Autore Topic: Rifarsi una verginitá  (Letto 35673 volte)

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Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #20 : Lunedì 29 Agosto 2016, 14:36:00 »
OT
Ma manco troppo, in realtà.
Boniperti fu quello che contattò le famiglie delle vittime dell' Heysel, alla ricerca di verità e giustizia per i propri cari, proponendo una cifra irrisoria -un autentico sputo, se paragonato al premio partita di un Koetting qualsiasi- per mettere fine alle feroci polemiche dell' epoca e non lasciare la Juve al centro di una vicenda spinosa e scabrosa.
A dire degli stessi congiunti degli scomparsi, il vecchio volpone bianconero usò pure metodi quasi "mafiosi", ipocritamente affabili ma velatamente minacciosi, quindi nella sostanza decisamente ostili, tipico stile di Marisa, prospettando la possibilità per la società degli Agnelli di disporre di avvocati e potere a iosa, tali da sistemare comunque la faccenda a modo loro.
Il tempo ha poi dimostrato che, sfortunatamente, Boniperti aveva mentito prima, durante e dopo quella tragica mattanza.
Era un dirigente, faceva gli interessi di chi lo stipendiava ed aveva infiniti debiti di riconoscenza nei confronti della compagine torinese, che in più occasioni gli aveva parato il culo -letteralmente, proprio- dai suoi vizi, dalle sue inettitudini e dai suoi peccatucci.
Che non furono affatto pochi o veniali, per chi dispone ancora di un minimo accenno di memoria storica.
Chi non ha peccato scagli la prima sfera, ok: ma farne un' eccezione etica, di un simile elemento, è francamente inconcepibile.
Fine OT
FL.
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Offline robylele

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Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #21 : Lunedì 29 Agosto 2016, 19:43:15 »
m'avete convinto.
Diciamo allora che Xavier Zanetti non manderebbe l'Inter in serie B e, forse, Udovicich non manderebbe il Novara in C2.   ;D

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Zapruder

Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #22 : Lunedì 29 Agosto 2016, 20:08:54 »
OT
Ma manco troppo, in realtà.
Boniperti fu quello che contattò le famiglie delle vittime dell' Heysel, alla ricerca di verità e giustizia per i propri cari, proponendo una cifra irrisoria -un autentico sputo, se paragonato al premio partita di un Koetting qualsiasi- per mettere fine alle feroci polemiche dell' epoca e non lasciare la Juve al centro di una vicenda spinosa e scabrosa.
A dire degli stessi congiunti degli scomparsi, il vecchio volpone bianconero usò pure metodi quasi "mafiosi", ipocritamente affabili ma velatamente minacciosi, quindi nella sostanza decisamente ostili, tipico stile di Marisa, prospettando la possibilità per la società degli Agnelli di disporre di avvocati e potere a iosa, tali da sistemare comunque la faccenda a modo loro.
Il tempo ha poi dimostrato che, sfortunatamente, Boniperti aveva mentito prima, durante e dopo quella tragica mattanza.
Era un dirigente, faceva gli interessi di chi lo stipendiava ed aveva infiniti debiti di riconoscenza nei confronti della compagine torinese, che in più occasioni gli aveva parato il culo -letteralmente, proprio- dai suoi vizi, dalle sue inettitudini e dai suoi peccatucci.
Che non furono affatto pochi o veniali, per chi dispone ancora di un minimo accenno di memoria storica.
Chi non ha peccato scagli la prima sfera, ok: ma farne un' eccezione etica, di un simile elemento, è francamente inconcepibile.
Fine OT
FL.

Credo che Boniperti sia stato citato come esempio di fedeltà al club, non di rettitudine morale in assoluto (sempre prendendo per buono il fatto che la rettitudine morale si misuri con parametri oggettivi).

Le chiacchiere sulla sua omosessualità sono note; sorprendono invece la certezza e la dovizia di dettagli da te evidenziate in merito: mi auguro che certe affermazioni poggino su basi solide.

Offline sergio

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Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #23 : Lunedì 29 Agosto 2016, 21:13:14 »
Se posso provare a sintetizzare il concetto partendo ancora da Boniperti e la Juve, per poi riportarrmi nel topic...
Allora, il punto è che, purtroppo, possiamo metterla come ci pare, ma i calciatori sono professionisti - e quindi possono scegliere di cambiare squadra quando gli fa comodo - e sono esseri umani con pregi e difetti - pertanto possono compiere atti che ci deludono enormemente.
Gli unici sempre attaccati alla maglia e alla squadra siamo noi tifosi, può capitare che anche qualche tesserato resti legato al suo club a vita, però sono casi sempre più rari.
Il punto è che "la squadra" è un'entità mutevole composta da giocatori che si alternano nello scorrere di un tempo storico superiore non solo alla durata di una carriera ma alla durata della stessa vita umana (nun la vojo buttà sul filosofico, tranquilli eh!  :D )
A me fa piacere quando sento intervistare Stefano Tacconi, Claudio Gentile, Beppe Furino, Sergio Brio o Paolo Montero che, pur non avendo mai ricevuto alcun incarico dalla Juve a fine carriera, continuano a parlarne bene, amano fermarsi a parlare coi tifosi juventini che gli chiedono ancora l'autografo. Mi fa molto meno piacere quando vedo quella faccia di merda di Boniek o quel falsone ipocrita di Baggio che ogni volta che possono parlano male della zebra.
Però, nel momento in cui hanno indossato la maglia bianconera, erano anche loro parte della squadra. E sebbene er polacco che lecca il culo a la riomma mi stia enormemente sugli zebedei, nel presente, non posso neppure negare che è stato lui, nel passato, a segnare la doppietta che ci ha consegnato la supercoppa uefa e il gol decisivo nella finale di coppa delle coppe. Anche Baggio, oggettivamente, il suo contributo in gol e giocate da campione l'ha dato, una volta ha rifiutato di calciare un rigore contro la violacea ma oltre questa debolezza non è mai andato.
Allo stesso modo - mi riaggancio finalmente al topic - Giordano ha sicuramente fatto delle scelte che a un tifoso non piacciono, ed è legittimo che il tifoso si senta tradito. Sulla questione del calcioscommesse non mi esprimo perché come ho già detto non ho le idee chiare su cosa accadde realmente, e il post di MagoMerlino mi spinge a credere che in quell'occasione, come ho potuto verificare di persona per calciopoli e la più recente zingaropoli di Cremona, la giustizia (?) sportiva non abbia operato in modo limpido, né tantomeno imparziale.
Insomma, l'idea - assurda sicuramente - è che forse Giordano neppure si rendeva conto di esporre la Lazio al rischio retrocessione.
In conclusione: Giordano è stato un grande, se non avesse beccato quella squalifica sarebbe stato nel giro della nazionale, ma dopo era ormai bruciato così in ambiente federale hanno deciso, fra lui e Rossi, di "perdonare" un solo attaccante.
Mollare la maglia biancoeleste quando le cose si sono messe male è stato il tipico gesto che il tifoso medio non perdona, e fa bene perché il tifoso è l'unico che davvero resta attaccato a vita alla sua squadra; ma al tempo stesso anche il giocatore "fa bene" (anche se a noi tifosi da fastidio) a sfruttare il periodo agonistico per togliersi più soddisfazioni possibili prima del ritiro.
Il fatto che a distanza di anni parlino delle loro stagioni in una certa squadra è inevitabile: ci hanno giocato. Noi tifosi abbiamo la facoltà di metterli in "ignore" e di disprezzarli, ma temo che sia necessario anche il realismo critico che ci faccia ammettere che un ex calciatore, sia pure sgradito sul piano umano, ha dato il suo contributo a suo tempo, anche se poi ha fatto delle scelte che ci hanno amareggiato.

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Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #24 : Lunedì 29 Agosto 2016, 21:31:18 »
Credo che Boniperti sia stato citato come esempio di fedeltà al club, non di rettitudine morale in assoluto (sempre prendendo per buono il fatto che la rettitudine morale si misuri con parametri oggettivi).

Le chiacchiere sulla sua omosessualità sono note; sorprendono invece la certezza e la dovizia di dettagli da te evidenziate in merito: mi auguro che certe affermazioni poggino su basi solide.
Gentleman scrive di giocatori da ricordare unicamente per le loro prestazioni di campo e specifica che, secondo lui, mentalmente e culturalmente essi valgono 0.
Nel paragrafo successivo, fa alcuni nomi intesi come eccezioni ed a rigor di logica presumo che si riferisse a soggetti di spessore mentale e culturale maggiore rispetto alla media, piuttosto che ad elementi da prendere ad esempio per fedeltà alle squadre di appartenenza.
Magari voleva intendere altro, però: lui ci dirà.

Per quel che concerne Boniperti, non mi soffermavo solamente sulle sue chiacchierate attitudini sessuali, che comunque spiegano l' indole ipocrita (e per certi versi anche codarda) dell' uomo.
Ricordo più nitidamente la sua compiacente faccia di cazzo, quando la Juve fregava qualche altra squadra e lui se ne beava, con la consapevolezza che quando hai potere e culo parato, puoi anche giocare a fare il signore e rubare il giocattolo al bambino, tanto rimarrai sempre impunito.
Ed altre situazioni simili, non molto distanti dall' immagine che la dirigenza bianconera ha, nei secoli, mostrato al mondo.
Grande organizzazione societaria, grandissima, ma pure un altissimo e fastidioso menefreghismo per tutto il resto.
Io non apprezzo molto questo modo di approcciare le cose, nel calcio come nella vita.
Lo comprendo, talvolta posso arrivare a giustificarlo, ma non lo apprezzo.
Per questo non stimavo manco Facchetti, per continuare la lista dei miti intoccabili, uno che stava dentro calciopoli più di Lotito e che ora passa come martire ed esempio di virtù ed onore.
E mica gli stronzi debbono essere soltanto Laziali o ex Laziali, eh.
Per quel che concerne le basi, garantisco estrema solidità.
Trattasi di interviste pubbliche, libri, testimonianze ufficiali, immagini tv, presenze in loco, fatti acclarati, memoria storica ed altro ancora.
Per chi avesse interesse ad approfondire la vicenda dell' Heysel, che ho citato a dimostrazione della signorilità di Boniperti e di quel che egli ha rappresentato per decenni, posso fornire alcuni titoli che di sicuro meritano una lettura, per quanto google possa fare decisamente meglio del sottoscritto, volendo.
Quella storia, più di ogni altra opinione o ipotesi, spiega in maniera lucida e gelida come il calcio possa trasformarsi da sogno in incubo in pochissimi istanti di vita.
E quale sia la differenza di spessore umano tra chi la vita altrui la rispetta e chi, invece, la disprezza.
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Zapruder

Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #25 : Lunedì 29 Agosto 2016, 21:43:06 »
Non riesco a stabilire un nesso tra le attitudini sessuali e alcuni lati del carattere, ma deve essere un mio limite.

Concordo invece su Facchetti: in vita non era di certo così celebrato, sul piano tecnico. E probabilmente nemmeno su quello umano.

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Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #26 : Lunedì 29 Agosto 2016, 22:18:17 »
Pretesa infantile pensare che un calciatore non debba mandare la tua squadra in B, per soldi (tanto non ne guadagnava abbastanza, no?) e giocando una partita a perdere?

Ma ci prendi per il qulo scientemente o sei proprio così?

Quello stesso giocatore poi ti ci riporto con circa 18 gol.
La memoria a targhe alterne non vale e so che la tua funziona benissimo fin troppo.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #27 : Lunedì 29 Agosto 2016, 22:45:17 »
Non riesco a stabilire un nesso tra le attitudini sessuali e alcuni lati del carattere, ma deve essere un mio limite.
Zap, sia chiaro che il limite potrebbe essere il mio: lo dico con l' assoluta consapevolezza del dubbio, in particolar modo quando si parla di pertugi e organi di piacere.
Pur non essendo Freud, mi pare evidente che chi maschera la propria indole -sessuale, calcistica, religiosa, maniacale o quel che sia- per una settantina d' anni, seppur in un ambiente particolare come quello del calcio, non è probabilmente persona di cui fidarsi ciecamente.
Ribadisco che la questione sessuale, nel caso specifico, non è assolutamente prioritaria, battute d' ordinanza a parte: è soltanto un ulteriore indizio che si lega a tutta una serie di altre situazioni che concorrono al giudizio finale o, per meglio dire, all' opinione, per quanto espressa con estrema fermezza, non lo nego.
Invero, bisognerebbe collegare la figura di Boniperti a quella mitologica degli Agnelli, con alle spalle una straordinaria organizzazione societaria che ho avuto la fortuna di poter osservare da vicino in alcuni suoi aspetti, il tutto ammantato da una secolare sensazione di potere che parte dal meraviglioso giardino di famiglia ed arriva fin dentro l' anima dell' ultimo magazziniere della squadra, senza trascurare un prestigio in certi casi anche meritato ma non dimenticando anche tanto, tanto, tanto altro ancora, ombre e peccati come se piovesse.
Direi di tornare ai Nostri, che pure ne hanno combinate di belle, purtroppo.
Fatto salvo il mitico erotomane (restiamo in tema) Sven, che in un Bari-Lazio di fine anni 90, in un periodo nel quale eravamo tanto forti quanto tartassati, quasi si scusò in conferenza stampa per un rigore generoso concesso ai suoi nei minuti iniziali di gara: stile Lazio, hai detto cotica.
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Offline Frank 73

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Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #28 : Lunedì 29 Agosto 2016, 22:57:28 »
Quello stesso giocatore poi ti ci riporto con circa 18 gol.
La memoria a targhe alterne non vale e so che la tua funziona benissimo fin troppo.

E poi ce la ributtò due anni dopo, lasciandola nella melma per raggiungere Dieguito.

Se ne discusse in un topic di qualche mese fa, dove dissi la mia (http://www.biancocelesti.org/index.php/topic,4117.msg702181.html#msg702181).

Ma non è questo il punto fondamentale della sua intervista, ma... la sua perdita di memoria...


“Ora è più difficile vedere calciatori che restano in Serie B quando la proprio squadra è costretta a retrocedre (la Lazio scese in B per il calcioscommesse, ndr). Io però amavo enormemente i colori biancocelesti e sono rimasto con piacere. Nel calcio moderno, c’è l’esempio di Buffon e Del Piero, che hanno seguito la Juve in Serie B. Hanno fatto una scelta difficile, anche se erano sicuri che il calvario sarebbe durato giusto un anno.”


In quale occasione è rimasto in B con piacere?
Nella prima circostanza, la retrocessione che ci regalò con le scommesse, era squalificato, quindi fu costretto a rimanere (salvo firmare un accordo con l'ing. Viola, presidente delle cacche, accordo che finì nel cestino per l'inaspettata amnistia post Mundial che lo rispedì in campo a fare il suo dovere, i 18 goal).
Nella seconda circostanza, la retrocessione che ci regalò sul campo, come detto se la svignò trasferendosi a Napoli e la B non la vide proprio.

Quando "rimase con piacere"?

Se è in buonafede, tocca trovargli una badante.
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)

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Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #29 : Lunedì 29 Agosto 2016, 23:32:06 »
Giordano, come Chinaglia, colpisce per la troppa distanza "logica" tra il Campione e l' uomo.
Non che tutti i fuoriclasse brillino per ingegno, tutt' altro.
Però in alcuni casi la differenza tra la grandezza del talento e la pochezza del raziocinio è troppo marcata, quasi innaturale ed inaccettabile, per il tifoso innamorato.
Come detto, la colpa più grave di Bruno è stata quella di non aver capito quanto la Lazio gli abbia salvato la vita.
Il calciatore è stato enorme, per certi versi anche inferiore alle sue effettive possibilità.
Maradona, in più di una intervista, lo ha definito il centravanti perfetto.
Ed io la penso esattamente come l' argentino, seppur la coca tendo a berla, più che a tirarla.
Fuori dal terreno di gioco, altra storia.
Non che il Nostro ex attaccante sia uno stupido, no.
Piuttosto direi "grezzo", ecco.
Una sorta di Puzone in versione capitolina, uno scugnizzo che ragiona con i piedi, prima che con la testa.
Con ben altro talento in canna, manco a dirlo, e, per fortuna, con ben altro destino, rispetto a quello del Pietro da Acerra.
FL.
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Offline leomeddix

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Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #30 : Martedì 30 Agosto 2016, 00:11:51 »
Per quel che concerne Boniperti, non mi soffermavo solamente sulle sue chiacchierate attitudini sessuali, che comunque spiegano l' indole ipocrita (e per certi versi anche codarda) dell' uomo.

Spero di non avere capito bene.
Le "chiacchierate attitudini sessuali" di Boniperti spiegano la sua indole ipocrita e "per certi versi anche codarda"?

Pur non essendo Freud, mi pare evidente che chi maschera la propria indole -sessuale, calcistica, religiosa, maniacale o quel che sia- per una settantina d' anni, seppur in un ambiente particolare come quello del calcio, non è probabilmente persona di cui fidarsi ciecamente.

Conosco una marea di persone che non mascherano "la propria indole -sessuale, calcistica, religiosa, maniacale" eppure sono completamente inaffidabili. E  comunque, trovami una persona apparentemente 'normale' -compresi me e te- che non nasconda una parte oscura della propria personalità.
Perdonami, 74, ma temo che in questo post ti è scappata un po' la frizione.
È GIÀ SETTEMBRE ? NON CI POSSO CREDERE! LA MIA VITA STA PASSANDO TROPPO VELOCE. LA MIA UNICA SPERANZA È CHE SI VADA AI TEMPI SUPPLEMENTARI. (CHARLES M. SCHULZ)

Pomata

Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #31 : Martedì 30 Agosto 2016, 00:20:25 »
Io Giordano, Manfredonia, Wilson e altri, dopo quello che hanno fatto, l'ho sempre considerati dei bastardi, ancor prima che venisse Lotito. Hanno affossato la Lazio e mi hanno fatto vivere la peggiore epoca da Laziale.

Basta e avanza.

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Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #32 : Martedì 30 Agosto 2016, 01:26:43 »
Spero di non avere capito bene.
Le "chiacchierate attitudini sessuali" di Boniperti spiegano la sua indole ipocrita e "per certi versi anche codarda"?

Conosco una marea di persone che non mascherano "la propria indole -sessuale, calcistica, religiosa, maniacale" eppure sono completamente inaffidabili. E  comunque, trovami una persona apparentemente 'normale' -compresi me e te- che non nasconda una parte oscura della propria personalità.
Perdonami, 74, ma temo che in questo post ti è scappata un po' la frizione.
Mi pare di aver provato a chiarire abbastanza il mio pensiero, motivandolo con accuratezza e, chiedo venia, lungaggine.
Poi potrà apparire demenziale o erroneo, non ne dubito.
Ma era incastonato in un discorso leggermente più complesso del mero aspetto sessuale, quantunque io resti convinto che mascherare per decenni la propria indole possa si, essere sinonimo di ipocrisia e codardia, pur con tutte le decontestualizzazioni possibili ed immaginabili ed a patto di non rischiare la vita, come non accade nel caso in essere.
Trovo invece schifosissimo il non rispettare i morti, ancor di più se son tuoi, ed umiliarne la memoria.
Per me è una cosa immonda, vergognosa,inemendabile.
Come è squallido perculeggiare gli altri dopo averli fregati, quando si è in posizione di monopolio.
Se poi a farlo è uno che mente pure per hobby, beh, ecco che anche quell' aspetto che a te appare discutibile, concorre all' opinione finale.
Io più che disprezzare Boniperti, disprezzo quello che lui ha sempre rappresentato.
Nei fatti acclarati e conclamati, mica nei racconti di paese.
Che poi ci siano milioni di persone inaffidabili a prescindere e che sia io che te potremmo nascondere qualcosa, non significa che entrambi, nelle medesime condizioni di altri che hanno tenuto comportamenti poco edificanti, faremmo lo stesso schifo.
Io non mi reputo un eroe o un senza macchia, anzi, ma non per questo debbo accettare l' idea che al posto di un insensibile o di un falsone, farei matematicamente altrettanto.
Più che un problema di frizione, temo che sia una questione di "sentire".
Il mio sarà di sicuro distorto, non mancherò di riflettere sul tuo spunto.
Ma ribadisco l' invito alla visione di insieme.
Ciao Leomeddix.
FL.
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neweagle

Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #33 : Martedì 30 Agosto 2016, 08:55:17 »
74 non sta dicendo che chi ha quelle attitudini sessuali è ipocrita e codardo.
Ma lo è chi le nasconde.

Ovviamente anche su questo si può discutere ma di certo non sta etichettando chi ha determinate preferenze come codardo e ipocrita.

Comunque sticazzi anche di Boniperti.
Sarà il paragone con un altro, a questo punto suggerisco er capitano, a ricordarci quanti mascalzoni abbiamo avuto in squadra.

È evidente che ne abbiamo un bisogno impellente, improcastinabile.

per difendere la propria idea di Lazio siamo disposti a tutto, anche a sacrificare la Lazio stessa.

Per sentirci bravi Laziali non c'è niente di meglio che ricordarci di Giordano, di Wilson, di Chinaglia, a sto punto pure di Maestrelli che ha fatto il capitano di quelli di la.
Deve far sentire decisamente meglio.

Poi ti giri e senti gli stessi discorsi, quella si che era la vera Lazio, stavamo in serie B ed eravamo sempre 50.000, la squadra era piena di Laziali, Chinaglia presidente, e il borghetti era ancora di quel tipo di castelfidardo che lo aveva inventato e non aveva ancora ceduto il marchio.
Altro che questa Lazio di ora, che manco è la Lazio, di scafisti e di loliti.

Robba da far schizzare l'auto/stima dove non osano manco le aquile.

E in questi salti interstellari della propria bellezza sti cazzi della Lazio.

Viva Boniperti e Vinazzani, pure tutti e due insieme, ma nel caso meglio allacciare le cinture di sicurezza, la il salto è alla massima ed elevata potenza.









Panzabianca

Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #34 : Martedì 30 Agosto 2016, 10:17:02 »
bah.
Proviamo a prendere la distanza, anzi, la terzietà dello storico:

Verità oggettività. assolutezza: Giordano: uno dei più forti, se non il più forte, tra i calciatori italiani transitati dalle ns latitudini. Un ufo.
verità controversa: Giordano calcioscommettitore: un rinnegato o un fanciullo sempliciotto circuito da qualche furbastro... ed annichilito dal facile introioto? probabile, forse si, mi sa..ma, qualche aspetto da chiarire e da verificare resta come, del resto, la ferita delle volanti sulla pista di atletica.

Verità oggettiva: Maradona: il più forte di sempre. Dio (nella mia personalissima "scala" delle entità altro da me, sta sopra gli Ufo)
verità controversa: Maradona dentro la conchiglia o al matrimonio della figlia del boss... bah...

Verità oggettiva: Lotito: uno dei presidenti più "oculati" della nostra storia. Con Lui al comando la Lazio non fallirà mai. Per molti di noi una vittoria che non ha prezzo.
Verità controversa: Lotito...: Presidente e persona invisi a più, anche fuori dal variegato mondo Lazio. Discutibile la sua gestione sportiva, sopravvivere non basta. Con lui non si vincerà mai.

Altra verità oggettiva e non contestabile: Giordano profondamente Laziale ma controverso come ogni ns simbolo. Laziale come me, come voi, come Chinaglia, come D'Amico, come Cragnotti, come tanti altri pure discutibili. Non ho motivi apparenti per contestarne le opinioni e i giudizi.
Può parlare senza il rischio, almeno da parte mia, che la pertinenza o la veridicità delle sue affermazioni sia condizionata da giudizi-ricatto o facili moralismi pret a porté sul suo passato o sui suoi errori giovanili. E' Laziale come me e lo ascolto/leggo volentieri. Non demonizzo nessuno. Ascolto tutti, anche Voi.

Da tifoso, rimane il giocatore più forte (...per spanne) della nostra tormentata storia ed uno dei primi cinque di sempre in Italia. Un UFO. Giudizio da tifoso, che poi, se non sbaglio, è la prerogativa che tutti ci accomuna, soprattutto per scrivere in posti come questo. Sbaglio?

Offline robylele

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Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #35 : Martedì 30 Agosto 2016, 10:31:24 »

Verità oggettività. assolutezza: Giordano: uno dei più forti, se non il più forte, tra i calciatori italiani transitati dalle ns latitudini. Un ufo.

Da tifoso, rimane il giocatore più forte (...per spanne) della nostra tormentata storia ed uno dei primi cinque di sempre in Italia. Un UFO.

quoto questo.

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Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #36 : Martedì 30 Agosto 2016, 10:33:16 »
mi sembra che nessuno ne abbia contestato le capacità come calciatore. si discuteva l'opportunità, visto il suo passato, della frase "Io però amavo enormemente i colori biancocelesti e sono rimasto con piacere.", dato che è rimasto alla Lazio quando retrocesse in b perché squalificato (e quindi con nessuna richiesta da parte di altre squadre), ma poi quando si ripresentò l'occasione preferì andare al napoli
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline robylele

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« Risposta #37 : Martedì 30 Agosto 2016, 10:37:13 »
mi sembra che nessuno ne abbia contestato le capacità come calciatore. si discuteva l'opportunità, visto il suo passato, della frase "Io però amavo enormemente i colori biancocelesti e sono rimasto con piacere.", dato che è rimasto alla Lazio quando retrocesse in b perché squalificato (e quindi con nessuna richiesta da parte di altre squadre), ma poi quando si ripresentò l'occasione preferì andare al napoli

tanto giordano si rivolge al novello tifoso laziale, che je frega di quelli che hanno memoria?

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Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #38 : Martedì 30 Agosto 2016, 11:27:18 »
tanto giordano si rivolge al novello tifoso laziale, che je frega di quelli che hanno memoria?
Quindi tu sai per certo a chi si rivolge Giordano quando parla. Ma come fai a sostenere queste cose. Come fai a dire che a Giordano non gli interessano i tifosi che hanno memoria? Te l'ha detto lui? Quando parla di un argomento lo specifica?
Che poi quale memoria? Come se la sono creata questa memoria certi tifosi con memoria? Per esperienza personale o perchè si sono documentati sui giornali dell'epoca? Perchè è differente, MOLTO differente.
Che poi se Giordano giudica l'attualità, perchè il tifoso Laziale con memoria non dovrebbe accettare il giudizio di un tecnico? Per pura prevenzione nei suoi confronti? Invece di provare a ragionare su quello che dice, siccome l'ha detto Giordano, non vale? non conta? Non deve essere preso in considerazione?
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Re:Rifarsi una verginitá
« Risposta #39 : Martedì 30 Agosto 2016, 11:40:25 »
per difendere la propria idea di Lazio siamo disposti a tutto, anche a sacrificare la Lazio stessa.
Questa frase, cruda ma tremendamente attuale, meriterebbe un topic a parte.
Le interessanti e condivisibili osservazioni di Panzabianca, unitamente alle repliche successive, mi hanno suggerito un tentativo di "rivisitazione storica", inerente all' excursus Laziale sul calciomercato del bomber trasteverino.
Parlo di offerte ufficiali o di trattative importanti, di voci che nel tempo si son dimostrate non dico serie, ma quantomeno affidabili, ricordandoci sempre di quale contesto si discorra.
A fine anni 70, agli arbori della carriera ma dopo aver già mostrato doti da potenziale campione, lo cercano diverse compagini del nord, tra le quali è la Juve -dinanzi alla quale Bruno faceva e farà spesso mirabilie- a presentare l' offerta più corposa, si parlò di oltre un paio di miliardi dell' epoca, con Lenzini che finge di non aver sentito.
Durante il caos del calcioscommesse, è noto il tentativo di Viola di accaparrarsi il giocatore per un caffè ed un cornetto, tipico comportamento da gentleman-speculatore che il buon Dino terrà in molte altre occasioni: le voci del tempo raccontano di un Giordano disinteressato al passaggio ai cugini.
Poi è l' Udinese del colosso Zanussi -bramosa di scalare posizioni in classifica e col portafoglio ben gonfio, una sorta di Sassuolo odierno- a proporsi, con la dirigenza capitolina che sembra propensa a chiudere l' affare, visto che i denari in quel frangente avrebbero fatto molto comodo, ma col calciatore che, ancora una volta, declina l' offerta.
La crisi societaria della Lazio si acuisce, serve moneta e così ecco la decisione di cedere il ragazzo: a mettere più soldi sul piatto è la Fiorentina, con i dirigenti gigliati che si accordano con quelli Laziali per una cifra elevata, con una sorta di bonus oscillante, in base alla possibile riduzione o meno della squalifica ancora in atto.
Mancano solo le firme che però non arriveranno mai, in quanto l' ambiente Laziale, saturo e straripante as usual, si schiera apertamente contro la dipartita del beniamino locale.
Termina la squalifica e dopo varie peripezie, tra periodi estremamente altalenanti e l' infortunio pesante di Ascoli, Giordano riesce ad imporsi come centravanti di spessore, ormai pronto per il salto definitivo nel calcio che conta.
Altro giro, altra giostra, le nordiche che ci provano tutte e la Juve, sempre lei, che ingolosisce il giocatore e la Lazio con una sostanziosa offerta economica comprendente una discreta dote in cash, giocatori di prospettiva a titolo definitivo ai Biancocelesti e ricco ingaggio da corrispondere al calciatore.
Pare tutto fatto, la Lazio accetta di inserire pure Manfredonia nell' affare, si è ormai ai dettagli ma improvvisamente tutto salta: Briaschi, una delle contropartite juventine, non è convinto di sbarcare a Tor di Quinto, mentre i Laziali giocano al rialzo sull' ingaggio e gli altri giocatori coinvolti nella trattativa, almeno una quarantina, si ritrovano ad essere indecisi sul da farsi.
Finisce con la Fiorentina che riprova ad inserirsi per il solo Giordano, la Roma che tenta di sbolognare diversi suoi avanzi ai cugini in aggiunta a moneta sonante per riprovare a portare il centravanti sulla sponda ignobile della città e con la Lazio che si ritrova in una situazione assurda ed imprevista, che finirà per portarLa ad una drammatica retrocessione a fine stagione.
Poi arriva il Napoli e vabbè, il resto è storia extra-Laziale.
Mi affido alla Vostra memoria storica per aggiornare la lista, per modificarla, eventualmente per correggerla ove necessario.
Insomma, una vera e propria epopea.
Che Storia, la Lazio.
FL.
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