Autore Topic: Lazio, la rivoluzione verde di Inzaghi: in A solo il Palermo è più giovane  (Letto 583 volte)

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di Enrico Sarzanini

Un allenatore giovane per una squadra giovane. Eccola la vera rivoluzione di casa Lazio che da questa stagione ha intrapreso la linea verde. A cominciare dal tecnico Simone Inzaghi che con i suoi 40 anni divide con Oddo del Pescara (nato un mese e mezzo prima dell'ex attaccante biancoceleste) lo scettro di tecnico più giovane della Serie A.

Nella speciale classifica la società biancoceleste, che ha un'età media di 25 anni (contro i 26,06 della scorsa stagione), è seconda solo al Palermo primo con 24,7. Numeri figli di una campagna acquisti che ha puntato su profili giovani. In particolare in attacco dove Matri, Klose e Candreva, rispettivamente 30, 37 e 28 anni, sono stati sostituiti da Immobile e Luis Alberto 26 e 23 anni. A centrocampo, al posto del 34enne Mauri è arrivato Leitner, che di anni ne ha 23. Ringiovanita anche la difesa: Bisevac (31) e Mauricio (26) sono stati sostituiti con Bastos (24) e Wallace (21).

Come se non bastasse Inzaghi, che nelle giovanili biancocelesti ha fatto tutta la trafila allenando Allievi Regionali, Nazionali e Primavera e dunque propenso a lanciare i giovani, ha già fatto esordire alla prima giornata Lombardi (un classe 1995) che ha bagnato la sua prima andando subito in gol: «Adesso spetta a noi dimostrare di essere all'altezza della serie A ripete il tecnico -. Se ho giocato contro l'Atalanta significa che l'ho meritato».

Romano come lui, in rosa c'è anche Alessandro Murgia, l'altro talentino del settore giovanile della Lazio. Il tutto senza dimenticare Danilo Cataldi. In estate la Juve ci aveva fatto un pensierino ma per la società biancoceleste è sempre stato incedibile. Dopo un'annata in chiaroscuro, adesso Cataldi ha voglia di rilanciarsi. Laziale dalla nascita, sogna di vincere lo scudetto con la Lazio e punta a diventare perno della Nazionale maggiore: «Dalla nuova stagione mi aspetto risposte aveva detto in estate - perché dobbiamo dare un segnale forte, che la Lazio non è quella dello scorso anno. Ho un altro anno in più di Serie A sulle spalle e farò tesoro delle cose positive che ho imparato».

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