Autore Topic: Colpo di Stato in Turchia  (Letto 14857 volte)

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Online disabitato

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Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #20 : Sabato 16 Luglio 2016, 20:17:15 »
Turchia islam (anche "moderato") erdogan e simili, lontano dal mio culo grazie.
La mia amica mi ha mandato gli audio, durante il golpe, dei muezzin che chiamavano la gente in strada dai minareti. A migliaia sono scesi nelle strade inneggiando ad Allah.
Bene, non ci può essere dialogo o integrazione con gente del genere, se le basi di partenza sono queste. Amici come prima e ognuno a casa sua.
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ThomasDoll

Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #21 : Sabato 16 Luglio 2016, 20:23:47 »
(Intanto sul Corriere si parla apertamente di golpe fasullo messo in piedi da Erdogan)

Offline DinoRaggio

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Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #22 : Sabato 16 Luglio 2016, 22:11:52 »
La Stampa, invece, parla di un Erdogan indebolito. Di certo la NATO non può permettersi un Paese fortemente islamizzato in una posizione strategica come quella della Turchia.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Frusta

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Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #23 : Sabato 16 Luglio 2016, 23:59:42 »
La Stampa, invece, parla di un Erdogan indebolito. Di certo la NATO non può permettersi un Paese fortemente islamizzato in una posizione strategica come quella della Turchia.
E in che modo risulterebbe indebolito un despota che è riuscito a radicalizzare quella che era la nazione più laica dell'universo musulmano e che in virtù di questo fatto e del mancato golpe ora ha mano libera di azzerare e riscrivere completamente in chiave islamica la costituzione?
La NATO poi è ridicola: ha ammesso fra i suoi membri uno stato che era laico e si accorge solo ora che se lo è visto islamizzare sotto gli occhi della sua posizione strategica?
(Intanto sul Corriere si parla apertamente di golpe fasullo messo in piedi da Erdogan)
Infatti il vero golpe comincia ieri sera con l'epilogo di quel che Erdogan aveva iniziato una volta giunto al potere, demolendo pezzo per pezzo lo stato laico voluto da Ataturk (e grazie al quale i turchi erano considerati diversi e "moderati" rispetto a tutto il resto dei musulmani), reislamizzando con l'aiuto del clero le masse (le stesse che in massa lo hanno votato e che al grido di allah akbar stanno linciando i soldati di leva loro malgrado coinvolti nel presunto golpe), imprigionando gli intellettuali non allineati, chiudendo i giornali ed azzerando col potere poliziesco ogni aspirazione che derogasse dalla legge coranica.
Ataturk aveva laicizzato la Turchia individuando nell'islam la palla al piede che la teneva ancorata al medioevo e creando una costituzione laica che le permettesse di liberarsene.

(...Per quasi cinquecento anni, queste regole e teorie di un vecchio arabo e le interpretazioni di generazioni di religiosi pigri e buoni a nulla hanno deciso il diritto civile e penale della Turchia. Loro hanno deciso quale forma dovesse avere la Costituzione, i dettagli della vita di ciascun turco, cosa dovesse mangiare, l’ora della sveglia e del riposo, la forma dei suoi vestiti, la routine della moglie che ha partorito i suoi figli, cosa ha imparato a scuola, i suoi costumi, i suoi pensieri e anche le sue abitudini più intime. L’Islam, questa teologia di un arabo immorale, è una cosa morta. Forse poteva andare bene alle tribù del deserto, ma non è adatto a uno Stato moderno e progressista. La rivelazione di Dio! Non c’è alcun Dio! Ci sono solo le catene con cui preti e cattivi governanti inchiodano al suolo le persone. Un governante che abbisogna della religione è un debole. E nessun debole dovrebbe mai governare...)

Con Erdogan si è tornati alla medioevo e ad una Turchia integralmente coranica sulla quale la UE ha ancora gli occhi totalmente chiusi.
A "golpe" sventato ogni capo di governo occidentale (Renzie per primo, bella roba!) si è premurato di congratularsi con Erdogan per lo scampato pericolo della democrazia turca e di rinnovargli gli auspici di un rapido ingresso nella UE.
Credo che sia ora che qualcuno sollevi il punto e stoppi questa pagliacciata della domanda di partecipazione turca alla UE e faccia sì che ci si renda conto che della Turchia “laica” che tutti gli appollaiati sul pero amano tanto ricordare non rimane nulla.
Stiamo parlando di un aperto alleato dei tagliagole dell'ISIS e di una nazione in mano ad un fondamentalista.
La pagliacciata si deve fermare. La Turchia di oggi è uno stato terrorista guidato da un personaggio che odia con ogni forza lo stato secolare, che ha fatto di tutto per distruggerlo nel suo paese e che a maggior ragione appoggerà chiunque voglia distruggerlo in Europa.
Come le migliaia di tagliagole dell' ISIS disseminate in ogni stato dell' Unione.
Ora più che mai quella fogna terrorista chiamata Turchia deve stare LONTANA dall’ Europa.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline chemist

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Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #24 : Domenica 17 Luglio 2016, 02:34:26 »
Purtroppo questa volta sono completamente d'accordo con Frusta.

L'unica speranza sono i 20 milioni circa di curdi, la loro resistenza e il consolidamento in Siria della federazione di stati curdi appoggiata dagli USA.

Offline AlenBoksic

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Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #25 : Domenica 17 Luglio 2016, 06:39:48 »
(Intanto sul Corriere si parla apertamente di golpe fasullo messo in piedi da Erdogan)

Può anche darsi che abbia lasciato correre.
In ogni caso al contrario di quanto pensavamo all'inizio pare che i militari fossero legati a Gulen, in tal caso sarebbe una lotta intestina visto che i due erano legatissimi fino ai primi anni 2000.
Sotto questo aspetto sarà interessante seguire l'evolversi della situazione visto che Erdogan - per farlo estradare dagli USA - si è addirittura permesso di interrompere l'energia elettrica alla base di Incirlik.
Voglio 11 Scaloni

Offline DinoRaggio

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Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #26 : Domenica 17 Luglio 2016, 14:23:06 »
(Intanto sul Corriere si parla apertamente di golpe fasullo messo in piedi da Erdogan)
Un autogol(pe), praticamente.

E in che modo risulterebbe indebolito un despota che è riuscito a radicalizzare quella che era la nazione più laica dell'universo musulmano e che in virtù di questo fatto e del mancato golpe ora ha mano libera di azzerare e riscrivere completamente in chiave islamica la costituzione?
Il giornalista della Stampa
http://www.lastampa.it/2016/07/16/esteri/erdogan-riappare-a-istanbul-ma-la-riconquista-del-potere-appena-cominciata-zgiOlHE9hKOXjeR8al5gGK/pagina.html
riprende un parere di un esperto Research Fellow for Middle East Studies at the Royal United Services Institute, secondo il quale Erdogan "è apparso per molte ore “non più in controllo della situazione” e questo mina la sua leadership.".

La tendenza, dal tono della reazione anti-golpe della popolazione, mi sembra abbastanza chiara, ed è un'islamizzazione della società turca. Che questa sia moderata o radicale lo scopriremo nel tempo a venire. Chi esce male è l'esercito, quello che dovrebbe garantire una società laica.
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Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #27 : Domenica 17 Luglio 2016, 14:27:12 »
Ce ne è più che abbastanza per lasciarli vita natural durante fuori dall'Europa.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline Frusta

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Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #28 : Domenica 17 Luglio 2016, 17:04:09 »
La tendenza, dal tono della reazione anti-golpe della popolazione, mi sembra abbastanza chiara, ed è un'islamizzazione della società turca. Che questa sia moderata o radicale lo scopriremo nel tempo a venire. Chi esce male è l'esercito, quello che dovrebbe garantire una società laica.

Scusa, Dino, ma è in atto l'annientamento generale di qualsiasi forma di opposizione, a 24 ore dal fallito golpe il ministro della Giustizia Bekir Bozdag ha dichiarato:"Ci sono stati circa 6 mila arresti, e ce ne saranno altrettanti, continuiamo a fare pulizia", Il Consiglio supremo dei giudici e procuratori turchi (Hsyk) ha ordinato l'arresto di 2.745 magistrati, tra cui Alparslan Altan e Erdal Tercan, cioè due giudici della Corte costituzionale, sono finiti in manette 34 generali, 58 membri del Consiglio di Stato ed emessi mandati d'arresto per 140 membri della Suprema corte d'Appello, l' amica turca di Disabitato parla di militari decapitati nelle strade, girano nel web filmati e foto atroci di ragazzi di leva linciati  folla aizzata dal clero e bisogna scoprire "nel tempo a venire" :o se si tratti di una islamizzazione "moderata" o radicale?
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ThomasDoll

Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #29 : Domenica 17 Luglio 2016, 17:42:16 »
il capo d'imputazione per i magistrati poi quale sarebbe?
E' evidente che questo sta facendo il suo porco comodo mettendo in piedi una purga staliniana in piena regola.
Che si tratti di una messa in scena sembra dirlo la logica.

Offline AlenBoksic

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Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #30 : Domenica 17 Luglio 2016, 18:37:21 »
Messa in scena non direi visto che il quadro - provvisorio - parla di oltre 300 morti in poche ore.
Ma questo ormai è il passato: è da vedere come si sviluppa questa diatriba con gli USA, questa è una faccenda molto interessante, sia per la definizione del rapporto tra ISIS e Turchia, sia per le influenza che potrebbe avere nell'area vista l'ampia cintura di paesi turcofoni asiatici a meno che il sultano non guardi più vicino.
Da notare anche che tale forte attrito con gli USA - che hanno scaricato il golpe alle 2 ore italiane in tal modo dandogli un bel colpo, direi - avviene negli stessi giorni in cui si pubblicano le pagine mancanti del rapporto sull'11 settembre che scagiona si Riad da un coinvolgimento diretto ma non esclude affatto relazioni all'interno del regno.
Attrito con gli USA che investe anche il rapporto che Washington ha in Siria con i curdi, altra variabile inseritasi all'interno del confronto tra sciiti e sunniti che investe tutta l'aerea.
Voglio 11 Scaloni

ThomasDoll

Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #31 : Domenica 17 Luglio 2016, 18:42:42 »
A Erdogan 300 morti scuciono un baffo, ho paura

Offline Er Matador

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Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #32 : Domenica 17 Luglio 2016, 19:43:54 »
A Erdogan 300 morti scuciono un baffo, ho paura
Su questo, purtroppo, ci sono pochi dubbi.
E meno ancora ce ne sono sul vero golpe: che è quello portato da Erdoğan dopo aver conquistato il potere per via democratica, e che ora sta definitivamente gettando la maschera.
Giova ricordare che il Sultano aveva vinto le elezioni anche grazie alla promessa di rimuovere alcune imposizioni laiciste, ad esempio quella relativa al velo femminile, e di sottrarre le comunità religiose alla più totale marginalità nella vita pubblica.
Per quanto sopra aveva il mandato, per stravolgere la natura dello Stato no: e questo va tenuto presente quando si tratta di stabilire chi sia, fra Erdoğan e un eventuale pusch militare di stampo neo-kemalista, a rappresentare la negazione della democrazia e della legalità.
Ma il vero dramma è un altro: dietro questa furiosa reislamizzazione non c'è un criminale o un folle al potere, che sarebbe relativamente possibile rimuovere, bensì un popolo.
Ed è un'osservazione che non può sorprendere chi ne conosca minimamente la Storia.
Quando si verificò il primo momento di arretramento e introversione culturale del mondo islamico rispetto ai suoi secoli d'oro?
Nel XII secolo, col progressivo inserimento nei quadri di musulmani non arabi e assai meno tolleranti nell'interpretazione della dottrina: primi fra tutti proprio i Turchi allora Selgiuchidi, entrati di prepotenza nella geografia dell'Europa e del Vicino Oriente con la battaglia di Manzikert nel 1071.
Quanto risultasse centrale la religione nella loro visione complessiva del mondo, e non solo nelle sue componenti più fanatiche, lo documenta il sistema delle millet, le comunità confessionali attorno alle quali venne organizzata l'amministrazione delle popolazioni non musulmane nell'Impero Ottomano.
A parte la loro inferiorità giuridica, persino più accentuata rispetto all'istituto arabo-islamico della dhimma, due elementi appaiono chiarificatori: il ruolo dell'appartenenza religiosa, che faceva aggio su quella etnica o su qualsiasi altro criterio classificatorio; il ruolo di milletbaşı, vale a dire di capo della comunità e intermediario con la Sublime Porta, assegnato ai rispettivi leader religiosi le cui funzioni incorporavano senza alcuna distinzione quelle civili.
Questo il loro modo di essere più profondo, spontaneamente e immediatamente riemerso al primo allentarsi dei veti kemalisti: di fatto un'identità negata dal laicismo di Stato, tanto da rendere una parziale reislamizzazione della vita quotidiana - che è tutt'altra cosa dall'istituzione a forza di uno Stato confessionale, ovviamente - non del tutto lontana dai principi sull'autodeterminazione dei popoli.
Questo il popolo che, con l'arroganza e la sufficienza di sempre, hanno tentato di venderci come laico ed europeo: e sarebbe ora che certi cantastorie, avamposto di sciagurate scelte strategiche come l'ingresso a pieno titolo dei turchi nello spazio politico europeo, cominciassero a rendere conto dei rischi a cui hanno tentato di esporci.
Quanto ad Atatürk - massacratore dei Greci e del diritto internazionale, non dimentichiamolo -, la sua analisi rimane intatta per lucidità e attualità.
Ma è probabile che, constatando la troppo facile reversibilità della sua grandiosa opera di modernizzazione, gli storici dei secoli a venire lo ricorderanno in tutt'altro modo: come uno che ha tentato di raddrizzare le gambe ai cani.

Offline DinoRaggio

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Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #33 : Domenica 17 Luglio 2016, 21:09:59 »
Scusa, Dino, ma è in atto l'annientamento generale di qualsiasi forma di opposizione, a 24 ore dal fallito golpe il ministro della Giustizia Bekir Bozdag ha dichiarato:"Ci sono stati circa 6 mila arresti, e ce ne saranno altrettanti, continuiamo a fare pulizia", Il Consiglio supremo dei giudici e procuratori turchi (Hsyk) ha ordinato l'arresto di 2.745 magistrati, tra cui Alparslan Altan e Erdal Tercan, cioè due giudici della Corte costituzionale, sono finiti in manette 34 generali, 58 membri del Consiglio di Stato ed emessi mandati d'arresto per 140 membri della Suprema corte d'Appello, l' amica turca di Disabitato parla di militari decapitati nelle strade, girano nel web filmati e foto atroci di ragazzi di leva linciati  folla aizzata dal clero e bisogna scoprire "nel tempo a venire" :o se si tratti di una islamizzazione "moderata" o radicale?
Va bene, ipotizziamo / prendiamo atto di una svolta radicale di Erdogan. La Turchia diventa uno Stato islamico, quel colpo di Stato è in realtà una rivoluzione religiosa. Erdogan diventa l'ayatollah laico della Repubblica Islamica di Turchia. Ma questo veramente gioverebbe ad Erdogan? Forse soddisferebbe la "sete" religiosa di (gran?) parte del popolo turco, ma politicamente probabilmente segnerebbe la fine del presidente turco. La NATO non vedrebbe certo di buon occhio uno Stato radicalmente islamico nella sua Organizzazione. Né gli Stati Uniti accetterebbero la nuova condizione di un alleato chiave nel turbolento scenario mediorientale, per non parlare della possibile minaccia ad Israele, Stato tradizionalmente vicino agli USA. L'Iran, altra potenza regionale, vedrebbe nascere un potente Stato sunnita ai proprio confini. E poi la Russia, che potrebbe temere collegamenti con gli estremisti islamici ceceni.

No, non gioverebbe a nessuno, e tutti farebbero carte false per detronizzare il Sultano di Ankara. E credo che questo lo sappia anche Erdogan stesso.
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Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #34 : Domenica 17 Luglio 2016, 21:41:35 »
No, non gioverebbe a nessuno, e tutti farebbero carte false per detronizzare il Sultano di Ankara. E credo che questo lo sappia anche Erdogan stesso.
Praticamente un pio desiderio. Magari fosse, Dino!  :)
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Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #35 : Lunedì 18 Luglio 2016, 12:26:53 »
il capo d'imputazione per i magistrati poi quale sarebbe?
E' evidente che questo sta facendo il suo porco comodo mettendo in piedi una purga staliniana in piena regola.
Che si tratti di una messa in scena sembra dirlo la logica.

se erdogan si lascia prendere dalla furia vendicativa (ma stabilita a tavolino già da mesi, viste le liste bell'è pronte degli epurandi appena 12 ore dopo il tentato putsch), deve stare anche attento a non calcare troppo la mano nei confronti dell'esercito il quale, dopo la figura di emme fatta appena due gg fa (battuti in piazza da polizia e eccitati barbudos), potrebbe scatenare un'onda di ritorno verso questo hitler dei balcani

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Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #36 : Lunedì 18 Luglio 2016, 15:21:55 »
Va bene, ipotizziamo / prendiamo atto di una svolta radicale di Erdogan. La Turchia diventa uno Stato islamico, quel colpo di Stato è in realtà una rivoluzione religiosa. Erdogan diventa l'ayatollah laico della Repubblica Islamica di Turchia. Ma questo veramente gioverebbe ad Erdogan? Forse soddisferebbe la "sete" religiosa di (gran?) parte del popolo turco, ma politicamente probabilmente segnerebbe la fine del presidente turco. La NATO non vedrebbe certo di buon occhio uno Stato radicalmente islamico nella sua Organizzazione. Né gli Stati Uniti accetterebbero la nuova condizione di un alleato chiave nel turbolento scenario mediorientale, per non parlare della possibile minaccia ad Israele, Stato tradizionalmente vicino agli USA. L'Iran, altra potenza regionale, vedrebbe nascere un potente Stato sunnita ai proprio confini. E poi la Russia, che potrebbe temere collegamenti con gli estremisti islamici ceceni.

No, non gioverebbe a nessuno, e tutti farebbero carte false per detronizzare il Sultano di Ankara. E credo che questo lo sappia anche Erdogan stesso.

Il problema Dino, e' che Erdogan tiene l'Europa per le palle con la faccenda dei migranti. Ad un suo cenno le chiuse si aprirebbero e milioni di disperati si riverserebbero dall'altra parte dell'egeo. Naturalmente mischiati agli esaltati tagliagole dell'isis. L'America da mo' che non vede di buon occhio erdogan, se no non avrebbe di sua iniziativa aiutato l'SDF (praticamente i curdi siriani) all'offensiva di Manbij tesa a chiudere finalmente i confini turco-siriani ai bastardoni dell'isis. Ha scassato i coglioni sia a Russia che a Stati Uniti. Ma e' un membro NATO con un'armata di 500.000 uomini e mezzi. E' un caspio in c.ulo insomma in una posizione cruciale del pianeta.

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Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #37 : Lunedì 18 Luglio 2016, 16:48:51 »
...deve stare anche attento a non calcare troppo la mano nei confronti dell'esercito il quale, dopo la figura di emme fatta appena due gg fa (battuti in piazza da polizia e eccitati barbudos), potrebbe scatenare un'onda di ritorno verso questo hitler dei balcani
Campa cavallo. Erdogan mica è scemo, I vertici dell'esercito sono stati azzerati: http://www.lastampa.it/2016/07/18/esteri/continuano-le-purghe-di-erdogan-dopo-il-golpe-fallito-in-turchia-quasi-mila-agenti-arrestati-chchkosmGcnOV9JiBpzd6H/pagina.html
Ma nonostante tutto, quello che sta succedendo in Turchia è solo un aspetto marginale del vero problema, che è e rimane questo:
 
Quanto ad Atatürk - massacratore dei Greci e del diritto internazionale, non dimentichiamolo -, la sua analisi rimane intatta per lucidità e attualità.
Ma è probabile che, constatando la troppo facile reversibilità della sua grandiosa opera di modernizzazione, gli storici dei secoli a venire lo ricorderanno in tutt'altro modo: come uno che ha tentato di raddrizzare le gambe ai cani.
Erdogan può fare quello che vuole perché ha l'appoggio del popolo, e questo appoggio lo ha ottentuto azzerando nella mente dei turchi con la religione e con l'indottrinamento islamico nelle scuole e nelle moschee i risultati di quasi un secolo di costituzione kemalista.
Osserviamoli uno per uno i punti principali di quella costituzione che Erdogan ha ormai ridotto a carta da cesso:
1) Abolizione dal Califfato
2) Parità fra uomini e donne
3) Chiusura dei tribunali e delle scuole religiose
4) Istituzione della scuola statale
5) Riforma del codice civile sul modello di quello svizzero e riforma del codice penale sul modello di quello italiano
6) Alfabeto latino
7) Calendario gregoriano
8 ) Abiti occidentali
9) Parità di accesso per uomini e donne sia nel campo dell'istruzione che in quello del lavoro
10) Parità fra uomini e donne sia del diritto di voto che di candidatura
11) Legalizzazione delle bevande alcooliche
12) Abolizione del reato di omosessualità
13) Organizzazioni religiose controllate dallo Stato
14) La domenica come giorno di riposo in sostituzione del venerdi coranico
15) Libertà di culto
16) Proibizione del velo islamico, del turbante, delle barbe e di qualsiasi riferimento esteriore all'islam.
Praticamente, l'esatto contrario di quello che pretendono i musulmani "moderati" che vengono accolti in occidente, a cominciare dal punto 16, da cui non vogliono assolutamente derogare. Non sembra, ma per loro è il più importante. Ed infatti rappresenta la prima riforma apportata da Erdogan alla costituzione Kemalista: donne imbacuccate e tutto il resto a seguire, in un processo sistematico di islamizzazione che ha riportato le capacità di discernimento dei turchi al tempo di Solimano e senza il quale non avremmo avuto i linciaggi, le decapitazioni e le esecuzioni sommarie (ad ammazzare 104 militari nelle prime ore postgolpe in un paese che aveva abolito la pena di morte ci ha pensato la folla) di cui man mano si sta avendo notizia.
Il mezzo usato da Erdogan si chiama islam, una ideologia mascherata da religione che sta lentamente infettando l'occidente.
P.s.
A chi ho sentito accusare di fascismo o di nazismo governi come quello polacco o quello ungherese per il solo fatto che stanno attuando gli unici mezzi possibili per neutralizzare questa barbarie vorrei rivolgere la più semplice delle domande: siccome non è possibile "raddrizzare le gambe ai cani", è più probabile che riaccadano delle stragi di innocenti in Belgio e in Francia o che accadano in Polonia e in Ungheria?


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Offline AlenBoksic

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Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #38 : Martedì 19 Luglio 2016, 08:50:47 »
Ed è un'osservazione che non può sorprendere chi ne conosca minimamente la Storia.
Quando si verificò il primo momento di arretramento e introversione culturale del mondo islamico rispetto ai suoi secoli d'oro?
Nel XII secolo, col progressivo inserimento nei quadri di musulmani non arabi e assai meno tolleranti nell'interpretazione della dottrina: primi fra tutti proprio i Turchi allora Selgiuchidi, entrati di prepotenza nella geografia dell'Europa e del Vicino Oriente con la battaglia di Manzikert nel 1071.
Quanto risultasse centrale la religione nella loro visione complessiva del mondo, e non solo nelle sue componenti più fanatiche, lo documenta il sistema delle millet, le comunità confessionali attorno alle quali venne organizzata l'amministrazione delle popolazioni non musulmane nell'Impero Ottomano.
A parte la loro inferiorità giuridica, persino più accentuata rispetto all'istituto arabo-islamico della dhimma,

Abbastanza normale portassero il fanatismo dei neoconvertiti, resta però che - ad esempio - gli ebrei scacciati dalla Spagna nel 1492 trovarono riparo in Bosnia, mentre molti cristiani sfuggivano dalle furie persecutrici covenrtendosi. Gli scontri totalitari sono propri dell'epoca contemporanea, nel medioevo i confronti aspri non coinvolgevano tutto e tutti come succede adesso: anche nei periodi di scontro cruento magari nei Balcani niente e nessuno impediva che - magari - nel Tirreno si commerciasse placidamente. Insomma ogni epoca ha le proprie peculiarità, è bene ribadirlo quando siamo sottoposti ad un martellamento mediatico abbastanza impressionante nella propria faciloneria.

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Re:Colpo di Stato in Turchia
« Risposta #39 : Mercoledì 20 Luglio 2016, 10:49:09 »
Dopo esponenti dell’esercito e della magistratura, oggi nel mirino sono finiti i 1577 rettori di tutte le università della Turchia, le cui dimissioni sono state chieste dal Consiglio per l’educazione superiore.
 
Le epurazioni hanno colpito anche la scuola pubblica, con oltre 15mila tra impiegati, funzionari ministeriali e insegnanti sospesi con effetto immediato e iscritti come indagati in un’inchiesta dello stesso ministero dell’Istruzione. I dipendenti pubblici epurati vanno ad aggiungersi ai quasi 9mila cacciati dal ministero dell’Interno e ai 2400 appartenenti ad altri dicasteri.
 
Problemi anche per gli esponenti religiosi, con la Diyanet, massima autorità islamica che dipende dallo Stato, che ha annunciato l’allontanamento di 492 dipendenti - tra cui docenti di religione e imam - per sospetti legami con la rete di Gülen. La stessa Diyanet ha anche fatto sapere che non concederà lo svolgimento dei funerali islamici per i golpisti uccisi.

http://www.lastampa.it/2016/07/19/esteri/turchia-forte-esplosione-nel-centro-di-ankara-Rh44BSaerBDjZmAzUyoxVK/pagina.html
Voglio 11 Scaloni