Autore Topic: Terremoto nell'Italia centrale  (Letto 13834 volte)

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Offline DinoRaggio

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #20 : Mercoledì 24 Agosto 2016, 18:29:31 »
Oggi pomeriggio altra scossa del 5° grado, il numero delle vittime è salito a 73.  :(
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline gentlemen

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #21 : Mercoledì 24 Agosto 2016, 18:30:30 »
Allucinante.
RIP, e tanto conforto alle famiglie delle vittime.

ThomasDoll

Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #22 : Giovedì 25 Agosto 2016, 12:15:19 »

Offline Drenai

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #23 : Giovedì 25 Agosto 2016, 14:09:18 »
molto bello, complimenti.

la parte sul tressette col nonno all'osteria mi ha riportato indietro di tanti anni.
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
Larry Bird


Offline sergio

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #25 : Giovedì 25 Agosto 2016, 16:19:40 »
L'ultimo aggiornamento dell'Ansa parla di 241 morti accertati... non ci sono parole.

Offline Wild Bill Kelso

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #26 : Giovedì 25 Agosto 2016, 16:53:07 »
Bravo, bel pezzo. Te l'ho tuittato adesso.
Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Offline AlenBoksic

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #27 : Giovedì 25 Agosto 2016, 20:01:24 »
Pregevole iniziativa di questo restoran belgradese che è arrivato prima di molti ristoratori italiani

TERREMOTO IN ITALIA
In occasione del tragico terremoto che ha colpito il Centro Italia in particolare la città di AMATRICE, Eatalian ha deciso di donare alla Protezione Civile Italiana, l’incasso totale dato dalla vendita delle nostre paste all’Amatriciana, la cui origine risale appunto alla città di AMATRICE colpita dal terremoto.
Si ringrazia sin da ora tutti coloro che parteciperanno alla nostra iniziativa che terminerà il 30 settembre 2016.

https://www.facebook.com/eatalian.belgrado
Voglio 11 Scaloni

ThomasDoll

Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #28 : Giovedì 25 Agosto 2016, 20:56:36 »
Bravo, bel pezzo. Te l'ho tuittato adesso.

grazie a te e a tutti.
Ho cercato di trasmettere quello che sentiamo noi del posto. Approfitto per ringraziare ancora NewEagle per aver condiviso il pezzo sul forum di Cicalone, cui mi affratella l'onore di avere radici in quella terra meravigliosa. Tra di noi virtualmente c'eravamo già abbracciati, ma mi sta a cuore sentirlo vicino come sempre, da grande persona qual è. Laziali per la pelle, manco a dirlo, tutti e due.

Offline giamma

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #29 : Giovedì 25 Agosto 2016, 21:57:21 »
Splendido pezzo, grazie TD :-*
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Offline leomeddix

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #30 : Venerdì 26 Agosto 2016, 00:14:56 »
ho scritto questo per Emergenze:

http://www.emergenzeweb.it/2016/08/morte-amatrice-tradita-dalla-bestia-assassina/

Grazie TD.
In mezzo a tanto dolore, le tue parole ci fanno capire quale immenso patrimonio umano, storico e culturale rischiamo di perdere.
E io, di natali abruzzesi, spero che le due "grandi sorelle", L'Aquila e Amatrice, insieme a tutti gli altri villaggi colpiti, presto possano tornare a vivere.
Un abbraccio.
È GIÀ SETTEMBRE ? NON CI POSSO CREDERE! LA MIA VITA STA PASSANDO TROPPO VELOCE. LA MIA UNICA SPERANZA È CHE SI VADA AI TEMPI SUPPLEMENTARI. (CHARLES M. SCHULZ)

ThomasDoll

Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #31 : Venerdì 26 Agosto 2016, 00:35:26 »
Chissà che non si sia già perso irrimediabilmente...

neweagle

Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #32 : Venerdì 26 Agosto 2016, 00:45:55 »
grazie a te e a tutti.
Ho cercato di trasmettere quello che sentiamo noi del posto. Approfitto per ringraziare ancora NewEagle per aver condiviso il pezzo sul forum di Cicalone, cui mi affratella l'onore di avere radici in quella terra meravigliosa. Tra di noi virtualmente c'eravamo già abbracciati, ma mi sta a cuore sentirlo vicino come sempre, da grande persona qual è. Laziali per la pelle, manco a dirlo, tutti e due.
Siamo solo noi che dobbiamo ringraziare te.
Quello che hai scritto andrebbe letto ovunque.
Ho letto e sentito tante cose in questi giorni, ma nelle tue parole c'è tutto.


Offline AlenBoksic

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #33 : Venerdì 26 Agosto 2016, 09:11:55 »
Voglio 11 Scaloni

Offline gentlemen

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #34 : Venerdì 26 Agosto 2016, 18:52:19 »
Sono 3 giorni che non riesco a pensare ad altro....ho 4 bimbi, il solo pensiero che dei bambini siano andati a dormire, magari abbracciati ad un fratellino o ad una sorellina, un peluche, con i genitori, e poi nella notte sono morti, oppure si sono risvegliati sotto le macerie, senza un fratellino, sorellina, orfani, è un qualcosa che mi lacera, che ti fa male dentro.
Non è giusto, ti brucia l'anima.

ThomasDoll

Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #35 : Venerdì 26 Agosto 2016, 19:14:36 »
Si sentono storie raccapriccianti

Offline zorba

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #36 : Venerdì 26 Agosto 2016, 19:35:20 »
"(...) la natura che fa il suo corso distruttivo?"
(citazione TD)

Avrei dovuto scrivere questo post dall'aeroporto di Fiumicino, al rientro da un pellegrinaggio nei luoghi di San Francesco, dopo aver visitato, come ultima tappa del percorso, il santuario di Fonte Colombo (quello "della Regola"), per fare definitivamente rientro in Sardegna.

Scrivo invece da casa dove, fortunatamente per me e per i miei compagni di viaggio, siamo arrivati ieri sera, con un giorno di anticipo rispetto al programma stabilito.

E' dalle 3,35 del 24 agosto che i pensieri corrono a ciò che è successo nei luoghi devastati dal sisma e a ciò che, di distruttivo, devastante ed annientante, avrei potuto vivere in prima persona.

Svegliarti ad Assisi nel cuore della notte con il letto che trema e sentendo un sordo boato che piano piano si attutisce in lontananza, non è esattamente una bella sensazione...

Fare mente locale, capire la causa del brusco risveglio, realizzare che di lì a poco avrebbe potuto rinnovarsi il fenomeno, con conseguenze ben più gravi e quindi correre giù per le scale dell'albergo che ti ospita e ritrovarti insieme al resto della compagnia e a qualche abitante del posto nella piazza più vicina, cercando di capire le coseguenze del terremoto e, nello stesso tempo, inviare messaggi ai familiari in Sardegna per tranquillizzarli delle nostre condizioni al loro risveglio, quando avrebbero appreso la notizia, è stata comunque un'esperienza sconvolgente.

Sinceramente non so come facciano (anche alcuni dei "colleghi di forum") a vivere nelle zone e nei centri abitati più soggetti a questo fenomeno (la "bestia" come efficacemente l'ha definito TD).

Appena rimesso piede nella "mia" Ichnusa ho tirato un bel sospiro di sollievo, perché avremo sì tanti svantaggi dovuti all'isolamento, ma il fatto di poter vivere in una regione che, almeno a quanto ripetono in continuazione gli esperti, è meno esposta al rischio sismico e di conseguenza non ti costringe a dormire la notte con un occhio aperto ed uno chiuso, magari già mezzo vestito per essere pronto a schizzare via di casa prima che questa ti crolli addosso, permettetemi e scusate il ragionamento forse egoistico, è un piccolo grande privilegio che mi tengo ben stretto...

Ciò non toglie che il sottoscritto, come tutti i compagni di pellegrinaggio, faranno la loro parte nel partecipare alle donazioni a favore delle popolazioni colpite dalla sciagura, così come hanno sempre fatto, putroppo, in queste circostanze, ma in questo caso ancora con maggiore convinzione e consapevolezza per aver provato, seppure senza subire danni, in prima persona cosa significhi convivere quotidianamente con il rischio che "la bestia" possa risvegliarsi da un momento all'altro e richiedere il suo pesantissimo tributo di vite umane, non importa se anziani, vecchi, giovani o addirittura appena venuti alla luce...

http://www.comune.amatrice.rieti.it/codice-iban-del-comune-di-amatrice/
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

ThomasDoll

Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #37 : Venerdì 26 Agosto 2016, 19:56:38 »
Grazie, Zorba. Ti dirò che ho dormito ad Amatrice almeno un migliaio di volte e il terremoto, che ho sentito tante volte, non mi ha mai svegliato ;)

(l'altra notte ha bussato forte, ohimé :(

neweagle

Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #38 : Sabato 27 Agosto 2016, 09:56:15 »
Altre parole bellissime, scritte sul forum di laziocity dall'utente Thorin.

Il mio Papà era di Amatrice, o meglio di Faizzone nel comune di Sant'Angelo vicino a Sommatii una delle tante piccole frazioni che ora, probabilmente non esisterà più.
I miei nonni vivevano lì, in una casa enorme e come tutte le case del posto era fornita anche di una ampia stalla e di un pagliaio, questa casa era già stata lesionata negli anni 70 da un altro terremoto e avevano rinforzato le mura con dei tiranti in acciaio..... questa casa oggi forse sarà venuta giù o meglio quello che ne rimaneva perchè purtroppo le faide familiari l'avevano di fatto abbandonata.
Ad Amatrice ed il suo territorio sono legati i miei ricordi infantili più belli, come quando salivamo su Pizzo di Sevo in cerca di funghi e lo spettacolo che si poteva mirare da "macchiepiane" era qualcosa che ancora oggi mi provoca un brivido sulla pelle.
Il mio papà se ne è andato 16 anni fa, i miei nonni da circa 25, non ho parenti, e di tanto in tanto tornavo solo per portare i fiori al cimitero.
Il cimitero, già,
i miei nonni sono sepolti in un piccolo cimitero ai margini del paese, quando la campagna si inerpica verso la montagna e di fronte al cancello dello stesso c'è una quercia gigantesca, secolare, con i suoi rami enormi, e quando imprecavano contro qualcuno la frase era " addà passà sotto lo ramo", oggi con la morte dentro penso a quanti passeranno davvero sotto quei rami per l'ultimo viaggio.
Qualcuno qui o altrove ha identificato il terremoto come una bestia, ecco, l'altro ieri vedendo quelle immagini è come se la bestia avesse cancellato gli unici ricordi visivi che mi legano ancora a mio padre e sono due giorni che sto incollato a qualsiasi apparecchio che trasmetta informazioni e sono due giorni che piango e sono due giorni che tento di ricostruire immagini luoghi ricordi.

Tempo fa postai la storia di un viaggio, la ripropongo qui, perchè rileggendola è come se tentassi, ogni volta, di imprimere nella memoria, visivamente, quello che ho vissuto, nonostante la bestia, nonostante la disperazione ed il dolore:

"La quiete nelle strade, una sottile nebbia avvolge l’orizzonte, ogni tanto una macchina rompe l’incantesimo del silenzio ed in lontananza uno stormo di uccelli fa da cornice ad una domenica mattina mentre la città dorme ancora.
Questa è la storia di un viaggio alla ricerca delle miei origini, alla ricerca di un poco di serenità che spenga il tumultuoso eco dei lamenti e dei rimorsi che lacerano la mia esistenza.
Viaggio,
nei meandri dei ricordi perché è l’unico modo di riconciliare il mio passato con il mio presente, perché questo viaggio rappresenta l’invisibile filo che si ricongiunge , la ricerca forsennata di spiegazioni ai miei perché.
Viaggio.
attraverso la Via Salaria le cui origini sono molto antiche,ma l’asfalto che scorre sotto le ruote non è più lo stesso i particolari che prima identificavano il percorso delineando le tappe come in un giro turistico risultano sbiaditi dall’inesorabile scorrere del tempo cosi che quello che prima significava l’orientamento e la curiosità di un bambino oggi assume una fisionomia diversa .
Ricordo
di un ansa che il fiume Tevere aveva scavato nei pressi di Monterotondo che costeggiava la via quasi volesse inghiottire le automobili che vi transitavano, ma era una mera illusione ottica che drammatizzavo ogni volta che la 500 di papà sfiorava i margini dell’asfalto.
Ora quel tratto della Salaria si salta a piè pari passando sull’autostrada fino a Fiano lungo la quale era visibile il dirigibile della Good Year ed era una festa ogni volta, del dirigibile oggi non vi è più traccia.
Da Passo Corese ci si inerpica attraverso la nuova variante su per le brulle colline che fanno da cornice a centinaia di piante secolari di olivo, la terra qui ha da sempre prodotto i suoi buoni frutti, mentre prima il corso della vecchia consolare attraversava interi paesi, ma di questo ne ho un ricordo molto vago se non legato a qualche vecchia storia come nel caso del “mostro di Nerola” che ogni volta spuntava fuori dalla bocca di mio padre terrorizzando due poveri pargoli che facevano un po’ troppo chiasso.
Ricordo
Osteria Nuova con la sua casa del fascio o luogo di ristoro ancora oggi visibile ai margini della strada ed il lungo ponte che successivamente troviamo sul nostro percorso a strapiombo sulla vecchia sede stradale ed il commento di mia madre che tutte le sante volte chiudeva gli occhi dalla paura.
Ricordo,
quell’osteria nei pressi di S.Giovanni Reatino dove Zio con il camion si fermava a pranzo e che spesso incrociavamo, era ed è dura la vita del camionista, ma la sua apparente durezza nascondeva la dolcezza tipica di chi sacrifica tutto in nome della famiglia, quegli incontri sporadici hanno ancora oggi il sapore della felicità.
Ricordo,
quel viale alberato che portava dritto a Rieti il distributore della Esso e quella fontanella da dove sgorgava un acqua fresca, limpida e ristoratrice.
E quel fiume che scorre lento tra le canne ed i salici, i campi circostanti coltivati ed il verde che riflette forte.
La mia è una mania vera e propria adoro tutto ciò che scorre mi piace osservare i corsi d’acqua, i torrenti i fiumi i laghi mi incuriosisce il loro lento andamento il loro colore la loro apparente calma il loro “apparente andare avanti in silenzio” chissà poi perché???
Più avanti nell’immediatezza della città un monumento al centro di una piazza rievoca un passato scomodo, un uomo con la sua vanga sulla spalla e la mano destra tesa verso l’orizzonte che qualche burlone amputando il medio e l’anulare aveva reso comico nel suo complesso.
E le mura dopo aver passato il ponte sul Velino, e la strada dritta verso la zona industriale con le sbarre del passaggio a livello che erano sempre alzate per la mia cocente delusione.
Oggi una galleria ha cancellato tutto questo 4,5 km di luce artificiale collegano la periferia reatina alla periferia reatina, ma i ricordi quelli non si cancellano con un po’ di tritolo.
Cittaducale e poco più avanti Caporio, con le terme di Vespasiano Imperatore che era nativo di queste parti e che sovente veniva a passare le “acque” e che leggenda vuole attraverso le quali avrebbe lasciato il regno terreno.
Ricordo,
quella chiesa in pietra che sprofonda nel terreno con una inclinazione frontale come un animale colpito dallo sparo di un cacciatore appoggia le zampe e frana a faccia in giù.
Dal suo interno sgorga una sorgente di acqua pura che il mito vuole scaturisse nel bel mezzo di una funzione, in realtà la chiesa di S.Vittorino martire ucciso tenendolo per tre giorni appeso a testa in giù sul vicino lago di cotilia di origine sulfurea fù costruito su di un terreno non propriamente adatto essendo la zona storicamente ricca di acque in superficie e nella profondità.
Già,
i laghetti di Cotilia, cazzo quanto paura mi mettevano con il loro azzurro accecante e l’odore inconfondibile, era una tappa fissa per bere la famigerata acqua solfurea che papà diceva fa digerire, una boccia da portare a casa ci scappava sempre.
Più avanti il laghetto di Canetra con le sue papere una perla incastonata tra le montagne che fanno da sfondo, ed il fiume che scorre affianco tra una molteplicità di alberi e verde, sempre e solo il verde.
Da lontano si scorge il monte Giano che sovrasta Antrodoco, in epoca fascista furono tagliati gli alberi superflui nella parte sottostante la vetta così da formare la scritta DVX ancora oggi visibile.
Il tratto successivo corrisponde alla parte più spettacolare del viaggio, le gole del Velino, una strada che attraversa due catene montuose con le sue curve mozzafiato e la carreggiata molto strette a strapiombo sulla piccola valle.
Esiste ancora oggi una galleria con passaggio a livello era l’apoteosi quando lo trovavamo chiuso, un misero treno di 3 4 carrozze al massimo usciva sbuffando dal buio della montagna, e quel cartellone pubblicitario che tanto mi incuriosiva, Supercortemaggiore con il suo drago che sputava fuoco dalla bocca.
Ricordo,
la diga che trovavamo poco più avanti ed il laghetto artificiale poco distante da Sigillo un paesino arroccato tra le catene montuose che qui scendono a picco, mentre il fiume Velino scorre tra rapidi salti creando uno spettacolare gioco di piccole cascate , e quel ponticello di origine medievale che puntualmente crollava colpito dalle frane frequenti, ora sono solo un bel ricordo le gallerie che bucano le montagne del posto ti proiettano direttamente alla fine della gola in una località chiamata Posta.
C’era una chiesetta poco distante antichissima che costringeva alla vecchia sede stradale un tortuoso e pericoloso percorso, negli anni a venire troppe volte i fiori sul margine segnalavano un incidente mortale, ora si passa nella valle adiacente che costeggia tutte quelle frazioni o paesini che corrispondevano ad un chiaro punto di riferimento per la mia piccola mente, un torrente una casa diroccata, un fienile dalla forma particolare.
Si sale un cartello indica 1.089 m sul livello del mare ed intorno a me come d’incanto la natura si è vestita a festa con i colori dell’autunno che vanno dalle tonalità marroni al verde che si spenge della stagione trascorsa.
E’ semplicemente fantastico è uno spettacolo mozza fiato che non ricordavo più, un brivido mi scende lungo la schiena.
S.Giusta è un piccolo paesino doveva viveva uno Zio del mio Papà che puntualmente ce lo ricordava, mentre sotto di noi si intravede il lago artificiale di Scandarello con la sua imponente diga che scende ricurva .
A questo posto sono legati i miei ricordi più belli, di passeggiate lungo il lago con le sue anse sinuose e la sua vegetazione riccamente fitta, un gioiello con una corona di monti sovrastanti imbiancati spesso anche d’estate.
I monti della Laga fanno da cornice ad una miriade di paesini e frazioni del comune di Amatrice, tra cui anche la mia metà sospirata.
Scendere dalla macchina e respirare l’aria a pieni polmoni assaporarne l’odore inconfondibile, sentire l’eco assordante del silenzio, osservare i campi coltivati, mirare il monte sovrastante con i suoi 2400 metri di altitudine……
Eri con me papà lo so per certo come quando mi prendevi per mano e mi insegnavi i confini o come quando tra i faggi secolari salivamo su per la montagna, la tua montagna, a cercare i funghi….
Eri con me papà, sei con me papà in ogni cosa che faccio ci sei sempre nei ricordi nelle azioni nelle parole.
Già, sei con me papà, anche se non avverto più il suono della tua voce ma solo il timbro delle tue risate, mentre queste cazzo di lacrime non mi fanno scorgere ciò che sto scrivendo.
Va bene…..
Te lo dovevo questo.
Te lo dovevo."





Offline zorba

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Re:Terremoto nell'Italia centrale
« Risposta #39 : Sabato 27 Agosto 2016, 10:20:07 »
"TIM sostiene le popolazioni colpite dal terremoto. Ti abbiamo appena erogato gratuitamente una ricarica da 10E e 2GB di internet utilizzabili nel prossimi 28 giorni."

È un sms ricevuto ieri dalla Tim.
Sarei curioso di sapere quanti di voi hanno ricevuto lo stesso sms dal proprio operatore telefonico, pur non avendone, FORTUNATAMENTE, diritto.
Invierò 5 sms al 45500 per devolvere anche questi denari al fondo istituito dalla Protezione Civile.
 

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