Kozak

[zorba]

3 febbraio 2011

Giù le mani da Kozak

(Il Tempo)

Salvate il soldato Libor. Dopo gli scontri costati l’uscita dal campo a Bonera e Legrottaglie nella gara col Milan, ieri il giovane attaccante della Lazio è finito nel mirino della critica per il presunto modo violento di giocare. Le televisioni hanno rimandato di continuo le immagini di martedì sera, in particolare della «ginocchiata» in testa a Legrottaglie. Sebbene proprio il filmato mostri come il ceco, al momento dell’impatto, guardi da tutt’altra parte, in casa Lazio è scattato l’allarme. C’è il rischio che, nelle prossime gare, qualche difensore particolarmente roccioso si «vendichi» sul ceco o che qualche arbitro troppo zelante possa mostrargli il rosso al primo contrasto un po’ più vigoroso. È per questo che, dopo le scuse «per conto terzi» di Reja, ieri sono arrivate anche quelle in prima persona di Kozak. Libor ha telefonato a Legrottaglie, gli ha spiegato come già nel dopogara si fosse recato nello spogliatoio milanista per chiedere delle sue condizioni, ma l’ex Juve era in ospedale. Infine, gli ha ribadito l’assoluta non volontarietà del contatto. Il ceco ha poi ribadito il concetto ai microfoni di Lazio Style Radio: «Legrottaglie mi ha detto di stare tranquillo – ha raccontato – perché queste sono cose che succedono in campo. Io gli ho chiesto scusa perché era comunque un brutto intervento, ho capito subito che non andava bene quello che era successo ma non ho alzato la gamba perché stavo guardando il pallone». L’intento della società è chiaro: evitare che al ceco venga apposto il timbro di cattivo. Simili etichette sono poi difficili da eliminare, lo sa bene Krasic che ancora paga le conseguenze delle due tre simulazioni «tentate». Kozak dovrà in ogni caso cercare di modificare un po’ il suo modo di giocare. In queste settimane Reja gli spiegherà quanto sia importante usare i gomiti il meno possibile quando si salta. D’altronde, che sia un giocatore con ampi margini di miglioramento lo sa lui stesso e l’allenatore è stato chiaro: «Se impara a proteggere meglio la palla o a darla subito di prima può diventare un attaccante fortissimo». Probabile che gli incidenti di Milano siano scaturiti anche da un approccio troppo «carico». Libor veniva pur sempre da una doppietta e da giorni in cui non si era parlato che di lui. Il debutto nella «Scala del calcio», San Siro, può inoltre giocare brutti scherzi. L’importante è che l’episodio si sia chiarito e che Kozak vanti ancora molti più ammiratori che detrattori: ieri sera, la pagina facebook che incitava a odiarlo aveva appena 19 membri. Una delle tante «unofficial» a suo sostegno, invece, contava oltre 4.000 sostenitori.

(carlantonio solimene)

[Matita]

3 febbraio 2011

Giù le mani da Kozak

(Il Tempo)

Salvate il soldato Libor. Dopo gli scontri costati l’uscita dal campo a Bonera e Legrottaglie nella gara col Milan, ieri il giovane attaccante della Lazio è finito nel mirino della critica per il presunto modo violento di giocare. Le televisioni hanno rimandato di continuo le immagini di martedì sera, in particolare della «ginocchiata» in testa a Legrottaglie. Sebbene proprio il filmato mostri come il ceco, al momento dell’impatto, guardi da tutt’altra parte, in casa Lazio è scattato l’allarme. C’è il rischio che, nelle prossime gare, qualche difensore particolarmente roccioso si «vendichi» sul ceco o che qualche arbitro troppo zelante possa mostrargli il rosso al primo contrasto un po’ più vigoroso. È per questo che, dopo le scuse «per conto terzi» di Reja, ieri sono arrivate anche quelle in prima persona di Kozak. Libor ha telefonato a Legrottaglie, gli ha spiegato come già nel dopogara si fosse recato nello spogliatoio milanista per chiedere delle sue condizioni, ma l’ex Juve era in ospedale. Infine, gli ha ribadito l’assoluta non volontarietà del contatto. Il ceco ha poi ribadito il concetto ai microfoni di Lazio Style Radio: «Legrottaglie mi ha detto di stare tranquillo – ha raccontato – perché queste sono cose che succedono in campo. Io gli ho chiesto scusa perché era comunque un brutto intervento, ho capito subito che non andava bene quello che era successo ma non ho alzato la gamba perché stavo guardando il pallone». L’intento della società è chiaro: evitare che al ceco venga apposto il timbro di cattivo. Simili etichette sono poi difficili da eliminare, lo sa bene Krasic che ancora paga le conseguenze delle due tre simulazioni «tentate». Kozak dovrà in ogni caso cercare di modificare un po’ il suo modo di giocare. In queste settimane Reja gli spiegherà quanto sia importante usare i gomiti il meno possibile quando si salta. D’altronde, che sia un giocatore con ampi margini di miglioramento lo sa lui stesso e l’allenatore è stato chiaro: «Se impara a proteggere meglio la palla o a darla subito di prima può diventare un attaccante fortissimo». Probabile che gli incidenti di Milano siano scaturiti anche da un approccio troppo «carico». Libor veniva pur sempre da una doppietta e da giorni in cui non si era parlato che di lui. Il debutto nella «Scala del calcio», San Siro, può inoltre giocare brutti scherzi. L’importante è che l’episodio si sia chiarito e che Kozak vanti ancora molti più ammiratori che detrattori: ieri sera, la pagina facebook che incitava a odiarlo aveva appena 19 membri. Una delle tante «unofficial» a suo sostegno, invece, contava oltre 4.000 sostenitori.

(carlantonio solimene)

Finalmente !

[aaronwinter]

L'ordine di servizio è partito da casa Galliani, destinatario AIA.
Aspettiamoci caterve di espulsioni.

Peccato.

 

[Whistle]

Bastardi!
La propaganda trigoriota-milanista sta dando addosso all'innocente Libor!
Dovrá stare molto attento nelle prossime partite, spero che Reja glielo faccia capire.

Ma non mi ricordo tutto 'sto casino per quell'assassino di Burdisso che provocó il grave infortunio a Conti del Cagliari (30 punti di sutura).
Dove stavano tutti 'sti moralisti a pagamento?

[pizzeman]

Dove stavano tutti 'sti moralisti a pagamento?

ad arcore...

[Boks XV]

evitare che al ceco venga apposto il timbro di cattivo. Simili etichette sono poi difficili da eliminare,   

come ben sa Poulsen dopo lo sputo a totti.

[zorba]

(corsport.it)



Kozak: «Sono felice alla Lazio ma voglio giocare»

L'attaccante biancoceleste: «Quando tornerò in Italia parlerò con Reja. Ho bisogno di essere impiegato con più continuità»

ROMA, 10 giugno - In patria si sta ritagliando un ampio spazio tra tv e giornali che lo hanno indicato come uno dei giovani più interessanti della Repubblica Ceca. Libor Kozak è diventato un giocatore importante e non solo nella Lazio dove non è più considerato un outsider. L'attaccante si confessa a fotbal.sport e lo fa parlando di tutto anche di un possibile addio durante questo calciomercato. Dopo Klose, il nome di Cissè lascia pensare che la società voglia cederlo per permettergli di giocare con continuità.

Possiamo considerarti l'Under 21 più famoso della Lazio?
Sulla carta certamente. Ma alla fine tutto dipende da quello che fai in campo, da quanto giochi. Un conto è essere considerato uno dei titolari, un conto è non giocare neanche un minuto. Ora sono felice perché mi sono state date delle chances.

Non sei più un attaccante part-time nella Lazio?
Faccio parte del gruppo. Nelle prime due stagioni servivo come 'toppa' ma ora sono importante, ho convinto l'allenatore che se mi fa giocare posso dare una mano alla squadra.

Si era parlato di un tuo trasferimento al Bologna lo scorso gennaio. Ed ora?
Sono felice alla Lazio ma forse sarebbe meglio per me giocare con più frequenza, per un periodo più lungo. Quando tornerò in Italia dopo il Campionato Europeo Under 21 in Danimarca parlerò con Reja. Di questo e di altro.

Dicci la verità, ti sei sentito al settimo cielo dopo aver segnato con la Lazio?
Si, quando ho segnato mi sono ritrovato in un'altra dimensione. Ho goduto a pieno quei momenti: segnare e correre a braccia aperte verso la curva dove migliaia di persone impazziscono per te, beh uno perde completamente la testa. Mi è successo due o tre volte ed è sempre stata un'emozione incredibile.

In Italia un calciatore è quasi come un dio e spesso si monta la testa. Cosa ti ha dato l'esperienza italiana?
È inevitabile cambiare quando giochi in Italia. La gente ti riconosce e per questo ti fanno gli sconti al ristorante o nei negozi di abbigliamento. Anche i gesti di un giocatore fanno parte di un linguaggio totalmente diverso. Nel modo di esultare, di muoversi. Succede pure a me e i miei compagni ridono gridandomi "Grande Libor!".

Il passato di Nedved con la Lazio ti ha condizionato?
Molto perché il suo nome mi dà forza e coraggio, a Roma ne parlano ancora spesso.

Com'è stato il tuo approccio in Italia?
I primi sei mesi sono stati difficili, ero in crisi. Volevo tornare a casa, perdevo la speranza. Ma in qualche maniera sono sopravvissuto...

Che salto è stato quello dall'Opava (il suo primo club ndr) alla Lazio?
Se penso all'aspetto finanziario, enorme. Dalla serie B ceca alla A italiana è ovvio che cambiano molte cose. Ma non erano comunque i soldi che mi interessavano. Pensavo al calcio. Il mio stile di vita è cambiato e non solo quello. Ho dovuto modificare anche il modo di vestirmi, la moda italiana è diversa. A volte stravagante.

E le donne?
Non mi lamento. Il calcio in Italia piace sia alle modelle che alle ragazze normali. Ma io ho la fidanzata...



(Cristiano Sala)

[Andre]

Si era parlato di un tuo trasferimento al Bologna lo scorso gennaio. Ed ora?
Sono felice alla Lazio ma forse sarebbe meglio per me giocare con più frequenza, per un periodo più lungo. Quando tornerò in Italia dopo il Campionato Europeo Under 21 in Danimarca parlerò con Reja. Di questo e di altro.

-----------

Credo che l'attacco del prossimo anno non sia ancora definito ...

[aaronwinter]

Con una cinquantina di partite da giocare, penso che allo stato questo sia lontanissimo dall'essere un problema.
Poi, magari, mi sbaglio.

[Il frigorifero]

Klose è un grandissimo però, nella prossima stagione, ci saranno 3 competizioni. Per caratteristiche tecniche mi aspetto che Kozak sia il giocatore che il mister alternerà a Miro.
E' naturale che Libor voglia spazio, se lo è meritato. Penso che possa trovarlo il prossimo anno, proprio nella Lazio. Spero che resti.

[aaronwinter]

(resta, resta.
A mio avviso, ha solo detto che "vuole giocarsi la maglia" e non solo stare in tribuna a prendere apppunti sui movimenti di Miro
Condivisibilissimo)

[Il frigorifero]

Io penso che non sia un problema perche, con 50 partite a stagione, non esiste una maglia da giocarsi. Sarebbero entrambi titolari.

OT: Mi piacerebbe rivedere anche Cavanda, non si meritava di essere segato a quel modo. E perchè non lanciare Onazi e Ceccarelli in prima squadra?

[Boks XV]

dunque, io a Kozak je voglio bene.
ieri in attacco era solo e la Repubblica Ceca attua un gioco che, al confronto, Reja pare Zeman.
corre, se danna, scalcia, zompa, lavora. va bene.

MA

chi dice che non vede l'ora di tirare fuori la carriola dal pollaio per prendere, chessò, Zarate o Mauri e trasportarli ovunque ce diano quattro etti de fusaje in cambio e magari

nel contempo

afferma che il buon Libor deve giocare più spesso titolare e che "nun se tocca", ebbene

costui

è di tutta evidenza che, nei fumi psichici prodotti dall'assunzione ripetuta di thè infuso di pedalini di Zigoni, sia aduso a pratiche feticistico-sessuali coi parastinchi di Salvori il tutto, ovviamente, indossando la maglia di Ginulfi.

[carpelo]

insomma ha fatto cacare? Ma com'è finita?

[zorba]

insomma ha fatto cacare? Ma com'è finita?

Europei U21, Svizzera-Rep.Ceca 1-0: Kozak manca la finale

Admir Mehmedi porta la Svizzera alla sua prima finale degli Europei Under 21 segnando ai supplementari della semifinale di Herning e piegando la strenua resistenza della Repubblica ceca.
Mehmedi segna al 114', il suo è un grande gol che decide una sfida con poche occasioni: l'attaccante salta netto Jan Chramosta e lascia partire un tiro da 25 metri che pesca l'angolo basso dove Tomáš Vaclík non può arrivare.
Allo scadere dei tempi regolamentari Xherdan Shaqiri ha avuto l'occasione più grande della partita ma è stato fermato dal palo.
Partita come detto povera di emozioni e dominata dalla due difese. Il Ct ceco Jakub Dovalil schiera Libor Kozák in attacco ignorando i goleador della gara contro l'Inghilterra, Jan Chramosta e Tomáš Pekhart, ma il giovane centravanti della Lazio resta troppo isolato davanti. Le uniche due occasioni per i cechi prima dell'intervallo sono un colpo di testa fuori misura di Ondřej Čelůstka e un rasoterra a lato di Bořek Dočkal.
Il primo tempo si chiude così senza parate dei due portieri. Nella ripresa è proprio Kozák a sprecare un'occasione clamorosa, l’attaccante biancoceleste calcia fuori davanti al portiere svizzero, dopo un bellissimo lancio dalla difesa di Dočkal. E' l'ultimo pallone per il laziale che poi viene sostituito da Pekhart al 63'. Libor manca la finale, ma porta comunque a casa una medaglia di bronzo e chiude nel migliore dei modi una stagione senz’altro positiva. Ora avrà qualche giorno di riposo prima di ritornare a Roma, poi, partirà con tutta la squadra per il ritiro estivo.

(fonte:laLaziosiamonoi.it)

[BobLovati]

... forseOT ??

È incredibile pensare che uno dei paesi più xenofobi dell´universo creato riesce, da qualche anno a questa parte, proprio grazie ai figli degli immigrati, il cui lavoro arricchisce sempre più i bancari rossocrociati, ad essere stabilmente fra le squadre più presenti nelle competizioni giovanili e, da un paio d´anni, anche in quelle di livello internazionale !

Bene così ...

... EforseOT     

[WombyZoof]

dunque, io a Kozak je voglio bene.
ieri in attacco era solo e la Repubblica Ceca attua un gioco che, al confronto, Reja pare Zeman.
corre, se danna, scalcia, zompa, lavora. va bene.

MA

chi dice che non vede l'ora di tirare fuori la carriola dal pollaio per prendere, chessò, Zarate o Mauri e trasportarli ovunque ce diano quattro etti de fusaje in cambio e magari

nel contempo

afferma che il buon Libor deve giocare più spesso titolare e che "nun se tocca", ebbene

costui

è di tutta evidenza che, nei fumi psichici prodotti dall'assunzione ripetuta di thè infuso di pedalini di Zigoni, sia aduso a pratiche feticistico-sessuali coi parastinchi di Salvori il tutto, ovviamente, indossando la maglia di Ginulfi.

intanto per non sbagliarsi si mette in croce reja perchè trascura kozak e chiede di acquistare klose e cissè, che ovviamente fanno storcere il naso ai laziali, ci mancherebbe che due esperti nazionali con fraccate di gol alle spalle in tutte le competizioni possano essere adatti alla LAzio. i ggiovani, i ggiovani! 
 
kozak è bravino, ha fiuto del gol, ma a me sembra ancora molto molto caprone.

[Kebab]

... forseOT ??

È incredibile pensare che uno dei paesi più xenofobi dell´universo creato riesce, da qualche anno a questa parte, proprio grazie ai figli degli immigrati, il cui lavoro arricchisce sempre più i bancari rossocrociati, ad essere stabilmente fra le squadre più presenti nelle competizioni giovanili e, da un paio d´anni, anche in quelle di livello internazionale !

Bene così ...

... EforseOT   

Ci pensavo anche io... l'ironia della sorte!!

[Fabio70rm]

Nessuno ritiene Kozak un campione già fatto.

Ma negare il suo rapporto presenze/goal fatti quest'anno è negare l'evidenza.

A me poi frega assai se in nazionale fa schifo, basta che continui a rendere con maggior efficacia da noi.

[POMATA]

Pure messi con l'argentina fa schifo

DAJE LIBOR!!!