatole"?

Ma tu pensi veramente che una SpA da cento-duecento milioni l'anno stia a sentire quello che diciamo tu o io?
Scusa Sensei, ma l'imprenditore o sedicente tale è lui eh... il rischio (d'impresa) se lo deve accollare lui, le mani in saccoccia pure. Ragionier Cocozza qui si ribaltano i ruoli!! Mica siamo il Barcellona? Magari lo fossimo, magari...e parlo di schema di funzionamento ed organizzazione della società.
Che poi, nun te preoccupà, Panzabianca le mani in tasca se le mette ...come se le mette pure ora.
io Boh.

Zapruder

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #82 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 12:49:04 »
partecipare ad un "mercato" andando oltre lo schema del baratto medievale... o gli zecchini de Pinocchio?

Il furbastro me pare che per le consociate faccia l'imprenditore e per la Lazio invece amministri con le poche sostanze di una grama gestione ...se nolente.

Io scappo a coprire nostro Signore Gesù Cristo. Dovesse morì de freddo.

Ah già. Gli argomenti ellenici.

Peccato, a tratti eri parso quasi vero.

Zapruder

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #83 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 12:53:12 »
Io scappo a coprire nostro Signore Gesù Cristo. Dovesse morì de freddo.

E' morto intorno ai primi di aprile. E da quelle parti l'assideramento è estremamente improbabile.

Qualcuno avrebbe detto che l'hanno fatto fuori perché voleva portare la Lazio fuori daaaamediogrità. Ma la tazza del cesso non era stata ancora inventata, né la pompa di calore. Non c'era nulla da vendere. E allora tocca attenersi agli Evangelisti (non Franco).

Panzabianca

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #84 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 12:56:03 »
Ah già. Gli argomenti ellenici.

Peccato, a tratti eri parso quasi vero.
vero come i bilanci... pubblicati. Me pare eh... poi "sbalierò tutti i coniomi"ma a grandi lineee...
Neghi Tu che abbiano triplicato i loro fatturati?
Sensei su, nun piscìa fori dalla tinozza... Perché vai sul personale? Io vero lo sono e il dato non lo apprendo da te.
Parla de Lazio che io te rispondo. Tutto sommato pur nn avendo cinture all'infuori de quella che me regge i pantaloni, riterrei de esse un buon interlocutore in questo dojo, sai.

Panzabianca

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #85 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 13:01:40 »
E' morto intorno ai primi di aprile. E da quelle parti l'assideramento è estremamente improbabile.

Qualcuno avrebbe detto che l'hanno fatto fuori perché voleva portare la Lazio fuori daaaamediogrità. Ma la tazza del cesso non era stata ancora inventata, né la pompa di calore. Non c'era nulla da vendere. E allora tocca attenersi agli Evangelisti (non Franco).
peccato, te facevo co na vena apocrifa.

Zapruder

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #86 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 13:08:07 »
Neghi Tu che abbiano triplicato i loro fatturati?

E quindi?

Sai, io sono abituato a uscire delle riunioni con istruzioni operative.

Hanno triplicato i fatturati, tu dici.

Quindi?

Offline robylele

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #87 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 13:10:43 »
vero come i bilanci... pubblicati. Me pare eh... poi "sbalierò tutti i coniomi"ma a grandi lineee...
Neghi Tu che abbiano triplicato i loro fatturati?


Nessuno lo nega.
Come tu certamente non negherai che ci sia la possibilità che quelle aziende lavorino meglio e a prezzi più bassi (almeno così dice il gestore, investighi chi sa farlo e vediamo se dice il vero).

Fosse vero buon per la Lazio, ce risparmia qualcosa e ha servizi migliori.
E soprattutto per Lotito, che fa lavorare di più le sue aziende, incrementando i loro fatturati.

Ripeto, fosse vero quello asserito dal gestore non mi pare sia oggetto di critiche particolari, tenendo conto che qualunque altro presidente ha il proprio tornaconto nella gestione di un club di calcio.

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #88 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 13:23:34 »
Tornando all'articolo....

Non c'entra niente o poco il motivo per cui ci si spenna l'un con l'altro.

Ormai i nuovi sistemi di comunicazione, social in particolare, permettono a tutti di dire la propria in tempo reale, in continuazione, senza alcuna mediazione "corporea", quasi come chi parlasse fosse "altro" e l'interlocutore "tutti e nessuno".

In questo contesto esce il peggio di ognuno e i media classici vanno dietro a questo stare "contro", fa più audience di cercare di capire il "perchè", e le ragioni dei rispettivi. Quindi nell'accettare ragion contrarie.

Basta vedere cosa succede in politica.


Panzabianca

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #89 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 13:24:12 »
E quindi?

Sai, io sono abituato a uscire delle riunioni con istruzioni operative.

Hanno triplicato i fatturati, tu dici.

Quindi?

Sensei,
eh mo che fai, rispondi con na domanda? Nun se fa. E poi tu che c'hai sempre la risposta pronta mo giochi a rimbarzella?


Zapruder

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #90 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 13:26:34 »
Ma non stavi a pranzo?

O eri andato a sbirciare il bilancio?

Tanta ricchezza lessicale per poi finire co' 'e correlate...

Panzabianca

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #91 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 13:48:18 »
Ma non stavi a pranzo?

O eri andato a sbirciare il bilancio?

Tanta ricchezza lessicale per poi finire co' 'e correlate...
no no un panino ed una partita de scacchi. Mi rilasso.
Tu non mangi?

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #92 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 14:32:36 »
Pendere dalla labbra di Facco e De Angelis invece è il modo migliore per affondare la Lazio.
Ma che c'entra? Ma che modo di interloquire è questo? 'ste scempiaggini scrivile in risposta a coloro che lo fanno, non rompere le scatole a me, che poi mi trovo costretto a rispondere e chiarire, altrimenti i tuoi accoliti poi ne approfittano e ripartono col teatrino.

Incremento, nei modi e nelle possibilità a me più consoni, i ricavi della Lazio.

Non c'è altra azione che porti a "competere".

Se i 400.000 tifosi della Lazio censiti come "appassionati" spendessero 500 Euro cadauno l'anno per la Lazio, i nostri ricavi sommerebbero 200 milioni di Euro: abbastanza per competere ai massimi livelli nazionali e internazionali.

Sostieni che l'unico modo per competere siano i ricavi e poi dai la responsabilità di questi ricavi solo sui tifosi?
Ma quali altre società nel mondo, non in Italia, nel mondo, possono contare su 400.000 tifosi che spendono l'anno 500 €?
Perchè intanto non razionalizzi le spese? Perchè non eviti quelle superflue? Perchè non cerchi sponsor? Perchè non cerchi accordi economici con altre aziende, altri imprenditori? Perchè non inserisci in società professionisti che possano sviluppare il brand? Perchè non inserisci in società professionisti che possano ridurre al minimo gli errori sul mercato? Perchè non inserisci in azienda professionisti in grado di far aumentare il valore della rosa a disposizione? Perchè la responsabilità di aumentare i ricavi dev'essere solo dei tifosi e non dell'imprenditore che controlla la società? Perchè?


Chi vuole una Lazio forte, si metta le mani in tasca. Non c'è altro mezzo per vincere nel calcio che non sia la disponibilità economica.

Tu invece che non sei "rassegnato", quale soluzioni proponi? "Rompere le scatole"?

Vedi, oltre che rompere le scatole, io le mani in tasca le metto tutti gli anni, per cifre anche 5-6 volte superiori a quella indicata da te. Però se lo scrivo poi c'è l'accolito che si lamenta e frigna che "la passione non è solo portafoglio" e che se uno scrive che l'unico modo concreto di sostenere la Lazio è quello che hai or ora descritto anche tu, ti dice "che brutte parole queste".....


Ma tu pensi veramente che una SpA da cento-duecento milioni l'anno stia a sentire quello che diciamo tu o io?
No e comunque il disinteressarsi completamente della soddisfazione dell'utente, è un errore macroscopico, che quasi nessuna società che è sul mercato commette.
Però siamo su un forum, siamo qui a confrontare idee, sostenere opinioni e tesi.
Che dovremmo fare postare solo emoticons o PostigaKakutaNovaretti, senza provare ad approfondire gli argomenti?






Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Zapruder

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #93 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 14:41:06 »
Sostieni che l'unico modo per competere siano i ricavi e poi dai la responsabilità di questi ricavi solo sui tifosi?
Ma quali altre società nel mondo, non in Italia, nel mondo, possono contare su 400.000 tifosi che spendono l'anno 500 €?
Perchè intanto non razionalizzi le spese? Perchè non eviti quelle superflue? Perchè non cerchi sponsor? Perchè non cerchi accordi economici con altre aziende, altri imprenditori? Perchè non inserisci in società professionisti che possano sviluppare il brand? Perchè non inserisci in società professionisti che possano ridurre al minimo gli errori sul mercato? Perchè non inserisci in azienda professionisti in grado di far aumentare il valore della rosa a disposizione? Perchè la responsabilità di aumentare i ricavi dev'essere solo dei tifosi e non dell'imprenditore che controlla la società? Perchè?

Quali sono a tuo parere le spese da "razionalizzare"? Porta evidenze e confronti dettagliati.

Perché non eviti quelle superflue? Idem.

Perché non cerchi sponsor? Hai contezza che non se ne cerchino? Se sì, quale è il motivo?

Che cosa intendi per "sviluppo del brand"? Come si concretizza. Esempi e dettagli, grazie.

Quali evidenze hai del fatto che la Lazio commetta più errori sul mercato della media?

Professionisti per far aumentare il valore della rosa? Che vuol dire?

Grazie per i chiarimenti, se sarai in grado di darne.

Offline fish_mark

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #94 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 14:48:28 »
(…)

Capire, sì. Perché friggere l'aria parlando di "ambizione" è facile. Che ci vuole? Lo sa fare perfino Guido De Angelis. Da menti un po' più raffinate (o sei capace solo di baroccheggiare con le parole?) ci si aspettano capacità di analisi maggiori.

Tutta una serie di frasi più o meno di buon senso che producono una chiosa finale in cui, come sempre, non dai alcuna indicazione su una possibile via di uscita. Capire, sì, ma cosa in particolare?

Poi leggendo oltre forse una qualche indicazione si riesce ad avere.

Incremento, nei modi e nelle possibilità a me più consoni, i ricavi della Lazio.

Non c'è altra azione che porti a "competere".

Giusto, ma ancora bisogna capire come.

Se i 400.000 tifosi della Lazio censiti come "appassionati" spendessero 500 Euro cadauno l'anno per la Lazio, i nostri ricavi sommerebbero 200 milioni di Euro: abbastanza per competere ai massimi livelli nazionali e internazionali.

Pendere dalla labbra di Facco e De Angelis invece è il modo migliore per affondare la Lazio.

A pendere dalle labbra di Facco e De Angelis son in pochi davvero pochi, ma se davvero 400 mila tifosi laziali spendessero 500 euro allora avremmo molti più soldi a disposizione. Il problema è che non accade, ma allora si torna alla casella iniziale. Come si può fare? Con una sottoscrizione? Una supplica? Cosa?
Niente non si è capito.
Ma ora arriva il momento clou
.

Chi vuole una Lazio forte, si metta le mani in tasca. Non c'è altro mezzo per vincere nel calcio che non sia la disponibilità economica.

Tu invece che non sei "rassegnato", quale soluzioni proponi? "Rompere le scatole"?

Ma tu pensi veramente che una SpA da cento-duecento milioni l'anno stia a sentire quello che diciamo tu o io?

Una SpA da 200 milioni cerca ogni giorno di saperlo, visto che lo fanno ogni gionrno, ogni minuto aziendine ben avviate come Google, Facebook e Amazon. Il cliente invece, nella tua rappresntazione, è una variabile a sé stante, una variabile indipendente del mondo del calcio, ridotto da te a pura competizione sportiva senza alcuna connessione con l’ambiente cirocstante.
Però mi piace molto sottolineare che “Chi vuole una Lazio forte, si metta le mani in tasca”. Da questo si evincono due verità:
-   Alcuni vorrebbero una Lazio forte ma non mettono soldi in tasca perché hanno pochi soldi e perché non sono sufficientemente motivati (è sempre difficile convincere la gente a mettere le mani in tasca);
-   C’è chi invece non si pone minimamente il problema e le mani se le tiene in tasca.


In ogni caso, con tutto questo il pezzo di Cerracchio c'entra poco, davvero poco.
O Lotito affronta questo problema e lo risolve ppure sarà condannato a vivere la sua presidenza nel modo in cui l'ha vissuta finora.
Ricordate cosa ha dovuto passare Sensi prima di essere osannato.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline sergio

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #95 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 14:56:04 »
Senza entrare troppo nei dettagli e stando nello spunto iniziale dell'articolo che apre il topic: se l'autore leggesse i forum dei rom, dei milanesi, anche degli juventini, noterebbe che le guerre intestine sono la normalità. Quella biancoceleste è più peculiare perché ha come riferimento il proprietario che, al momento attuale, non ha alcuna intenzione di dimettersi, ma anche tra le altre tifoserie proliferano soggetti (non so stabilire le esatte proporzioni tra tifosi sinceri, troll, leoni da tastiera e disadattati sociali, anzi social) che contestano proprietà, dirigenza, allenatore o giocatori della rispettiva squadra in percentuali variabili.
Fa parte del modo di vivere il calcio (e non solo) nell'era di internet.

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #96 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 15:10:15 »
Ci voleva uno juventino (detto con simpatia) per far ritornare il topic nel binario giusto, pensate come stiamo.

Visto che esso - il topic - è comunque tanto rapidamente quanto volutamente deragliato sul solito stantio tema del Patron, tanto vale spostarlo in apposita sezione.

Mai nessuno che faccia un po' di autocritica, non diciamo alla luce del sole, ma almeno nell'intimo delle proprie tastiere...

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Panzabianca

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #97 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 15:11:18 »
Senza entrare troppo nei dettagli e stando nello spunto iniziale dell'articolo che apre il topic: se l'autore leggesse i forum dei rom, dei milanesi, anche degli juventini, noterebbe che le guerre intestine sono la normalità. Quella biancoceleste è più peculiare perché ha come riferimento il proprietario che, al momento attuale, non ha alcuna intenzione di dimettersi, ma anche tra le altre tifoserie proliferano soggetti (non so stabilire le esatte proporzioni tra tifosi sinceri, troll, leoni da tastiera e disadattati sociali, anzi social) che contestano proprietà, dirigenza, allenatore o giocatori della rispettiva squadra in percentuali variabili.
Fa parte del modo di vivere il calcio (e non solo) nell'era di internet.

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #98 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 15:17:03 »
[...]
Fa parte del modo di vivere il calcio (e non solo) nell'era di internet.
Vero.
Ma la natura divisiva di Lotito rappresenta un unicum nello scenario del calcio italiano, dove generalmente le lotte intestine sono la prassi del quotidiano tifare da Torino a Palermo come pure da Udine a Cagliari.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline MagoMerlino

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #99 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 15:42:16 »
Quali sono a tuo parere le spese da "razionalizzare"? Porta evidenze e confronti dettagliati.

Perché non eviti quelle superflue? Idem.

Perché non cerchi sponsor? Hai contezza che non se ne cerchino? Se sì, quale è il motivo?

Che cosa intendi per "sviluppo del brand"? Come si concretizza. Esempi e dettagli, grazie.

Quali evidenze hai del fatto che la Lazio commetta più errori sul mercato della media?

Professionisti per far aumentare il valore della rosa? Che vuol dire?

Grazie per i chiarimenti, se sarai in grado di darne.
Ma tu rispondi per stereotipi, citando Facco KakutaPostigaNovaretti e adesso pretendi da me un trattato? Ma che davvero? A parte che di tutte queste cose, ne ho abbondantemente parlato in questi anni e tu, probabilmente, hai fatto orecchie da mercante o eri distratto.
Ma che adesso se non spiego un'altra volta per filo e per segno ogni punto questi non sono veri? Non si possono applicare?
Ripeto, ma che modo di confrontarsi è questo? Mi sembri robylele.
Ad esempio avrò sostenuto decine di volte che il fatto che se altri commettono errori sul mercato, non è accettabile che anche tu lo faccia. Sei in autofinanziamento devi commettere meno errori possibili, quando li commetti devi essere bravo a liberarti dell'errore il prima possibile. Noi gli esuberi li alleviamo e dopo averne eliminato a fatica qualcuno, li sostituiamo immediatamente.
Avrò scritto migliaia di volte che non puoi permetterti valutazioni errate come quelle che hanno portato a Formello, in rapida successione, Alfaro, Perea, Djordjevic. Devi assumere professionisti in grado di evitare certi sprechi e di acquisire calciatori coerenti con il sistema di gioco proposto dall'allenatore.
Ci sono sprechi evitabili, a cominciare dai soldi che butti nella Salernitana e che non hanno mai fruttato guadagni di ritorno. Ci sono il mensile, la radio, di qualità non eccelsa, con seguiti limitatissimi che potrebbero essere eliminati.
Manca l'ormai famigerato negozio di rappresentanza in centro, che non deve produrre utili, ma dare testimonianza della tua presenza in città e offrire ai turisti appassionati un luogo dove acquistare prodotti ufficiali. Primo passo per diffondere il brand all'estero. A Roma, semplicemente, la Lazio non esiste, ci sono solo e unicamente quell'altri, che hanno campo libero per la propria propaganda.
C'è il palazzo di via Valenziani che deve cominciare a produrre introiti alla Lazio. Si parlò, si vaneggiò, di farci un albergo, le solite follie megalomani di Lotito, molto più concretamente, andrebbe dato in affitto e percepito un canone.
Infine, ma veramente stai chiedendo cosa vuol dire avere dei professionisti capaci di aumentare il valore della rosa a disposizione? Veramente? Ma adesso diventa qualcosa di impensabile anche avere allenatori capaci di far crescere i calciatori a disposizione in maniera da aumentarne la valutazione del cartellino? Certo se gli compri le seghe, nessuno trasforma Perea in Higuain, e qui ripartiamo dal via....
Ripeto, tutti discorsi già fatti tantissime volte, tutti argomenti già approfonditi, discussi e che tu sostanzialmente rifiuti, semplicemente negandoli o facendo ripartire la giostra come in questo caso, facendo finta che non si siano mai affrontati e chiedendone specifiche, con l'unico obiettivo di buttarla in caciara.
Adesso prenderai una riga e ricomincerai con le solite contumelie dell'impossibile, di chi altri lo fa, chiederai specifiche e chiarimenti, ma senza mai dare un tuo contributo fattivo alla discussione. Tu getti solo dubbi su quello che gli altri sostengono, perchè per te, in estrema sintesi, tutto quello che non fa Lotito, perchè non è in grado o perchè non vuole, semplicemente non esiste, è inutile, non serve.

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