Esiste una differenza sostanziale tra una rosa forte e ben assortita tecnicamente e una rosa forte mentalmente, ovvero capace di stare in partita per 100 minuti, ma che può anche essere limitata tecnicamente.
La Lazio non ha nessuna delle due qualità. Non possiede una rosa forte ed equilibrata ed è labile mentalmente, non da oggi, non da quando l'allenatore è Sarri.
Quindi una rosa forte mentalmente riesce a recuperare un risultato anche all'ultimo secondo, una rosa che non lo è rischia di andare nel panico alla prima controversia che può accadergli durante la partita, questo a prescindere dal tasso tecnico.
La Lazio alla prima controversia esce dalla partita e non ci rientra più. Questo da dopo l'interruzione per la pandemia.
Nelle ultime settimane abbiamo visto diversi esempi di partite recuperate all'ultimo secondo sempre da squadre povere tecnicamente al confronto dell'avversario che più forte tecnicamente aveva dominato la partita al di la del risultato acquisito.
Se all'80esimo sei riuscito a concretizzare la superiorità e stai 4-0 al 99esimo ci arrivi senza rischiare troppo, se invece sei solo avanti di uno o due gol, rischi di essere recuperato come abbiamo visto in diverse partite.
La mentalità si allena e si acquisisce con la consapevolezza, ma se il singolo non possiede caratteristiche personali, l'allenatore poco può fare.
Rispetto la tua opinione come qualsiasi altra opinione ma non posso non intervenire perche' vorrei portare delle considerazioni tattiche molto importanti che bisognerebbe studiare e sapere per cercare di approfondire il discorso:
100 minuti concentrati stando corti per fare qualsiasi tipo di gioco (e in particolare il gioco di Sarri), sono tosti per qualsiasi squadra: persino il Napoli di Sarri non ci riusciva.
Ogni tot. partite il Napoli di Sarri non riusciva a mantenere i reparti corti cosi' come la Lazio attuale (e all' epoca non si giocavano di media due partite a settimana come dal Covid in poi che ha cambiato il modo di allenare e di gestire le risorse).
Quel Napoli di Sarri, oggi giocando due partite a settimana di media (forse o, molto probabilmente), non sarebbe riuscito a mantenere quei ritmi: sarebbe stato comunque un grande Napoli ma un po' meno di quello che e' stato.
Questa e' un' ipotesi non un dato: passiamo alle situazioni tattiche (non voglio fare il saputello ma ho studiato quel Napoli e lo conosco molto bene a livello tecnico-tattico proprio perche' mi innamorai di Sarri in quel periodo).
Quel Napoli (almeno negli undici), era una macchina perfetta: Sarri, ADATTO' il suo gioco E IL MODULO di gioco in base alle caratteristiche fisiche e tecniche dei giocatori a disposizoone cosi' da sfruttare tutti al 100% delle loro potenzialita'.
Infatti, Sarri cambio' in corsa il modulo e a campionato iniziato alla seconda giornata passo' dal 4/3/1/2 al 4/3/3 per sfruttare Callejon e Insigne larghi, per sfruttare Jorginho come centrale nel rombo (perche' nel 4/3/3 il centrale svolge compiti diversi rispetto al centrale nel 4/3/1/2 che si trasforma in un rombo nel modulo ma che non e' un rombo di partenza in quanto i 3 centrocampisti dietro al trequartista partono in linea non a rombo!).
Mentre il trequartista dietro alle due punte e avanti ai 3 di centrocampo, deve muoversi per ricevere palla (in fase di possesso per la sua squadra), attraverso una linea orizzontale per non dare punti di riferimento agli avversari, per togliersi dalla marcatura del centrale avversario (se la squadra avversaria gioca con il rombo), o, per far uscire uno dei due difensori centrali per tentare cosi' l' imbucata verso una delle due punte che devono continuamente incrociare, oppure fare i movimenti contrari a turno con uno che deve venire incontro e l' altro che si deve buttare in avanti per attaccare gli spazi.
Questo in fase di possesso!
Chiariamo: i tre centrocampisti partono in linea nel sistema di gioco 4/3/1/2, che poi nella fase attiva (quindi nella fase dinamica che e' quasi immediata), si trasforma nel MODULO 4/3/1/2 dove i tre sono in continuo movimento con il centrale di centrocampo piu' a protezione dei due centrali difensivi e i due interni (non piu' mezz'ali ma interni), che si muovono non piu' solamente in verticale come nel 4/3/3 ma anche in orizzontale come si muovono esattamente le due torri negli scacchi.
Cosa fondamentale: nel 4/3/1/2, si coprono nel traiettorie e non gli spazi ragion per cui i calciatori giocano piu' vicini tra di loro percpoter chiudere ogni traiettoria.
La squadra dovra' muoversi ancor di piu' all' unisono: i due interni di centrocampo, correranno (sul fondo non facendo scatti come nel 4/3/3), di piu' per tenere queste distanze con i compagni piu' vicine ma appunto dovranno fare molti meno scatti proprio perche' non dovranno coprire uno spazio specifico ma solamente le linee di passaggio della palla avendo pero' il compagno piu' vicino.
In questo caso, parliamo di fase di non possesso: quindi, palla all' avversario.
PERCHE' TUTTO QUESTO PREAMBOLO?
Per spiegare che nel 4/3/3 e' piu' difficile rimanere corti in quanto i giocatori giocano un po' piu' distanti tra di loro e devono coprire ognuno il proprio spazio di campo e non piu' le traiettorie
Dividete il rettangolo di gioco in tanti rettangoli: ogni rettangolo (ovvero lo spazio), deve essere coperto da un giocatore della squadra previsto dall' assetto del modulo.
Nel dettaglio si chiamano, STRINGHE: ovvero, la divisione del campo in tanti rettangoli o, quadrati cosi' da trasformare il campo in una vera e propria griglia.
La grandezza di questi rettangoli o, quadrati la decide l' allenatore come l' allenatore decide se dividere il campo in quadrati o, in reangoli a seconda di quanto e come vuole coprire gli spazi).
Successivamente, dopo questo argomento viene "LA DENSITA' IN ZONA PALLA".
Le stringhe sono la divisione geometrica del campo nella griglia del rettangolo di gioco mentre "La "Desita' in zona palla", e' lo spazio da coprire DOVE C'E' LA PALLA all' interno di questi rettangoli o, quadrati facendo entrare dentro i rettangoli o, i quadrati almeno un altro uomo!
Quindi il rettangolo da coprire dove c'e' la palla: il tutto si trasforma da stringa a "Densita' in zona palla", quando dentro quello specifico spazio (o, rettangolo/quadrato di gioco che sia), l' allenatore decide di portare almeno un uomo per aiutare il compagno dentro lo specifico spazio = rettangolo o, quadrato.
Allora non si parlera' piu' di stringa ma di densita' in zona palla (ovvero, la densita' dove c'e' il pallone).
Da non confondere con il famoso "raddoppio di marcatura", che e' tutt' altra cosa e che Sarri non utilizza: tra l' altro lo ha specificato Sarri stesso anche in un paio di interviste.
Lui non utilizza il raddoppio di marcatura perche' gioca tutto sul riuscire a tenere la squadra corta il piu' a lungo possibile proprio per recuperare la palla nello spazio, appunto facendo densita'.
Sta' poi all' allenatore decidere quanti uomini mandare dentro lo specifico rettangolo di gioco (o, quadrato), dove c'e' la palla per tentare di recuperarla il piu' velocemente possibile tentando possibilmente la superiorita' numerica.
Chiaramente, l' allenatore dovra' mandare gli uomini piu' vicini al rettangolo dove ci sara' il pallone.
Per non squilibrare la squadra di solito oltre all' uomo gia' presente all' interno del rettangolo (o, quadrato), dove c'e' la palla l' allenatore decide di portare un solo uomo o, al massimo due.
L' allenatore puo' decidere di portare anche tre uomini ma non sempre lo fa' perche' questa scelta rappresenta una mossa abbastanza estrema ed ad azzardata in quanto rischia di squilibrare la squadra
TUTTO QUELLO CHE HO DESCRITTO, VIENE SPIEGATO ALLA LAVAGNA PRIMA A LIVELLO TEORICO DALL' ALLENATORE, E POI VIENE PROVATO IN ALLENAMENTO IN ATTO PRATICO!
NON C'E' NIENTE DI IMPROVVISATO: I GIOCATORI DEVONO SAPERE PRIMA COSA FARE!QUAL'E' LO SCOPO DI TUTTO CIO'?
E' cercare di riempire lo spazio cercando di stare sempre in superiorita' numerica rispetto agli avversari o, all' avversario in modo di avere piu' possibilita' di recuperare palla nel minor tempo possibile.
NEL 4/3/3 PER RESTARE EQUILIBRATI, QUESTE COSE SONO FONDAMENTALI.
Chiaramente piu' si e' corti e piu' si ha la possibilita' di portare uomini all' interno dello spazio (rettangolo o, quadrato che sia), per aiutare il compagno nel recuperare la palla nel minor tempo possibile cercando d' esser sempre in superiorita' numerica.
Al di la' dell' errore individuale che riguarda il singolo giocatore (o, su un movimento sbagliato o, su una palla persa), il Napoli di Sarri cosi' come la Lazio di Sarri basano la loro fase difensiva su questo concetto principaleq e basilare!
Conseguentemente, quando ci si allunga si rischia perche' quel rettangolo o, quadrato (che chiameremo solamente spazio d' ora in poi perche' delle stringhe e quindi della griglia abbiamo gia' parlato precedentemente), potra' essere coperto da un solo calciatore che magari puo' essere anche in inferiorita' numerica rispetto agli avversari all' interno del suo spazio di competenza.
IN QUESTO CASO COME SI PUO' SOPPERIRE AD UN MOMENTO DELLA PARTITA IN CUI LA SQUADRA SI ALLUNGA INEVITABILMENTE PERCHE' E' IMPOSSIBILE STARE SEMPRE CORTI PER 100 MINUTI IN PIU' GARE DI SEGUITO E PER DI PIU' IN GARE MOLTO RAVVICINATE COME NEL DOPO LOCK-DOWN PER 5-10 o, 15 MINUTI?
RISPOSTA: ATTRAVERSO LE CARATTERISTICHE INDIVIDUALI DEL SINGOLO CALCIATORE O, DEI SINGOLI CALCIATORI NELLA FASE SENZA PALLA.
PER COPRIRE UNO SPAZIO MOLTO AMPIO RISPETTO ALLE TRAIETTORIE DI UN 4/3/1/2 (DOVE I GIOCATORI DEVONO STARE PIU' STRETTI E DEVONO FARE MENO SCATTI PROPRIO PERCHE' SONO PIU' VICINI TRA DI LORO), NEL 4/3/3 BISOGNA AVERE LE SEGUENTI CARATTERISTICHE NATURALI CHE L' ALLENATORE NON PUO' PURTROPPO INSEGNARE:
1) BISOGNA SAPER PRIMA DOVE VA' IL PALLONE (CARATTERISTICA CHE AD ESEMPIO AVEVA, LEIVA E CHE HANNO IN POCHI!).
2) BISOGNA ESSER RAPIDI NEL COPRIRE
DA SOLI UNA FETTA DI SPAZIO MOLTO AMPIA COSI' DA SOPPERIRE AL MOMENTO IN CUI LA SQUADRA SI ALLUNGA E NON MANTIENE LE GIUSTE DISTANZE (COSA IN CUI ECCELLE KANTE', COSA CHE AVEVA ANCHE KESSIE E IN CUI ECCELLEVA L' ALLAN DEL NAPOLI).
TUTTO CIO' POTREBBE NON BASTARE PERCHE' NEL CASO IN CUI IL CENTROCAMPISTA NON DOVESSE RIUSCIRE A RECUPERARE IL PALLONE, SERVE UNO DEI DUE DIFENSORI CENTRALI CON QUESTO TIPO DI CARATTERISTICHE (AD ESEMPIO, QUELLE CHE AVEVA KOULIBALY NEL NAPOLI).
Nelle sue squadre a centrocampo, Sarri ha avuto queste caratteristiche almeno in uno dei suoi tre uomini e le ha avute sempre nell' interno di destra (KANTE' NEL CHELSEA o, ALLAN NEL NAPOLI).
Chiaramente, oltre ad avere queste caratteristiche il centrocampista specifico per giocare nell' assetto di Sarri deve avere anche dei buoni piedi e quindi deve saper giocare a due tocchi nella fase con la palla (ma questo lo sappiamo tutti).
Cataldi, ad esempio ha quest' ultima caratteristica ma e' limitato nelle altre due ragion per cui ha bisogno di una squadra che stia sempre corta e lui deve stare sempre al 100% (infatti, come cala durante la partita Sarri lo cambia non a caso!).
QUINDI, QUANDO IL NAPOLI DI SARRI SI ALLUNGAVA IN QUEI 5-10 MINUTI (ANCHE 15 MINUTI A VOLTE), PERCHE' NON CI SI ACCORGEVA DI NULLA E PERCHE' LA SQUADRA RIMANEVA COMUNQUE ABBASTANZA EQUILIBRATA?
RISPOSTA: PERCHE' A COMPENSARE QUESTI MOMENTI DI GIOCO C'ERANO UOMINI CON CARATTERISTICHE SPECIFICHE CHE NELLA FASE SENZA PALLA ECCELLEVANO CHE APPUNTO ERANO KOULIBALY ED ALLAN.
Poi passati quei 5-10-15 minuti, la squadra si ricompattava e reiniziava a giocar corta:
QUESTO ERA IL NAPOLI DI SARRI.Il mio parere personale sulla Lazio
LA LAZIO NON HA UOMINI NELLA FASE SENZA PALLA CON QUESTE CARATTERISTICHE, RAGION PER CUI QUANDO SI ALLUNGA LA COSA E' VISTOSA IN QUANTO RISCHIA MOLTO, FA' FATICA NEL RITROVARE LE DISTANZE.
ED E' PROPRIO A QUESTO PUNTO CHE I GIOCATORI NON SANNO PIU' COME OVVIARE A QUESTA CARENZA DI TIPO STRUTTURALE (NON MENTALE).
CONSEGUENTEMENTE,
MENTALMENTE, I CALCIATORI VANNO IN TILT PER ALMENO 15 MINUTI CIRCA.
PERO' IL TUTTO NON PARTE DALLA MENTALITA': PARTE DALL' AVERE UN ASSETTO TATTICO CHE E' IMPRESCINDIBILE DA ALCUNI ELEMENTI CON DETERMINATE CARATTERISTICHE (ALMENO CHE NON SI VOGLIA CONTINUARE CON L' AVERE SEMPRE QUESTI ALTI E BASSI!).
RAGION PER CUI O, SI CAMBIA ASSETTO TATTICO O, SI COMPRANO UOMINI CON DETERMINATE CARATTERISTICHE CHE SERVONO A SARRI: DEVONO ESSER COMUNQUE BRAVI NEL GIOCARE A DUE TOCCHI E DEVONO AVERE LE CARATTERISTICHE SPECIFICATE ON PRECEDENZA PER QUANTO RIGUARDA LA FASE SENZA PALLA (UNO O, DUE CALCIATORI BASTEREBBERO ALLA CAUSA, SECONDO ME).
OPPURE, SI ACCETTA L' IDEA DI AVERE ALTI E BASSI PER TUTTO IL.CAMPIONATO E SI RIMANE COSI' VEDENDO DOVE SI PUO' ARRIVARE PER POI TIRARE LE SOMME A FINE STAGIONE (SOMME CHE TIRERA' SOLAMENTE IL PRESIDENTE NON CERTAMENTE NOI).
RIPORTANDO IL TUTTO AD OGGI E QUINDI ALLA LAZIO, COME E DOVE SI PUO' RISOLVERE IL NOSTRO PROBLEMA PER POTER CRESCERE ULTERIORMENTE?
O, CAMBIANDO ASSETTO TATTICO (QUINDI MODULO): OPPURE, DANDO A SARRI
ALMENO UN UOMO CON LE CARATTERISTICHE DESCRITTE (A CENTROCAMPO).
SAREBBE UN CENTROCAMPO ATIPICO QUELLO CHE AVREBBE A DISPOSIZIONE SARRI PERCHE' LUI QUESTO "EQUILIBRATORE", LO HA SEMPRE AVUTO COME INTERNO DI CENTROCAMPO SULLA DESTRA MA NOI ABBIAMO DUE MEZZ' ALI MOLTO FORTI (ANCHE SE ATIPICHE ANCHE LORO): RAGION PER CUI QUESTO TIPO DI CALCIATORE PUO' BENISSIMO ESSERE IL CENTRALE DI CENTROCAMPO CHE DEVE NECESSARIAMENTE (PUR NON ESSENDO UN FENOMENO), AVERE CARATTERISTICHE PERFETTE PER I COMPITI CHE GLI ANDRA' A CHIEDERE DI SVOLGERE IL MISTER
NELLE DUE FASI!Partendo dal presupposto che la nostra coppia centrale difensiva e' ben assortita e che un Koulibaly noi non ce lo possiamo permettere (infatti, dobbiamo lottare per un posto in Champions non per lo Scudetto): almeno a centrocampo un centrale titolare con queste caratteristiche, serve o, servirebbe.
CI TENEVO A SPECIFICARE COME GIOCAVA IL NAPOLI DI SARRI E NEL FAR CAPIRE CHE NON SI PUO' RIMANERE CORTI PER 100' MINUTI DI SEGUITO PER TROPPE PARTIRE: IN PARTICOLAR MODO CON IL TIPO DI GIOCO DI SARRI (SOPRATTUTTO SE QUESTE PARTITE SONO POI RAVVICINATE).
PER IL SEMPLICE FATTO CHE ANCHE IL NAPOLI DI SARRI PUR CON IMPEGNI PIU' DILAZIONATI E MENO RAVVICINATI NON E' MAI RIUSCITO NELL' IMPRESA DI RIMANERE CORTO PER 90-100 MINUTI IN PIU' PARTITE DI SEGUITO (e all' epoca non si giocava come oggi, quasi sempre 2 volte a settimana).
MA IL NAPOLI, COMPENSAVA CON LE CARATTERISTICHE SENZA PALLA DI ALLAN E KOULIBALY I MOMENTI IN CUI SI ALLUNGAVA!
CIAO A TUTTI E FORZA LAZIO!