Autore Topic: Terremoto nell'Italia centrale  (Letto 14120 volte)

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Offline Er Matador

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #40 : Sabato 27 Agosto 2016, 11:17:47 »
ho scritto questo per Emergenze:

http://www.emergenzeweb.it/2016/08/morte-amatrice-tradita-dalla-bestia-assassina/
Bellissime parole, davvero, complimenti anche da parte mia.

Sarà una sensazione, ma questa tragedia sembra aver colpito ed emozionato come raramente accade, anche per eventi sismici e disastri di non minore portata.
È come se il martirio di Amatrice e delle altre località non si fosse limitato a mobilitare la “dovuta” partecipazione umana e civica, coi suoi connotati inevitabilmente freddi ed effimeri: ma avesse invece toccato qualcosa di profondo, a livello personale, in molti di noi.
Forse perché quasi tutti, perlomeno da una certa età in su, vantiamo ricordi e origini in contesti simili.
Forse perché aree e comunità del genere, plasmate da un ambiente tanto bello e sano quanto difficile e costrittivo sul piano logistico, finiscono per sviluppare una forte affinità di fondo pur trovandosi in parti d’Italia lontane fra loro.
Nei tanti resoconti sul terremoto, mi ha colpito in particolare la descrizione di Accumoli: poche centinaia di abitanti sparsi in una decina abbondante di frazioni.
Ho sempre frequentato – e da diversi anni ho scelto di vivervi per la maggior parte dell’anno – luoghi con le stesse caratteristiche: che quindi per me rappresentano non solo un fondamentale retroterra, ma anche la quotidianità.
Ed è quindi immediato identificarsi nelle sensazioni che verosimilmente attraversano e hanno attraversato la vita di quelle popolazioni.
La forte marginalità, accentuata dall’inefficienza e da scelte strategicamente suicide (o assassine?), proprio quando la tecnologia permetterebbe di ovviarvi almeno in parte.
La difficoltà di confrontarsi ogni giorno con servizi lacunosi e periferici, pagati con tasse che al contrario rispecchiano gli standard dei territori urbani e “centrali”.
Lo spopolamento, che fra l’altro marginalizza i residenti stabili in quanto mercato numericamente residuale, retrocedendoli da padroni di casa a elemento di disturbo in una Disneyland turistica sempre più arrogante.
E soprattutto la casa, con la quale intercorre un legame che “intender non lo può chi non lo prova”.
Vedere le proprie mura sbriciolate in pochi attimi non significa solo paura per chi potrebbe essere rimasto sotto le macerie, o un danno materiale più o meno disastroso.
La casa non ha infatti un valore principalmente economico e quindi più o meno permutabile: il danno contabile è per certi versi il male minore, se si pensa alle misere quotazioni degli immobili imposte da un mercato asfittico.
La casa è, innanzitutto, quella dei genitori, dei nonni, forse delle generazioni ancora passate.
Ed è stata spesso costruita coi poveri e faticosissimi mezzi di un tempo, sfruttando materiali locali che gli avi conoscevano pietra per pietra.
Creando un radicamento di rara profondità, dalla cui perdita traumatica non vi è sostanzialmente ritorno.

È questa la sensazione che si legge sui volti dei cittadini di Amatrice, resi ancor più consapevoli dalla vicinanza cronologica e geografica con L’Aquila.
Siamo ancora a “Carissimo amico”, e dopo sette anni, in un capoluogo di regione.
Figurarsi nell’ancor più montana e provinciale Amatrice, che perlomeno gode di fama propria per la sua gastronomia.
Figurarsi nei capoluoghi e frazioni di Accumoli o Arquata sul Tronto, di cui il resto del mondo ignorava – e tornerà presto a ignorare – l’esistenza.
Incuria? Menefreghismo? Assenza di qualsiasi politica del territorio? Anche.
Ma forse c’è di peggio: e non si tratta solo dello sciacallaggio legato alla ricostruzione, di cui si ebbe testimonianza in viva voce nelle sconce intercettazioni post-terremoto aquilano.
La narrazione dei media, quella che fra le righe cerca di modellare la percezione degli eventi, si è focalizzata sull’opposizione fra centri storici, annientati dal sisma, e fabbricati di più recente costruzione, che invece hanno sostanzialmente retto l’urto.
Intanto si tratta di una falsità: ricordiamo tutti l’istantanea dell’ospedale nel capoluogo abruzzese, consegnato da Impregilo all’alba del Nuovo Millennio e reso inutilizzabile dalle varie scosse, ed è verosimile che esempi del genere emergano anche in questa circostanza.
Ma ad allarmare è soprattutto il rumore di fondo.
Come se i terremoti accelerassero una salutare opera di liquidazione di quei ruderi, per favorirne la sostituzione con modernissimi e lucrosi obbrobri cementizi: naturalmente “a norma”.
Errori ed omissioni accumulati in zone sensibilissime sul piano storico-architettonico, dall’Umbria all’Abruzzo, lasciano intendere logiche criminali di quel tipo.
La prontezza con cui si sono messi nel mirino i centri storici, come se fosse colpa loro, dà l’idea che si stia smettendo anche di dissimularle.
Una prospettiva da brivido che si intreccia con un’altra tematica cruciale: quella della prevenzione.
Si dirà: da quando, con buona pace di Bendandi e di qualche altro, è possibile prevedere i terremoti?
Fin lì non si arriva, d’accordo: ma è possibile prevederne la probabilità misurando la sismicità dei territori.
Ed è possibile prevedere la tenuta dei singoli edifici di fronte a un impatto più o meno devastante: mettendoli in sicurezza.
All’Aquila, edifici vetusti ma “incatenati” - così si diceva allora – hanno tenuto, o perlomeno limitato sostanzialmente i danni.
Amatrice e dintorni figuravano da tempo fra le zone “rosse”, quella a massimo rischio sismico, e la fragilità del loro tessuto edilizio storico era altrettanto nota: cosa si è fatto in sede preventiva, nonostante il disastro fosse questione di “quando” assai più che di “se”?
Nulla, o quasi. E se fosse questa la vera “Bestia assassina”?

ThomasDoll

Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #41 : Sabato 27 Agosto 2016, 11:46:39 »
Si fa fatica a scrivere di queste cose per scrupolo, perché mettere insieme un mucchietto di segni che fanno un racconto non sembri un semplice esercizio di stile ma veicoli quello che deve passare, la famosa/famigerata "narrazione".
Per chi ha la capacità di raccontare è un dovere provare a farlo, proprio perché certi posti non sono conosciuti se non per la gastronomia amatriciana e poco altro.
Sono posti ricchi di storia anche se non hanno determinato, per forza di cose, i destini del nostro Paese, ma ne hanno seguito le sorti.
E ci insegnano gli storici che la storia VERA da raccontare è quella che spiega come vivevano i nostri antenati, il che ci serve per capire da dove veniamo e dove dobbiamo andare. Un lavoro sulla propria scrittura va fatto, per evitare di ripiegarsi verso l'interno, di emettere un suono che non sia veicolo di senso ma soltanto eco dei propri pensieri.
Lo sgomento e il dolore per i fatti di questi giorni aiuta a raccontare, è come se si levasse via il tappo che impedisce alla memoria di fluire.
Nell'elenco delle vittime figurano alcuni miei conoscenti di Accumoli e di Pescara del Tronto,  nessuna delle vittime amatriciane, invece, ho avuto l'onore di conoscere, anche se mi tremano i polsi ogni volta che il numero si aggiorna.
Tutti i miei familiari si trovavano sul posto quando c'è stata la scossa più forte e quando è iniziata la coda delle repliche.
Questo vuol dire che per un caso legato alla posizione del mio paese, che dista 18 chilometri sia da Amatrice che da Accumoli, la mia casa, pur inagibile, sia rimasta in piedi e i miei parenti siano tutti vivi. Mia sorella ha una casa a 2 chilometri da Amatrice, costruita da pochi anni, che ha resistito bene all'urto del sisma. Siamo posizionati sulla montagna che corre sul vecchio confine tra Stato Pontificio e Regno delle due Sicilie, che è poi la montagna di Accumoli: la vetta più alta sta sul dritto di Roccasalli, che di Accumoli è frazione, e la montagna degrada, alla fine, nelle valli che, passata Accumoli, da Capodacqua risalgono verso la Sibilla, cioè verso il Monte Vettore, che sovrasta Pescara del Tronto e Arquata.
Chi si trova più a valle ha perso la casa e, molti, la vita.
Lo shock, oltre a vedere tutto raso al suolo in quel modo, consiste anche nel non riuscire a scacciare il pensiero che da un momento all'altro tutta la mia famiglia poteva essere stata cancellata dalla faccia della terra. E' dura da capire come cosa. Sembra un film, un evento irreale.
Ho chiamato parecchia gente, ho cercato di capire e di trovare un senso. Questa cosa orrenda un senso non ce l'ha, le storie di chi è rimasto sotto le macerie raccontano questo: il caso ha fatto la differenza. Noi che siamo vivi siamo miracolati: ero lì fino a domenica, ho visto passare l'Amatrice-Configno, sono venuto via dispiaciuto perché mi sarebbe piaciuto restare fino alla sagra.
Potevo essere rimasto là sotto facilmente, bastava l'epicentro si trovasse 7/8 chilometri più a ovest, bastava la scossa si fosse messa in moto sabato notte.
Eppure questo invece di spaventarmi mi attrae: l'impulso che mi viene da quello che è successo sarebbe di lasciare tutto e andare là.
Ma non per aiutare, no: andare là e rimanerci, raccontare questa storia da qui in avanti.
Impossibile da fare, perché devo campare e non potrei smettere di lavorare per seguire questa suggestione, però ammetto che mi riesce difficile riadattarmi.
E penso che qualcosa dovrei provare a fare per aiutare tutti a ricordare questo dramma che è solo il capitolo successivo di quello dell'Aquila.
 

Offline sergio

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #42 : Sabato 27 Agosto 2016, 12:32:27 »
Volevo chiederti, visto che sicuramente sei più informato anche sui "canali" che arrivano meglio agli effettivi destinatari di aiuto, a chi è meglio donare dei soldi pro-terremotati senza che si perdano per strada? Alla Croce Rossa? Alla Regione?

ThomasDoll

Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #43 : Sabato 27 Agosto 2016, 12:43:26 »
Non saprei, dipende da quanta fiducia nutri in queste organizzazioni, ognuno ha le sue idee su queste cose.
Io per indole propenderei verso lo Stato, quindi privilegerei la protezione civile.
Stanno fiorendo miriadi di appelli di associazioni locali, ciascuna delle quali cerca di recuperare qualcosa, servirà tutto.
Il sindaco di Amatrice, con cui ho parlato una volta ma col quale abbiamo avuto dei rapporti come frazione, è persona degna di stima e, immagino onesta e protesa verso il bene del paese, al di là delle responsabilità che (onori e oneri) dovessero emergere, legate al ruolo che ricopre.
E questo al di là della sua targatura politica (exAN) che in una realtà come quella conta meno che altrove.
Del sindaco di Accumoli non so niente, e nemmeno di quelli dei comuni ascolani, ma non è questo il punto.
Fidarsi è d'obbligo, rimettiamoci alla buona volontà di chi organizza le raccolte, ne risponderanno loro.
L'aiuto che di sicuro non va perso, infine, è uno: la donazione del sangue.
Ci sarà un tempo per tutto, spero vivamente che tutti vorrete un giorno visitare quei luoghi, magari per una bella amatriciana o per una gricia fatta come si deve. Anche quello sarà sostegno. Semmai, se vi capita, comprate i prodotti della Sano di Accumoli, salumi buonissimi, o i sottoli e i funghi secchi della Filotei di Pescara del Tronto, o i prodotti del caseificio di Amatrice o quelli agricoli di Casale Nibby.
Sono piccole risorse che tornano nei pochi posti dove la gente può trovare lavoro, speriamo continuino a esistere.

Offline sergio

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #44 : Sabato 27 Agosto 2016, 12:52:06 »
Ok grazie  :thumbsup:

Offline zorba

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #45 : Sabato 27 Agosto 2016, 16:51:11 »
http://www.gruppogrifo.it/amatrice.php

E' questo TD il caseificio cui ti riferisci?!?

Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

ThomasDoll

Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #46 : Sabato 27 Agosto 2016, 17:41:18 »
yes

ho fatto un post sul mio profilo facebook dove elenco una dozzina di aziende del posto, sta qua
https://www.facebook.com/pancrazio.anfuso?hc_ref=NEWSFEED&fref=nf

Offline Fabio70rm

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #47 : Martedì 30 Agosto 2016, 13:59:45 »
Grazie Pancra' ho condiviso il tuo posto sul mio profilo or ora!!!
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

ThomasDoll

Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #48 : Mercoledì 31 Agosto 2016, 15:59:52 »
grazie.
Tra una ventina di giorni vado su e vi racconto

Offline Wild Bill Kelso

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #49 : Mercoledì 31 Agosto 2016, 22:11:17 »
Pank
Ho letto il tuo ultimo pezzo e te l'ho teste tuittato.
Bravissimo, come sempre.
Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Offline zorba

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #50 : Mercoledì 26 Ottobre 2016, 19:36:18 »
Ci risiamo, a quanto pare...

Un incubo.

Potete darci notizie voi da Roma e dintorni?!?

 :( :( :(
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline Holly

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #51 : Mercoledì 26 Ottobre 2016, 19:47:26 »
Qui a Roma nord-ovest sentita fortissima la scossa, mi sembrava di cadere, ho dovuto appoggiarmi perché girava tutto, e la bimba si è spaventata moltissimo...

dicono epicentro in Valnerina, ho il cuore stretto in una morsa di pena e paura, sono zone dalle quali viene la mia famiglia, le amo da sempre

prego Iddio che.... non lo so nemmeno io  :-[


Offline Andre

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #52 : Mercoledì 26 Ottobre 2016, 19:48:53 »
Io ero in metro ma la mia compagna e contatti di FB parlano di scossa più forte della precedente ... Credo che la percezione sia stata più evidente perché nella notte ci vuole un poco più di tempo per realizzare cosa accade, a differenza di quando sei vigile ...

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da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Holly

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #53 : Mercoledì 26 Ottobre 2016, 20:09:57 »
praticamente dall'altra parte dei Monti Sibillini, verso nord, rispetto al terremoto di agosto

già nel 1997 là era arrivata l'onda lunga del sisma che coinvolse Assisi, Foligno, Colfiorito, che rimase chiuso per moltissimo tempo... fino a pochi anni fa c'erano ancora i container a Visso

non si ha ancora una stima dei danni e di eventuali vittime, sarà una notte molto molto lunga

Offline Breizh

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #54 : Mercoledì 26 Ottobre 2016, 20:22:07 »
praticamente dall'altra parte dei Monti Sibillini, verso nord, rispetto al terremoto di agosto

già nel 1997 là era arrivata l'onda lunga del sisma che coinvolse Assisi, Foligno, Colfiorito, che rimase chiuso per moltissimo tempo... fino a pochi anni fa c'erano ancora i container a Visso

non si ha ancora una stima dei danni e di eventuali vittime, sarà una notte molto molto lunga
Luoghi familiari anche per me (famiglia dalle parti di Camerino).
Speriamo che sia stata più la paura dei danni veri e propri.

Offline Arch

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #55 : Mercoledì 26 Ottobre 2016, 20:28:54 »
Feriti e morti, dice qualche agenzia.

Offline zorba

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #56 : Mercoledì 26 Ottobre 2016, 20:45:34 »
Feriti e morti, dice qualche agenzia.

Sembrerebbe una notizia, ancora (e sottolineo ancora), priva di riscontri (speriamo...)

 :(
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline giamma

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #57 : Giovedì 27 Ottobre 2016, 09:25:40 »
Feriti e morti, dice qualche agenzia.
Fortunatamente pare di no.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Offline Ataru

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #58 : Giovedì 27 Ottobre 2016, 09:50:20 »
Fortunatamente pare di no.
si parla di un'unica vittima per infarto
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline Arch

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #59 : Giovedì 27 Ottobre 2016, 13:07:20 »
Sì, per fortuna non si contano vittime.