Autore Topic: Brexit poll  (Letto 48722 volte)

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Offline franz_kappa

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Re:Brexit poll
« Risposta #100 : Mercoledì 6 Luglio 2016, 14:45:05 »
Scivolerà anche per conto proprio ma se le agenzie di rating conferiscono la tripla A a chi fa il botto 24 ore dopo o se il presidente del consiglio si mette a fare la Vanna Marchi pochi giorni dopo l'entrata in vigore del bail-in http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-01-22/il-premier-mps-e-risanata-ora-investire-e-affare-073837.shtml al posto vostro qualche sospetto comincerei a farmelo venire.
P.s.
Comunque è da questo sistema il cui errore di fondo consiste nell'essere più finanziario che produttivo che è uscita la Gran Bretagna, non dimentichiamocelo.
Gran Bretagna la cui economia è principalmente finanziaria, va rammentato. Che è dunque genesi del problema e non certo 'vittima'.
Per inciso, l'attuale sconquasso che mina alle fondamenta le basi delle economie occidentali (mi riferisco alla crisi nata a fine 2007 con la bolla dei subprime) si è originato per effetto delle spericolate azioni della finanza anglosassone statunitense e britannica avviate dagli anni Novanta.
Finanza anglosassone che - metaforicamente parlando - ha ordinato ostriche e champagne al ristorante globale impegnando molti più soldi di quelli che poteva avere, operando a leva in maniera scellerata, sfruttando pro domo propria le evoluzioni tecnologiche che consentono di eseguire le transazioni in frazioni di secondo, e ora, dopo essere uscita dalla porta secondaria del ristorante oppure restando in un privé ben lontano dalla sala dove sono rimasti a sedere tutti i commensali meno uno, ha lasciato il conto da pagare a noi europei (Paesi Piigs in primis).

Intanto, cosa sta accadendo in questi giorni, dopo la Brexit? La grande speculazione ha lanciato l'attacco all'Europa scommettendo sul breakdown dell'euro. Come nel 2011? No, visto che oggi l'ombrello della Bce protegge il mercato obbligazionario pubblico. E quindi si attacca il ventre molle dell'Europa, che sono le banche. Le banche italiane sono quelle più in difficoltà e sono quelle maggiormente vendute (allo scoperto, per inciso).
 
Questo giusto per chiarire, visto che devo essere stato assai poco chiaro nei miei precedenti post, che anche da parte mia vi sono serissime remore nei confronti delle attuali condotte della finanza internazionale. Ma quando ragioniamo di questi temi si sappia discernere il grano dal loglio, per Dio.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Frusta

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Re:Brexit poll
« Risposta #101 : Mercoledì 6 Luglio 2016, 15:50:58 »
Guarda che chi ha votato per il brexit sta culturalmente agli antipodi (talmente tanto che gli si è rinfacciato proprio dalla elite finanziaria e dai suoi scherani "il non saper votare") dei signori a cui ti riferisci.
Se proprio dobbiamo separare il grano dal loglio facciamolo con gli occhi aperti, please.
Comunque do appuntanento anche a te qui fra un anno, e, numeri alla mano, vedremo se uscendo da questo inferno i sudditi di madama Elisabetta ci hanno rimesso o guadagnato.
Io ho l'esempio dell'Islanda sotto gli occhi, intanto.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline franz_kappa

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Re:Brexit poll
« Risposta #102 : Mercoledì 6 Luglio 2016, 16:00:33 »
Guarda che chi ha votato per il brexit sta culturalmente agli antipodi (talmente tanto che gli si è rinfacciato proprio dalla elite finanziaria e dai suoi scherani "il non saper votare") dei signori a cui ti riferisci.
Assai probabile, non lo nego. Ma si tratta di strati per certi versi residuali della popolazione, che contribuiscono alla ricchezza del Paese in misura non preponderante e che senza dubbio non incideranno in concreto sulle decisioni che determineranno i futuri destini, a breve e medio termine, del Regno (dis)Unito. Dopo aver giocato 'alla democrazia diretta' le leve del comando saranno riprese da chi ha gli strumenti per governare la macchina.
E stai ben certo che mentre nelle campagne o presso gli strati più avanzati (a livello di età) della popolazione si festeggia la Brexit, a Londra il business si prepara 'a combattere'. Con le armi più venefiche di cui dispone, da sempre, la finanza anglosassone: danaro e avvocati.

Io ho l'esempio dell'Islanda sotto gli occhi, intanto.
Ah beh, situazioni del tutto comparabili. Decisamente.

Comunque do appuntanento anche a te qui fra un anno, e, numeri alla mano, vedremo se uscendo da questo inferno i sudditi di madama Elisabetta ci hanno rimesso o guadagnato.
Ci sto.
Però poi ci rivedremo dopo un lustro e, ancora, dopo un altro, quindi nel 2026. Allora sì che potremo tirare le somme. Come scrivo spesso, ho molta pazienza.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Frusta

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Re:Brexit poll
« Risposta #103 : Mercoledì 6 Luglio 2016, 18:27:39 »
Troppe incongruenze nei tuoi discorsi, Franz.
Se il bail-in non è una fregatura, perché suggerisci al nipotino gli accorgimenti necessari per non farsi fregare dal medesimo?
Se la finanza è così cattiva e sta lì che affila le sue armi più venefiche, perché è sbagliato volersene liberare?
Se l'aggressività anglosassone (chiamiamo così per comodità di discussione il mix all'80% usa ed al 20 british) è così deleteria perché la UE (che a tuo avviso è sbagliato abbandonare) le è così prona da volerci imporre -e per fortuna che in Francia chi è contro sa fare la voce grossa- ad esempio aberrazioni come il TTIP che oltre a distruggere quel che resta del nostro settore agroalimentare ci farà mangiare cibo-spazzatura peggiore di quello che già mangiamo? E guarda che potrei continuare, ma  ti riassumo tutto il resto in una domanda sola: se stiamo nella merda (ci stiamo, non ci piove, ed il tasso di inzaccheramento fra le nazioni del vecchio continente è direttamente proporzionale al loro asservimento al progetto UE) perché sarebbe così folle volersene tirare fuori?
Tu dici che sei paziente ed aspetterai un lustro, due o chissà quanti. Bene. Mentre aspetti però, hai tutto il tempo di dare un'occhiata indietro, e riconsiderare quel che di questa Europa diceva agli euroscettici il più eurista di tutti: "Lavoreremo un giorno in meno guadagnando come se lavorassimo un giorno in più."
Guardandoti oggi intorno ti risulta? A me risulta piuttosto che se continuiamo a seguire supinamente quell'abbrivio, alla fine della tua paziente attesa, "beato chi -come diceva mia nonna- ciavrà ancora na pezza pé mettesela ar culo".

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline cartesio

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Re:Brexit poll
« Risposta #104 : Mercoledì 6 Luglio 2016, 22:57:43 »
La finanza è cattiva, ma la finanza da che parte stava e sta per la Brexit?  Da

http://www.repubblica.it/economia/finanza/2016/07/04/news/gli_azionisti_della_borsa_di_londra_approvano_la_fusione_con_francoforte-143410714/?ref=HRER2-2

MILANO - L'atteso supporto degli azionisti del London Stock Exchange, la Borsa di Londra che controlla anche Piazza Affari, è arrivato: con una maggioranza che rasenta l'unanimità, l'assemblea del Lse ha approvato la fusione con la Borsa di Francoforte. Il voto è stato favorevole per il 99,9% circa degli azionisti.


Subito dopo il referendum la finanza crea il suo network europeo. Come interpretare questo fatto?
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline AlenBoksic

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Re:Brexit poll
« Risposta #105 : Giovedì 7 Luglio 2016, 08:23:49 »
Comunque è da questo sistema il cui errore di fondo consiste nell'essere più finanziario che produttivo che è uscita la Gran Bretagna, non dimentichiamocelo.

La Gran Bretagna è il cardine del sistema più finanziario che produttivo!
Su quello prospera.
Guersey e Jersey non hanno niente da invidiare ai paradisi fiscali caraibici (peraltro ex possedimenti come Cayman e Bermuda ancora molto legati alla Corona). Isolotti al cui confronto il Lussemburgo ha un sistema fiscale draconiano.



Voglio 11 Scaloni

Offline Frusta

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Re:Brexit poll
« Risposta #106 : Giovedì 7 Luglio 2016, 09:07:02 »
Già detto a FK chi ha votato come.
Comunque specifichiamo meglio: non di finanza tout-court si sta parlando (magari potessimo noi decidere autonomamente della nostra!) ma di potentati finanziari che sostengono la UE, e quindi di poteri sovranazionali e quindi di cessione di sovranità nazionale.
E quindi in definitiva del suffisso exit, cui spero al più presto si voglia far precedere il prefisso ital.
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Offline Er Matador

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Re:Brexit poll
« Risposta #107 : Giovedì 7 Luglio 2016, 15:09:28 »
Intanto riaffiora un vecchio cavallo di battaglia tedesco: quello dell'Europa a due velocità.
Chi ha rilanciato la proposta? La Merkel? Non esattamente...

http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2016/07/07/boldrini-no-tabu-ue-a-due-velocita_9f013e28-cebb-43d7-ad33-4f0319470c09.html

Boldrini, no tabù Ue a due velocità
Chi non vuole fare salto di qualità non può essere zavorra

Redazione ANSA - BERLINO 07 luglio 2016 13:33

 (ANSA) - BERLINO, 07 LUG - "L'Europa a due velocità non può più essere un tabù. Chi non intende compiere un salto di qualità verso una maggiore integrazione capace di assicurarci realmente un futuro di pace e di prosperità, non può agire da zavorra per chi vorrebbe farlo. Potrà godere di alcuni benefici, ma non potrà pretendere eguali diritti, senza rispettarne i conseguenti doveri". Lo dice la presidente della Camera Laura Boldrini intervenendo sul tema "Più integrazione europea: la strada da percorrere" all'iniziativa di Villa Vigoni a Berlino.

Offline Frusta

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Re:Brexit poll
« Risposta #108 : Giovedì 7 Luglio 2016, 17:39:29 »
Ancora devo sentire una parola sensata che sia una da questa persona.
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Re:Brexit poll
« Risposta #109 : Venerdì 8 Luglio 2016, 21:17:55 »
Prima fanno da "antidoto ai governi democratici" (parole sue) servendo le elite da tecnocrati nominato e mai eletti, poi ricevono le meritate prebende dei loro padroni.
Ex presidente della commissione ue nominato (tanto per cambiare) Presidente onorario di Goldman Sachs.
http://www.lastampa.it/2016/07/08/economia/barroso-nominato-presidente-di-goldman-sachs-YRJDJhxuSor1PO2wJvsHcM/pagina.html
Prima usciremo dall' UE e meglio sarà
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Offline cartesio

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Re:Brexit poll
« Risposta #110 : Lunedì 11 Luglio 2016, 22:36:42 »
Theresa May nuovo premier. Opinioni dei ben informati?
e ffforza lazzzio

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Re:Brexit poll
« Risposta #111 : Martedì 12 Luglio 2016, 14:31:19 »
Theresa May nuovo premier. Opinioni dei ben informati?
Io ancora non ho capito se è la bella o la brutta copia di Stefania Giannini,  ;D figurete.
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Offline DinoRaggio

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Re:Brexit poll
« Risposta #112 : Martedì 12 Luglio 2016, 14:59:56 »
Da Internazionale:

Theresa May ha vinto la lotta fratricida dei conservatori britannici

di Gwynne Dyer, giornalista

È un po’ come in una tragedia di Shakespeare, e più precisamente il finale di Amleto, quando quasi tutti i personaggi principali della tragedia muoiono di morte violenta. Ormai ne resta solo uno. Il suo nome è Theresa May.

Sono passate appena tre settimane da quando il Regno Unito (o perlomeno il 52 per cento di chi ha votato al referendum) ha deciso di uscire dall’Unione europea, ma quasi tutti i leader della campagna per la Brexit sono usciti di scena. Il Partito conservatore è sempre stato spietato, e chi minaccia di dividere il partito viene subito fatto fuori.

Il primo a cadere è stato il primo ministro David Cameron, che aveva indetto il referendum nella speranza che un risultato favorevole all’Unione europea avrebbe fatto tacere gli euroscettici dell’ala destra del partito. È stato un errore evitabile e fatale.

Cameron ha permesso ad alcuni dei suoi stessi ministri di fare campagna per l’uscita dall’Unione, nella convinzione che sarebbero tornati all’ovile, umiliati dalla sconfitta, quando il paese avrebbe votato per restare. E invece hanno vinto loro, e Cameron ha annunciato le sue dimissioni la mattina dopo il referendum.

Il premier ha comunque affermato che sarebbe rimasto in carica fino a ottobre, per dare al partito il tempo di scegliere il suo nuovo leader. Questo avrebbe implicato tre mesi di paralisi politica, ma avrebbe dato a Cameron il tempo di pianificare il suo futuro (pare che stia cercando di ottenere un posto di rilievo all’interno della Nato). E poi è cominciata la carneficina.

Quasi tutti pensavano che sarebbe stato uno dei conservatori euroscettici a sostituire Cameron, con Boris Johnson favorito. La sua presenza a capo della campagna per l’uscita dall’Unione ne ha probabilmente determinato la vittoria, ma evidentemente è rimasto scioccato di fronte alla prospettiva di dover davvero guidare il paese in terra ignota.

Dopo il referendum Johnson è sparito per quattro giorni, abbastanza per permettere all’altro capo della campagna per l’uscita, il ministro della giustizia Michael Gove, il tempo di pianificare un golpe contro di lui. Gove avrebbe dovuto guidare la campagna di Johnson, ma invece ha dichiarato che quest’ultimo non era all’altezza, annunciando che si sarebbe candidato in prima persona per la leadership del partito.

Johnson si è ritirato (probabilmente senza troppi rimpianti) e il tradimento di Gove è stato così sfacciato che i suoi colleghi di partito gli hanno voltato le spalle. Anche il fool shakespeariano Nigel Farage, leader del Partito per l’indipendenza del Regno Unito (Ukip) si è dimesso, dichiarando che rivoleva indietro la sua vita. In sole due settimane tutti i principali leader della campagna per l’uscita dall’Unione se ne sono andati, e Andrea Leadsom è rimasta l’unica euroscettica candidata alla leadership del partito.

Leadsom è un’ultraconservatrice che è entrata in parlamento solo nel 2010. Era un peso piuma che normalmente non avrebbe avuto alcuna possibilità di ambire alla carica di primo ministro, e le sue opinioni sono così estreme (matrimonio solo per i cristiani e non per gli omosessuali, ripristino della caccia alla volpe) che difficilmente avrebbe mai potuto vincere le elezioni.

Ma i parlamentari conservatori temevano che potesse comunque vincere la corsa alla leadership del partito, perché a decidere sono i 150mila iscritti: un gruppo di borghesi conservatori con un’età media di sessant’anni. Quindi la pressione perché Leadsom si facesse da parte si è fatta sempre più forte.

L’11 luglio Leadsom ha ceduto, lasciando così all’ultima donna rimasta in corsa, il ministro dell’interno Theresa May, la guida del partito e la carica di premier. Non ci saranno divisioni nel partito e la politica britannica eviterà uno stallo di tre mesi. May è considerata una persona affidabile ed entro pochi giorni assumerà l’incarico.

In parlamento May avrà le mani libere, perché il Partito laburista ha un nuovo leader radicale, Jeremy Corbyn, che è stato eletto un anno fa dai militanti di base ma è sostenuto da meno di un quinto dei deputati del partito. Corbyn è sempre stato ostile all’Unione, e la sua svogliata campagna a favore della permanenza ha contribuito al fatto che un terzo degli elettori laburisti abbiano votato per l’uscita.

Il risultato è che i parlamentari laburisti sono in rivolta contro Corbyn, e una figura di spicco del partito, Angela Eagle, sta cercando di ottenerne la guida. I laburisti saranno fuori gioco finché non avranno risolto le dispute interne, quindi May potrà governare senza opposizione per un po’.

May aveva sostenuto la permanenza nell’Unione, ma in modo molto discreto. Ora ha promesso di rispettare il volere degli elettori e di condurre il Regno Unito fuori dall’Europa. Ma questo non significa che abbia la benché minima idea di come farlo.

Come ha scritto il Guardian, “oggi appare terribilmente chiaro che non esiste un piano su come e quando il Regno Unito uscirà, nessun piano sui futuri rapporti con l’Europa e assolutamente nessun piano su come creare un consenso politico attorno alle imperfette opzioni politiche che verranno offerte”. La cosa vale sia per May sia per l’ormai defunta leadership euroscettica.

Ma guardiamo il lato positivo. Se Angela Merkel resterà al governo in Germania e Hillary Clinton vincerà le presidenziali statunitensi a novembre, entro la fine dell’anno i tre maggiori paesi occidentali saranno tutti guidati da donne. Forse loro riusciranno a risolvere tutto.

(Traduzione di Federico Ferrone)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

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Re:Brexit poll
« Risposta #113 : Martedì 12 Luglio 2016, 18:11:56 »
Ma guardiamo il lato positivo. Se Angela Merkel resterà al governo in Germania e Hillary Clinton vincerà le presidenziali statunitensi a novembre, entro la fine dell’anno i tre maggiori paesi occidentali saranno tutti guidati da donne. Forse loro riusciranno a risolvere tutto.
 :o E questo sarebbe il lato positivo? Deve avere un senso dell'umorismo piuttosto singolare sto Gwynne Dyer  :D
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Re:Brexit poll
« Risposta #114 : Mercoledì 13 Luglio 2016, 11:07:35 »
Anche se l'articolo appare su una rivista di fotografia, riporta un dato indicativo.

http://www.amateurphotographer.co.uk/latest/photo-news/brexit-vote-deals-blow-camera-prices-set-rise-15-86029

Fa riferimento al fatto che la sterlina ha perso il 15% rispetto allo yen, dopo il referendum.

e ffforza lazzzio

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Offline DinoRaggio

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Re:Brexit poll
« Risposta #115 : Mercoledì 13 Luglio 2016, 21:04:20 »
Negli aeroporti la parità sterlina / euro è cosa (quasi) fatta.

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La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

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Re:Brexit poll
« Risposta #116 : Mercoledì 13 Luglio 2016, 22:07:37 »
Sarebbe il momento di comprare prodotti britannici, ma che producono lassù? Bombette, ombrelli, cardigan?
Su ebay la sterlina viene valutata 1,19 €.
e ffforza lazzzio

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Offline AlenBoksic

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Re:Brexit poll
« Risposta #117 : Giovedì 14 Luglio 2016, 08:41:22 »
Sarebbe il momento di comprare prodotti britannici, ma che producono lassù?

Vischi e petrolio,
peraltro entrambi in Scozia
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Offline DinoRaggio

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Re:Brexit poll
« Risposta #118 : Giovedì 14 Luglio 2016, 12:21:48 »
Nuovo governo della May con Boris Johnson ministro degli affari Esteri. Incredulità ed indignazione nel Regno Unito, un po' come se Renzi nominasse Luca Giurato alla Farnesina. E' con queste premesse che Johnson, uno dei principali fautori della Brexit, dovrà negoziare con l'Unione Europea.
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Re:Brexit poll
« Risposta #119 : Giovedì 14 Luglio 2016, 13:55:25 »
Perché, pensi che Gentiloni sia meglio di Luca Giurato?  ;D
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