Autore Topic: "E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"  (Letto 55579 volte)

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Panzabianca

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #60 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 08:52:11 »
E' vero: quella del presente e quella degli ultimi anni è una discreta se non buona Lazio. Anni luce lontana da quella Lazietta che l'estensore del pezzo vuole fare risaltare.

Tante volte con certi termini drogati ci si autoconvince e si cerca di  convincere gli altri di quello che non è, una visione distorta della realtà a proprio uso e piacimento.

Benedetti quindi certi "guardiani" che cercano di far tornare sulla retta via e irreggimentare l'astante nel sentiero della verità.

Unica strada sarebbe quella di fare tesoro di queste osservazioni e coagularsi nuovamente in un saldo insieme.

Allora, e solo allora, questa assurda guerra fratricida potrebbe avere fine
posso chiederti una cosa che mi è rimbalzata nella regione parietale?

La Lazio (credo 84 o boh) con Laudrupp, Giordano(il campione dei campioni, mai nessun o come lui nella Lazio), Manfredonia; Batista, Dell'anno, Calisti, Orsi, Marini, Garlini etc etc aveva più o meno campioni di questa, aveva più o meno prospetti di questa? dava più o meno speranze de questa?

Ora, la mia missione di oggi sarà quella di capire ed evitare che aggettivi come 'mediocre' od 'onorevole' od ancora 'onerovolissimo' (fregna!) si atteggino a concetti "valvola" (o ad minchiam).
Aspé.. agiungo Discreto. Ai miei tempi era il giudizio che precedeva de poco l'ottimo.
Ditemi

darienzo

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #61 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 09:06:00 »
Con coraggio e spirito propositivo si può remare tutti nella stessa direzione: basta volerlo.

Cerchiamo di ragionare e non farci assalire dai fantasmi di certi "maestri".

L'estensore del pezzo sono anni che "ciacola" compiaciuto dandosi di gomito coi peggiori anchorman radiofonici, oltre che vergare una serie infinita di editoriali al vetriolo sul suo sito-blog. Sempre con una qualità di scrittura alta rispetto alla media, sia detto.

E anche qui non smette di schierarsi "contro", quando invece sarebbe assolutamente necessario cercare una concertazione con animo collaborativo per mettere insieme le tante anime in cui è assurdamente frantumata questa tifoseria.

Ci vuole ben altro, voglio dire


Panzabianca

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #62 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 09:09:57 »
Altro meccanismo "logico" dualista.

- Vojo vince'!

- E' molto difficile, storicamente in Italia hanno sempre vinto gli stessi e specialmente nel contesto odierno le posizioni sono ancora più congelate. La Lazio fa esattamente quello che ci si aspetta in base a bacini di utenza, ecc. Questo non vuol dire essere contenti di ciò, ma solo rendersi conto della realtà.

[la mente dualista tenta di elaborare il sofisticato argomentare della risposta, consistente in più di sei parole e contenente perfino periodi, virgole e incisi. Non ci riesce ma capisce bene di essere stato contraddetto: e allora sfodera un altro mantra "dualista"]

- Bravo! E' pe' corpa de quelli come te che rimanemo naaaaaaaaaaaaaa mediogridà!1!11!
No, una volta di più corroso dai tuoi mantra (ma er Sensei li po avé), sei fuori strada. Si vorrebbe essere competitivi, tutto qui.  Parola delicata, quasi sacra. Maneggiare con cautela. Le auguro de non ritrovarsi a convivere con altre tipo ansia, cavalllllieri, catetere, angoscia, etc etc. Poi, hai ragione, vincono in pochi, sempre gli stessi...quelli ai quali il ns eroe dei bilanci e de li parametri, il nostro destino ineluttabile, la ns inevitabile realtà, vende i giocatori pasciuti qui con la pappa reale della ns passione.
E noi tutti a dirci: tutto sommato siam discreti et onorevolisssimi. E i tre piccoli parametrìn si incazzano.

Panzabianca

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #63 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 09:15:45 »
Con coraggio e spirito propositivo si può remare tutti nella stessa direzione: basta volerlo.

Cerchiamo di ragionare e non farci assalire dai fantasmi di certi "maestri".

L'estensore del pezzo sono anni che "ciacola" compiaciuto dandosi di gomito coi peggiori anchorman radiofonici, oltre che vergare una serie infinita di editoriali al vetriolo sul suo sito-blog. Sempre con una qualità di scrittura alta rispetto alla media, sia detto.

E anche qui non smette di schierarsi "contro", quando invece sarebbe assolutamente necessario cercare una concertazione con animo collaborativo per mettere insieme le tante anime in cui è assurdamente frantumata questa tifoseria.

Ci vuole ben altro, voglio dire
un altra domanda: al risveglio, dopo esserti lavato e stirato, indossi prima l'abito da falco o quello de finta colomba? Hai provato col tortora?
mmmm
Continui ad attaccare sto giornalista. Ma ti, Vi ha fatto qualcosa di personale? bah
Ora stò cominciando a capire che chi ammorba luoghi come questi son quelli che, come te, parlan come preti ma sotto l'abito o le piume nascondono la scure.
Devo dire che non comprendo nemmeno alcuni interventi di Franz. Digiamolo.
mmmmmmmmmmmmmm

Vi leggo. Convincetemi del contrario ed abbiate i coraggio di rispondere perché se no, O mie pugnaci, stemo a prenderci per le natiche (cit)

neweagle

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #64 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 09:50:27 »
Nessuno deve chiedere scusa a nessuno.
La gente torni a tifare Lazio come può è la smettesse di dire cazzate.
Basta e avanza.

Offline MagoMerlino

  • *
  • Post: 16959
  • Karma: +493/-398
  • Sesso: Maschio
  • Fare o non fare! Non c'è provare.
    • Mostra profilo
Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #65 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 09:53:33 »
Con coraggio e spirito propositivo si può remare tutti nella stessa direzione: basta volerlo.

Cerchiamo di ragionare e non farci assalire dai fantasmi di certi "maestri".

L'estensore del pezzo sono anni che "ciacola" compiaciuto dandosi di gomito coi peggiori anchorman radiofonici, oltre che vergare una serie infinita di editoriali al vetriolo sul suo sito-blog. Sempre con una qualità di scrittura alta rispetto alla media, sia detto.

E anche qui non smette di schierarsi "contro", quando invece sarebbe assolutamente necessario cercare una concertazione con animo collaborativo per mettere insieme le tante anime in cui è assurdamente frantumata questa tifoseria.

Ci vuole ben altro, voglio dire


Ma è possibile intervenire solo per criticare il giornalista i suoi trascorsi, le sue frequentazioni e mai, MAI, MAI, MAI nel merito dell'articolo postato? Eppure di spunti ce ne sono quanti ne vogliamo, ma tu, no. MAI!
E hai pure il coraggio di lamentarti se si parla di contesto e merito negli argomenti.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Panzabianca

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #66 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 09:59:53 »
Ma è possibile intervenire solo per criticare il giornalista i suoi trascorsi, le sue frequentazioni e mai, MAI, MAI, MAI nel merito dell'articolo postato? Eppure di spunti ce ne sono quanti ne vogliamo, ma tu, no. MAI!
E hai pure il coraggio di lamentarti se si parla di contesto e merito negli argomenti.
no, ma soprattutto la cosa che a me fa sorridere so i post no-replay... ah ah ah.
Grandissimi.
Suppongo che il giornalista se senta molto sollevato a sentirsi dire che, per carità, scrive in maniera egregissima ma, facendo una sintesi,resta una merxxxxxda.
A Lazialità...
Ve prego ritrovatela Voi, il Sensei e tutto il Dojo... prima degli altri. 

Panzabianca

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #67 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 10:01:30 »
Nessuno deve chiedere scusa a nessuno.
La gente torni a tifare Lazio come può è la smettesse di dire cazzate.
Basta e avanza.
lo sai che il tuo avatar ce l'ho in un quadro? ;)

neweagle

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #68 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 10:03:51 »
lo sai che il tuo avatar ce l'ho in un quadro? ;)
io pure, ma hai la stampa che ragalavano oppure uno degli originali?

Panzabianca

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #69 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 10:17:59 »
io pure, ma hai la stampa che ragalavano oppure uno degli originali?
Abbonamento originale. Acquistato su e-bay.
Colleziono

Offline franz_kappa

  • Superbiancoceleste 2013
  • *
  • Post: 15000
  • Karma: +764/-67
  • F.F.U.O.S.
    • Mostra profilo
Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #70 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 11:13:22 »
Devo dire che non comprendo nemmeno alcuni interventi di Franz. Digiamolo.
I miei interventi sono chiarissimi e c'è una genesi ben precisa che giustifica il mio approccio.

Tutto è nato il 2 luglio 2010, data in cui il Messaggero pubblicò il corsivetto a firma del 'signor' vincenzo cerracchio, sedicente laziale, intitolato "Non è un Club per giovani".
In quel testo si contrapponeva l'addio del giovane faraoni all'ingaggio dell'ultratrentenne bresciano e si chiosava - scandalosamente - che per la Lazio si prefigurava un destino di "mediocrità senza futuro".

A distanza di meno di tre anni da quello scritto intriso di falsità e ostilità la Lazio si aggiudicava il trofeo 'definitivo', sconfiggendo in finale di Coppa Italia la xxxx. Eccola, la presunta ineluttabile mediocrità...  ::)

Il 'signor' vincenzo cerracchio non ha mai chiesto scusa ai Laziali per quell'editoriale che ha alimentato nel corso degli anni un filone di disfattismo distruttivo che ha danneggiato in primis la Lazio.

A questo punto, per sanare il vulnus, il cerracchio dovrebbe percorrere in ginocchio per almeno 74 volte (andata e ritorno!) il tragitto che corre da via del Tritone a villa San Sebastiano, recando al collo un cartello nel quale sia riprodotto - a somma onta - il corsivo datato 2 luglio 2010, accompagnato da folle di Laziali schernenti e offendenti. Il tutto, s'intende, ripreso in diretta radio-tv a reti unificate, con previsione di pubblicazione del filmato sul sito della SS Lazio Spa.

Sino a quando non avverrà tutto ciò iscriverò il cerracchio nel mio personale libro nero dei nemici mortali della nostra. Non posso che sorridere, dunque, nei confronti dei suoi inviti alla 'riconciliazione'. Sono infatti per intima convinzione contrario al proverbiale "chi ha avuto ha avuto chi ha dato a dato".
Si scusi prima e poi, forse, potremo riconsiderare la sua posizione, di per sé quasi irrimediabilmente compromessa.
Buon viaggio, caro Piero.

darienzo

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #71 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 11:29:03 »
Mi trovavo ieri nel viterbese, a una rassegna gastronomica, quando ecco stagliarsi verso di me la figura di un birbaccione: veste una polo dai colori familiari, scruto meglio e riconosco le diciture di un gruppo organizzato molto in voga negli anni zero.
Resto perplesso: una volta incontrare un compagno di fede era sempre una festa, stavolta sono turbato e non è soltanto perchè quel gruppo nutriva passioni politiche diametralmente opposte alle mie, ma perché sono sicuro che il tale non è perfettamente sintonizzato come me nell'approvare il lavoro del Patron.

E' questa la novità: quando incontro in qualche simposio un lazialotto come me, la prima cosa che mi premunisco di chiedere è la posizione nei confronti della nostra dirigenza e quando talvolta ottengo una risposta irritante, liquido l'avventore alla stregua di qualcuno che non riconosco come membro della mia famiglia.

E' una cosa triste, lo so. Ma a questo mi sta portando tanta ostilità preconcetta.

Verranno giorni in cui potremo di nuovo tutti remare all'unisono, lo spero forte, perdìo

geddy

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #72 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 11:32:43 »
Tu parlagli di Keita e De Vrij se dopo mezz'ora ancora non avete cambiato discorso è' uno dei nostri.

Zapruder

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #73 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 11:36:02 »
I miei interventi sono chiarissimi e c'è una genesi ben precisa che giustifica il mio approccio.

Tutto è nato il 2 luglio 2010, data in cui il Messaggero pubblicò il corsivetto a firma del 'signor' vincenzo cerracchio, sedicente laziale, intitolato "Non è un Club per giovani".
In quel testo si contrapponeva l'addio del giovane faraoni all'ingaggio dell'ultratrentenne bresciano e si chiosava - scandalosamente - che per la Lazio si prefigurava un destino di "mediocrità senza futuro".

A distanza di meno di tre anni da quello scritto intriso di falsità e ostilità la Lazio si aggiudicava il trofeo 'definitivo', sconfiggendo in finale di Coppa Italia la xxxx. Eccola, la presunta ineluttabile mediocrità...  ::)

Il 'signor' vincenzo cerracchio non ha mai chiesto scusa ai Laziali per quell'editoriale che ha alimentato nel corso degli anni un filone di disfattismo distruttivo che ha danneggiato in primis la Lazio.

A questo punto, per sanare il vulnus, il cerracchio dovrebbe percorrere in ginocchio per almeno 74 volte (andata e ritorno!) il tragitto che corre da via del Tritone a villa San Sebastiano, recando al collo un cartello nel quale sia riprodotto - a somma onta - il corsivo datato 2 luglio 2010, accompagnato da folle di Laziali schernenti e offendenti. Il tutto, s'intende, ripreso in diretta radio-tv a reti unificate, con previsione di pubblicazione del filmato sul sito della SS Lazio Spa.

Sino a quando non avverrà tutto ciò iscriverò il cerracchio nel mio personale libro nero dei nemici mortali della nostra. Non posso che sorridere, dunque, nei confronti dei suoi inviti alla 'riconciliazione'. Sono infatti per intima convinzione contrario al proverbiale "chi ha avuto ha avuto chi ha dato a dato".
Si scusi prima e poi, forse, potremo riconsiderare la sua posizione, di per sé quasi irrimediabilmente compromessa.

Franz, se mi rifai il verso, ponendomi idealmente contro Vincenzo Cerracchio, toppi alla grande. Puoi fare una ricerca su queste pagine coi vari nick da me utilizzati, per verificare tranquillamente che il buon Vincenzo non abbia da me nemmeno mai lontanamente ricevuto il trattamento che tu fai intuire. Per quanto io pensi, molto convintamente, che anche lui si sia fatto contagiare da una certa aria mefitica.

Grazie.

Zapruder

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #74 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 11:52:03 »
Si vorrebbe essere competitivi, tutto qui. 

E' un concetto privo di senso.

Somiglia a quello di certe mogli che gli porti a casa milleotto al mese (per fare un esempio) e loro "eh se prendevi millennove potevamo farci il Folletto a rate..."

Grazie al causio. 

Quale famiglia non sogna di svegliarsi la mattina coi violini e di farsi fare il bagnetto come Eddy Murphy?

Quale tifoso non sogna il massimo? Anzi, non capisco perché certi tifosi "ambiziosi" si fermino al terzo posto. Perché lo ritengono possibile, invece lo scudetto no? Ah, ma allora la loro non è "ambizione" tout court, è un'ambizione misurata.

E in base a quali parametri?

Er pubblico vicino ar tereno de gggioco che t'aumenta er fattore campo?

Cazzate.

Aaaaaaaaricerca de talenti giovani?

Cazzate.

Aumentamo er fatturato?

E in che maniera?

Ribaltiamo il rapporto numerico coi romanisti?

Cazzate, non c'è riuscito nemmeno Cragnotti.

Il tifoso "ragionevolmente ambizioso" vuole competere. Ma non sa dire come. Ovvero spara "verità" (che naturalmente Presidenti, Direttori Sportivi e tutto il mondo calcistico non sanno vedere, ma il pluridisoccupato Mario Facco sì, dall'alto della sua esperienza alla guida del Vigor Lamezia). "Verità" che sono tutte immense cacchiate. 

Rassegnarsi? Accettare?

Ma de che.

Capire, sì. Perché friggere l'aria parlando di "ambizione" è facile. Che ci vuole? Lo sa fare perfino Guido De Angelis. Da menti un po' più raffinate (o sei capace solo di baroccheggiare con le parole?) ci si aspettano capacità di analisi maggiori.

Offline MagoMerlino

  • *
  • Post: 16959
  • Karma: +493/-398
  • Sesso: Maschio
  • Fare o non fare! Non c'è provare.
    • Mostra profilo
Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #75 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 11:57:28 »
E' un concetto privo di senso.

Somiglia a quello di certe mogli che gli porti a casa milleotto al mese (per fare un esempio) e loro "eh se prendevi millennove potevamo farci il Folletto a rate..."

Grazie al causio. 

Quale famiglia non sogna di svegliarsi la mattina coi violini e di farsi fare il bagnetto come Eddy Murphy?

Quale tifoso non sogna il massimo? Anzi, non capisco perché certi tifosi "ambiziosi" si fermino al terzo posto. Perché lo ritengono possibile, invece lo scudetto no? Ah, ma allora la loro non è "ambizione" tout court, è un'ambizione misurata.

E in base a quali parametri?

Er pubblico vicino ar tereno de gggioco che t'aumenta er fattore campo?

Cazzate.

Aaaaaaaaricerca de talenti giovani?

Cazzate.

Aumentamo er fatturato?

E in che maniera?

Ribaltiamo il rapporto numerico coi romanisti?

Cazzate, non c'è riuscito nemmeno Cragnotti.

Il tifoso "ragionevolmente ambizioso" vuole competere. Ma non sa dire come. Ovvero spara "verità" (che naturalmente Presidenti, Direttori Sportivi e tutto il mondo calcistico non sanno vedere, ma il pluridisoccupato Mario Facco sì, dall'alto della sua esperienza alla guida del Vigor Lamezia). "Verità" che sono tutte immense cacchiate. 

Rassegnarsi? Accettare?

Ma de che.

Capire, sì. Perché friggere l'aria parlando di "ambizione" è facile. Che ci vuole? Lo sa fare perfino Guido De Angelis. Da menti un po' più raffinate (o sei capace solo di baroccheggiare con le parole?) ci si aspettano capacità di analisi maggiori.
E quindi? Dopo che hai capito (quello che ti fa comodo) che fai?
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline franz_kappa

  • Superbiancoceleste 2013
  • *
  • Post: 15000
  • Karma: +764/-67
  • F.F.U.O.S.
    • Mostra profilo
Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #76 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 12:06:46 »
Franz, se mi rifai il verso, ponendomi idealmente contro Vincenzo Cerracchio, toppi alla grande. Puoi fare una ricerca su queste pagine coi vari nick da me utilizzati, per verificare tranquillamente che il buon Vincenzo non abbia da me nemmeno mai lontanamente ricevuto il trattamento che tu fai intuire. Per quanto io pensi, molto convintamente, che anche lui si sia fatto contagiare da una certa aria mefitica.

Grazie.
Non capisco. A parlare sono io e non sei te, quindi non hai alcun titolo per sentirti chiamato in causa. Non nego che la lunga comune militanza sui forum possa aver, alla lunga , favorito una trasfusione di locuzioni, temi e toni da un utente all'altro. Ma si tratta di una dinamica normalissima e comune. Nei miei post c'è la mia soggettiva elaborazione e l'esclusiva manifestazione del mio sentire personale.

Nella risposta a Panzabianca ti ho forse citato in maniera esplicita od implicita? NO, con ogni evidenza. E quindi non puoi sentirti in alcun modo chiamato in causa. Né puoi sostenere, del tutto indebitamente, che io ti stia contrapponendo ad alcuno.
Questo deve essere molto chiaro. E ora torniamo a discutere sul merito del topic.
Buon viaggio, caro Piero.

Zapruder

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #77 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 12:17:14 »
E quindi? Dopo che hai capito (quello che ti fa comodo) che fai?

Incremento, nei modi e nelle possibilità a me più consoni, i ricavi della Lazio.

Non c'è altra azione che porti a "competere".

Se i 400.000 tifosi della Lazio censiti come "appassionati" spendessero 500 Euro cadauno l'anno per la Lazio, i nostri ricavi sommerebbero 200 milioni di Euro: abbastanza per competere ai massimi livelli nazionali e internazionali.

Pendere dalla labbra di Facco e De Angelis invece è il modo migliore per affondare la Lazio.

Chi vuole una Lazio forte, si metta le mani in tasca. Non c'è altro mezzo per vincere nel calcio che non sia la disponibilità economica.

Tu invece che non sei "rassegnato", quale soluzioni proponi? "Rompere le scatole"?

Ma tu pensi veramente che una SpA da cento-duecento milioni l'anno stia a sentire quello che diciamo tu o io?

Zapruder

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #78 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 12:19:44 »
Non nego che la lunga comune militanza sui forum possa aver, alla lunga , favorito una trasfusione di locuzioni, temi e toni da un utente all'altro.

Molto bene. Sei sulla via giusta. Anzi, sulla Via. Continua così.

Offline franz_kappa

  • Superbiancoceleste 2013
  • *
  • Post: 15000
  • Karma: +764/-67
  • F.F.U.O.S.
    • Mostra profilo
Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #79 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 12:37:49 »
[...]
Chi vuole una Lazio forte, si metta le mani in tasca. Non c'è altro mezzo per vincere nel calcio che non sia la disponibilità economica.

Tu invece che non sei "rassegnato", quale soluzioni proponi? "Rompere le scatole"?

Ma tu pensi veramente che una SpA da cento-duecento milioni l'anno stia a sentire quello che diciamo tu o io?
Ineccepibile.
Vanno inoltre considerati una serie di aspetti:
1) le squadre italiane operano in un mercato domestico 'bloccato', viscoso e poco fluido. E' vero che le milanesi, dopo gli exploit degli anni Novanta e primo Duemila (milan) e del secondo Duemila (inter) sono alle prede con una ristrutturazione epocale, ma i rapporti di forza (e i bacini di utenza) restano quelli tradizionali. Prova ne sia che xxxx e napoli hanno più volte sfiorato l'exploit in campionato, tuttavia sempre fallendo (tanto sul filo di lana che negli ultimi cinque km).
2) i ricavi delle squadre italiane sono per larghissima parte costituiti da voci su cui i Club non possono intervenire individualmente. Mi riferisco ai diritti tv collettivi, con ogni evidenza, che in media assommano a più del 50% del fatturato
3) dallo stadio, in potenza, potrebbe derivare un significativo boost al fatturato, non fosse altro considerando i "coefficienti di riempimento" che vantano alcuni Club inglesi d'elite (ManU e Arsenal su tutti) e l'entità delle cosiddette "matchday revenues", i ricavi connessi all'evento sportivo, sempre conseguiti nei campionati più profittevoli. Ma ogni confronto in tale ambito tra Italia e Uk è risibile, stante la crescente disaffezione che si registra nel pubblico calcistico italiano, la tragica inadeguatezza degli stadi del Belpaese (Juventus Stadium e Dacia Arena esclusi) e la scarsa propensione degli italiani a modificare i propri stili di consumo concentrando direttamente o indirettamente alcune spese nell'ambito dell'evento-partita

Cosa resta, dunque, per potenziare i ricavi?
- Merchandising
- Pubblicità e sponsorizzazioni
- Premi da Competizioni Uefa

Le prime due voci, senza dubbio importanti, rappresentano tuttavia una fetta ancora minoritaria nella torta dei ricavi delle Società, eccezion fatta per massimo cinque brand di livello mondiale (in primis ManU, Real e Barca, direi): in tal senso un incremento dei proventi da merchandising  e Pubblicità&sponsorizzazioni, anche a doppia cifra, finirebbe per impattare relativamente poco sul totale dei ricavi.
Quanto alla terza voce (i premi da Competizioni Uefa), l'ho citata per non escludere una voce di introito assolutamente cruciale ma è evidente che prima si deve aumentare la base dei ricavi (cosa non affatto facile) e solo poi si potrà raggiungere quella 'massa critica' adeguata per ambire a divenire competitivi tanto da qualificarsi stabilmente per le Coppe Europee.

---

CONCLUSIONE: l'argomento "bisogna aumentare la base dei ricavi" è assolutamente condivisibile in teoria, visto che solo da un maggior fatturato passa la possibilità di accrescere le proprie chance di vittoria o, perlomeno, di competizione ad alti livelli.
Sul 'come', tuttavia, vanno rigettate le ricette pronte, le soluzioni sbrigative, le teorizzazioni superficiali.
Leve da manovrare ce ne sono: su ricavi da stadio [biglietteria e non], marketing, pubblicità si può lavorare, anche se la sfida è assolutamente complessa. In ogni caso, per una Società come la Lazio si tratta di voci che non sono in grado di proiettare stabilmente una Società di Serie A che arriva in media al quinto/sesto posto ad attestarsi stabilmente su un livello non inferiore alla terza piazza.
Buon viaggio, caro Piero.