Autore Topic: "E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"  (Letto 53979 volte)

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Zapruder

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #100 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 15:59:45 »
In realtà non hai mai approfondito nulla. Nelle tue "analisi" non c'è uno straccio di numero che sia uno.

Non si va in "riunione" senza numeri: perché, bene che vada, si viene spediti al bar a prendere caffè e cornetti, vista l'inutilità della propria presenza.

Offline MagoMerlino

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #101 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 16:10:37 »
In realtà non hai mai approfondito nulla. Nelle tue "analisi" non c'è uno straccio di numero che sia uno.

Non si va in "riunione" senza numeri: perché, bene che vada, si viene spediti al bar a prendere caffè e cornetti, vista l'inutilità della propria presenza.
CVD
Non ho mai approfondito nulla, vabbè.... adesso ti appelli che mancano i numeri..... ti rammento che sono un tifoso contribuente, l'unico numero che conosco ed è inappellabile è quello di quanto spendo annualmente e l'ho scritto, chiaro.
Adesso?
Che modo di confrontarsi, ahò.


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Offline sergio

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #102 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 17:05:31 »
Vero.
Ma la natura divisiva di Lotito rappresenta un unicum nello scenario del calcio italiano, dove generalmente le lotte intestine sono la prassi del quotidiano tifare da Torino a Palermo come pure da Udine a Cagliari.

L'ho scritto nel mio intervento che la situazione laziale è peculiare, ma il proliferare di tifosi della squadra X che se la prendono con altri tifosi della squadra X è, purtroppo, un elemento abbastanza diffuso ovunque. É una cosa che a me piace poco, non so se l'autore dell'articolo avesse secondi fini, sicuramente li aveva, però sento di condividere il disagio per l'eccesso di litigiosità interna delle tifoserie del XXI secolo.
N.B.: tranne i rom, quelli se ponno pure scannà per quanto mi riguarda  :D

ar referendum voti SI?

Non ho ancora deciso  :-X

darienzo

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #103 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 18:24:43 »
Quando scendono in campo i nostri due Highlander non ce ne è per nessuno.
Ci mettiamo da una parte a gustarci il duello

Offline Fabio70rm

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #104 : Venerdì 7 Ottobre 2016, 23:12:12 »
Quello che mi pare che molti non vogliono capire è che oggi competere per alti traguardi significa spendere tanti soldi.

Anzitutto devi confrontarti con la Juve, unica realtà vincente in Italia attualmente, che da tre anni fa man bassa di tutti i trofei.

Avete analizzato la rosa della Juve?

Ci sono campioni, ci sono ottimi giocatori nazionali, ci sono gregari di lusso.

La qualità è elevata.

Una rosa del genere, INDISPENSABILE PER COMPETERE AI MASSIMI LIVELLI, ti costa almeno 200 mln di euro di cartellini, e poi dovete considerare gli ingaggi.

Diciamo non è peregrino avere una rosa del valore di circa 300 mln tra cartellini ed ingaggi.

E ci sono andato tenero, per esempio Transfertmarkt da una valutazione di 420 mln di euro.

Ad ogni modo per avere una rosa che ti permetta di competere per i primi due posti, ossia Champions matematica, che ti permetta di fare una dignitosa figura nella stessa competizione europea, che ti consenta di arrivare ALMENO alle semifinali di Coppa Italia ogni anno, ti serve un fatturato di ALMENO 180/200 mln di euro.

Questo significa raddoppiare come minimo il nostro fatturato attuale.

Come lo si raddoppia?

Se facessimo 50.000 spettatori ad ogni partita, avessimo almeno 1,5 mln di abbonati dichiarati alle pay tv, se ci comprassimo una divisa e una maglietta a testa del merchandising ufficiale ogni anno per 1,5 mln di abbonati, al costo di 100 euro, penso che arriveremmo ad incrementare di 40/50 mln di fatturato.

A quel punto un main sponsor ti porterebbe  altri 10 mln a stagione.

Incrementeremmo quindi di 60 mln, cifra cui potremmo cominciare a pensare di competere maggiormente per i primi due posti, almeno per il secondo posto.

Sempre che:

- la situazione rimanga attuale, con il livello di competizione economica che abbiamo adesso. Basta per esempio che le milanesi o una delle due si rialzi, con proprietà munifiche, e il livello si alza di botto

- che non vengano modificati a sfavore i diritti tv

Un'altra strada sarebbe quella di cogliere i giocatori giusti in erba, vincere ed eventualmente rivenderli.

Ma non è facile trovare 22 keita in erba (dico un nome per dirne uno)...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Zapruder

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #105 : Sabato 8 Ottobre 2016, 09:30:54 »
ti rammento che sono un tifoso contribuente, l'unico numero che conosco ed è inappellabile è quello di quanto spendo annualmente e l'ho scritto, chiaro.

Questo ti rende inequivocabilmente dalla parte di chi contribuisce al bene della Lazio.

Ma i tuoi mal di pancia, del tutto legittimi sul piano emotivo, non hanno riscontri oggettivi.

La Lazio tira fuori dal campo in base alle sue capacità di spesa. E' vero per la Lazio come per ogni altro club della serie A, da almeno vent'anni.

E per rispondere all'obiezione che da questo scaturisce, la capacità di spesa non può essere aumentata in maniera sensibile: anche questo è vero per la Lazio come per tutti gli altri.

Anche il concetto di "investimenti" non funziona. Nel calcio non si investono cento milioni con la prospettiva di recuperarne duecento a breve: non funziona così.

Bisogna rendersi conto che una realtà calcistica in cui la Lazio oscilla fra la terza e la nona piazza in campionato, con contorno di una Coppa Italia ogni tanto, è il frutto della struttura attuale del pallone e più in generale dell'economia nazionale.

Questo può non piacere, ovvio. Ma non è strepitando sui forum che cambieremo questo stato di cose. O ingaggiando Sabatini al posto di Tare. Perché, anche Sabatini fosse molto più bravo di Tare (cosa tutta da dimostrare alla luce dei fatti), accadrebbe quello che da sempre accade nel mondo dello sport (e non solo): i più bravi, se spiccano in una realtà di secondo piano, in un tempo molto breve andranno a lavorare coi club migliori, e tu tenderai di nuovo verso il tuo standard. Se de Vrij e Immobile ti fanno arrivare secondo, l'anno prossimo verranno ingaggiati da un club di primo piano, e tu tenderai di nuovo a ricavare quello che paghi.

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #106 : Sabato 8 Ottobre 2016, 15:40:06 »
Questo ti rende inequivocabilmente dalla parte di chi contribuisce al bene della Lazio.

Ma i tuoi mal di pancia, del tutto legittimi sul piano emotivo, non hanno riscontri oggettivi.

La Lazio tira fuori dal campo in base alle sue capacità di spesa. E' vero per la Lazio come per ogni altro club della serie A, da almeno vent'anni.

E per rispondere all'obiezione che da questo scaturisce, la capacità di spesa non può essere aumentata in maniera sensibile: anche questo è vero per la Lazio come per tutti gli altri.

Anche il concetto di "investimenti" non funziona. Nel calcio non si investono cento milioni con la prospettiva di recuperarne duecento a breve: non funziona così.

Bisogna rendersi conto che una realtà calcistica in cui la Lazio oscilla fra la terza e la nona piazza in campionato, con contorno di una Coppa Italia ogni tanto, è il frutto della struttura attuale del pallone e più in generale dell'economia nazionale.

Questo può non piacere, ovvio. Ma non è strepitando sui forum che cambieremo questo stato di cose. O ingaggiando Sabatini al posto di Tare. Perché, anche Sabatini fosse molto più bravo di Tare (cosa tutta da dimostrare alla luce dei fatti), accadrebbe quello che da sempre accade nel mondo dello sport (e non solo): i più bravi, se spiccano in una realtà di secondo piano, in un tempo molto breve andranno a lavorare coi club migliori, e tu tenderai di nuovo verso il tuo standard. Se de Vrij e Immobile ti fanno arrivare secondo, l'anno prossimo verranno ingaggiati da un club di primo piano, e tu tenderai di nuovo a ricavare quello che paghi.
Infatti si sta tentando di sostenere di provare a convincere il massimo esponente societario, a cambiare le attuali strategie, per cercare di sviluppare squadra e società, anche a piccoli passi, con un continuo miglioramento. Non gli si chiede di vincere lo scudetto, anche se la richiesta è legittima, ma di lavorare nella prospettiva di costante miglioramento.
Nessuno chiede di investire cento per recuperarne duecento. Si chiede di investire cento per essere in grado di investirne poi 110, poi 130, poi 150, gradualmente.
Questo si ottiene lavorando sempre al massimo delle proprie capacità, affidandosi a professionisti, evitando gli sprechi, migliorando tutti i settori che possono far aumentare il fatturato.
Non è difficile, non c'è bisogno di dimostrazioni matematiche, è logica, semplice logica.
Se oggi "investo" 600.000 euro annui, su una iniziativa che è dimostrato non mi offre ritorni di nessun genere, evito di continuare a buttarci ulteriormente i soldi, li risparmio e provo ad usarli per qualche altra cosa che mi possa portare un riscontro concreto. E' semplice logica.
Se posseggo un immobile, non il calciatore, invece di lasciarlo inattivo a costarmi tasse, senza troppi voli pindarici, provo a farlo fruttare. Lo affitto, quanto ci prendo, 2-3 milioni di euro annui? ottimo, ho 2-3 milioni in più a bilancio che prima non avevo. Passo da zero a 2 milioni. E' logica elementare.
La vera domanda è, perchè questo, manco ci prova?


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Zapruder

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #107 : Domenica 9 Ottobre 2016, 00:11:22 »
Niente, hai risposto di nuovo "noi dobbiamo fare quello che nessuno nel calcio riesce a fare, però dobbiamo farlo".


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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #108 : Domenica 9 Ottobre 2016, 08:59:33 »
Niente, hai risposto di nuovo "noi dobbiamo fare quello che nessuno nel calcio riesce a fare, però dobbiamo farlo".

In effetti ha aggiunto anche un particolare:

Non è difficile
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #109 : Domenica 9 Ottobre 2016, 09:33:26 »
L aumento del fatturato é possibile ma praticamente improbabile vista anche la modesta capacità di spesa e la sostanziale riluttanza dei tifosi laziali.
Sabatini non é meglio di tare perché un ds migliore può ache esserci al mondo ma non ne vale la pena.

L elogio dell esistente. L orgoglio della rassegnazione
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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #110 : Domenica 9 Ottobre 2016, 11:00:31 »

L elogio dell esistente. L orgoglio della rassegnazione

Sì, ma nella tua mente calcisticamente provata da anni di opposizione plastiniana e inquinata da frequentazioni cerracchiane.

In realtà nessuno é particolarmente felice, così come nessuno può essere orgoglioso di essere rassegnato. E nessuno lo é poi.


Su molti punti la pensi diversamente o ritieni di avere la ricetta giusta? Attieniti a descriverla senza giudicare gli altri, pur con la consueta cortesia di forma.  Grazie.   :)

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #111 : Domenica 9 Ottobre 2016, 11:29:25 »
Il "ricompattiamoci tutti" è partito di recente dalla tifoseria organizzata, cerracchio e gli altri si stanno semplicemente armonizzando al nuovo spartito.
Adesso il problema sono le lotte intestine alla (ormai defunta e putrefatta) tifoseria tutta della Lazio e le difficoltà di fruizione dell'evento allo stadio, senza disdegnare una spruzzata di "colpadelgestore" sullo sfondo.
Praticamente ciò di cui si parla nelle trasmissioni radiofoniche riconducibili alla tifoseria organizzata.

Nulla di nuovo. Nulla di cui valga la pena dibattere.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline MagoMerlino

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #112 : Domenica 9 Ottobre 2016, 13:02:31 »
Niente, hai risposto di nuovo "noi dobbiamo fare quello che nessuno nel calcio riesce a fare, però dobbiamo farlo".
Cioè, mi stai dicendo che nessuno nel calcio lavora per migliorare le prestazioni sportive e societarie? Nessuno lo fa, chi lo fa, semmai ci fosse, non ci riesce.
Nessuno?
Nessuno se ha degli sprechi, prova ad evitarli?
Nessuno si affida a professionisti?
Nessuno prova ad evitare errori sul mercato?
Nessuno cerca di aumentare il fatturato?
Nessuno prova a diversificare le voci di entrata?
Nessuno cerca nuovi soci, nessuno cerca collaborazioni.
Sono tutti li, ristagnanti, senza idee, tutti ad accettare lo status quo.

Basterebbe riascoltare le interviste a Squinzi (non è il solo, ma evito di citarli altrimenti troveresti una virgola sulla quale ripartire con le solite contumelie) per rendersi conto che non sono tutti fermi senza idee. Il calcio è da considerarsi una industria a tutti gli effetti e come tale va gestita. Con professionisti e idee, non si può mettere a pucchiacca 'n mano ai criaturi, come dicono a Napoli.
Il problema è che rifiuti anche solo l'idea che si possa lavorare per fare meglio, probabilmente ritieni Lotito incapace di farlo e ti comporti di conseguenza, definendo impossibili anche le cose più ovvie ed elementari.

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #113 : Domenica 9 Ottobre 2016, 13:15:24 »
Sì, ma nella tua mente calcisticamente provata da anni di opposizione plastiniana e inquinata da frequentazioni cerracchiane.

In realtà nessuno é particolarmente felice, così come nessuno può essere orgoglioso di essere rassegnato. E nessuno lo é poi.


Su molti punti la pensi diversamente o ritieni di avere la ricetta giusta? Attieniti a descriverla senza giudicare gli altri, pur con la consueta cortesia di forma.  Grazie.   :)

Nessuno é particolarmente felice? Beh un tifoso vole esserlo da sempre poi si accontenta di quello hr passa il convento ma é sempre alla ricerca di emozioni forti quindi proprio di essere non felice ma particolarmente felice
La questione é tutta interna ai forum cosi come il senso di fondo del lezxo di cerracchio sta ell ambito della tifoseria. Non é questione di preparare ricette per provare a vincere perché tutti ce l hanno e tutte sono valide.
Piuttosto é riconoscere questa realtà coe non la migliore ma praticamente senza alternative perché inzaghi non ha di meglio tare è difficilmente sostiyubile e perché djordevic é modesto ma prova tu a trovare un attaccante.

Tifare una squadra avere passione per una syoria e i suoi colori non rappresenta un destino segnato ma un moto Dell animo verso qualcosa di necessariamente grande che va molto al di la del range tra il terzo e l ottavo posto un range talmente ampio che non indica nulla.

PS io non voglio più dare consigli se mai ne ho dato. Non ho potere interesse e neanche competenza. I miei contributi sono stati descrittivi non prescrittivi.
Insomma non me ne frega niente al fondo.
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« Risposta #114 : Domenica 9 Ottobre 2016, 19:08:35 »
Nessuno é particolarmente felice? Beh un tifoso vole esserlo da sempre poi si accontenta di quello hr passa il convento ma é sempre alla ricerca di emozioni forti quindi proprio di essere non felice ma particolarmente felice
La questione é tutta interna ai forum cosi come il senso di fondo del lezxo di cerracchio sta ell ambito della tifoseria. Non é questione di preparare ricette per provare a vincere perché tutti ce l hanno e tutte sono valide.
Piuttosto é riconoscere questa realtà coe non la migliore ma praticamente senza alternative perché inzaghi non ha di meglio tare è difficilmente sostiyubile e perché djordevic é modesto ma prova tu a trovare un attaccante.

Tifare una squadra avere passione per una syoria e i suoi colori non rappresenta un destino segnato ma un moto Dell animo verso qualcosa di necessariamente grande che va molto al di la del range tra il terzo e l ottavo posto un range talmente ampio che non indica nulla.

PS io non voglio più dare consigli se mai ne ho dato. Non ho potere interesse e neanche competenza. I miei contributi sono stati descrittivi non prescrittivi.
Insomma non me ne frega niente al fondo.

Sì, ma hai pure stancato con questo tuo modo mellifluo di insultare.
Rassegnato al destino ci sarai tu. Parla per te e per il tuo amico Cerracchio, giornalista in pensione che dopo anni e anni di merda gettata a piene mani sulla Lazio, ora si rende conto del male che quelli come lui hanno fatto all'ambiente e cerca di correre ai ripari dalla sua tana.

Per quanto riguarda l'attaccante é stato preso Ciro Immobile. Ti dò questa notizia nel caso ti fosse sfuggita.
Tare concluderà il suo mandato come fanno tutti (l'ultimo é Sabatini), Inzaghi é considerato un ottimo allenatore.
Così come Sarri nel Napoli o Montella nel Milan.

Ti risulta che questi club abbiano contattato palloni gonfiati come bielsa? Come mai Prandelli é dovuto andare in Spagna?

Ma perché non fai critiche costruttive? credo che ne saresti pure capace.

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #115 : Domenica 9 Ottobre 2016, 19:28:55 »
Infatti si sta tentando di sostenere di provare a convincere il massimo esponente societario, a cambiare le attuali strategie, per cercare di sviluppare squadra e società, anche a piccoli passi, con un continuo miglioramento. Non gli si chiede di vincere lo scudetto, anche se la richiesta è legittima, ma di lavorare nella prospettiva di costante miglioramento.
Nessuno chiede di investire cento per recuperarne duecento. Si chiede di investire cento per essere in grado di investirne poi 110, poi 130, poi 150, gradualmente.
Questo si ottiene lavorando sempre al massimo delle proprie capacità, affidandosi a professionisti, evitando gli sprechi, migliorando tutti i settori che possono far aumentare il fatturato.
Non è difficile, non c'è bisogno di dimostrazioni matematiche, è logica, semplice logica.
Se oggi "investo" 600.000 euro annui, su una iniziativa che è dimostrato non mi offre ritorni di nessun genere, evito di continuare a buttarci ulteriormente i soldi, li risparmio e provo ad usarli per qualche altra cosa che mi possa portare un riscontro concreto. E' semplice logica.
Se posseggo un immobile, non il calciatore, invece di lasciarlo inattivo a costarmi tasse, senza troppi voli pindarici, provo a farlo fruttare. Lo affitto, quanto ci prendo, 2-3 milioni di euro annui? ottimo, ho 2-3 milioni in più a bilancio che prima non avevo. Passo da zero a 2 milioni. E' logica elementare.
La vera domanda è, perchè questo, manco ci prova?

Quello che dici tu è estremamente improbabile, e ti spiego perchè.

Per competere per i primi due posti ti servono giocatori forti, che hanno il vizio di costare.

Per dire, allo stato attuale, dovresti prenderti un Santon, un Rugani, un Banega, un Marchisio, un Lemina, un Dani Alves.

Bada bene non UNO dei nomi, ma TUTTI.

Ti servono tutti questi nomi per arrivare a competere, senza cedere i tuoi gioielli.

E per continuare a competere ti serve avere a disposizione almeno 50 mln di budget per finestra di mercato.

Più i costi dei cartellini.

Spiegami come faremmo con le disponibilità attuali...

Con "immobile inattivo" immagino ti riferisci a Palazzo Valenziani. Non sappiamo comunque se è inattivo o meno, dalle ultime news sono in corso lavori per farlo diventare un hotel, quindi "generatore di reddito".

Cioè, mi stai dicendo che nessuno nel calcio lavora per migliorare le prestazioni sportive e societarie? Nessuno lo fa, chi lo fa, semmai ci fosse, non ci riesce.
Nessuno?
Nessuno se ha degli sprechi, prova ad evitarli?
Nessuno si affida a professionisti?
Nessuno prova ad evitare errori sul mercato?
Nessuno cerca di aumentare il fatturato?
Nessuno prova a diversificare le voci di entrata?
Nessuno cerca nuovi soci, nessuno cerca collaborazioni.



1) Gli sprechi si possono evitare, ma non ti fanno guadagnare 50 mln in più. E se lo fanno hai un problema di gestione molto serio, ma non mi pare sia il nostro caso.

2) I professionisti, a parte che costano, non è detto che accettino la tua offerta. E non mi pare che nel settore tecnico, che è quello che determina la differenza tra vincere e perdere, ci siano dei dilettanti. O no?

3)  Gli errori sul mercato sono fisiologici; più hai risorse limitate, più devi rischiare scommesse, più alto l'errore. Il giocatore sicuro costa molto di più della speranza o promessa. C'è da dire che rispetto alle altre scommesse perse quelle nostre non costano così tanto.

4) Aumentare il fatturato come? Assodato che i tifosi sono di saccoccia chiusa, che uno sponsor al momento non si riesce a trovare, che gli introiti da botteghino e diritti tv è bloccato, che non abbiamo un flusso significativo dal merchandising perchè "mica ci vestiamo come i pupazzi asriommici che sembrano arlecchini"....come lo aumentiamo?

5) Diversificare le voci di entrata rientra nel punto 4. Al momento è tutto statico. Ed in ogni caso non sarebbero aumenti significativi, purtroppo...

6) Soci e collaboratori a fare...cosa? Ma se tu fossi un magnate, entreresti nella Lazio di Lotito investendo X mln di euro, sapendo che non potresti nemmeno decidere l'ora degli allenamenti? Investimenti a buffo sulla base di cosa?

Credimi, la realtà al momento è bloccata, per una serie di fattori.

Rode, ma purtroppo è così!

Si cominci a rientrare allo stadio in massa, a garantire un bel flusso di cassa con abbonamenti, biglietti, merchandising, a piantarla di creare un ambiente mefitico sugli spalti e a collezionare squalifiche per bu razzisti, magari attireremmo uno sponsor decente, potrebbe essere un piccolo passo per aumentare il ricavo di qualche milioncino...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Zapruder

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #116 : Mercoledì 12 Ottobre 2016, 00:34:35 »
L elogio dell esistente. L orgoglio della rassegnazione

O della falsificazione del pensiero altrui.

Zapruder

Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #117 : Mercoledì 12 Ottobre 2016, 00:36:07 »
Cioè, mi stai dicendo che nessuno nel calcio lavora per migliorare le prestazioni sportive e societarie? Nessuno lo fa, chi lo fa, semmai ci fosse, non ci riesce.
Nessuno?
Nessuno se ha degli sprechi, prova ad evitarli?
Nessuno si affida a professionisti?
Nessuno prova ad evitare errori sul mercato?
Nessuno cerca di aumentare il fatturato?
Nessuno prova a diversificare le voci di entrata?
Nessuno cerca nuovi soci, nessuno cerca collaborazioni.
Sono tutti li, ristagnanti, senza idee, tutti ad accettare lo status quo.

Basterebbe riascoltare le interviste a Squinzi (non è il solo, ma evito di citarli altrimenti troveresti una virgola sulla quale ripartire con le solite contumelie) per rendersi conto che non sono tutti fermi senza idee. Il calcio è da considerarsi una industria a tutti gli effetti e come tale va gestita. Con professionisti e idee, non si può mettere a pucchiacca 'n mano ai criaturi, come dicono a Napoli.
Il problema è che rifiuti anche solo l'idea che si possa lavorare per fare meglio, probabilmente ritieni Lotito incapace di farlo e ti comporti di conseguenza, definendo impossibili anche le cose più ovvie ed elementari.

E sale il nebbione all'olio canforato...

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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #118 : Mercoledì 12 Ottobre 2016, 10:29:07 »
E sale il nebbione all'olio canforato...
Non è nebbia, è la coltre di caciara che sollevi ogni volta per delegittimare le considerazioni a te ostiche.
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Re:"E quando vince, credete a me, gode pure chi è lontano mille miglia"
« Risposta #119 : Mercoledì 12 Ottobre 2016, 12:21:39 »
La coltre di caciara è fantastico! :lol: :lol:

olio canforato che sarebbe??
Per la Lazio, Giordano!