Kozak

[leo]

kozak dventa un valore aggiunto in una squadra che attua un gioca di attacco e staziona con un certa costanza nell'area avversaria.
Ma quando viene schierato come unica punta, quando gli si chiede di fare il "gioco sporco" il suo apporto in termini di gol (e di qualità della prestazione) diventa modesto.

[paoletto]

è vero hai ragione, anche io ho questa stessa impressione

probabilmente ciò vuol dire "consacrarsi" e diventare davvero un bomber, per uno che ha la Sua età

[Boks XV]

momenti segna...

[LaLazioMia]

Questa volta mi pare condivisibile il pensiero di Cerracchio (coraggio, mister Reja).


(ilmessaggero.it)


Troppi uomini fuori ruolo, un centravanti c'è: Kozac

(di Vincenzo Cerracchio)

ROMA (12 novembre) - Non è un mistero che Reja volesse un attaccante d’area, uno di peso, per completare la Lazio. Hugo Almeida, si disse, ed era il nome giusto. Non l’incostante Santa Cruz. Reja è un allenatore vecchio stampo, pratico, essenziale: gli attaccanti devono far gol. Non ama gli svolazzi personali di Zarate (come non li amava Delio Rossi), considera Rocchi una seconda punta. Però dai due è inevitabilmente condizionato: l’uno molto amato dalla piazza, come tutti i genietti del pallone; l’altro il capitano di ormai lunga milizia, uno che conta nello spogliatoio.

E Reja, nel suo pragmatismo, è un uomo che conosce il peso della piazza e di uno spogliatoio unito. L’impressione è che in questo sano sforzo di accontentare sia sceso pian piano a compromessi con se stesso. A Cesena ha scelto per via gerarchica: Diakité e non Cavanda, rinunciando a un terzino che spingesse; Matuzalem, Bresciano e Foggia per Brocchi, Mauri ed Hernanes, tutti insieme, ma perché, se non per un pur legittimo contentino? E poi Zarate, perché nel derby era toccato a Rocchi.

Reja era stato chiaro in estate: rosa di 20-22, con titolari e riserve precise. Soprattutto con un po’ di giovani da inserire sporadicamente e gradualmente. Non è andata. Ma bisognerebbe che non guardasse comunque in faccia a nessuno. Matuzalem è il sostituto naturale di Ledesma, Gonzalez il mediano preso per dar respiro a Brocchi, Bresciano può tentare il lavoro di raccordo di Mauri, Foggia è “fratello” di Zarate, Hernanes può essere rimpiazzato solo da un Mauri sollevato dall’altro tipo di compito. E Rocchi, che ha spesso saputo adattarsi da prima punta, in realtà, come lo stesso Floccari, avrebbe bisogno di qualcuno che gli sgomitasse a fianco.

Reja una soluzione per questo attacco un po’ anemico, provvisoria o meno, ce l’avrebbe. Si chiama Kozak e crea un solo problema: ha 21 anni e il suo impiego costante chiuderebbe la strada sia a Zarate sia a Rocchi. Apriti cielo. Però un tecnico non può essere bravo solo quando vince con alchimie tattiche snaturanti. E’ bravo se crede nelle proprie idee e le porta avanti. A questa Lazio, che a centrocampo ha trovato equilibrio con Brocchi-Ledesma e Mauri-Hernanes, serve il partner di Floccari: che, con Floccari, si sobbarchi il triplo compito di far salire la squadra, aprire gli spazi e segnare. Meno tecnica, più fisico. Così fan molti.

Con Kozac arrivavamo tranquillamente secondi, max terzi.
Una volta tanto pure il laziale presunto cerracchio c'aveva visto meglio del furlannapolitano ( dice, ce vo poco...lo so')

[Ataru]

Ah se tutti i misterpalladivetro avessero il patentino...

inviato con il mio leodroide

[AlenBoksic]

Una volta tanto pure il laziale presunto cerracchio c'aveva visto meglio del furlannapolitano ( dice, ce vo poco...lo so')

Infatti,
specie per un lungimirante come te che magnificava le capacità del Ballardini

[Dija]

Con Kozac arrivavamo tranquillamente secondi, max terzi.
Una volta tanto pure il laziale presunto cerracchio c'aveva visto meglio del furlannapolitano ( dice, ce vo poco...lo so')

Non mi puoi trovare piu in disaccordo di cosi'.